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Orgia

Luana – Giorni di vacanza

By 24 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Luana si alzò dalla sdraio, era senza il reggiseno del costume, i suoi seni già abbronzati e si guardò intorno, Marco era sdraiato accanto a lei, gli occhi coperti da un paio di occhiali scuri, non riusciva a credere che stessero passando un fine settimana assieme, Lunedì lei sarebbe dovuta essere in ufficio, e Marco aveva i suoi negozi da gestire;
-Sai Marco, non mi sembra vero che finalmente stiamo qualche giorno insieme, queste mie ferie sono andate via senza che riusciavamo a vederci-
-Che vuoi farci, troppi impegni, la nuova collezione e il calendario, si sono portati via più tempo di quello che credevo-
-Non avrei mai pensato di posare per un calendario pubblicitario, e stata un esperienza interessante, ma stancante-
-Soprattutto quando sei andata in ufficio, quei due non credevano alla fortuna che gli capitava…-
Quando aveva finito di posare per le foto, Luana aveva avuto un incontro di sesso con due operai che si erano imboscati nell’ufficio privato di Marco, quando lei gli aveva raccontato la scena, lui si era divertito, il rapporto che esisteva tra loro era molto particolare, entrambi avevano piena libertà da parte del partner, ma tra loro c’era piena complicità, non era una cosa del genere che poteva intaccare il loro rapporto.
-A proposito di quel pomeriggio Luana, sai che sei venuta bene in video?-
-Quale video?-
-Nella cassaforte del mio ufficio c’erano i bozzetti della collezione che lanceremo in autunno, avevo installato alcune microcamere che inquadravano la cassaforte, a parte del sistema di allarme, non lo sa nessuno, inquadrano perfettamente il divanetto, visto che la cassaforte e sopra, con quel completino eri una visione-
-Perché non me lo hai detto?-, Il tono di Luana era un po’ seccato, avrebbe voluto sapere di una cosa del genere.
Marco frugò un attimo nella borsa accanto a se, prese un CD e lo porse a Luana;
-Tieni, le videocamere erano collegate al computer, ho cancellato il filmato dall’hard disk, ma prima ne ho fatto una copia per te, ho pensato che avresti voluto vederlo…-
Luana prese il Cd, non le era mai venuto in mente di filmarsi mentre faceva sesso, ma adesso era curiosa di vedere il filmato;
-Andiamo in camera?-
-Naa… Dopo, rilassiamoci un po’. Che ne dici di fare due passi sul bagnasciuga?-
-Va bene, quattro passi fanno bene-
Marco e Luana si alzarono, la spiaggia dove si trovavano si allargava a mezzaluna, ai lati era circondata da pini che la chiudevano, iniziarono a camminare, il seno di Luana lasciato libero, si muoveva appena, era fiera del suo seno alto e sodo, gli sguardi di molti uomini li seguirono mentre si allontanavano, lei camminava in modo da sculettare, provocandoli.
Camminarono fino ai limiti della spiaggia, quando arrivarono anziché tornare indietro entrarono nel boschetto di pini, dove una piacevole aria fresca li accolse.
Mentre Luana era girata a camminare Marco posò le mani sulle sue spalle, lei si fermò e si girò appoggiandosi ad un albero, Marco era quasi addosso a lei;
-Cosa vuoi fare, satiro-
-L’ambiente non è male, potremmo farci qualche coccola…-
-Siii, mi piacciono le coccole, vieni…-, Luana tese le braccia cingendo la sua testa, le loro bocche si unirono in un bacio appassionato, mentre le loro lingue si intrecciavano e già i loro sensi si accendevano, sentirono delle voci;
-Chi sarà?-, Luana era preoccupata,
-Magari qualcuno che ci ha seguito, e vorrebbe guardarti-, il tono di Marco era ironico, ma si era staccato e stava dando un occhiata intorno, per non avere sorprese, i rumori venivano da dietro una macchia di cespugli, Marco si avvicinò piano, e guardò.
Mentre guardava fece cenno a Luana di avvicinarsi in silenzio, lei si avvicinò incuriosita a Marco.
