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OrgiaRacconti Cuckold

L’ostello

By 2 Aprile 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Non siamo mai stati proprio due avventurieri, ma l’idea di una vacanza all’estero, nel freddo nord ci stuzzicava da tempo. Presi dall’entusiasmo prenotiamo quattro giorni a Londra.

Arrivati nella grande metropoli ci dirigiamo verso l’albergo entry-level che avevamo prenotato per ricevere una brutta sorpresa: la prenotazione era sbagliata. In veritá non si trattava di una stanza matrimoniale, ma di una quadrupla con letti a castello, di cui due giá occupati: in pratica un ostello. All’inizio, molto scocciati per il problema, decidiamo di prenotare in un altro albergo ma poi, pensando al fatto che avremmo perso i soldi, che sono solo 4 giorni, decidiamo di rimanere.

Entrati in camera ci accorgiamo che certo non é una reggia, peró neanche troppo squallido. Sostanzialmente una stanza con due letti a castello vicinissimi fra loro, bagno in camera (senza serratura) ed una finestra con le veneziane. Le mura tra le camere sono talmente fini che si sentono i rumori dalla stanza accanto, risate, chiacchiere. Ci appostiamo sui letti, quelli liberi sono uno nel piano di sotto di un letto e l’altro al piano di sopra del secondo letto. Giustamente lascio a lei quello di sotto per essere piú comoda e decidiamo di passare un’ora a riposare prima di uscire, essendo stato il viaggio abbastanza lungo e tormentato. Nel frattempo tornano i nostri due compagni di stanza: si tratta di due connazionali siciliani, Alfredo e Gianni, due bei ragazzi sui 25. Ci presentiamo: i due sono qua da un mese e stanno facendo dei colloqui di lavoro. Noto che gli sguardi di entrambi sono rivolti particolarmente e Giovanna. Lei non é certo la ragazza da copertina, ma con le sue forme giunoniche ed il suo viso angelico ed allo stesso tempo malizioso ha sempre attirato gli sguardi dei maschi: “Dai ragazzi, siete appena arrivati, stasera usciamo a bere tutti assieme?” e Giovanna “Perché no”.

L’idea non é male, per noi che non conosciamo la cittá ed arrivate le sei di sera decidiamo di uscire tutti e quattro assieme. Giovanna, nonostante il cappottone anti-freddo, non rinuncia ad un bel paio di stivali con tacco 12, un vestito blu che le arriva alle ginocchia, attillato che mette in risalto le sue forme in carne, e calze nere.

Facciamo un tour di vari pub e locali famosi per poi finire in un disco bar, con la musica altissima e luci soffuse. I due sono molto simpatici anche se, ho notato, non perdono tempo, quando possono, a buttarsi al fianco di Giovanna e tastare qualcosa ma io do poco peso alla cosa. Dopo un paio di shortini al bancone i ragazzi ci invitano a buttarci un po nella mischia: “Dai Antonio, non vedi che Giovanna ha voglia di ballare?” dice Alfredo “Se non la porti tu ci penso un po io” dice sorridendo, come sfottendo per scherzo, ed io “ Se lei vuole…” dico scherzando anche io, e Giovanna “ Tranquillo, Antonio non é un gelosone da scenate, andiamo”. Mi fa la linguaccia e si dirige con Alfredo in mezzo pista. Mi faccio una risata e rimango a bere un altro paio di drink con Gianni al bancone. Non so quanto tempo sia passato da quando si sono staccati da noi, ma dopo un bel po li vedo tornare, ridendo. Non faccio in tempo neanche a dire niente che Gianni mi dice “Eh, adesso peró tocca a me”, prende Giovanna per mano e la porta in pista, lasciandomi con Alfredo a bere. Parliamo del piú e del meno con il siciliano e passano 40 minuti prima che Giovanna e Gianni ritornino. Noto qualcosa di strano nell’aria, sopratutto uno sguardo di intesa fra i due ragazzi, con un mezzo sorriso. Decido di andare in bagno e tornando, invece di fare la stessa strada, aggiro il bancone, per vedere cosa stava succedendo. Passando da dietro sto in mezzo al gente, vedo i tre al bancone che parlano e noto che Alfredo passa disinvoltamente la mano sul sedere di Giovanna, che non fa niente per evitarlo. Sento inizialmente la rabbia dentro di me, vorrei andare e spaccare il muso al ragazzo, ma allo stesso tempo penso anche che se lei non fa resistenza la cosa non solo non la infastidisce, ma magari le piace. In un attimo mi vengono in mente milioni di cose, fantasie sussurrate durante il sesso, durante momenti di eccitazione, il farlo con altri, il farlo con piú persone, ed in un attimo tutto mi é chiaro: forse lei vorrebbe mettere in campo tutte le fantasie erotiche che sempre abbiamo pensato sarebbero rimaste tali.

