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Orgia

Non avrei mai pensato che lo potessi fare…all’inizio.

By 2 Maggio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Non starò a raccontare la mia vita dalla nascita, ma solo gli eventi che hanno portato a quella che oggi sono, una donna sposata ma con il vizietto di farmi impalare il più possibile e da chiunque lo possa fare, naturalmente con il bene placito del mio unico amore.
Tutto iniziò durante una vacanza fatta a Praga passeggiando per la città tra la gente, ci
capitò di incrociare alcune persone e fra queste riconoscere un porno attore italiano
che non sto a fare il nome, e che quando mio marito me lo fece notare ci guardò
capendo che eravamo italiani, ci salutò e tutto sembrava finito lì. Alla sera andammo
a cena in un locale che il caso volle fosse lo stesso dove stesse cenando il tipo con
una schiera di belle ragazze (presumevo tutte di quell’ambiente per capirci) e altre
persone, venimmo fatti accomodare ad un tavolo vicino, e durante la serata tra le
battute fatte al loro tavolo e gli sguardi si finì per far conoscenza. Al momento di
uscire ci chiese se ci andasse di andare con loro, andavano in un club per continuare
la serata, accettammo e li seguimmo con la nostra auto. Arrivammo al locale, sembrava un pub normale , non un club disco come pensavamo noi potesse essere, entrammo all’interno del locale, anche se mi sentivo un po’ a disagio, mi sentivo osservata, ma non era proprio quello che avevo immaginato, all’entrata salutarono la compagnia ci sedemmo al bancone del bar a bere qualche cosa, la musica non era molto alta e ci permetteva di parlare, la gente non sembrava particolarmente diversa da persone che frequentano i locali come da noi, ci spiegò il tipo che le serate del locale prevedevano qualsiasi tipo degli spettacoli, e gli stessi ospiti partecipavano, quindi mi disse che quella sera si sarebbe svolta una gang bang.
Ero incuriosita dallo sviluppo della serata, un interesse che mi eccitava, passarono alcuni momenti, quando entrò la protagonista della serata portarsi al centro della sala, una donna sulla trentina forse più, non particolarmente bella di viso ma con un gran fisico tette fake, almeno una quarta, tacchi a spillo, qualcuno le si avvicinò e iniziò a farla spogliare, vidi che i primi uomini si erano fatti avanti e aveva gìà iniziato a lavorarsi un paio di verghe, mi eccitava questa situazione, la gente si era messa intorno al gruppo che si stava dando da fare con la tipa, notai che se gli uomini erano come sempre i più affamati, le donne che stavano sedute a bere o a parlare rimanevano distaccate da quello che stava accadendo, quasi fosse normale per loro.
Nel buio infilai una mano sotto la gonna e sentii che ero bagnata tanto che le mutandine
erano zuppe dei miei umori, il fatto che dei perfetti sconosciuti stessero facendo sesso
davanti a me mi aveva fatto montare l’eccitazione più di quanto potessi pensare, altro
che video porno, a proposito notai che vi erano delle persone con le videocamere che riprendevano, oltre ai telefonini che ormai sono sempre in azione.
La tipa aveva già iniziato il suo tour de force, la sua missione essere scopata, a turno
dagli uomini che le stavano intorno, mettendo i loro cazzi chi in bocca chi in mano,
i più fortunati la scopavano, ma la serata era appena iniziata, stavamo a guardare,
vidi che veniva stantuffata nella vagina dal cazzone del porno attore , quando questi
si sfilò con due dita la penetrò nella vagina agitandogliela al punto da farla venire in
un orgasmo tale che dalla vagina ne uscì uno spruzzo di liquido che mi sorprese, io
non avevo mai provato nulla del genere, lo aveva visto ancora nei film porno alcune
scene di squirting credo si chiamino così, ma non avevo mai vissuto direttamente una tale situazione, vidi il corpo della donna fremere tutto e la sua passerina in fiamme stava godendo per davvero , era eccitatissima così come lo ero io.
Qualcuno le fece segno di montare sopra di lui, un altro le mise il suo cazzo in bocca
e un altro le aveva messo il suo in mano, dopo qualche momento un altrò iniziò a
spingere per penetrarla in contemporanea nella vagina aprendola tutta, ero sempre più
bagnata dal piacere della visione, prima che potesse rendersene conto fu impalata da
dietro in un sandwich che le fece montare l’ennesimo orgasmo, hai capito la troiona
pensai, ce l’ha bello largo il buchetto di dietro, non aveva fatto la men che minima
piega quando l’aveva penetrata, nessuna smorfia di dolore, aveva continuato a spompinare il cazzo che aveva in bocca.
Poco dopo la fecero girare e fece la stessa fine ma prendendola dal davanti, la vedevo
riempita da due cazzi nella vagina, e che la facevano godere non male dalle
espressioni che faceva, venne presa in un sandwich classico uno davanti e uno dietro
nel culo, così via prima uno poi un altro e un altro, per fortuna non erano
particolarmente forniti per la maggior parte, il fatto di continuare a prenderne due alla
volta sembrava quasi una cosa normale per lei comunque.
Un tipo belloccio si era sdraiato e lei gli si era montata sopra, aveva un uccello niente
male, quando ecco comparire l’uccello di un tipo che sarà stato quasi trenta cm e con
un diametro da wow e che si preparava a prenderla da dietro, vidi avvicinare il cazzo
allo sfintere della donna e spingere, ebbe qualche mugolio e poi iniziò a godere come
una porca rimasi stupita da come fosse capace di poter prendere due nerchie del
genere senza lamentarsi minimamente, anzi li incitava a pompare di più.
La serata si era avviata su un unico binario che conduceva come al solito ad una
sborrata finale sulle tette, in faccia o sul culo, mi ero distolta per un attimo dalla
scena che veniva impalata dai due mandrilli perch&egrave vidi alcune donne che come me
stavano a guardare ma che si erano messe all’opera, alcune masturbavano i cazzi
degli uomini che le stavano in parte , quando guardai di nuovo verso il centro dello
spettacolo, vidi che era stata fatta girare, il tipo carino le aveva messo il suo uccello
nel culo e il mandingo la stava scopando, tutto normale fino a quando Mandingo tolse
il suo randello dal davanti e cominciò a spingere nello stesso buco dove si trovava
l’altro, la tipa sembrava più sofferente a ricevere due cazzi in culo, fino a quando il
tipo riuscì a sfondare la barriera ed entrare, una doppia anale, cazzo! questo io non lo
potrei fare mai, chissà che male che fa, lei non sembrava invece per niente a disagio,
anzi era molto infoiata.
Credevo che quello fosse il massimo che si potesse vedere quella sera, ma non fu
così, si era messa sopra di schiena al mandingo e l’altro entrò pure lui nel culo,
quindi un terzo uomo salì sopra alla donna e infilò il suo nella fica, anche se la scena
non durò a lungo fu molto impressionante, era presa da tre uomini insieme fino al
momento che si tolsero e andarono a sborrarle in faccia tutte e tre, e proseguendo gli
altri che erano stati a guardare iniziarono a coprirla di sborra, dopo qualche attimo
quando la doccia di sperma era terminata , a quel punto la voce del dj congedò tutti
mettendo fine alla corrida con una frase in tedesco, alles gut, auf wiedersehen.
A quel punto mio marito mi disse: se mi era piaciuta la seratina?? Lo guardai e gli
risposi’ ce ne possiamo andare ora? Mio marito non capiva cosa ma poi gli dissi’
Ho la fica in fiamme e non ne posso più, ho bisogno di scopare, se non ci pensi tu mi
trovo il primo che capita’ salutammo gli italiani conosciuti a cena e ce ne andammo,
arrivammo in albergo mi feci scopare, ero talmente arrapata che non ci volle molto
per farmi avere l’orgasmo, poi continuammo la nottata all’insegna del sesso sfrenato.
Il giorno seguente non facemmo nessun accenno alla serata in particolare, perché
dovevamo tornare a casa, il volo, i bagagli avevamo la priorità del viaggio, tornati a
casa tornammo su quanto avevamo visto, mio marito mi disse che il tipo gli aveva
dato il suo numero di telefono e che ci aveva invitati ad una fiera del sesso, che se
avessimo voluto andarci di chiamarlo che saremmo stati suoi ospiti.
Dissi come fossi stupita, dall’interesse verso di noi, mio marito mi disse verso di te
caso mai, e poi mi disse che gli aveva proposto di farmi fare una seratina porno se fossi stata interessata a questo genere di spettacolo.
Fu allora che mio marito mi chiese se volessi farlo, essere presa da più uomini, che se
solo volevo lo avrebbe organizzato con il tipo, bastava che io lo volessi, e che la
decisione spettava solo a me, lo guardai ma non risposi, lasciando la porta aperta a
qualsiasi soluzione, ne si ne no, avevo capito che non finiva lì, che era già tutto programmato, mio marito più volte aveva accennato a voler frequentare locali priv&egrave, ma non aveva mai forzato la mano, avevo sempre detto che mi sarebbe piaciuto vedere una volta uno di questi locali, ma non se ne era mai fatto niente, oggi invece avevo capito che spettava solo a me dire si o no.
La sera dopo tornò a casa con un video porno dove il tipo era protagonista con altri di una gang bang pantomima da stupro se non che la protagonista viene intervistata prima e dopo della performance e naturalmente &egrave consenziente, mio marito mi disse che avessi voluto avrei potuto avere un esperienza simile a quella, in pratica messa nelle mani del branco, pensai, come la tipa del locale o del video, con tutto quello che ne conseguiva.