Dietro i cespugli due ragazzi, una ventina di anni avevano avuto la loro stessa idea, e si erano appartati, la ragazza era carina, bionda con i capelli a caschetto, alta 1, 60 con due tettine seconda misura, era strizzata in un bichini rosso.
Il ragazzo era un giovanotto alto con un fisico da corridore, i capelli ha spazzola, con dei boxer gialli, avevano una discussione in corso;
-Ti ho detto che non mi piace-, la ragazza sembrava contrariata
-Ma dai, in fin dei conti cosa ti chiedo… non mi sembra una grande cosa-
-Lo dici tu. A me non piace, se vuoi ti faccio una sega, ma solo quello…-
-Siamo tornati a quando avevamo 15 anni, non vuoi scopare Perché dici che ci vedono, non vuoi farmi neanche un pompino, che razza di vacanza…-
-Ma per te si riduce tutto al sesso? Non ti fa piacere se stiamo insieme?-
-Mi fa piacere, ma qualcosa di più non mi dispiacerebbe…-
-Beh accontentati… chi cè?-, il tono della ragazza era spaventato, Luana e Marco avevano fatto rumore e li avevano spaventati.
Luana e Marco si guardarono in faccia, avevano riso sentendo quei discorsi e si erano fatti beccare, uscirono fuori dai cespugli, per tranquillizzare i ragazzi;
-Niente paura, stavamo passando qua dietro-, Marco e Luana erano imbarazzati, farsi beccare come due guardoni non era certo il massimo.
I due ragazzi restarono sorpresi, credevano non ci fosse nessuno, lo sguardo del ragazzo si fisso su Luana, vederla in topless,
-Ciao, io sono Marco, lei è Luana, stavamo passeggiando e abbiamo sentito delle voci…-
-Cosa avete sentito?- Il tono della ragazza era imbarazzato, e le sue guance si erano imporporate;
-Ci è parso che avevate una discussione su un tema che conosciamo…-, Luana aveva un tono calmo, stava prendendo il controllo della situazione;
-Che imbarazzo… è tutta colpa tua, con il tuo insistere, e dicevi che qui non ci vedeva nessuno…-
-Ma io come potevo sapere che loro sarebbero passati di qui…-, il ragazzo cercava di difendersi dalle accuse che gli venivano lanciate;
-Suvvia, in fin dei conti non è successo niente. Io e Luana cercavamo un po’ di tranquillità. Come voi… a proposito, voi come vi chiamate?-, Marco aveva un tono calmo, i due giovani si guardarono;
-Io sono Carlo, lei è la mia ragazza Irene-
-Irene ho sentito che avevi un problema, vuoi parlarne con me?-, Luana si era rivolta alla ragazza, il suo tono era dolce, la ragazza la guardò cercando solidarietà;
-Non è un problema, è Carlo che è un maniaco-
-Perché sarebbe un maniaco?-
Irene guardò Luana indecisa se confidarsi o meno, poi la voglia di sfogarsi ebbe il sopravvento;
-Insiste sempre perché io glielo prenda in bocca, e a me non piace-, e lanciò al ragazzo uno sguardo accusatore;
-Tutto qui? Non mi sembra un gran motivo per litigare, Almeno lui ti ricambia il favore?-
Irene rimase un attimo senza parole, credeva di trovare piena solidarietà, invece Luana trovava la cosa insignificante;
-Questo cosa centra? Io non capisco perché lui debba sempre insistere, e poi mi sembra sempre di soffocare…-
-Se vuoi il mio parere è solo mancanza di pratica, se ci provassi scopriresti che è una cosa piacevole-
-Io non credo, lui dovrebbe essere meno insistente in queste cose, e io non rischierei di soffocare ogni volta-
-Te l’ho detto, per me e solo mancanza di pratica, chi ti ha insegnato questa pratica?-
-Nessuno, io e lui stiamo insieme da tempo, e abbiamo imparato assieme quello che sappiamo sul sesso-
-Senti Irene, se vuoi ti posso spiegare come fare a non soffocare, in questo modo potresti farlo contento-
-Ma figurati…-
Luana si era avvicinata a Carlo, la sua mano si era posata sul suo sesso, e lo stava carezzando da sopra i boxer, si girò verso Irene;
-Vieni, avvicinati, ti mostro come devi fare-
Prima che i due ragazzi potessero obiettare, la sua mano aveva abbassato il bordo dei pantaloncini del ragazzo, I due ragazzi diventarono rossi in volto.
