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OrgiaRacconti Cuckold

Malgrado le cose non andarono come previsto…

By 7 Agosto 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Un fiotto caldo di sperma, dal mio cazzo raggiunse le gambe di uno di loro e scatenò una sghignazzata generale.
Da tempo cercavo di convincere mia moglie, piuttosto inibita, a “giocare” in tre con un altro uomo. Finalmente aveva acconsentito di fare assistere qualcuno mentre scopavamo, a condizione però che l’altro non la toccasse. Per me era già un bel passo in avanti, quindi organizzai il tutto nel rispetto di una certa privacy. Un motel discosto, auto a noleggio e appuntamento con un ragazzo che abitava a diversi km e mi sembrava molto discreto.
L’avevo scelto dopo una selezione di annunci internet, qualche scambio di foto e gli avevo parlato per telefono. Non so perché ma mi stuzzicava fosse di una ventina d’anni più giovane di mia moglie. Mi aveva assicurato che si sarebbe accontentato di guardare, al massimo di segarsi da solo.
Nel mio intimo avrei ammesso anche qualcosa di più, sempre che mia moglie al momento avesse acconsentito.
Come accordato arriviamo al motel ed invio il numero di camera (tutte disponevano di entrate esterne indipendenti) via sms al nostro ospite.
Mia moglie, ancora una bellissima donna malgrado i suoi quarant’anni, aspetta piuttosto ansiosa e preoccupata di quanto sarebbe successo, camminando su e giù per la camera. Aumentano i dubbi per quanto ha accettato di fare. Incomincia a pentirsi, pensa di essersi vestita in maniera tropo sexy.
Un vestito intero giallo e corto, sopra le ginocchia. Sotto un completino intimo color bianco alquanto trasparente abbinato a calze autoreggenti di fine rete grigia.
Io, pure un po’ nervoso, mi sono seduto su una delle due sedie accanto al tavolo di cui &egrave dotato il locale. Medito sui primi passi da compiere all’arrivo del giovane. Gli chiederò di spogliare lentamente la mia compagna e assieme ci ecciteremo al vergognoso apparire delle sue grazie.
D’un tratto il sogno s’infrange: senza nessun preavviso, la porta si spalanca ed entrano 4 maschi che portano una maschera nera sugli occhi. Tipo quelle che si usano a carnevale.
-Non penserai che mi sarei accontentato di guardare vero?- dice uno dei quattro. -Quando ci siamo sentiti ho capito che ti sarebbe piaciuto qualcosa in più!- -Si ma non così però- dissi io. ‘Zitto!-
Armati di cinghie mi bloccano le braccia direttamente alla sedia su cui ero seduto, mi abbassano pantaloni e mutande sotto le ginocchia e mi bloccano le gambe a quelle della sedia.
-Così vedremo le tue reazioni a quello che stiamo facendo-.
Mia moglie sgomenta si rifugia nell’angolo opposto del locale. ‘Bene ora vediamo cosa sai fare- dicono rivolti a lei. ‘Lasciatemi!- ma ormai le stanno addosso. Due l’afferrano per le gambe, altri due per le braccia, e la sistemano supina sul tavolo vicino a me.
Lei si dibatte, e con altre due cinghie le fissano i polsi al tavolo. Due continuano a tenerle salde le gambe, mentre gli altri cominciano ad armeggiare col suo corpo.
Uno le tira su il vestito, scoprendo dapprima le autoreggenti, quindi le mutandine. Sotto il fine tessuto si intravvede il pube velato da una leggera peluria ben regolata.
La visione sembra eccitare tutti i presenti e mio malgrado non mi esclude. Il mio uccello bene in mostra incomincia a crescere.
Il compagno armeggia l’abito di sopra ed &egrave impedito dalle braccia immobilizzate. Prende allora un coltello dal cucinino di fianco al tavolo e taglia le spalline dell’abito. Lo abbassa quel tanto da scoprire la 4.a del suo reggiseno. Come già per l’inguine, anche qui dall’indumento traspaiono ben delineate due grandi areole scure.
Ormai lei sembra quasi arresa, ormai immobile sul tavolo in attesa del seguito.
Il coltello trancia il lembo di stoffa che unisce le due coppe del reggipetto. Ormai libere di essere scostate sul fianco a liberare le grosse mammelle. Il mio cazzo &egrave quasi completamente in tiro, ma nessuno l’ha ancora osservato. Gli occhi dei giovani sembravano uscire dalle fessure delle loro mascherine ma sono tutti per lei. Si lanciano sguardi lascivi e sono io a notare il gonfiore sotto i loro pantaloni.