Dopo qualche giorno però non riuscivo a togliermi dalla testa la tipa impalata da due,
da tre, e dissi a mio marito che se lui era d’accordo, se a lui faceva piacere sarei stata
disposta a provare quell’esperienza, questo glielo dissi una sera di inizio settimana e
al venerdì sera arrivò a casa e mi disse di prepararmi che quella sera saremmo andati
in una villa privata dove veniva girata una gang bang, in modo di avvicinarmi gradualmente alla mia prima gang bang, tutto presagiva a una serata eccitante senza particolari sviluppi.
Mi portò a casa un vestito in latex e mi diede un collare borchiato da mettere al collo
e scarpe con ultra tacchi in plexiglass e mi disse che sarei stata mascherata per tutto il
tempo mentre ero all’interno della villa, mi disse che la serata era a tema e che ci si doveva vestire in un certo modo per le riprese che venivano fatte, tutte in presa diretta per poi non avere particolari motivi di tagli dalle riprese originali, e mi diede una parrucca di colore rosa e la mascherina così mi sarei sentita meno a disagio e non sarei stata riconosciuta e che avrei avuto un ruolo di comparsa nel film.
Salimmo in macchina e andammo nel luogo dove si sarebbe svolta la serata, mi fece
scendere dall’auto e mi trovai davanti il porno attore conosciuto a Praga, mi salutò e
mi lasciò con una donna che gli stava vicino sulla quarantina rossa di capelli non bella di viso, ma ben fatta, pensai fosse lei la protagonista della serata, un tipo che avrei definito pure io faccia da zoccola, mi mise un guinzaglio al collare e mi disse seguimi, venni portata in una sala dove c’erano solo uomini, pensai fosse parte della messa in scena, intravedevo non tutto chiaramente da dietro la maschera ed essendo l’ambiente soffuso anche se non ero in grado di vedere chiaramente chi fossero coloro in contorno al punto dove venni fatta fermare a causa delle luci dei faretti che puntavano verso terra in modo da illuminare quello che sarebbe accaduto sotto i riflettori.
La donna che mi aveva accompagnata mi disse di spogliarmi della giacca, così rimasi con il completo in latex che era fatto in modo che le parti intime rimanessero accessibili, anche se pensavo che dovessero essere violate in questa occasione, mi prese le mani e me le fece appoggiare sopra una specie di panca, non capivo, poi mi fece appoggiare pure la testa e sentìi chiudere sopra di me l’altra metà che non mi permetteva di liberarmi, erano ceppi del tipo in uso in epoca medievale, in pratica ero stata messa alla gogna, non potevo togliermi e mi permetteva di essere a completa disposizione di chi volesse fare uso di me.
Ero convinta che facessi la parte del sopramobile all’interno della scena, e aspettavo che si iniziasse le riprese, vidi la donna allontanarsi, e all’improvviso le mani di qualcuno iniziarono a toccarmi. Dissi quasi urlando ‘ma cosa state facendo??’ Rimasi per un attimo incredula, non me lo aspettavo, pensai che qualcuno non sapeva che io fossi solo una comparsa, ma un approccio meno soft di quello che successe non me lo sarei mai aspettato, sentìi sulle mie labbra appoggiarsi un cazzo, e poi un altro ancora, iniziarono a mettersi intorno a me solo uomini, non potevo sapere quanti, portavo la maschera che mi limitava la vista e forse era meglio così a quel punto perché avevo capito che ero io la star della serata, iniziarono a mettermi i loro cazzi in bocca, ogni movimento che facevo me ne trovavo uno a portata, e di dimensione, alcuni sembravano piccoli, ma alcuni avevano dimensioni da urlo direi, in tutti i sensi, bloccata nei ceppi, ero in loro balia, da un lato continuavano a porgermi cazzi in bocca, chi dava pacche sul culo e anche forti, chi tastava le tette, iniziarono ad insultarmi come meglio credevano, ‘troia vuoi godere’, ‘ti piace il mio cazzo’, e via dicendo.
Cercavo con lo sguardo di vedere mio marito ma non ce la facevo, quel bastardo mi aveva fregata, improvviso dalla parte posteriore della gogna qualcuno iniziò a farsi strada nella mia topa e a scoparmi per poi lasciare spazio ad un altro e a turno facendo passaggi veloci e alternandosi, facendomi montare un orgasmo dietro l’altro, si perché non sono di legno nonostante tutto mi ero eccitata, il fatto di essere presa in quel modo mi eccitava, e godevo anche.
Capìi in tutta la sua pienezza quel che mio marito mi aveva detto, ero alla mercede del branco, e nessuno li avrebbe fermati, improvvisamente iniziò quello che più temevo, sentìi che qualcuno stava spingendo per entrare da dietro, mi proposi di non irrigidirmi per non sentire più dolore di quello che già avrei dovuto sentire, e così fu, iniziarono a turno a mettermelo anche nel culo, alcuni non erano molto grossi e li sopportavo bene, mentre in alcuni casi sentìi aprirsi il buco del culo, come dire sfondare.
Ora mai il mio sfintere era talmente allenato che non subiva alcun dolore tra un cambio e l’altro, sentìi dire da qualcuno che venissi liberata, stavano aprendo la morsa dove ero stata imprigionata, mi presero le mani e mi ammanettarono, chi comandava mi stava tirando verso una panca dove già si era sdraiato qualcuno, mi fecero montare sopra, sentìi che le manette venivano agganciate verso l’alto ad una catena che venne tirata su, rimanendo così nell’impossibilità di usare le mani, inoltre mi venne messo in bocca un morso con pallina in gomma, in modo da impedirmi di urlare, alcuni degli uomini mi tenevano per le gambe e i fianchi in modo che non mi dimenassi, praticamente ero bloccata e anche se avessi voluto rifiutare di andare avanti non sarebbe cambiato niente.
Il tempo di capire e iniziarono a montarmi nel didietro nuovamente, ora però avendone anche uno davanti la sensazione era più forte e se qualche volta non erano così invasivi, in altri mi sentivo squarciata, ora mai avevo perso la cognizione del tempo, quanto era passato e quanto sarebbero andati avanti ancora mi stavo chiedendo, non potevo capire cosa stava succedendo, mi fecero togliere da sopra al tipo che aveva fatto da sostegno, un altro stava prendendo il suo posto, mi fecero girare e l’uomo sulla panca mi penetrò nel culo, mi sentìi aprire tutta nonostante fosse tutta la sera che entravano ed uscivano da quella porta, iniziò a darmi alcuni
colpi in modo che il cazzo scivolasse per bene, così sdraiata sopra il mio impalatore
iniziavo a godere e sentìi all’orecchio: ‘ti stai divertendo troiona, ne vuoi di più?
mi ero sentita squarciata, il suo grosso cazzo non era comune, e lo si sentiva quando
stava per entrare, quasi a farmi dire che fortuna che il culo era stato preparato a
dovere prima.
Qualcuno stava per entrare nella fica era come spalancata da come ero tenuta aperta da chi mi reggeva le gambe, degli orgasmi avevo perso il conto, e ormai sia davanti che dietro era tutto un fuoco, ma quanti erano? Il tipo che era entrato in me in quel momento era molto dotato, sicuramente al pari di quello che mi stava da dietro, mi entìi riempire tutta come non mai, dopo qualche momento sentìi che si tolse dalla mia fica e gli aiutanti mi tirarono le gambe più in alto, non ebbi il tempo di capire cosa volessero fare, ma capii da sola il perché, sentìi quella grossa mazza spingere anch’essa all’entrata del culo, avrei voluto dire di no, avrei voluto urlare di no ma avevo la pallina in bocca che me lo impediva, inizialmente faceva fatica a penetrarmi, sentìi schizzare del liquido lubrificante, quindi nuovamente iniziò a spingere fino al momento che trovò la via per poter entrare in contemporanea all’altro, in quel momento mi sentìi mancare urlai dal dolore nonostante la bocca fosse bloccata , tanto mi sentìi sfondare, sentivo male ma con il passare dei colpi, iniziai anche a sentire piacere, qualcosa di indescrivibile, tanto invasivo, quanto eccitante, tanto che ebbi un orgasmo, a quel punto colui che mi penetrava dal davanti si tolse uscì dal culo e scaricò tutto il suo liquido sulla mia pancia.
In cuor mio speravo che a quel punto si fermassero, invece iniziarono il solito giro, chi spingeva dentro al culo e chi si accontentava di entrare nella fica, non sapevo quantificare il
tempo che stava trascorrendo, per fortuna in questa fase si erano fatti avanti quelli meno dotati, e la maggior parte finiva per schizzarmi in men che si dica da qualche parte del mio corpo.
Pensavo di aver fatto tutto quella sera e che di più non si potesse fare, quando la solita voce mi sussurrò’ adesso viene il bello. Cosa significava mi chiedevo, con quello che avevo già fatto non sembrava che ci potesse essere altro, già mi sentivo sfinita, avrei voluto chiudere lì la festa, ma loro non la pensavano come me, anzi proprio il contrario, quello che mi aspettò me lo ricorderò a lungo ancora.