La mano di Luana si strinse attorno al cazzo di Carlo, lo senti pulsare nella mano, il ragazzo non fiatava, incredulo per ciò che gli stava capitando, Irene si era avvicinata a Luana, aveva un espressione incredula, una estranea stava stringendo il cazzo del suo fidanzato davanti a lei, non ebbe il tempo di dire niente, perché parlò Luana;
-Vedi Irene, non devi prenderlo e infilartelo subito in bocca, prima dovresti giocarci un po’, carezzalo, senti la consistenza nella mano, vedi in questo modo…-, la mano di Luana si stava muovendo lungo l’asta in una carezza sensuale, la ragazza sembrava affascinata dal movimento, non disse niente, abbassò semplicemente la testa per annuire;
-…dopo passi a dare dei piccoli baci e dei colpetti di lingua, così…-
Le labbra di Luana si posarono sulla cappella violacea, quando iniziò a muovere sopra la lingua, Carlo emise un sospiro di piacere, la lingua di Luana continuava a muoversi sulla superficie dell’asta lambendola piano, lo sguardo di Irene era sempre più attento, Luana la guardò ;
-Adesso è pronto, e puoi farlo entrare nella bocca, ricordati di serrare le lebbra attorno, e di carezzarlo con la lingua, ingoialo più che puoi, così..-
Adesso il cazzo duro di Carlo sparì nella bocca di Luana, le sue labbra lo serravano, Irene vedeva le sue guance incavarsi quando succhiava, la testa si muoveva ritmicamente facendolo sparire, si chinò per guardare meglio quello spettacolo, Carlo si godeva quella fortuna inaspettata sospirando di piacere, Mentre Luana era intenta alla sua lezione di pompino, Marco si era avvicinato dietro di lei, le sue mania avevano spostato il suo perizoma, e la sua lingua aveva iniziato a leccare la sua fessura già bagnata, Luana inarcò il culo per favorire la lingua di Marco, questi aumento gli sforzi infilando la sua lingua dentro la sua vagina e leccandone gli umori, Irene guardava affascinata il gruppo che si era creato, sentiva la sua fica inumidirsi nel guardarli, la sua mano andò a toccarsi in mezzo alle gambe, Luana vide il suo movimento, tolse un attimo il cazzo dalla bocca;
-Marco sii gentile, fai esercitare Irene-, e riprese a pompare Carlo.
Irene la guardò con uno sguardo timoroso, Marco si portò immediatamente di fronte a lei, tirò fuori dai boxer il suo cazzo già duro, la ragazza lo guardò senza muoversi, Marco prese la sua mano e la posò sul suo cazzo duro, Irene strinse forte sentendone la durezza, guardò Luana, come a cercare la sua approvazione, e iniziò a muovere la mano in una lenta sega, Marco posò le sue mani sulle sue spalle spingendola piano verso il basso, docilmente Irene si chinò davanti a lui, un leggero movimento del bacino portò la cappella a contatto con le sue labbra, timidamente iniziò a dare bacini come aveva visto fare a Luana, l’eccitazione che saliva dentro di lei la aiutava, tirò fuori la lingua iniziando a dare piccole leccatine, sentiva il cazzo duro sussultare al tocco della sua lingua, iniziava a prenderci gusto, muoveva la lingua con più decisione, passandola su tutta la sua superficie.
Luana aveva smise di succhiare il cazzo di Carlo, il ragazzo la guardò con uno sguardo deluso, lei tolse il suo perizoma, con una spinta lo fece finire sull’erba, gli fù sopra in un attimo calandosi piano, il cazzo duro del ragazzo puntava verso la sua fica, lei con studiata lentezza lo fece scivolare dentro di lei, quando lo sentì tutto dentro di sé iniziò a cavalcarlo lentamente, il suo corpo si muoveva sinuoso, i lunghi capelli mori incorniciavano il suo viso contratto dal piacere che provava, si alzava facendolo sfilare, per poi abbassarsi di colpo sentendo tutta la lunghezza del cazzo, la sua fica bruciava dall’eccitazione, Carlo non resistette venendosene dentro di lei, Luana sentì il liquido caldo invaderla, si mosse più velocemente, il ragazzo emise una urlo di piacere.
