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Orgia

La zoccola con gli zoccoli: troia a Lampedusa!

By 5 Novembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il weekend dal 10 al 12 ottobre io e il mio ragazzo Luca lo abbiamo passato a Lampedusa, bellissimo posto anche ad ottobre, periodo in cui fà ancora molto caldo laggiù ma non c’&egrave la folla che c’&egrave in agosto; il mare &egrave stupendo e le spiagge sono fantastiche, incastonate qua e là tra la costa frastagliata. Un’ora di aereo e siamo già in questa che &egrave l’ultima terra dell’Italia o la prima dell’Africa. Il mare ed il clima ricordano l’Africa, ma la gente, le costruzioni e la cucina di pesce sono sicuramente italiani!
All’aeroporto, un ragazzo dell’hotel ci viene a prendere con un Fiat Doblò. Non molto carino, ma gentile e cordiale, trascorriamo il quarto d’ora di strada che percorriamo ad ascoltare lui che ci indica i posti più belli di Lampedusa. L’albergo &egrave delizioso: a tutto bianco, immerso nel verde a strapiombo sul mare, si arriva in spiaggia scendendo dei gradini ricavati nella roccia. Le camere sono carinissime, arredate deliziosamente e con una terrazzino coperto con un’amaca che invita a dolci sonni. La cucina &egrave superba, tutta a base di pesce, crostacei e frutti di mare.
La mattina di sabato, su una spiaggetta abbastanza appartata, conosciamo tre ragazzi di Roma, Stefano, Marco e Massimo, appassionati sub che sono venuti qui a Lampedusa per ammirare gli splendidi fondali che offre quest’isola. Sono tre ragazzi molto simpatici, anche carini, uno soprattutto, Marco, ed hanno 28, 30 e 31 anni. Chiacchieriamo, senza esporci sulla nostra doppia vita, per tutto il giorno, poi, verso le sette della sera, quando rientriamo ognuno al proprio hotel, rimaniamo che passeremo la serata insieme in un disco-bar del centro. Loro hanno affittato una macchina all’aeroporto per tutto il weekend, per trasportare le loro pesanti attrezzature da sub, quindi ci verranno a prendere loro al nostro albergo verso le dieci. Così, dopo cena, ci vengono a prendere con la loro Opel Astra dell’autonoleggio. Io e Luca ci mettiamo sul sedile posteriore, io sono in mezzo fra il mio ragazzo e Stefano. Non sono vestita molto appariscente, ho un top leggero nero con sotto un reggiseno di pizzo nero che si intravede appena e sopra uno scaldacuore, una mini gonna bianca, corta ma non troppo e i clogs neri. Ci dirigiamo verso il disco-bar, allegri e sorridenti. Dentro al locale c’&egrave parecchia gente, ci sono anche parecchie belle ragazze vestite il minimo indispensabile visto il caldo che ancora c’&egrave quaggiù. Almeno, penso, c’&egrave chi &egrave vestita da troia molto più di me! Per prima cosa prendiamo da bere, così io ed il mio Luca raggiungiamo il bar insieme e ci facciamo preparare due Gin tonic; così, mentre gli altri tre si siedono al tavolo, noi due ci mettiamo a ballare, sorseggiando i nostri cocktails e pensando a divertirci. Luca mi fa notare la quantità di belle fiche che ci girano attorno. Ci sono anche dei bei tipi, bei maschietti. E’ un locale ben frequentato questo! Balliamo un po’, e, finiti i nostri gin-tonic, Luca mi chiede se ho voglia di bere ancora:
‘Ok, però non mi prendere niente di così forte come il gin-tonic di prima, va bene? Altrimenti tra mezz’ora sarò ciucca!’ ‘MMh, non sarebbe poi tanto male!’ mi ribatte lui. Comunque prendiamo un altro drink, un po’ meno alcolico, ma che lascia ugualmente il segno! Balliamo ancora un po’, poi raggiungiamo i tre amici al tavolo e ci sediamo con loro. ‘Ma voi siete già stati qui?’ chiedo loro. ‘Si, quest’estate quando abbiamo fatto una settimana intera. Ci sono molte belle ragazze, quindi noi siamo attirati da questo!’ mi risponde Marco. ‘Comunque ci sono anche tanti ragazzi!’ replico io, ‘mi sa che dovevo venirci con qualche amichetta!’ concludo ironicamente, mentre i tre ragazzi mi guardano stupiti dalla malizia di questa mia affermazione davanti al mio compagno. Finiamo anche il secondo giro di cocktail, dopodiché ci alziamo in piedi e torniamo a ballare tutti e 5. Mentre io e Luca balliamo per i fatti nostri, i tre ragazzi cercando di rimorchiare qua e là, poi dopo mezz’ora di vani tentativi, troviamo un altro tavolo e ci sediamo tutti e 5 davanti al terzo giro di cocktail. Quando ci sediamo, ci comunicano i loro fallimenti:
‘E’ una serataccia- ci dice Marco – se la tirano tutte quante!’ ‘E già, non ce n’&egrave una che sia stata a chiacchierare con noi per più di trenta secondi – aggiunge Stefano – beati voi che siete una coppia e non avete bisogno di rimorchiare qualcuno!’ ci dice rivolgendosi a me e il mio ragazzo. ‘Si però – si intromette Massimo – quando si va in coppia a ballare il rischio &egrave quello di litigare se uno dei due attacca bottone con qualcuno!’ ‘Beh, non &egrave detto – rispondo io – basta non essere gelosi del proprio partner!’ Il dialogo tra noi va avanti. ‘Perché voi non siete gelosi?’ ci chiede Marco. ‘Beh, io se lei inizia a parlare con qualcuno, non mi ingelosisco affatto.’ risponde Luca.
‘Ma dai, non ci credo neanche un po’!’ ci dice Marco. Così io mi alzo ed annuncio ai tre che adesso mi andrò a farmi offrire da bere da qualcuno e mio marito ne sarà felice. I tre amici non credono ne che io ne sia capace n&egrave che Luca non si incazzerà, così ci scommettiamo un altro cocktail alcolico. Mi avvicino al banco del bar ed in pochi istanti vengo agganciata da tre ragazzi che mi offrono da bere. Dopo qualche minuto, dico loro anche della scommessa e li porto al tavolo. Così ritorno a fatica verso il tavolo, facendomi strada fra la gente che si accalca nel locale, e presento i tre ragazzi al mio uomo ed ai tre amici Marco, Massimo e Stefano. ‘Eccoci di ritorno! Questi ragazzi mi hanno offerto da bere! Lui &egrave Luca, lui &egrave Fabio, e lui &egrave… Com’&egrave che ti chiami scusa?’ ‘Enrico!’ ‘E lui &egrave Enrico!’ I tre amici mi guardano stupiti, mentre il mio ragazzo se la ridacchia. Marco ammette di aver perso la scommessa ed ordina un altro giro per tutti e 8. Seduti al tavolo, io unica donna in mezzo a sette bei maschietti, vengo incalzata dalla domanda di Marco, che mi chiede se io non sia ubriaca per quanto ho bevuto. ‘Beh devo ammettere di essere un po’ brilla!’ Comunque non restiamo ancora molto in discoteca e verso le due e un quarto ce ne andiamo. Quando ci alziamo, barcollo vistosamente, ridendo come una pazza! ‘Ehilà! – dice Massimo – sbaglio o &egrave ubriaca?’ chiede al mio ragazzo. ‘Eh si, direi proprio che non ti sbagli!’ gli risponde lui mentre mi abbraccia e camminiamo per uscire. Appena saliti in macchina, io sempre dietro in mezzo tra il mio fidanzato e Stefano, quest’ultimo comincia ad dire una serie di improperi perché &egrave stata una pessima la serata per loro tre. Complici anche i fumi dell’alcool, non si fa problemi della mia presenza nel dire:
‘Che serata del cazzo! Tutte queste troie che la danno solo se gli fai vedere le chiavi della BMW. Però il cazzo piace a tutte quante, vero?’ ‘Ma dai, ma che dici? – gli rispondo io con la voce un po’ impastata – mica saremo tutte uguali! Non &egrave che tutte le donne del mondo scopano solo se vedono una BMW!’ Ma Stefano seguita nel suo assurdo discorso: ‘Senza offesa, Manuela, ma le donne sono tutte troie!’ ‘Grazie! Ma tu mi sembra che sia un po’ ubriaco!’ gli rispondo io. Stefano però, ormai si &egrave fissato nel suo discorso e continua ad accusare tutte le donne: ‘Dai, Manuela, diciamo la verità: a voi donne piace fare le sostenute, vi piace darvi importanza, e noi dobbiamo fare delle ricche figure di merda per starvi dietro. Per voi però &egrave tutto facile, se avete voglia di cazzo, sapete bene quello che dovete fare! Quindi siete tutte troie!’