Uno si sistemò sotto di me e infilò l’uccello nel culo in quella posizione, e davanti
intuìi che qualcuno stava per entrare qualcuno da qualche parte, sentìi colare il lubrificante sulla vagina verso il canale posteriore, dove si era già sistemato nel culo, questi iniziò a premere contro il mio buco del sedere ma nonostante fosse tutta sera che entravano da lì aveva difficoltà ad entrare, da dietro la maschera intravidi la pelle dell’uomo e si trattava di un uomo di colore, il tempo di pensare ai pali di certi neri che mi sentìi squarciata tanto che emisi un urlo di dolore e nonostante la pallina in bocca, in quel momento capìi che era ancora possibile che mi potessero farmi urlare e che non potevo dare niente per scontato, il ragazzo di colore iniziò a muoversi dentro di me, mi sentivo mancare, non capivo più niente, cosa era male e cosa era piacere, ansimavo e dimenavo le mani legate alla catena, ma non c’era niente da fare, non si fermava, improvvisamente fu quello sotto di me a togliersi e a darmi il sollievo tanto sperato, finendo con lo svuotare tutto ciò che aveva sulla mia faccia, qualcuno disse al nero di prendere il suo posto dietro di me, me lo mise nella vagina e un altro si fece avanti, vidi che era di colore pure lui, entrò anche lui doppiando la vagina, erano tutte e due enormi almeno 30cm di uccello e non so quanto grossi, mi sentivo tutta ripiena mi fecero godere ancora, poi quello sotto si tolse dal davanti e lo infilò nuovamente nel culo, e l’altro continuò a pompare nella mia fica, fino a quando lo tolse e iniziò a spingere contro lo sfintere, considerando la massa dei due ero molto preoccupata, vero che avevano già fatto strada prima e il culo era ormai dilatato, ma qualche dubbio mi teneva in ansia, fino a che lo mise nella porta posteriore anche lui, nuovamente urlai e nuovamente mi sentìi squarciare il culo, i due mi stavano allargando lo sfintere come nessuno aveva mai fatto prima d’ora, mi sembrava di non poter sopportare quell’intrusione che non mi permetteva di ragionare il dolore venne soprafatto nuovamente dal piacere misto ad una forte sensazione di essere spaccata in due, e nel momento in cui mi lasciarono e contemporaneamente andando a svuotare la loro sborra sul mio viso mi sentìi svuotata e al tempo stesso venni innondata di sperma come non mai.
Quanto era passato da quando avevano iniziato, non mi rendevo conto quasi come se tutto si svolgesse in una dimensione parallela alla realtà, in quegli attimi dopo aver subito l’ennesima ‘violenza’ dai due neri pensai quanto troia fossi, mi ero fatta montare da non so quanti uomini, che mi avevano aperto davanti e didietro in qualsiasi modo, ora mai il clou della serata era passato sentivo di quando in quando arrivare schizzi di sborra da tutte le parti e presumevo che il tutto stesse volgendo al termine, quando sentìi il tocco della mano femminile appoggiarsi sul mio clitoride, probabilmente la stessa che mi aveva aperto la strada in quella serata, iniziare a cercare di farsi strada nella vagina, piano piano la penetrò con tutta la mano, non era un a mano molto grande, continuava a muovere la mano dentro di me, alcuni uomini mi fecero girare a carponi e a quel punto sentìi che un cazzo spingeva sul buco del culo fino ad entrare, si mosse per poco perché venne all’interno del culo, e quando si sfilò la mano che stava nella mia vagina, iniziò a farsi strada nel mio buchetto ben oliato a quel punto, e nel mio più grande stupore sentìi la mano infilarsi completamente, a quel punto con anche l’altra mano nella vagina mi aveva doppiata pure lei, la donna si muoveva in
modo simultaneo davanti e dietro fino a che ebbi l’orgasmo con tanto di squirt che mi
fece fremere tutta, a quel punto la donna sfilò le mani e finalmente pensai fosse tutto finito, venni fatta adagiare sulla panca sfinita, svuotata, il dolore era misto al piacere avuto, ma a quel punto ero distrutta, esausta, non ce l’avrei fatta a fare più niente, le gambe non mi reggevano più, ero arrivata al traguardo della mia maratona.
Sentìi che mi staccavano le manette dai polsi, mi tolsero il morso e mi pulirono dallo
sperma che mi aveva ricoperta tutto il corpo, e mi coprirono con un accappatoio, venni presa di peso e portata via, mi sentìi adagiare all’interno dell’auto e la voce di mio marito mi chiese se tutto andava bene, non ebbi la forza di rispondere tanto ero stanca e spossata, poi sentìi che parlava con qualcuno all’esterno che lo salutava, mi addormentai, arrivati a casa mi gettai nel letto e crollai in un sonno profondo, quasi a sperare che tutto fosse stato un sogno o un incubo??
L’indomani quando mi svegliai ero sola nel letto, erano passate già le undici di mattina, ero tutta indolenzita, mi sentivo i miei buchi ancora in fiamme, mi alzai e entrai nella doccia e ci rimasi a lungo come a dover lavar via tutto ciò che avevo passato la sera prima, quando uscìi mio marito era lì mi porse l’accappatoio e poi mi strinse fra le sue braccia, spero che non ti sia pentita di averlo fatto, amo mio marito, farei tutto per far piacere a lui anche questo in parte lo fatto per lui, ma ora che ho assaggiato certi pali e i miei buchi sono più che sfondati potrei desiderare di continuare a volerli prendere per il mio piacere, da troia che sono, pensare che ora ho provato tutto quello che c’era da provare e prendere davanti e sopratutto didietro, mi viene difficile pensare di farne a meno, il film fatto sta a me solo decidere se farlo mettere in circolazione o no, per ora me lo sono rigustato con un paio di vibratori nel
culo e uno davanti quando mio marito non era a casa, e pensarci bene potrei anche
darmi al porno in modo professionale ora che la strada &egrave stata aperta, ‘per non dire spalancata.
Questa porta verrà ancora chiusa con molti cazzi e quello che pensavo fosse il massimo della perversione era solo l’inizio’
Dopo l’esperienza passata quando a freddo recepisci cosa hai fatto, come ti sei comportata affiorano i sensi di colpa, i dubbi di essersi spinta oltre, anche se non si trattava della prima esperienza di questo tipo, cio&egrave almeno in questo ambito, con tante persone e sottomessa al punto da lasciarmi usare in ogni modo loro, avessero deciso di voler fare. Passarono alcune settimane prima di essere contattata nuovamente da colui che era diventato il mio ‘pig-malione’, e chiamò direttamente casa , e visto che mio marito si trovava al lavoro ricevetti io la telefonata.
– Ciao con voce suadente mi salutò e mi fece i convenevoli del momento, poi mi chiese se ero offesa per lo scherzetto che mi avevano fatto e se mi fossi pentita di aver accettato questa situazione per certi versi molto pesante, come disse lui ‘ci siamo andati dentro di brutto, ma tuo marito aveva dato l’ok ‘.
– Risposi con un semplice tutto ok, se non avessi voluto farlo non sarei stata lì.