Accanto a loro Irene stava succhiando il cazzo di Marco, Luana eccitata per la scopata appena fatta aveva voglia di sentire dentro Marco, sfilò il costume di Irene, fece avvicinare Carlo, ancora intontito dal piacere avuto;
-Adesso leccale la fica…-
Il ragazzo iniziò a a leccare con foga, Marco tolse il suo cazzo dalla bocca di Irene, che lo guardò con aria delusa, e si avvicinò a Luana, fece mettere Luana carponi, e si mise dietro di lei, il suo cazzo punto sulla sua fica infilandosi dentro di colpo, diede qualche colpo e lo tirò fuori, puntando al suo buchino, Luana lo senti spingere, si rilassò aspettando che lui entrasse, Sentiva il suo cazzo forzare la sua rosellina, poi lo sentì entrare, Marco iniziò a pompare piano, facendolo entrare poco per volta, La mano di Luana si portò al suo clitoride iniziando a masturbarsi freneticamente, adesso sentiva il cazzo di Marco occuparle l’intestino, sentiva il cazzo come un palo rovente, la sua eccitazione continuava a salire, Marco iniziò a incularla con lena, ad ogni affondo sussultava.
L’eccitazione dentro di lei, sfociò in un orgasmo improvviso, si dimenò mentre Marco continuava a incularla, il suo corpo adesso era percorso dai brividi di piacere che nascevano dentro di lei, accanto a loro Carlo era impegnato a leccare la fica di Irene, la ragazza aveva avuto un orgasmo, le sue mani tenevano la testa del ragazzo sulla sua fica, Carlo era nuovamente eccitato;
-Carlo sdraiati-, le parole di Marco suonavano come un ordine, lui si sdraiò, il cazzo svettava verso l’alto, Marco uscì dal culo di Luana, lei capì cosa voleva fare, montò sopra il ragazzo, facendosi entrare il suo cazzo nella vagina, Marco si mise dietro di lei, e puntò sul suo culo, l’orifizio già dilatato non fece alcuna resistenza, Luana si trovò riempita dai due uomini, Marco iniziò a dare il ritmo a quella doppia scopata affondando con forza dentro di lei, sentiva i loro cazzi caldi dentro di lei mentre la riempivano, i colpi di Marco le toglievano il respiro ad ogni affondo, il ragazzo sotto di lei succhiava i suoi capezzoli, con forza, Irene guardava affascinata il groviglio di corpi davanti a lei, si chinò baciando il suo ragazzo, le loro lingue si intrecciavano per poi andare a leccare i capezzoli di Luana.
Un orgasmo violento scosse il corpo di Luana, si tenne ad Irene, la sua bocca cercò la sua lingua, lei stupita la lasciò fare, le loro lingue si intrecciarono, Irene sentiva gli spasmi dell’orgasmo dalla bocca di Luana, e un brivido la percorse.
Luana sentì un getto cado dentro il suo intestino, Marco se ne era venuto dentro di lei, continuò a pomparla finché il suo cazzo si ritirò, Luana continuò ancora a scopare Carlo, poi si alzò, Irene la guardava;
-Vieni-
La ragazza si avvicinò a lei, Luana la guidò sul cazzo lucido di Carlo, le loro lingue iniziarono a percorrere la superficie dell’asta, sentivano il sapore degli umori di Luana mischiato allo sperma che poco prima aveva versato, Irene ormai leccava senza inibizioni, il cazzo spariva alternativamente nelle loro bocche, Carlo si godeva quella fortuna insperata, le lingue delle due donne si muovevano senza sosta, uno schizzo colpì il viso di Irene, Carlo non aveva resistito, altri schizzi colpirono il viso di Luana che continuò a leccare l’asta, Irene la imitò, leccarono il cazzo che si afflosciava ripulendolo, quando finirono le loro bocche si unirono in un bacio lascivo.
Rimasero tutti e quattro in silenzio mentre riprendevano fiato, poi;
-Vedi Irene, non era poi difficile fare un pompino…-
-No, se si ha una maestra brava come te-

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