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Orgia

Le tette di mia moglie

By 31 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Un estate io e mia moglie eravamo al mare e durante una giornata in spiaggia, conoscemmo dei ragazzi.
Col passare dei giorni, ci si incontrava sempre nello stesso punto ed entrammo in confidenza. Uno di loro era un po’ meno colto, meno intelligente e un po’ più piccolo di età, ma era simpatico e sincero, e si vedeva che aveva una certa attrazione verso mia moglie.
Mia moglie ha sui 30 anni, molto carina, un corpo molto bello, con le dovute curve, infatti porta la quarta di seno.
Lui spesso veniva colto mentre fissava i seni di mia moglie ma non dicevamo niente. Un pomeriggio sul tardi ci eravamo fermati per il tramonto a bere un aperitivo e bevendo e ribevendo tutti e tre eravamo abbastanza disinvolti e spensierati, con minor freni inibitori.

Ad un certo punto decidemmo di fare l’ultimo bagno, noi tre e quindi senza esitazione entrammo in acqua.
Il costume di mia moglie era molto lucido e di color bianco , un po’ trasparente soprattutto quando entrava in acqua.
Giocammo a cavalluccio, io la prendevo in spalla e combattevamo contro di lui e alla fine invertimmo il ruolo. Lui la prese in spalla e combattevano contro di me. Facendo così mia moglie appoggiava le tette sulla sua schiena facendolo ingrifare.
Uscimmo dall’acqua infreddoliti e mia moglie aveva la pelle d’oca, ed aveva i capezzoli duri come dei chiodi.
Lui continuava a fissarle le tette, lei logicamente se ne accorse e non le dispiaceva. Io allora scherzando gli chiesi se gli piacevano le tette di mia moglie, e lui rispose che impazziva, soprattutto dal primo giorno che le aveva viste. Allora mia moglie aiutata dall’alcool, iniziava a fare la stupida facendo ingrifare ulteriormente lui. Allora lui chiese se poteva fare una domanda, un po’ indiscreta: voleva sapere che taglia portava mia moglie. Lei allora con lo sguardo da monella gli disse: prova ad indovinare’e lui rispose..se indovino cosa vinco?…e lei rispose..cosa vorresti come premio?
E lui rispose una bella toccatina’lei mi guardò e mi disse per me non c’ problema..tanto non è niente di così grande’che sarà mai, per te amore..non sei geloso? Io allora rimasi senza risposta e dissi: va bhe ok dai’
Lui disse: uhmm per me è una quarta !!lei disse:bravooo, hai indovinato!! Ok allora mi sa che hai vinto. Maritino mio dobbiamo dargli il premio. Io dissi’ok!!se lo merita (ero abbastanza ingrifato) Lui disse :oleee. Allora non perse tempo ci appartammo in un posto discreto, e mia moglie sorridendogli con uno sguardo da monella gli disse: sono tutte tue’Lui non perse tempo ed allungò le mani. Io vidi lui che distese entrambe le mani sui suoi seni palpandole all’inizio in modo delicato e imbarazzato e poi piano piano sempre con maggior decisione. Era uno spettacolo vederlo all’opera. Andò avanti imperterrito per 5 minuti fino a che non chiese di palpargliele da dietro la schiena di mia moglie e noi acconsentimmo. I capezzoli di mia moglie erano veramente dei chiodi e lui se le gustava veramente .Mia moglie iniziava a provare molto piacere. Lui ad un certo punto disse: chissà toccate direttamente come sono’ed io dissi subito..prova!! Mia moglie rimase senza parole, ma non disse niente in contrario. Le sue mani quindi entrarono nel costume, vedevo come gustava i seni sotto i capezzoli e con i capezzoli tra le dita non ne parliamo. Lui appoggiò la sua bocca sul collodi mia moglie gli leccò la gola e l’orecchio e gli diceva che amava le tettone, voleva la latteria.
Le stava strizzando le tette , le palpava con gusto e il costume sotto praticamente l’aveva tolto.