Non tergiversò e mi chiese se volessi girare un hard professional , per una casa produttrice che va per la maggiore in questo momento, specializzata in genere anal, naturalmente sarei stata pagata, me lo fece notare per incentivare la mia decisione, e mi fece notare le mie abilità nella gang bang che avevo fatto e che secondo lui avrei potuto avere un certo successo visto che non sono una ragazzina e disposta a tutto senza timori, tutto questo se mi fosse interessato provare ad andare avanti. Mi resi conto subito che i convenevoli erano distanti mille miglia, e tutto era finalizzato allo scopo finale che in quel momento era il mio culo che aveva dimostrato sapersi adattare ad ogni situazione a cui era stato messo alla prova e di conseguenza era al centro dell’attenzione, ero comunque sorpresa di tanta attenzione nei miei confronti, sono una donna attraente ma ormai vicino alla quarantina e questo mi lasciava molto meravigliata in tal senso, oggi nel settore del porno ci sono le ragazzine dell’Est che la fanno da padrone e alcune veramente disposte a tutto. Risposi che ne avrei parlato con mio marito e poi gli avrei dato una risposta. Risposta che non si fece aspettare a lungo dopo che mio marito concordò i dettagli della trasferta, visto che il set delle riprese del casting e del video se fossi stata presa si trovava a Praga, accettai invogliata da mio marito come sempre, non dico che sono la sua schiava ma sottomessa ai suoi voleri e naturalmente schiava delle mie voglie a cui non so mai dire di no. Il giorno stabilito per la trasferta volle che mio marito fosse bloccato in ambito lavorativo senza via di fuga e di conseguenza dovetti affrontare il viaggio e partire sola, mi accompagnò all’aeroporto e mi imbarcai verso la destinazione da dove il caso aveva iniziato il tutto . Il viaggio risultò tranquillo, l’aereo non era affollato e di conseguenza rimasi sola nella mia fila di sedili, ero tesa sotto un certo punto di vista, eccitata sotto un altro e con mille pensieri che mi balenavano nella testa, ‘ starò facendo una cosa sbagliata, mi chiedevo, me ne pentirò poi, e se non potessi tirarmi indietro , sono sola cosa farei’, poi mi tornò alla mente la serata della gang bang, dove accompagnata lo ero, ma il primo a fregarmi fu proprio quel Giuda di mio marito, e con il tempo questi pensieri passarono. Di fronte a me c’erano due ragazzine sui vent’anni forse meno, che sembravano molto in sintonia se non qualche cosa di più, si tenevano le mani e stavano molto appiccicate e questo mi fece tornare alla mente come inizio la mia storia da verginella a puttanella, nel periodo delle superiori giocavo in una squadra di softball femminile, e avevo due compagne a cui ero legatissima, e come succede facendo sport ci si spogliava tutte insieme, la doccia nude e poi in campo quando si vinceva ci si baciava sull’onda dell’euforia del momento, tutto normale potremmo dire fino a quando le mie amichette mi trascinarono nella stanza di una delle due e ci ritrovammo nude a baciarci, fino a che persi la mia verginità con un vibratore che avevano trovato nel comodino della madre, il tempo non ci permise di prolungare questa storia, una di loro si trasferì con la famiglia e io al termine della scuola andai a Genova all’università, mettendo così la parola fine sul mio periodo lesbico. Nel periodo che rimasi a frequentare l’università inizia ad uscire con alcuni ragazzi per lo più compagni di studio, nessuna storia importante fino a che non conobbi Giulio, un uomo sposato sui 35 che mi fece perdere la testa, e qui iniziò la mia storia con il sesso quello più convenzionale, ma che piano piano apriva nuovi orizzonti, e non solo quelli. Già perché mi fece conoscere le vie del sesso in tutte le sue componenti, e se sono oggi fatta così lo devo ai suoi insegnamenti, alle scoperte che mi hanno aperto la mente ad essere una donna di ampie vedute, fino ad allora non avevo avuto grandi rapporti, i miei coetanei che frequentavo per lo più erano della serie una botta e via, e molte volte il divertimento se lo prendevano solo loro lasciandomi a bocca asciutta, con Giulio questo non poteva accadere, era maestro nei preliminari, mi sapeva eccitare e far godere ancora prima di avermelo fatto vedere, fu lui il primo a varcare la soglia della mia porta posteriore, a farmi scoprire che anche quel lato del mio corpo mi dava un piacere infinito, fu sempre lui a farmi aprire alle prime esperienze di gruppo, cose a tre o quattro, ma che al tempo mi sembravano già passi da gigante, le prime volte erano situazioni non di scambio ma più di sesso alla presenza di altre persone, poi mi chiese di avere un rapporto a tre con un’altra donna, che con il tempo scoprii essere un’altra sua amante e che fu la causa della fine della nostra storia, per arrivare ad avere il primo rapporto a tre con due uomini e la mia prima doppia penetrazione. Che avvenne un sera dopo aver cenato con degli amici e colleghi di Giulio, al termine della serata andammo all’appartamento dove io vivevo e con Giulio dividevo appena possibile fosse per lui svincolarsi dalla moglie, insieme ad un suo amico che era l’unico non accompagnato alla cena, e ci trovammo a bere sul divano parlando, e non so come mi trovai avvinghiata ai due, Giulio mi stava scopando e l’altro me lo stavo succhiando, quando Giulio lo fece sedere sul divano e mi fece montare su di lui, quando poi sentii il cazzo di Giulio da dietro iniziare a spingere per entrare nel mio buchetto rimasi sorpresa, non avevo mai fatto una cosa simile, prenderne due contemporaneamente fino ad allora no, cercava di entrare ma faceva fatica non essendo dilatato e quando il suo amico capì che non concludevano si sfilò da dentro di me in modo che Giulio potesse impalarmi nel didietro, per poi rientrare, poi cominciarono a muoversi simultaneamente fino a portarmi all’estasi per poi esplodere ambedue dentro di me. La relazione con Giulio andò avanti ancora per qualche tempo fino a che scoprii che oltre a me, e alla moglie si sbatteva a mia insaputa l’altra, cosa che mi fece andare su tutte le furie fino a troncare la nostra relazione. Dopo Giulio ebbi un periodo in cui non volevo legami fissi, e motivi familiari mi portarono lontano ad avere un esperienza lavorativa all’estero per due anni, alla soglia dei trent’anni avevo lasciato l’università e mi ero avvicinata al mondo del lavoro, l’occasione volle che il padre di un amico fosse il responsabile di un azienda italiana in Cina, mi diede l’opportunità di espatriare e staccare la spina dalle situazioni che mi affiggevano in quel periodo, mi ritrovai in una grande città come Shanghai senza conoscere nessuno e sola, i colleghi italiani con cui mi trovavo a lavorare erano per lo più ragazzi in cerca di esperienza lavorativa, gente uscita dall’università senza una prospettiva lavorativa nel nostro paese, e altri erano dipendenti della ditta madre che saltuariamente venivano a controllare il lavoro che veniva fatto. Passarono le prime settimane senza grandi emozioni, l’ambientamento al nuovo lavoro e alla grande metropoli erano tutto quello che c’era nella mia mente, dividevo un appartamento in un residence con una mia collega, e la routine lavorativa era tutto il mio mondo, questo per quasi due mesi, quando un giorno il mio capo mi chiese se fossi disposta ad accompagnare un giornalista italiano che sarebbe arrivato per un servizio in giro in azienda per mostrargli la nostra unità produttiva e in alcuni luoghi in città, detti la mia disponibilità e quando arrivò venni presentata come la sua accompagnatrice, era un tipo sulla quarantina un po’ brizzolato ma carino, e da come si muoveva sembrava che ne facesse un buon uso della sua immagine, dopo aver fatto alcune domande ai miei colleghi su come fosse la loro vita lontano da casa etc etc, visitammo la fabbrica e poi uscimmo a prendere un taxi per dirigerci nel centro città, ormai era sera mi chiese se era un problema se prima fossimo passati al suo albergo e poi saremmo usciti a cena, risposi di no, ero tutta accaldata e avrei fatto volentieri una doccia anch’io, arrivammo in albergo il portiere mi aiutò a scendere dal taxi, e salimmo in camera sua, mi disse di accomodarmi intanto che si sarebbe cambiato in bagno, sulla scrivania c’era il suo pc aperto chiesi se potessi vedere internet, acconsentì e iniziai a guardare, non so perché mi venne la voglia di curiosare nei suoi file e aprendo una cartella siglata foto Cina, trovai foto di lui che si stava facendo spompinare da alcune cinesi, chiusi velocemente prima che tornasse, diciamo appena in tempo, mi disse di essere pronto ad andare se non avessi niente in contrario, e così fu, andammo a cena in uno dei locali italiani che si trovano in centro per andare sul sicuro, a tavola parlammo del più e del meno dei motivi che mi avevano portata a trasferirmi in Cina, al termine della cena andammo in un locale poco distante a bere qualcosa, e quando si era fatta una certa ora mi chiese se mi facesse piacere passare ancora in albergo, acconsentii sapendo già a cosa puntava, ma in realtà la mia passerina era a riposo da un po’di tempo e a parte masturbarmi non avevo avuto modo di aver altre distrazioni, e quindi ero eccitata all’idea di poter gustarmi qualcosa di nostrano in quel posto lontano dalle abitudini, finimmo in camera sua e demmo sfogo ai miei istinti repressi, alle due di notte lo salutai, il giorno dopo sarebbe tornato in Italia, io me ne tornai a casa, soddisfatta della serata, consapevole che anche lì bastava guardarsi intorno per trovare qualche distrazione. Qualche settimana più tardi arrivò in azienda un nuovo collega era un lunedì mattina e si mise a lavorare nell’ufficio al piano terra, una delle mie colleghe me lo fece notare, pareva sui trentacinque anni, non portava la fede al dito e pareva molto concentrato sul lavoro, tanto da non notarmi affatto, con la scusa di un informazione andai nell’ufficio e prima di uscire, mi fermai davanti alla sua scrivania e mi presentai, pochi convenevoli e me ne andai nel mio ufficio, sembrava proprio non mi vedesse. Una sera uscimmo tutti a cena e al termine della serata ci spostammo in un locale in centro dove si ballava, mi ritrovai nell’euforia generale a ballare sul bancone del bar ma a mezzanotte come Cenerentola decisi di rientrare e dopo i saluti ai colleghi e mi avviai a prendere un taxi, quando ero ormai all’interno dell’auto vidi aprirsi lo