 

Faccio di nuovo il giro e torno da loro dalla parte da cui sono andato via, facendo finta di non aver visto niente. Le infilo la lingua in bocca e la sento calda, come eccitata. I pochi dubbi rimasti svaniscono subito. Penso che sicuramente la troia abbia baciato i due quando erano in pista peró dubito che si spinga oltre, almenoché non sia io a dare il via alla cosa: “Ragazzi, ho un pó di mal di testa, mi sa che rientro in ostello” e loro “ ma no Anto, dai é presto, non vorrai far rientrare di giá a Giovanna alla sua prima notte londinese” ed io a Giovanna “Se vuoi rimanere in giro fai pure, non ci sono problemi” e lei “ Dici davvero? Ma sei sicuro?” ed io “Si, stai tranquilla, tanto sei con loro, io prendo un taxi” e lei “Dai ti prometto che torniamo presto, rimaniamo ancora un po e torniamo”, “OK”. Le do un bacio, saluto i ragazzi e mi avvio verso l’uscita. Sono titubante, forse ho esagerato, peró insieme alla titubanza c’é anche qualcos’altro: mi sento eccitato. Quando mi siedo sul taxi ho il cazzo duro e quando torno in stanza per prima cosa mi devo sparare una sega in bagno, pensando a lei che scopa con i due siciliani.  

Passano due ore lunghissime durante le quali mi viene l’istinto di chiamarla, spinto sicuramente piú dalla curiositá che dalla preoccupazione. Ad un certo punto sento rumore di tacchi nel corridoio, alcune risate e la porta aprirsi. Faccio finta di dormire, sento i tre che sussurrano: “Antonio sará addormentato” dice lei. Sento luci che si accendono, loro che a turno vanno in bagno, vestiti che cadono per terra e poi la luce spegnersi. Immagino che tutti e tre si siano messi a letto cercando di non svegliarmi.