Intanto aveva appoggiato il cazzo in tiro sul sedere di mia moglie. Lei lo sentiva appoggiarsi tra le chiappe e più passava il tempo e più si lasciava fare, si concedeva. Lui a quel punto disse che le avrebbe fatto di tutto, lei con le mani libere, gli toccò l’uccello durissimo e grande. Lui allora si fece sfuggire una mano da una tetta e passando per la sua vita arrivò sul costumino, e dopo un attimo di esitazione, entrò dentro arrivando alle labbra.
Lei perse il controllo e prima di venire, si girò di scatto così da interrompere la masturbazione del ragazzino arrapato.
Girata limonò con lui avidamente , premendo anche le sue tette sul petto del ragazzo.
Nello stesso momento con una mano entrò nel costume dell’allupato prendendogli il bastone per poi estrarglielo. Appena lo prese in mano fece un verso per esprimere la sua felicità nel sentire che il ragazzo aveva un bel cazzo grosso e duro.
Mentre limonava avidamente il ragazzo, lo masturbava, ma dopo un minuto si inginocchio e tolti i boxer al cavallino di razza, con una mano iniziò a massaggiargli le palle, fino ad arrivare al buco del culo con le sue dita, perché lo voleva far impazzire, mentre con l’altra cercò di scappellarlo, vedendogli subito una signora cappella, molto grossa.
Non perse tempo ed aprì subito la sua boccuccia ingoiando subito l’arnese. Lui intanto era già un po’ venuto, e quindi già assaporò un po’ di sborra fresca, qualche goccia.
Dopo 5 minuti che lo stava pompando, e gli aveva portato il cazzo in uno stadio massimo quasi di esplosione, cercò di fare le cose al meglio, voleva dimostrare al 18enne che andare con una trentenne era solo meglio, perché lei ci sapeva fare, lei capiva subito quando un uomo stava per venire e quindi lei riusciva a far godere un uomo per ore. Voleva far vedere quanto amava il cazzo, quanto lei si dedicava, di prodigava, si concedeva, si prostrava. Appena inserì il suo indice nel culo del ragazzo lui gemette , ma subito dopo leccato tutto il cazzo del giovane, lo mise in mezzo alle sue tette, alla sua bella quarta abbondante coppa c.
Iniziò a fargli una spagnola con tutta la passione , la concentrazione che potesse mai metterci.
Il suo bel cazzo scivolava in mezzo alle sue tette morbide e turgide, la cappella dopo che scivolava tra le tette incontrava le sue belle labbra carnose per poi arrivare alla lingua che completava l’opera. Ogni tanto lo mordicchiava pure coi suoi dentini, e come poteva, lo fissava coi suoi occhi per vedere come godeva il ragazzo.
Mia moglie li chiedeva se era contento , se le sue tette lo eccitavano come pensava’e lui quando riusciva a rispondere gli diceva che era una bella maialina. Il ragazzo disse che lei era una vera porca e che io ero un cornuto, e che si eccitava a farsi spompare davanti al marito. Mi diceva: gran cornuto guarda tua moglie ‘, a quel punto la prese per la coda e gli chiese quale cazzo preferisse e mia moglie con lo sguardo da zoccola mi guardò e dopo guardando lui disse che preferiva il suo cazzo che era più grosso.
Nel bel mezzo dello spompinamento, mentre lei continuava a tirare ed a lasciarlo fermo, lui iniziò a sentire dolori, gli faceva male il cazzo, perché continuava a formarsi sempre più sborra, senza mai uscire. Era uno spettacolo vederla al lavoro.
Come stavo dicendo mentre lei stava spampinando io mi misi a palparla un po’, ma proprio in quel momento, arrivarono due signori, uno sui 40 anni ed uno sui 65.

Arrivati li gridarono subito chiedendo cosa stava succedendo, il ragazzo imbarazzato disse subito: papà.., nonno..cosa ci fate qua?!!?

Mia moglie spaventata si girò di scatto verso di loro facendo uscire dalla sua bocca un po’ di sborra, si vide proprio un filo tra la sua cappella e la lingua di mia moglie.