sportello, era lui, mi chiese se tutto era apposto, risposi di si, mi chiese se volessi essere accompagnata, risposi ok salì e chiuse lo sportello, e quando si girò verso di me mi baciò, risposi al suo bacio e ci dirigemmo verso il suo albergo, salimmo in camera sua, inizialmente parlammo ma poi finì come ognuno di noi si attendeva, feci finta di essere una non facile ma mi sa che non lo convinsi molto visto come mi prese, mentre ci spogliavamo non resistetti alla tentazione di sbirciare nelle sue mutande e alla vista del suo gioiello mi scappò ‘ ci avrei giurato che l’avevi grosso, basta guardare le mani che hai’, si mise a ridere , facemmo l’amore, poi avrebbe voluto puntare al mio buchetto ma non volevo passare per una facile e gli dissi che con quel coso che aveva non glielo mai avrei dato, poi si mise a massaggiarmi il corpo indugiando spesso e volentieri nella zona del fondo schiena, se avesse cercato di farmelo non mi sarei tirata indietro ma era troppo gentiluomo per approfittarne, e così ci coccolammo per lungo tempo e rimanemmo a parlare fino alle due passate di noi, delle nostre vite, scoprii che aveva più di quarant’anni che sicuramente non dimostrava, non volevo crederci, dovette mostrarmi il passaporto , e scoprii anche che era sposato, questo non cambiò il mio punto di vista, quando decisi di rientrare, mi chiese di restare a dormire lì, io non volevo, mi disse dove fossi andata a quell’ora e cosa cambiava anche se non fossi rientrata, e così decisi di restare, forse era l’uomo giusto, ma non il momento. L’ultima sera che era a Shanghai uscimmo a cena e poi passammo in albergo da lui per la scopata finale e quando mi accompagnò a casa ci salutammo con l’aspettativa di rivederci, ma fu l’ultima volta che lo vidi. Nei mesi seguenti feci coppia con un altro collega fino al momento del mio rientro in Italia, poi resettai il capitolo Cina, e al rientro conobbi l’uomo che &egrave il mio attuale marito. La voce del comandante che avvertiva che iniziava la manovra di atterraggio verso Praga mi distolse dai miei ricordi per riportarmi alla realtà a cui stavo andando incontro. All’uscita trovai il mio sponsor ad aspettarmi, andammo in un albergo e poi in giro per la città il resto del pomeriggio, verso sera passammo in un palazzo dove stavano facendo dei casting, c’erano ragazzine e donne mature, tutte del posto, donne disposte a tutto per guadagnare qualche soldo facilmente, cosa che non mi apparteneva, io mi trovavo lì solo perché le mie voglie mi ci avevano portata. Uscimmo a cena e poi rientrai in albergo, avevo bisogno di riposare il giorno dopo avrei avuto il mio casting, chiamai mio marito e rimasi al telefono per un po’ con lui, mi disse se ero veramente convinta di quello che facevo e che nessuno mi impediva di rinunciare, lo tranquillizzai in merito e poi lo salutai, mi misi a dormire, al mattino quando ero già sveglia suonò il telefono e mi venne comunicata l’ora in cui dovevo essere pronta ad andare. Arrivammo in una casa un poco fuori città e quando entrai con mia sorpresa sentii parlare la nostra lingua diffusamente, cosa che mi mise più a mio agio, una ragazza mi si avvicinò e mi disse di seguirla in una stanza adibita a camerini dove venni truccata e pettinata, poi mi diede un vestito di latex da indossare e mi disse di aspettare fino al suo ritorno, dalla porta vedevo il set dove stavano girando e c’era una bionda con due grosse tette che si stava facendo montare davanti e dietro da due ragazzi di colore con due mazze al quanto notevoli, dopo mezz’ora di trattamento svuotarono tutto sulle sue tettone e la festa finì. Qualche minuto dopo arrivò la mia ragazza di riferimento e mi accompagnò al centro del set, mi fecero le presentazioni , mi venne chiesto di firmare una delibera prima di iniziare a girare, mi fu chiesto cosa ero disposta a fare e con quanti lo fossi, mi venne detto che per la scena in questione avrei avuto a che fare con quattro baldi giovanotti, di cui uno era un nero con una proboscide e uno era l’italiano che mi aveva introdotta nell’ambiente, che sembrava voglioso di esplorarmi, mi si fecero attorno con i loro arnesi e dovetti iniziare a spomparmeli tutte e quattro assieme, ad un certo punto venni trascinata su una specie di letto e uno di questi mi infilò un dildo nel culo senza tanti preamboli, e cominciò a pomparmi il mio buchetto per farlo allargare il meglio possibile, poi iniziarono a scoparmi da dietro fino a che sentii che mi infilzarono nel mio buchetto, nel frattempo continuavo a succhiare uno o più cazzi, quando il ragazzo di colore mi fece cenno di salire su di lui capii che avrei iniziato a ballare per davvero, e così fu, iniziarono a doppiarmi, facendo a turno, il nero sotto e gli altri che entravano nel didietro. L’attore italiano era uno di quelli meglio messi insieme al nero, e quando mi entrò lo sentii molto bene, dopo avermi sollazzata per un po’ in quel sistema mi fecero girare e mi impalai sul palo del ragazzo di colore, gli altri iniziarono il solito giro di doppia penetrazione fino a quando il tipo che conoscevo mi appoggiò il suo cazzone pure lui nel mio buco didietro e cominciò a spingere fino a farlo entrare, non so perché se era passato un po’ di tempo dalla gang bang che mi aveva aperto tutte le porte che avevo, ma mi sembrava di essere tornata quasi vergine, oppure erano i tipi che erano ben messi e mi riempivano tutta, dato di fatto che inizialmente ebbi qualche difficoltà a prenderne due nel culo, ma poi più si movevano dentro di me e più mi abituavo alla loro presenza, mentre mi stavano scopando vedevo intorno a me gente che guardava e gente che era disinteressata da ciò che succedeva al centro del salone, l’escalation ormai era in rampa di lancio, iniziarono con mettermi un terzo cazzo in vagina e poi fecero l’inverso due in vagina e uno nel culo, ormai era chiaro che stavamo arrivando al culmine e pensavo che mi avessero inondata di sperma da un minuto all’altro, ma non fu così, due dei tipi si piazzarono seduti incrociandosi e venni fatta impalare sui due cazzi, e a quel punto il nero arrivò e cominciò a spingere per entrare anche lui, non era facile ma dopo qualche tentativo ce la fece facendomi urlare nel momento che aveva passato e allargato il mio sfintere, mi ritrovavo con tre cazzi nel culo e un quarto che mi chiudeva la bocca, quando finirono di stantuffarmi iniziarono a svuotare il loro sperma sulla mia faccia. Mi venne data una spugna per ripulirmi e poi si complimentarono con me, mi venne detto di sistemarmi che poi saremmo usciti cena e avremmo parlato per nuove riprese. Andammo a cena e poi ci si portò all’interno di un locale a bere, così mi chiesero se ero disposta a girare una scena ancor più forte di come avessi fatto fino ad ora, avrebbe comportato essere trattata in modo estremo, con penetrazioni piuttosto intense e forti. Ero del tutto stata colta di sorpresa non mi aspettavo di essere già al centro dell’attenzione, cercai di farmi spiegare cosa avrebbe comportato e se potevo mettere dei limiti, mi convinsi di poter accettare e mi venne dato appuntamento per due giorni dopo. La sera chiamai mio marito e spiegai la situazione che mi era stata proposta, sembrava più eccitato lui di me, era rammaricato perché non poteva essere lì con me, mi disse di farmi dare il filmato e se la situazione fosse degenerata di rifiutarmi a proseguire. Lo rassicurai, ma non gli dissi che ero stata sfondata nel culo da tre cazzi, volevo fargli una sorpresa al rientro, con il filmato del mio casting, passai il giorno dopo da sola a spasso x le vie di Praga, non era passato molto tempo da quella sera che tutto iniziò, di conseguenza conoscevo i luoghi abbastanza bene, l’indomani passarono a prendere e andammo fuori città, a quasi un ora di strada arrivammo ad un palazzo, castello qualcosa del genere, all’esterno c’erano parcheggiate alcune auto di un certo livello, evidentemente chi ci aspettava non era del giro del porno, anche se di soldi ne girano quelle macchine non erano alla portata di tutti, quando entrammo rimasi quasi a bocca aperta si aprii un grande salone davanti a noi e una grande scalinata saliva , roba d’altri tempi, venni accompagnata in una stanza e venni fatta vestire con abiti da scena per poi andare sotto nella zona delle cantine presumo, e mi trovai in un ambiente arredato con catene, corde, bracciali di vario genere, ad una parete c’era una di quelle croci dove si viene legati, e al centro c’era un divano e sopra di questo un imbragatura che avevo già visto utilizzare, una specie di altalena per il sesso, tra le varie strane cose c’era una gabbia fatta di ferro e lì mi fecero entrare. Entrarono nella stanza alcuni uomini vestiti di maschere in latex e con abbigliamento genere sadomaso, scrutavo le loro facce per capire se fossero persone con cui avevo già avuto a che fare, ma mi risultò difficile decifrare i loro visi, figurai tra di loro anche una donna ma non gli diedi molta importanza, quindi iniziarono a urlare verso di me cose che sinceramente proprio non capivo, e che mi portarono a sorridere, sicuramente non ebbero l’effetto che qualcuno pensava dovessero avere, aprirono la gabbia e mi tirarono fuori a forza, e a questo non ero prevista, mi gettarono sul divano, qualcuno mi tirò un ceffone e questo per un momento mi fece paura, sapevo che in certi video tendenti alla violenza c’era chi godeva a far male, ma sinceramente ne facevo a meno, ma per la serie una tira l’altra un tipo mi prese per i capelli e mi tirò verso di loro, che avevano già sfoderato le loro spade, notai con piacere in un certo senso che non c’erano super dotati, un paio sopra la media ma gli altri non li avrei presi in considerazione in altra situazione, uno mi prese per la testa e m’infilò il suo uccello in bocca, così a turno cominciarono a farmi lavorare di bocca per almeno dieci minuti, ad un certo punto uno dei tipi si sedette sul divano e mi fece segno di succhiarglielo, in pratica mi trovai a carponi davanti al tipo ma con il culo in posizione di sfondamento, cosa che non tardò molto a succedere, e per serie siamo delicati mi entrarono senza alcun minima preparazione, mi fece urlare, mi girai per vedere chi stava sfondando il mio buco posteriore e con sorpresa vidi che era la donna intravista prima con un dildo legato alla vita che mi stava stantuffando, ero talmente stupita che ripresi a succhiare il cazzo davanti ai miei occhi.