Tutti e cinque ci mettiamo a ridere, me compresa, però io non perdo occasione per stuzzicare ancora Stefano:
‘Si, bravo! Bel discorso! Voi uomini volete scopare, come lo vogliamo noi donne, però se non riuscite a portarvi a letto una donna, non &egrave mai che siete voi incapaci di conquistare una ragazza, ma noi che siamo troie perché non ve l’abbiamo data!’ Ho colpito Stefano nel segno, ed ecco che punto nell’orgoglio si infervora! ‘Certo! Perché se noi stiamo lì a parlare con una donna e questa non ci caga di pezzo, la colpa &egrave la nostra, non della donna che poi magari si va a far scopare da uno che fuori ha parcheggiata una bella BMW fiammante!’ Tutto questo discorso &egrave reso ancor più comico dall’alcool che abbiamo mandato giù, ma ecco che si intromette nel discorso Marco, che &egrave sul sedile davanti:
‘Si però quindi tu ammetti – dice rivolgendosi a me – che anche voi donne ci pensate a scopare qualche volta?’ ‘Beh io parlo per me, certo che ci penso, mica sono Santa Maria Goretti!’ rispondo ridendo. ‘Ah! Ah! Quindi tu ci stai dicendo che, adesso, mezza brilla come sei, ti faresti una bella scopata con il tuo ragazzo? – rientra Stefano nel discorso ‘oppure vuoi anche ammettere che nella discoteca hai notato qualcuno che ti sarebbe piaciuto farti, se non ci fosse stato lui?’
L’argomento sta prendendo una piega piccante, sarebbe proprio il caso di dire l’affare si ingrossa! ‘Io sinceramente non mi faccio tante pippe mentali come fate voi! – seguito nel
discorso – Saremo diversi, sarò diversa dalle altre donne, ma tutti questi problemi col sesso non me li faccio davvero! Quando mi va lo faccio e basta!’ Dicendo così però, faccio fomentare ancor di più Stefano, che mi guarda e mi dice:
‘E allora lo vedi che &egrave come dico io? Se voi lo volete fare, lo fate e basta. Quindi voi donne siete tutte troie!’ Scoppiamo di nuovo tutti a ridere, ed io ed Luca ci guardiamo negli occhi. Uno dei nostri sguardi complici e che ci fanno capire tutto tra noi. Poi, mi avvicino all’orecchio di Luca e gli chiedo, sussurrando:
‘Che faccio, parto?’ ‘Parti!’ mi risponde il mio uomo sorridendo! Così, do una sterzata alla serata ed al discorso, afferrando la cintura dei pantaloni del mio ragazzo e slacciandola, poi aprendo i pantaloni, dico a Stefano: ‘Ok Stefano! Vuoi che ti dica che noi donne siamo tutte troie? Va bene! Ok! E’ vero! Io sono una troia come tutte le altre donne! E allora adesso ho voglia di fare un pompino al mio uomo, quindi glielo faccio!’
Detto questo, mi chino su Luca prendendo in mano il suo cazzo e comincio a leccarlo!
‘Ehi! Ma che fai? Gli fai un pompino qui adesso? Davanti a noi?’ mi chiede Stefano, mentre Marco si gira e mi guarda allucinato e Massimo cerca di vedere qualcosa dallo specchietto retrovisore. Lascio un attimo la presa, per rispondere a Stefano:
‘Si caro, sono eccitata da morire ed ho voglio di cazzo, quindi faccio un pompino al mio ragazzo! Cosa c’&egrave di strano, scusa?’ e mi richino sul cazzo di Luca, che nel frattempo &egrave diventato duro come il cemento.