Loro risposero subito: eccoti, ti stavamo cercando ovunque, avevamo chiamato anche la polizia’, tua madre era preoccupata. E rivolti a noi: bravi voi siete più grandi, siete qua a fare le porcate, le orge con mio figlio’in luogo pubblico’. Io risposi subito: ma lui è maggiorenne e vaccinato!!

Il padre mi replicò subito: zitto cornuto!! Queste cose non si possono fare in luoghi pubblici..lo sapete vero?? Vi posso denunciare a te cornutone d alla tua baldracca spompinara.
Io allora: no dai la prego, non faccia lo stronzo!!
Come ti permetti cornuto a rispondermi così?? Se vuoi che non vi denunciamo come minimo ci vogliamo sbattere questa puttanella ‘ Io: non parlate così di mia moglie..Loro: senti brutto cornuto adesso ringraziaci in anticipo e cerca di esserci sempre grato perché ora ti daremo quello che stai cercando, ti faremo vedere come ci divertiamo con la tua troietta.
Mia moglie mezza spaventata ancora in ginocchio con le tette di fuori venne presa per la sua coda .
Vieni baldracca ora succhiaci il cazzo un po’ anche a noi.
Il padre ed il nonno si tirarono giù i pantaloncini ed estrassero i loro cazzi, belli grandi come quello del ragazzo. Tenendola per la coda, se la passarono e si fecero indurire i due tronchi.
Le tolsero subito il perizoma esclamando: ma guarda queste trentenni d’oggi, sono proprio delle baldracche, guarda che perizomi inesistenti e trasparenti che portano, anno proprio sete ‘sete di sborra e voglia di masticare cazzi e solo cazzi. Bella puttanella oggi ti facciamo la festa, una bella orgia incestuosa, tre generazioni che si sbattono la stessa zoccola.
Uhm ma guarda che bel culo,uhmmm, e guarda che bella figa, che labbra, sono ancora da slabbrare, come anche il culo ancora da sfondare bene bene. Figlio mio oggi tuo padre e tuo nonno ti insegneranno a castigare, le puttanelle ninfomani.
Dai nonno fatti spampinare che intanto io le apro la figa’ma..che cazz’.ma guarda sta baldracca come è bagnata’è fradicia’ma che sei già venuta ancor prima di esser scopata?
Mia moglie:eh emmm. Io: è venuta perché ha spompinato il ragazzo’, lei si eccita da morire a succhiare cazzi!!
Ma bravo il cornutello..risponde eehh: immagino anche tu sei bagnato perché hai visto lei spampinare vero?? è vero o no? Io: emm, si. Ok mogliettina adesso spompina il cazzo del nonno che io intanto ti scopo e tu figliolo aspetta che tra poco partecipi.
Lei venne quindi penetrata dal padre mentre spampinava il nonno, era a pecora e veniva palpata da entrambi, era uno spettacolo vederla nelle loro mani.
Dopo 10 minuti il nonno aveva un cazzo grosso e faceva fatica ad inserirlo nella boccuccia di mia moglie, ma lui insisteva e la soffocava, lei tossiva e un po’ di sborra le usciva dalla bocca.
Le tette erano contese da tutti, c’erano sei mani che le strizzavano.
Dopo 20 minuti il padre fece sdraiare il figlio sotto mia moglie e gli fece inserire il cazzo nella figa di mia moglie. Iniziò a scoparsela e a leccarle le tette, mentre il nonno riprese a farsi spampinare.
Il padre aspirava ad altro voleva adesso il culo di mia moglie, ed infatti gli leccò il buco del culo e ed una volta allargato un po’ iniziò a cercare di inserirgli il grosso arnese.
Aveva una cappella enorme, ma così grande che per inserirlo dentro mi chiese aiuto, io dovetti tenere le chiappe aperte di mia moglie, e il figli tenerle il corpo fermo. Il nonno che gli diceva stai ferma puttana che adesso ti sfondiamo l’ultimo buco. Il padre piano piano inserì il suo grande cazzo, mia moglie imprecava di fare piano, ma il nonno ne approfittava per inserirle il cazzo fino in gola.
Il padre si divertiva ad aumentare e diminuire per sentirla piangere di più o di meno. Arrivò piano piano con tutto il suo cazzo dentro.
Lo vedevo pompare, vedevo il cazzo enorme e lungo entrare fino in fondo e sbattere i suoi addominali sulle chiappe morbidi e sode della mia puttana.
Le palle del padre andavano a toccare le palle del figlio, c’erano 4 palle strapiene di sborra, due sacche che stavano per esplodere. Quando le palle del padre e del figlio si toccavano, entrambi si eccitavano, perché si rendevano conto che stavano condividendo la stessa ragazza, assieme, era come un segno di unione, di fratellanza, finalmente dividevano lo stesso piacere.
Ma la cosa più eccitante era sentire con la propria cappella all’interno del culo ed all’interno della figa, uno strato minimo di carne che divideva i due canali. Quindi quando la scopavano, assieme, entrambi sentivano il cazzo, la cappella dell’altro che passava, e quando invece la penetravano assieme, le due cappelle sincronizzate, mia moglie gemeva come una matta perché le venivano sfondati i due canali assieme e la pelle tirata doppiamente.
Tutti godevano come matti da gridare fortissimo. Questo fece attirare l’interesse di un gruppo di persone distanti qualche centinaio di metri che sentirono le grida di piacere.
Mia moglie si trovò scopata su tutti i buchi, come fossero sincronizzati, si era creata una collaborazione, una condivisione , un affiatamento anche con il nonno, tre generazioni unite,unite nel piacere, senza attriti, tutti con un unico intento, lo stesso: scopare e castigare, per soddisfare i propri piaceri, una bella figa , e usarla come svuota coglioni, senza avere poi nessun impegno e dovere.