Nello stesso tempo noto comunque che anche i capezzoli di mia moglie si inturgidiscono e muovono verso l’altro. Qualcuno di loro si diverte a premere le tettine per vederle ritornare immediatamente in posizione.
Passato il coltello di mano, &egrave la volta dello slip, troncato dei fini nastri che corrono lungo i fianchi.
Il lembo di stoffa anteriore, ormai libero cade tra le sue gambe, ancora chiuse con forza, a scoprire quel poco che proteggeva ancora del basso ventre. Ora completamente in mostra, sotto il minuscolo triangolino riccioluto si intravvede una depilazione totale.
‘Bene, una bella figa rasata, vediamola tutta!- disse uno dei quattro. I due che bloccavano le gambe, senza troppa resistenza, le divisero sempre più fino ad esporre completamente grandi e piccole labbra della vagina.
Gli sguardi puntarono tutti li, sul grilletto già gonfio che spuntava in un piccolo lago di umori, ad indicare che quanto stavano facendo non le dispiaceva poi tanto.
Nel frattempo anche la mia erezione aumenta sempre più e raggiunge il culmine quando tutte le intimità di mia moglie sono completamente in vista ed alla mercé dei quattro. Senza nemmeno toccarmi, legato come sono, vengo a lunghi ed intensi fiotti e questa volta non passo inosservato.
Non capisco se &egrave più forte l’umiliazione delle risate o l’intensità dell’orgasmo.
Il bacino di mia moglie viene sistemato proprio al bordo del tavolo, anzi un po’sporgente, in modo che il suo sesso sia a ‘portata’ dei loro cazzi. Le fanno rivolgere le gambe verso l’alto e gliele aprono. Qualcuno le agguanta le chiappe, schiacciate tra di loro contro il tavolo e le separa. Oltre alla figa oscenamente aperta, anche il buchino posteriore &egrave ben esposto e accessibile.
Qualcuno le succhia le tette, un altro bagna l’indice nel solco e glielo ficca nel culo.
Glielo pompa e contemporaneamente si abbasso a titillarle il clitoride con la punta della lingua
Questa volta &egrave lei a contorcersi e venire con un gemito di godimento.
A parte questo dettaglio erotico, copiato da qualche video che hanno visto, i quattro non sembravano esperti amatori. Sembrano alle prime armi, ansiosi di provare tutto, giocano e improvvisavano.
E’ comunque molto intrigante vedere dei ragazzi giocare col corpo nudo di mia moglie, ora aperta a tutto, che in un modo o nell’altro violano dappertutto. Una tripla penetrazione, figa-culo-bocca, con lei che urla di piacere, fa godere anche me una seconda volta, sempre solo con la forza del pensiero.
Si spogliarono dalla vita in giù ed a rotazione presero a palpeggiarla, leccarla, penetrarla ovunque. Due salirono anche carponi sul tavolo per metterglielo in bocca e tra le tette. Naturalmente la schizzarono dentro e fuori un po’ dappertutto. A dimostrazione di quanto potevano essere infantili, quello che avevo ‘colpito’ alle gambe col mio getto, sul più bello estrasse il cazzo dalla figa di mia moglie, puntandolo verso di me per rendermi il ‘piacere’, puntando però verso il mio uccello.
Dopo essersi divertiti a dovere si rivestirono e quello che mi aveva parlato all’inizio mi disse: -il cellulare che avevi non esisterà più, l’indirizzo email pure, le mie foto tutto quello che sai &egrave falso.
Ora ce ne andiamo e non vogliamo essere seguiti-.
Mi lasciarono legato alla sedia, mia moglie sul tavolo che aveva le gambe libere, ma per impedirle di muoversi le ficcarono nella vagina il coltello dalla parte del manico, lasciano sporgere solo la lama.
Glielo levai io, davanti al portiere di notte e ad un vicino di camera che, dopo aver tanto chiamato, erano finalmente arrivati in camera a vedere cosa succedeva.
Dapprima stralunati, avevano liberato prima me per gustarsi ancora un po’ le grazie di mia moglie. Naturalmente avevamo fatto in modo di non denunciare l’avvenimento che a conti fatti sembrò poi piuttosto gradito e preludio di nuove esperienze.

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