La tensione &egrave salita alle stelle in macchina, diventando quasi palpabile: Marco e Stefano osservano la scena ammutoliti, mentre Massimo, alla guida, cerca di sistemare meglio lo specchietto per cercare di vedere cosa sta succedendo. A questo punto, da gran troia quale sono, mi metto in ginocchio sul sedile, per poter arrivare meglio al cazzo del mio Luca, ma mettendo praticamente il culo in faccia a Stefano, che mi dice:
‘Si, oh, ma mica potete fare così voi due! Noi adesso che dovremmo fare? Ci dovremmo fare una sega guardandovi?’ Lascio ancora una volta la presa sul cazzo del mio ragazzo e giro la testa per rispondere a Stefano e guardare la sua reazione: ‘Fate un po’ quello che vi pare! Tanto io sono una troia, non &egrave vero?’ e mi rimetto all’opera! Mi diverte provocare Stefano, e questa volta l’ho proprio punto nell’orgoglio, tanto che lui sbrocca e dice a Massimo che &egrave alla guida:
‘Quello che ci pare, eh? Bene! Massimo, entra un po’ in quel prato con la macchina! Vai vai!’ La cosa ha preso la piega che volevamo io e Luca, così mentre seguito a pompare il cazzo di Luca, Massimo ferma l’auto a fari accesi in mezzo al prato e Stefano scende dalla macchina, fa il giro dietro ed apre lo sportello accanto a Luca, poi appoggiandogli una mano sulla spalla, dice: ‘Amico mio, se a te non disturba, mi sa che la tua donna, stasera, abbia proprio voglia di farsi dare una bella ripassatina!’
Il mio ragazzo, mentre scendiamo dalla macchina, invita i tre ragazzi a farmi vedere cosa sono capaci di fare, poi io mi siedo sul cofano della macchina e, tirando a me il mio ragazzo, riprendo il lavoro interrotto sul sedile, mentre loro tre si tirano fuori i loro cazzi.
Io, per provocarli ancora di più, smetto una attimo il pompino e, guardandolo in faccia, gli faccio:
‘Amore, mi sa che abbiamo trovato tre frocetti o tre tonti, perché se ne stanno lì a farsi le seghe mentre io ti sto facendo un pompino!’ La mia frase fa l’effetto desiderato, e come mi rimetto il cazzo di Luca in bocca, Marco mi si avvicina e mi infila una mano nella scollatura per tastarmi le tette.
Decide di metterle nude, quindi mi sfila lo scaldacuore, slaccia il top e mi sgancia il reggiseno, lasciandomi a seno nudo. Stefano si avvicina dall’altra parte, iniziando ad accarezzarmi le cosce, facendomi salire la minigonna e mettendo in mostra il mio tanga bianco! ‘Ma perché non ci hai detto prima che hai una ragazza così zoccola? Non avremmo perso tempo in discoteca!’ dice Massimo al mio ragazzo, poi, rivolgendosi a me, mi dice:
‘Avevi proprio voglia di farti fare la festa, vero Manu? Dai su, prova ad assaggiare anche questo!’ e, prendendomi la testa, mi guida sul suo cazzo, liberando Luca dal pompino. Io sono incredibilmente eccitata, così ingoio il nuovo cazzo senza pensarci tanto. Anche Luca &egrave eccitatissimo, e si inginocchia davanti a me, sfilandomi la mini gonna ed il tanga, lasciandomi con i soli zoccoli ed allargandomi le gambe sul cofano della macchina. Così, mentre sbocchino Massimo alla mia destra, con la mano sinistra faccio una sega a Stefano e Luca inizia a leccarmi la fica fino a farmi godere! L’orgasmo mi provoca un sussulto, poi Luca si alza in piedi e dice ai tre ragazzi:
‘Ragazzi, non vi dispiace se me la trombo prima io, vero?’ ‘Certo che no! Accomodati, mentre noi le teniamo la bocca occupata!’ gli risponde Stefano. Così Luca mi penetra sul cofano della macchina, ed io inizio a mugolare con la bocca piena del cazzo ora di Massimo, ora di Stefano ed ora di Marco! Dopo qualche minuto di stantuffamento, Massimo da il cambio al mio ragazzo ed inizia a sbattermi con forza. Godo ancora, urlo e mi dimeno sul cofano dell’auto a noleggio, mentre spompino gli altri tre miei partners. Dopo qualche altro minuto, tocca a Stefano sprofondare nella mia fichetta, ormai totalmente fradicia di eccitazione, il suo gran cazzone. Mi dimeno come un ossesso, accogliendo i suoi colpi come a farmi sfondare completamente. Godo di nuovo, ed ora &egrave il turno di Marco a scoparmi, ma mentre mi sta chiavando, ecco che appaiono due fari al bordo del prato. L’auto si ferma, e riusciamo a intravedere all’interno tre persone. Scendono e riconosciamo i tre ragazzi: sono quelli che in discoteca mi hanno offerto da bere. Luca li guarda un attimo, poi gli grida: ‘Beh, allora? Cosa avete da guardare? O ve ne andate, o venite qui anche voi!’ Ci guardiamo in faccia io e lui, e Luca mi fa l’occhiolino mentre io gli sorrido piena di gratitudine per questi altri tre cazzi! Uno di loro, mentre si avvicina, dice al mio uomo:
‘Ma che cazzo fate? La state violentando?’ ‘Macch&egrave violentando, coglioni! E’ la mia donna! Risponde Luca, indicandomi – Forza, venite a farvi una scopata, che a questa troietta stasera non gli basta mai il cazzo!’ Così i tre si aggiungono a noi, proponendo subito qualcosa di nuovo per la mia bocca! Mentre spompino un nuovo cazzo e Marco mi scopa ancora, ecco che quest’ultimo, ad un certo punto, si ferma nello scoparmi e mi gira a pancia sotto sul cofano:
‘Che ne dici, troietta, se te lo metto un po’ al culo?’ Io però non posso rispondere, dato che ho preso un altro cazzo dei nuovi in bocca. Così, mentre spompino uno dei sette miei uomini, ognuno di loro, a turno, mi penetra il culetto con foga, sbattendomi, e mi prendo sette cazzi, uno dietro l’altro, tutti nel culo! Il mio ragazzo mi incula per ultimo, e mentre mi sbatte mi dice che gli sembra di avere il cazzo in una bocca per quanto ho il culo allargato! Dopo tutto questo trattamento, io ho perso totalmente il controllo di me stessa, al punto di urlare i miei orgasmi e supplicare i ragazzi a continuare a fottermi ed a riempirmi di cazzo dappertutto. Così ci sistemiamo in terra sul prato, e mi faccio riempire contemporaneamente tutte e tre i miei buchi del piacere. Culo, fica e bocca, più due nelle mani! Questa girandola va avanti un bel po’, tutti e sette si alternano nelle mie fonti di piacere, ma nessuno dei sette viene, perché richiedo espressamente una bella doccia di sperma! Dopo svariati orgasmi da parte mia e dopo essere stata sbattuta per bene in fica ed in culo, dopo aver sbocchianto e fatto seghe a tutti e sette, ecco che i ragazzi si mettono tutti intorno a me, che sono inginocchiata sul prato con i soli zoccoli neri ai peidi, davanti ai fari accesi della macchina. Da grandissima porca quale sono, invito i ragazzi a riempirmi:
‘Dai porconi! Riempiti di sborra! Riempite la vostra troia!’ In breve, vengo investita da delle raffiche di sperma sul viso talmente fitte, che alla fine non riesco più ad aprire gli occhi, e quasi neanche a respirare col naso, mentre dalla bocca faccio colare ciò che non sono riuscita ad ingoiare, perché la sborra che avevo in bocca quasi mi strozzava! Mentre col dito raccolgo lo sperma che cola, per poi succhiarlo, Stefano mi guarda e mi dice:
‘Avevi ragione tu Manuela! Forse le donne non saranno tutte troie, ma tu sicuramente sei una grandissima troia!’ Scoppiamo tutti a ridere, poi i ragazzi mi porgono un’infinità di Kleenex per ripulirmi e mi aiutano a rivestirmi. Massimo, Marco e Stefano ci riportano al nostro albergo, e ci diamo appuntamento per domani mattina. Domani &egrave l’ultimo giorno di vacanza per tutti, e forse &egrave proprio il caso, visto che ci siamo conosciuti ‘molto molto bene’ di passarlo tutti insieme!

zoccolimania@yahoo.it
http://blog.libero.it/zoccolimania

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