Arrivarono una decina di 60enni e si misero in cerchio attorno all’orgia, guardando quello che succedeva, qualcuno iniziò a masturbarsi, io vedevo i cazzi degli altri che diventavano belli duri. Mi chiesero se era mia moglie, ed io dissi di si. Loro si complimentarono con me dicendo che era molto bella ma soprattutto che era una belle troia.

Il gruppo iniziò ad incitare i tre , dicendo di castigarla ben bene. Dopo qualche minuto di incitamento, il figlio, il padre ed il nonno godettero assieme, si sentirono loro godere come dei matti. Tutti assieme sborrarono. Il ragazzino sborro dentro la figa di mia moglie, con tutti che gli dicevano, mettila incinta, ingravidala, lasciale il ricordino. Il padre le inondò il culo e mentre lo fece le allargò ancor più le chiappe per punirla. Il nonno tenendola per i capelli le bloccò la testa, costringendola a succhiare ed a bere tutta la sborra, il primo schizzo andò diretto in gola, mentre gli altri gli rimasero in bocca e li deglutì piano piano. Un po’ di sborra le uscì dalla bocca, ed il vecchio incazzato le diede una sculacciata fortissima ed una strizzata al capezzolo come punizione, con l’applauso di tutti, concordi nel fatto che una monella come lei non doveva perdere neanche una goccia del nettare. La misero su un fianco e le lasciarono colare la sborra da tutti i buchi facendola stare con la bocca aperta. La sborra bianca usciva dalle labbra della figa, dal culo, risaltando sulla pelle abbronzata, dorata. Si vedeva anche la sborra che teneva in bocca, fino a che non la costrinsero ad ingoiarla. A quel punto tutti i porci attorno avanzarono , senza ordine, senza rispetto, non vidi più mia moglie. I 10 anziani arrapati come non mai, le saltarono addosso, lei si trovò 20 mani ovunque.
Aveva mani che le tiravano i capelli, le orecchie, i capezzoli, la palpavano ovunque. Sentivo lei che gridava dal dolore, che imprecava di smetterla. Andarono avanti una mezzora, con insulti e senza rispetto.
Alla fine se ne andarono e la vidi li sdraiata, piena di sborra ovunque, sui capelli, su tutto il corpo, uscire da ogni buco, dalla bocca.
La presi in braccio e me la portai a casa.

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