Passano forse dieci minuti, sento rumori di una persona che si alza dal letto e mi sento toccare. Apro gli occhi e nella poca luce che filtra da sotto la porta vedo Giovanna in piedi davanti a me, con indosso solo l’intimo: “dai, vieni giu nel mio letto, ho una voglia pazzesca” mi dice all’orecchio e mi infila la lingua in bocca. Scendo giu dal letto e mi infilo sotto le sue coperte, mi metto sopra di lei e, toltele le mutande, la penetro subito. Ha la fica bagnata come un lago. Lei mugola, forse anche troppo, non voglio svegliare i due siciliani. Le metto una mano sulla bocca per farle abbassare la voce quando, ad un certo punto, si accende la luce in camera. Alfredo si alza dal letto a fianco e nello stesso tempo anche Gianni scende dal piano di sopra: “Guarda guarda Antonio… Noi te la eccitiamo e tu te la scopi eh?”. Io sono un pó intontito dalla scena, vedo la faccia di lei come quella di una che non sa che dire: “Eh si, ci ha sparato due bei pompini prima in discoteca ed ora tu te la scopi?” dice Alfredo e lei “Anto, mica crederai questi due?”, “Avrá ancora la nostra sborra tra i denti” dice Gianni. Io mi alzo dal letto, col cazzo ancora bagnato dalla fica di Giovanna, mi giro verso di lei: “Certo che ci credo” le dico “Credi che non ti ho visto mentre ti facevi toccare il culo vicino al bar? Vi ho lasciati soli apposta per vedere fino a dove saresti arrivata” E nello stesso tempo alzo le sue coperte, lasciandola completamente nuda agli occhi dei due sul letto. In quel momento, cosa inaspettata, parte la risata dei tre: “Ve l’ho detto che ci sarebbe stato” dice lei ai due, e Gianni “Non hai avuto esitazione a lasciare la tua ragazza con due sconosciuti a Londra… scommetto che ti piacerebbe pure vederla scopare con altri”, ed io, confuso “ma che state dicendo…” e Alfredo “La signorina ha una gran voglia di cazzo, peró abbiamo parlato che secondo lei tu sei disposto a farla scopare con altri. Ed ora abbiamo avuto la conferma hahahah”, “ Dai Anto, quello che succede a Londra, rimane a Londra” dice lei con uno sguardo malizioso e avvicinatasi ad Alfredo, tutta nuda, lo bacia sulla bocca, mentre Gianni la abbraccia da dietro, appoggiandole il pacco sul sedere. La guardo, il suo viso é bellissimo ma malizioso, il suo corpo, nonostante i chili di troppo ed culone grande, col filo di cellulite, esprimente una sensualitá pazzesca, le due tettone con i capezzoli enormi fanno venire voglia di succhiarle, ed ora saranno i due siciliani a cibarsene: “Ma cosa state facendo, siete matti?” ho la voce tremolante e la mia erezione tradisce le parole che ho appena detto, “Dai amore, siediti e goditi lo spettacolo” dice lei, “Dai ti facciamo vedere come si scopa questa vaccona” dice Alfredo. Lei mi si avvicina, mi fa sedere sul letto e mi lega le mani on le sue mutandine che stavano sul letto: “Sono sicura che ti piacerá” e mi da un bacio, infilandomi tutta la lingua in gola, mentre da dietro Alfredo le infila subito due dita nella fica fradicia. La sento gemere nella mia bocca. Intanto Gianni si leva le mutande, non ha certo il fisico palestrato, come Alfredo daltronde, peró é tarchiato, un pó scuro di carnagione, con i capelli a spazzola. Sfoderando un grosso cazzo scuro, con le palle pendenti, la cappella quasi nera e larga ed un sorriso cattivo dice:” Dai cornuto, lasciale usare la bocca per qualcosa che sa fare meglio”, tira Giovanna verso di se e senza esitazioni le mette il cazzo fino in gola. Nel frattempo anche Alfredo si denuda: il suo cazzo non é certo come quello di Gianni, peró si difende. Approfitta della posizione di Giovanna per penetrarla in un colpo solo. Io dalla posizione seduto sul letto vedo proprio il suo cazzo entrarle nella fica fradicia: “menomale la troia ci ha giá svuotati prima, altrimenti la avrei giá riempita”. I tra si spostano sul letto di Alfredo, o meglio, Gianni si siede sul letto, lei si mette a pecora sul pavimento e continua a succhiarglielo, mentre Alfredo si posizione dietro e continua a trapanarla: “Mmmm, Gianni, io non la sento molto ben bagnata, mi sa che ha bisogno di un o di saliva questa” i due si guardano e Gianni “Dai Anto, vieni ad insalivarla un pochino” e lei “Hahhaha, non vado io”. Giovanna si alza, mi viene davanti e, messo un piede sul letto, mi mette la sua fica pelosa e fradicia proprio sulla bocca “Ti piace il sapore ora? É condita…” e parte una risata dei due. Non ribatto e lecco la fica, imperniata di sapore di cazzo di Alfredo. Lei mi prende la nuda e spinge ancora di piú la mia faccia tra le sue cosce. Poi si stacca di colpo, e va ad impalarsi sopra Gianni, che rimane seduto sul suo letto e la prende per le chiappe per sbatterla meglio. Lei geme, smette di contenersi “Si cazzo mi piace, hai un cazzo da sogno” e posi si accascia sul petto del ragazzo, per permettere ad Alfredo di mettergliela in bocca. La scena che ho davanti é incredibile, mi vorrei segare ma non posso, ho le mani legate dalle mutandine di Giovanna. Passa qualche minuto in quella posizione quando vedo Gianni irrigidirsi: le ha riempito la fica. Mi fa l’occhiolino e mi dice “Te l’ho farcita per bene”. La fa alzare da sopra di lui e va in bagno. Intanto Alfredo la fa sdraiare, mette le gambe di lei sulle sue spalle e la penetra nella fica gia piena, facendo uscire fuori un pó di sborra. Sento lei che arriva ad un secondo violento orgasmo, incitando il ragazzo a sbatterla ancora. In pochi minuti anche Alfredo la farcisce di sperma calda che le cola fuori dalla fica ad ogni colpo.

 