Nonostante il male iniziale ora si stava facendo strada un certo piacere ,il movimento impostomi dalla tipa nell’ allargarmi il mio didietro non mi lasciava per niente indifferente, sentii che si tolse dal culo e un altro entrò nella mia passerina che era già ben lubrificata, iniziarono così a scoparmi mi girarono più volte a seconda da come mi volevano prendere, quando mi tirarono sul divano pensai che volessero doppiare, ma mi sbagliai venni imbragata nell’altalena e mi venne bloccate le mani in modo da non poter reagire a quello che mi aspettava, vidi la donna avvicinarsi e calzava guanti in lattice, sentii spruzzarmi del liquido gelatinoso e subito dopo la tipa iniziò a massaggiarmi nella zona inguinale entrando a turno con le dita davanti e dietro, nella posizione che mi trovavo era come se fossi sdraiata, e di conseguenza la mia faccia venne fatta attenzione da un paio di cazzi che volevano essere succhiati mentre la tipa sempre più insistentemente stava spingendo per entrare dentro di me con le sue mani, anche se non era la prima volta che venivo fatta oggetto di simile attenzione ebbi l sensazione che le mani non fossero così affusolate come quelle che mi entrarono la mia prima volta, ero costretta a succhiare i cazzi davanti a me e di conseguenza non potevo vedere chi davanti a me stesse giocando nel mio parco giochi, i movimenti ad allargarmi la vagina mi eccitavano così come lo era per il mio sfintere, sembrava che non volesse forzare ad entrare tanto che sentii le dita che giocavano con la mia vagina ritirarsi, sentii alzarmi le gambe in modo da aprirmi il più possibile e la mano che stava spingendo da dietro trovò la strada facendomi sussultare nel momento che mi allargò al punto da entrare, ora avevo difficoltà a concentrarmi sul cazzo che succhiavo, mi sentivo sfondare e quando pensai ancora una volta sbagliandomi che l’obbiettivo era quello sentii iniziare ad allargarmi nuovamente la vagina, ma la mano che lo faceva era sicuramente molto più grossa e per niente affusolata, difatti con la coda dell’occhio vidi che era un uomo che stava facendomi fisting davanti, e lo faceva nel modo più consono a quanto lui pareva senza considerare che entrava dentro di me, tirai un urlo che mi fece scendere le lacrime dagli occhi, era entrato e stava pompando come se dovesse farmi ripiena, non sono una gallina pensavo, ma grazie al cielo si tirarono indietro prima uno e poi l’altra lasciandomi quasi con un vuoto dentro di me. Mi fecero scendere dall’altalena e mi fecero salire a cavalcioni su un tipo seduto sul divano che mi penetrò e quasi non me ne accorsi tanto che ero ancora nella condizione precedente di avere la vagina larga, ma subito per non farmi sentire troppo vuota un secondo uccello mi penetrò, sicuramente mi sentivo più a mio agio con due cazzi che mi scorrevano dentro ad aumentare il mio piacere, tanto da farmi raggiungere un orgasmo che per la cronaca era il primo quella sera, considerando ciò che avevo già passato non era molto, ma evidentemente non mi avevano coinvolta al punto giusto, mi gustai il momento perché poco dopo quello dietro si tirò fuori e quello davanti mi infilò il suo coso nel buchetto didietro che non ebbe nessuna difficoltà a ricevere, iniziò a muoversi in maniera veloce che nuovamente i miei sensi iniziarono a rispondere presente, ma ben presto si tolse e lasciò spazio a qualcun altro pronto ad infornarmi e lo fecero in modo da non lasciarmi con l’acquolina in bocca per modo di dire, iniziarono con mettermelo davanti e dietro in contemporanea, per passare a metterne due insieme davanti e quindi due didietro, ed effettivamente riuscii a venire nuovamente più volte, ma la serata non poteva finire così liscia diciamo, arrivò la tipa con mega dildo e con intenzioni bellicose, nella posizione in cui mi trovavo al momento ero seduta sopra ad uno e lei iniziò a spingere quel palo dentro al mio culo, che qualcuno può pensare che avessi appena preso una mano nello stesso posto, ma posso assicurare che quel coso era ben più grosso, a differenza di come aveva fatto all’inizio spingeva piano in modo da farsi strada lentamente e senza lacerarmi lo sfintere completamente, anche se a quel punto non sapevo più cosa mi sarebbe successo poi, l’azione che lei stava facendo fece in modo che il tipo sotto di me fosse poco più di un tappeto, tutte le mie sensazioni erano finalizzate nello sfondamento del mio culo, quando iniziai a sentire che il movimento era ormai quello di avanti indietro, capii che era entrata dentro e che nonostante tutto io ero sfondata completamente. Intanto che il mio culo veniva montato in modo da poterlo usare come tunnel per i treni, i boys iniziarono a sommergermi di sperma, tanto che alla fine non c’era parte della mia faccia non ricoperta della loro crema. Quando l’ultimo finì di svuotare sopra di me i suoi liquidi, la tipa estrasse dal mio sedere il palo lasciandomi in bella vista il mio buco rosso infuocato, a quel punto mi fecero rientrare nella gabbia e uscirono di scena. Passarono alcuni minuti dopo di che mi aprirono la gabbia e mi diedero da pulirmi, prima di farmi fare una doccia, in quei momenti ero stravolta ma curiosa allo stesso tempo di vedere con chi avevo avuto a che fare, ma purtroppo questa mia curiosità rimase tale, dei partecipanti a quell’orgia nessuno era ancora presente quando uscii dalla scena, capii che in questo caso fossi stata oggetto di piacere da parte di un gruppo di persone che avevano pagato per fare quello che avevano fatto. Non mi feci troppe domande, l’indomani rientrai a casa, per la felicità di mio marito, che dopo i primi momenti gli si spalancarono gli occhi alla vista di quanto avevo fatto, ebbi per qualche giorno il sedere alquanto dolorante, tanto che al rientro in aereo mi sentivo a disagio con la paura che mi potesse succedere qualche imprevisto inaspettato, e per precauzione mi ero messa un pannolino in modo da non avere sorprese, e con il passare dei giorni tornai ad avere una vita normale’ ma avevo ancora delle sorprese in arrivo, ma questa &egrave un’altra storia.

Nel mio nuovo ruolo di moglie/attrice porno iniziai a girare in lungo e in largo per le città famose per il sesso, da Amsterdam a Barcellona, da Praga a Parigi a Londra , Vienna o Capd’Agde, e in questi viaggi i cast dei film sono internazionali, soprattutto ragazze dell’Est, Russe, Ungheresi, Tedesche, Francesi e a volte ci si ritrova più di una volta a girare insieme. Questo può sembrare del tutto normale e lo &egrave fino a quando ti ritrovi dinnanzi qualcuno che non ti saresti mai aspettato di vedere. Premetto, qualche tempo prima di questo episodio con mio marito eravamo stati in Francia a casa di parenti, e dopo anni che non ci si vedeva ci trovammo d’innanzi ai figli dei cugini già ormai grandi, e nello specifico una delle figlie di una cugina che aveva sui vent’anni, non di più, una ragazza con un faccino d’angelo molto carina, minutina, la classica ragazzina che si vede come la brava ragazza di famiglia, in quei giorni durante la nostra permanenza non si dimostrò per niente fuori dagli standard di qualsiasi altra ragazza della sua età.
Al termina della vacanza rientrammo e io partii nuovamente in giro per club privé e sul set di qualche film, e nell’occasione di trovarmi a Parigi per girare per una catena specializzata in film amatoriali con attrici non professioniste, o scambisti, mi trovai appunto in un club privé dove era stata organizzata una serata per scambisti, vi erano alcuni attori che normalmente girano i filmati amatoriali di questa serie ma per il resto erano tutte persone per dire normali. Alcuni degli attori maschi erano dei professionisti che compaiono quasi sempre nei video che vengono girati e poi ci sono gli scambisti che fanno da contorno, mentre le donne per la maggior parte dei casi sono amatrici, donne che nei giorni normali sono casalinghe, piuttosto che segretarie, infermiere o insegnanti etc etc, nell’affollamento del locale non ebbi modo di notare in particolare nessuno dei presenti, e quando iniziarono a girare le luci erano molto basse e i proiettori di scena che illuminano verso il punto delle riprese sono potenti e con il buio ti tolgono la visuale di chi sta attorno se ti vengono puntati verso di te, la serata non era di mia competenza, il mio appuntamento era per il giorno dopo per un video sempre della stessa serie ma meno affollato, nel locale invece ero stata invitata per passare la serata, mi ero seduta in un punto dove vedevo quel che accadeva senza essere al centro dell’attenzione, mentre al centro si stavano ammucchiando in una vera e propria orgia almeno venti o forse più persone, naturalmente erano più maschi che donne, e un paio di queste erano veramente scatenate, tanto da essere le più gettonate dai maschi, e per gettonate intendo che il minimo che si trovavano ad impalarle erano sempre almeno tre o quattro, che naturalmente gli riempivano tutti i buchi che trovavano liberi e simultaneamente, quindi si passava da una doppia penetrazione a una doppia anale e via dicendo, ma quello che mi stupì in particolar modo era una ragazza che da lontano sembrava molto giovane, anche se a volte l’apparenza inganna, ma non vedevo bene la faccia essendo girata dal lato opposto, era quella che più di tutte preferiva averne due nel culo contemporaneamente e non faceva la minima piega quando veniva sfondata. Uno degli organizzatori che mi aveva accompagnata venne a chiedermi se avessi bisogno di qualche cosa e mentre stavamo parlando mi fece segno che il giorno dopo avrei girato insieme alla ragazzina e a cinque ragazzi di colore, se non me lo avesse detto sarebbe stato meglio, per quanto ora mai sia abituata a qualsiasi calibro, quando si parla di neri non sai mai cosa ti può aspettare, qualche momento dopo i feci chiamare un taxi e rientrai in albergo. Il giorno dopo arrivai all’indirizzo che mi era stato dato verso le due del pomeriggio e quando entrai i primi a pararmi davanti furono alcuni dei ragazzi di colore, poi arrivò la segretaria di scena che mi accompagnò in camerino e lì ops’ che sorpresa !! la mia compagna di giochi era niente meno che la figlia della cugina di mio marito, l’imbarazzo fu reciproco, ma se io per quanto sposata e adulta potessi essere lì per libera scelta, lei lo stava facendo di nascosto dai suoi, e trovarsi davanti una persona di famiglia non era per niente il massimo. L’imbarazzo era totale in particolare per quanto riguardava lei, nonostante tutto &egrave una ragazzina ancora. Capii immediatamente che avrei dovuto prendere per prima l’iniziativa e la salutai, la segretaria di produzione rimase a bocca aperta quando spiegai la situazione e vedendo che ci conoscevamo di già, e visto che il mio francese &egrave limitato ai convenevoli, fui costretta ad utilizzarla come traduttrice in modo da spiegare alla ragazza che tutto era ok e che poteva stare tranquilla che nulla sarebbe arrivato alle orecchie dei suoi genitori, a quel punto mi sorrise e mi ringraziò, per chiudere gli dissi se fosse stata pronta a far schiattare quel plotone di neri che ci stavano aspettando, sorrise e mi disse di si. Entrammo sulla scena e subito i sei ragazzotti si fecero attorno brandendo i loro pali neri in direzione delle nostre facce, iniziammo a succhiare cazzi a destra e a manca, ma la qualità dei pali era veramente di alto livello, non uno era sotto i venti centimetri e i diametri erano alquanto tutti intorno al 50/60mm di diametro che significava bocche piene e buchi poi ben dilatati per non dire sfondati, anzi diciamolo pure. La ragazzina l’avevo già vista all’opera nel locale la sera prima e ci sapeva fare nonostante la giovane età, ed era aperta a tutto già, non aperta come lo fossi Io ma &egrave sulla buona strada per essere un gran troia. Di tante volte che mi sono trovata in mezzo a gruppi di persone che fanno sesso questa mi sembrava diversa, mi sentivo un po’ chioccia nei confronti di lei, iniziammo a succhiare cazzi, ma ben presto iniziarono ad infilarceli in qualsiasi buco disponibile, e di conseguenza ci trovammo impalate davanti e dietro contemporaneamente, ma quello che mi stupì di più, nonostante sapessi che lo aveva già fatto che lei per prima si fece impalare dietro contemporaneamente da due e grossi come erano rimasi senza fiato io per lei che invece sembrava del tutto a suo agio, tanto da rivolgermi dei sorrisetti nonostante la situazione impegnativa in cui si trovava. Ad un certo punto venimmo a trovarci vicine di viso e improvvisamente mi baciò, per poi infilarmi la lingua e non mi ritrassi, venimmo interrotte dal fatto che oltre ai due che mi stavano perforando simultaneamente nel didietro un terzo iniziò a spingere nella stessa direzione cogliendomi di sorpresa e facendomi rimanere senza fiato, prenderne tre insieme non &egrave semplice anche perché la posizione dei maschi &egrave una specie di groviglio dove se ci si muove sbagliati scappa fuori tutto. Ripresami dalla sorpresa fattami dai miei tre mandinghi, mi accorsi che la cuginetta si stava dando da fare niente male pure lei, ne stava prendendo due da dietro e un altro davanti e a quanto pare si stava divertendo assai, mi disse poi che quella era stata la prima volta che ne prendeva tre insieme, se penso che a ventidue anni &egrave già arrivata a queste performance vedo nel suo futuro una vita di larghe vedute oltre a tutto il resto. Ormai erano quasi due ore che stavamo divertendoci, e il regista era soddisfatto di quanto era stato girato, ci venne detto di far svuotare le palle dei sei ragazzotti per la scena finale, fu per un fattore mio di stanchezza che indirizzai tutti e sei i ragazzi a venire sulla faccia della ragazza che al termine dell’operazione era completamente ricoperta di sperma. Uscimmo dal set e andammo a farci una doccia, una volta vestite mi fece dire dove alloggiassi, visto che lei aveva passato la notte prima in camera con una della produzione, rimasi un po’ sorpresa ma anche felice del suo atteggiamento nei miei confronti, così gli dissi che sarebbe potuta stare da me quella notte, anche perché poi il giorno dopo sarei partita per rientrare a casa. Arrivammo in albergo e dopo una breve sosta al bar salimmo in camera, ci cambiammo di vestiti e andammo a un ristorante con cucina italiana, la ragazzina non tradiva le origini, ordinò subito pasta, e nonostante il fatto di non poter interloquire in modo normale, passammo una simpatica serata, dopo cena ci riavviammo a piedi all’albergo e una volta in camera, ci mettemmo in libertà, si vedeva che non aveva problemi a spogliarsi, si infilò nel letto nuda a differenza mia che mi metto sempre una camicetta da notte leggera in pizzo, gli dissi se voleva guardare la televisione, mi rispose di no, si girò a guardarmi come se fosse la prima volta che mi vedeva, ad un tratto mi si avvicinò e mi baciò le labbra, rimasi sorpresa, e sinceramente non me lo aspettavo, certe situazioni che vengono a crearsi sul set le trovo normali, visto il lavoro che facciamo, ma fuori dalla consuetudine del mondo del cinema hard era la prima volta che mi succedeva da tanti anni a questa parte di avere un approccio da parte di una persona del mio stesso sesso. Nonostante la sorpresa risposi al bacio, e vedendosi tranquillizzata dal mio atteggiamento iniziò a baciarmi appassionatamente, &egrave proprio una zoccola pensai la ragazzina, aperta a qualsiasi situazione, tanto più che era Lei che comandava il gioco, e nonostante un pomeriggio a prendere cazzi in tutti i buchi a disposizione, aveva ancora voglia di sesso. Passò dai baci a leccarmi la passera fino a farmi raggiungere l’orgasmo, a quel punto ricambiai il piacere offertomi, ebbe un orgasmo e nonostante quello mi prese la mano e mi fece capire che voleva che gliela infilassi dentro, zoccola &egrave poco pensai, &egrave proprio una ninfomane nata, la accontentai e le feci raggiungere l’orgasmo che terminò con una leggera fuoriuscita di liquido dalla sua passerina, a quel punto mi abbracciò in modo quasi a cercare coccole, mi venne un po’ di tristezza, fosse stata una qualsiasi non avrei dato peso, ma lei era della famiglia, pensare che fosse in quel mondo che di dorato ne ha ben poco mi lasciò un po’ di amaro in bocca, arrivarci come ho fatto io con qualche anno in più, sai che &egrave una tua scelta, a quell’età mi sembra strano, ma queste sono situazioni che se le rapporti con la realtà dei paesi dell’Est, ti accorgi che sono a centinaia i casi simili, ci addormentammo così abbracciate, manco fossimo state amanti, al mattino suonò la suoneria del telefono che mi diceva che dovevo prepararmi per il mio viaggio di rientro, dopo la colazione presi i bagagli e la salutai dopo averci scambiato i numeri di telefono, lei si sarebbe trattenuta ancora a
Parigi, mi accompagnò fino al taxi che mi avrebbe portata all’aeroporto, mi baciò come uso dei francesi e partii. Arrivata in Italia, all’aeroporto mi aspettava mio marito, finalmente, mi abbracciò, e ci avviammo alla macchina, mi chiese come era andata, ma non feci cenno della cuginetta, meno ne sapeva e meno rischi di casini a livello familiare cercavo di evitare, al meno per il momento poi forse ne avremmo parlato, anche perché loro sono là e noi qua e una troia in più in famiglia non cambia molto.