Dal bagno esce Gianni, sempre tutto nudo col cazzo a penzoloni. Si avvicina a me e mi slega le mani “Ti piace come scopiamo la tua ragazza eh?” ed io, con la voce tremolante “Si…!”, “Allora ripuliscila per bene che abbiamo un altro bel round da fare”. Giovanna mi guarda, invitandomi a farlo, con lo sguardo di una persona che sa giá che la risposta sará negativa, invece io la stupisco e mi inchino fra le sue gambe, pulendole con la lingua la fica dall’abbondante scarica di sperma dei due. L’odore é forte ed il sapore é acre. La sento gemere davanti a me, é straeccitata. Con la lingua la lecco tutta intorno fino ad arrivare al buco del culo. Non ho la piú pallida idea di quanto tempo passo in quella posizione, ma ad un certo punto mi sento prendere per le spalle “Dai cornuto” dice Alfredo, “Ora é di nuovo nostra” e lei con voce maliziosa “Voi non vi stancate mai proprio”, e Gianni “Dai facci rizzare i cazzi con quella tua lingua”. Mi metto da parte, oramai consapevole del mio ruolo di spettatore. I due si siedono sul letto e lei, inchinata davanti, comincia a spompinarli a dovere. Gianni alza le gambe fino a mette i piedi sulle sue spalle e lei gli lecca le palle ed il buco del culo: “Dai troia, leccaci anche il culo, che poi ti riservo lo stesso trattamento”. Il tutto dura per altri quasi dieci minuti, io mi godo uno spettacolo fantastico: la lingua di lei fa un lavoro grandioso, lasciando i due con un’erezione pazzesca. Gianni, sempre propositivo “Dai bella, vai a farti leccare un po il culetto dal tuo ragazzo, che a quanto pare gli piace tanto”. Lei si alza, si mette di spalle davanti a me e, aperte le chiappe con le mani, mi mette il suo culone in faccia: “Dai lecca Anto, preparami il culo per i loro cazzi, sono sicura che non vedi l’ora. Stai tranquillo, te lo faró leccare anche dopo” e come sempre scatta la risata fra i tre. Io intanto lecco il suo ano, impiastrandolo per bene di saliva, per essere pronto ad essere sfondato. Ho sempre adorato leccarglielo, anche se in fin dei conti lei me lo aveva concesso pochissime volte, mentre ora, a quanto pare, non ha la minima esitazione a concederlo a due sconosciuti.

Vedo Alfredo che si avvicina a lei, la prende per un braccio e la fa mettere a pecorina sul letto. É sempre strano come, quando si mette in quella posizione, il suo sedere sembra quasi perfetto. “Fai piano mi raccomando” dice lei e lui risponde con uno schiaffone sul culo che credo rimbombi in tutti i corridoi dell’ostello, lo vedo sputarsi sulla mano e passarsela sul cazzo. POI, aiutandosi con la mano appoggia la cappella allo sfintere e comincia a spingere. Vedo la faccia di lei, eccitata, ma anche un po preoccupata per il dolore che sta sentendo, poi lui, con un colpo di reni piú forte entra tutto di dentro, strappandole un gemito di dolore inizialmente. Gianni le si siede davanti e le mette il suo cazzone in bocca, mentre io mi avvicino e le allargo le chiappe con le mani, in modo da facilitare la penetrazione ad Alfredo. Lui toglie fuori il cazzo un attimo ed io con la lingua lubrifico il sedere di Giovanna un altro pó in modo che lui possa continuare il proprio lavoro con piú facilitá, cosa che riprende a fare subito: “Hai visto, abbiamo anche l’aiutante”. Io non resisto all’eccitazione e mi meno il cazzo, ma non servono neanche trenta secondi per sborrarmi la mano. Proprio in quel momento sento Alfredo gemere mentre svuota tutte le palle nell’intestino di lei, le da due sculacciate sulle chiappe e dice “Siiii troia, stanotte ti facciamo cagare sborra”. Lei gode, sta venendo per l’ennesima volta ma l’unica cosa che le esce dalla sua bocca, impegnata col cazzo di Gianni, sono rantoli di piacere. Un rivolo di sperma le esce dal culo quando Alfredo tira fuori il cazzo e nell stesso tempo Gianni si alza e la fa coricare sul letto. Le apre le gambe al massimo, in modo da avere la massima apertura necessaria per il suo mega membro. La penetrazione é piú facile del previsto,data la quantitá abbondante di sperma di Alfredo che funge da lubrificante, peró lei gode come una matta “Dai Anto” dice tra un ansimo e l’altro”, avvicinati a guardare come mi sfonda”. Io la prendo in parola e, inchinatomi, mi avvicino con la faccia davanti al suo culo, a pochi centimetri dal cazzo che la stava sfondando. Vedo la sborra che le cola dal culo sul lenzuolo e qualche schizzo mi arriv anche addosso. Gianni lo tira fuori un attimo, il tempo di dare una leccata all’ano, e riprende il martellamento. Nel frattempo mi faccio un’altra sega. Gianni le infila la lingua in gola mentre la incula ed anche lui, dopo qualche altro minuto, si irrigidisce, scaricando tutta la sua sborra nel culo di lei.

Quando esce fuori mi dirigo subito a fare il lavoro che Giovanna si era ripromessa di farmi fare, e le pulisco per bene il culo da tutto lo sperma che ne é fuoriuscito. Nel frattempo i due siciliani si non fatti una veloce doccia. Quando finisco lei mi da un lungo bacio: “Spero ti sia piaciuto” ed io “Da morire”

 

I restanti giorni di vacanza lei continuerá a farsi scopare dai due, in mia presenza e non… al ritorno a casa saremo una coppia nuova…

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