Nell’ormai routine di viaggi per sesso, tutto &egrave diventato come lavorare per una qualsiasi azienda, ti chiamano ti danno gli appuntamenti e poi non rimane che ballare, erano passati mesi e poi già qualche anno dall’inizio della mia professione come porno actress. Era fine Novembre quando il mio ‘agente’ mi contattò per girare un video in studio con titolo orgia di natale, partii per Parigi dove avremmo girato la prima settimana di dicembre, Parigi era già ornata a festa con le sue mille luci i Champs Elis&egravee brulicavano di gente in cerca di regali, mi ritrovai all’indirizzo dove veniva fatto il video con altre quattro donne tutte sulla cinquantina o giù di lì, a conti fatti ero la più giovane delle cinque, facce già incrociate qua e là, due erano francesi, una spagnola, io e un ungherese, contro c’erano quindici maschioni di colore, anche loro per la maggior parte già assaggiati, erano vestiti con un berretto e la barba bianca e poi più niente. L’inizio del video contemplava da parte delle signore un warm up per preparare il terreno con dei grossi dildi da infilare in particolar modo e unicamente nel lato B, più o meno le compagne di corso le conoscevo, anche se non avevo mai avuto occasione di incrociarle sul set, e ricordavo che un paio di queste erano delle vere assatanate, roba da triple anali come se fossero la cosa più normale, e se non ricordo male una ne aveva preso quattro tutti insieme nel culo, cio&egrave tre cazzi e un dildo montato su una macchina, una toymachine, comunque erano tutte ben larghe da quel lato, iniziai a infilarmi il dildo o per meglio dire un palo in modo da prepararmi al meglio e non dover soffrir poi quel che mi sarebbe aspettato, ad un certo punto una delle francesi che spiccicava qualche parola di italiano mi si avvicinò e iniziò ad infilarmi la lingua in bocca, per poi passare alle tette e per finire sulla mia passera, naturalmente nel contempo io continuavo a impalarmi sul mio dildo gigante, lei mi insalivò per bene la mia pussy e quindi iniziò con la mano a infilarla piano piano fino a farmi ritrovare davanti e dietro ripieni come non mai mi ero sentita, nell’intento di concentrarmi su quanto la mia compagna di giochi mi stava facendo non mi ero accorta che le altre tre donzelle erano già all’opera con i cazzoni neri che le avevano accerchiate e si davano da fare con la bocca a farli sparire, quando la mia socia si staccò da me, mi sfilai il dildo dal culo e in pochi secondi anche noi avevamo la nostra parte di cazzi da masticare. Dopo aver assaporato per bene i miei tre cazzoni iniziarono a trapanarmi davanti e dietro come dei mandrilli, e lo stesso valeva per le mie compagne, notai nei momenti di pausa che i ragazzi erano stati divisi all’incirca per dimensioni, di conseguenza ognuna aveva un super cazzo e altri due un po’ meno enormi, il tutto portava sempre ad avere tra le chiappe delle misure large ma non extra, in effetti quando iniziarono a ficcarne due nel culo la situazione cambiava, averne due super sarebbe stato molto più faticoso, l’orgia si evolveva in un escalation che alzava l’asticella sempre più in alto, e di conseguenza passarono da una classica doppia a una doppia anale, per proseguire con tripla penetrazione variante con due nel culo oppure davanti nella pussy e il terzo a tappare il foro restante. Il problema ad un certo punto si evidenziò quando uno dei ragazzi venne e dovette fermarsi ai box per ricaricare, di conseguenza rimanevo con due cazzoni che mi impalavano, ma la mia amica francese che si trovava molto vicina a me vedendo che i cazzi mi impalavano entrambe il culo ma la mia fica era vuota si avvicinò e mentre continuava ad essere impalata dai suoi tre mandinghi iniziò con una mano a penetrarmi ristabilendo la parità. Tutto questo portò in un certo modo ad uno squilibrio dei gruppi, ormai noi facevamo un gruppo di due donne e cinque maschi, che nel momento che videro che non si seguiva più il copione iniziarono a svariare e ad un certo punto mi ritrovai impalata da tre cazzi nel culo e da una mano nella fica, quando poi sfilò la mano ecco un quarto si posizionò in modo da infilarci il suo cazzo, a pensarci erano più dei contorsionisti che degli attori, gli eventi ebbero quindi un ulteriore svolta nel momento in cui il regista vide che il copione era stato cambiato, diede indicazione a tutti i cazzi di taglia extra large di raggiungerci e sostituire gli altri, la conseguenza fu che da tre cazzi nel culo di taglia media passai a tre extralarge con il conseguente sfondamento dello stesso, non che fosse una novità ne avevo già presi altri di dimensioni simili. E quando non avevo tre cazzi in culo ci pensava la francese a infilarci una sua mano magari sempre con uno o due cazzi, mi sentivo sfinita, la fatica di dover stare in posizioni strane mi mettevano a dura prova, ero speranzosa che la cosa non andasse per le lunghe, ora mai erano quasi due ore che mi martellavano in ogni modo possibile, e per un momento ebbi questa impressione che si rivelò del tutto sbagliata, quando vidi portare una macchina con un fallo di gomma montato e portarla dietro di me, due dei extracazzi mi stavano ancora sfondando quando sentii il differente calore del cazzo di gomma che si faceva largo in parte agli altri due, potrebbe sembrare uguale come prendere tre cazzi di carne ma non lo &egrave, un dildo rimane duro e quando viene avviato non ha problemi a sfondare dove entra, ebbi un sussulto che mi fece ansimare, ma non era finita prima provò il terzo cazzo extra a forzare e entrare per fare il quarto per qualche attimo ci riuscì con mia grande disapprovazione nel sentirmi ancora iù aperta, ma nel momento in cui non riuscì più a stare in equilibrio si tolse del tutto, così mi ritrovai nuovamente con la francese che ci aveva preso gusto che preso un dildo iniziò a sfondarmi di nuovo, era una scena a dir poco paradossale, ma stava succedendo, tanto che le altre donne iniziarono ad avvicinarsi pure loro al quadro centrale di quell’orgia, per poi alternarsi a me che ora mai non ne potevo veramente più. Confesso che per l’ennesima volta avevo battuto un record, e il mio culo era sempre più sfondato, devo dire che per gioco avevo ancora provato da sola ad infilarmi più vibratori, ma la dimensione non &egrave quella dei cazzi e normalmente una volta infilati non fai molti movimenti per non farli uscire, mi ritrovai ai margini dell’orgia dopo esserne stata la star, partecipavo come supporto morale alle altre che continuavano ad essere sfondate, il tutto fino a quando venimmo messe tutte e cinque in circolo e ricoperte di sborra dal battaglione di neri. Rientrai a casa con un giorno in anticipo pensando di fare una bella sorpresa a mio marito, ma quando arrivai non lo trovai in casa, pensai fosse uscito a cena per non rimanere solo, ma dopo qualche ora e quando io mi ero già messa a letto, sentii delle voci entrare in casa, mi alzai per vedere chi ci fosse insieme a mio marito e la sorpresa me la fece lui, avvinghiato a una rossa che sicuramente aveva qualche anno meno di me e per giunta anche per niente da buttare, salutai senza nessun particolare tono di disapprovazione, volevo solo far sapere che ero in casa pure io, mio marito ebbe una faccia da bambino colto con le mani nel vasetto della nutella, e al sua amica sembrava del tutto sorpresa di trovarsi di fronte la padrona di casa, così dopo il primo imbarazzo generale, ci furono le presentazioni con le conseguenti scuse di come non mi aspettasse prima del giorno dopo, e che uscito a cena aveva incontrato la sua collega di lavoro e avergli chiesto se passava a prendere il bicchiere della staffa prima di rientrare, anche se tutto questo non avrebbe influito per niente sul nostro rapporto visto il lavoro che faccio, ma mi accorsi di un certo imbarazzo che celava qualcos’altro, non la feci tanto lunga dissi loro di rimanere pure che tanto io andavo a letto visto quanto ero stanca e non mi importava niente di cosa stessero per fare, me ne andai a letto ma dopo circa un quarto d’ora sentii entrare in camera mio marito che cercava di far piano pesando che dormissi di già, ma no so perché reagii in quel modo, lasciandolo a bocca aperta, gli dissi che non mi sembrava il caso che lui portasse in casa nostra le sue baldracche, che aveva tutto il diritto di scopare con chi volesse visto che la mia assenza lo lasciava spesso a casa da solo, ma che stesse fuori di casa a farlo, perché io non facevo la serva a quelle, lì per lì lo lasciai basito, ma poi si riprese e iniziò a prendere scuse e che non ci fosse nessuna intenzione oltre bere qualche cosa e di conseguenza poteva portare chi voleva a casa. A casa sua urlò!
Al mattino dopo uscì per andare al lavoro, ma quando tornò mi chiese di sedermi e iniziò a parlarmi di come si fosse avvicinato alla sua collega e che la mia continua assenza aveva creato un presupposto che lui non facesse parte più del mio progetto, e che era intenzionato a voler prendere una pausa e schiarire le idee per come la nostra vita fosse cambiata, la mia delusione fu totale, io avevo accettato per il suo piacere di essere introdotta in quell’ambiente e di essermi messa in mostra a tal punto da sputtanarmi, cosa che non resistetti a dirgli, e poi gli dissi che per me poteva anche andarsene anche subito, me ne andai in bagno a piangere ero delusa da tutto questo, pensavo che non potesse cambiare niente nella nostra vita anche dopo certe esperienze, il nostro rapporto era rimasto stabile nonostante il lavoro che avevo, se ne andò fuori casa, passai la notte da sola e al mattino mi arrivò una telefonata dal mio manager che mi diceva che ero richiesta per girare un film in un locale famoso per scambisti il Club Julies Villa a Ottenstein in alta Germania, dissi ok era ciò che mi serviva in quel momento, preparai il trolley e uscii di casa avevo già il volo prenotato, trovai il taxi che avevo chiamato e andai in aeroporto, avevo una rabbia dentro che non mi permetteva di essere tranquilla, arrivata a destinazione andai in albergo dove era stata prenotata una camera per me, nei giorni seguenti girai il video all’interno del club con la maggior parte di persone veramente scambisti, persone normali come lo eravamo io e mio marito fino a qualche anno prima, questo mi lasciò al quanto fredda durante la lavorazione, anche se professionalmente espletai il mio servizio come sempre, che in questo caso non era niente di particolare rispetto a certe altre produzioni tipo l’ultima girata a Parigi, quando ebbi finito dopo tre gg rientrai a casa con l’ansia di dover affrontare una situazione di disagio emotivo non indifferente.
A seguito della discussione mi ritrovai nei mesi successivi a pianificare la mia vita oltre che lavorativa, mia personale da single, cosa che non avrei immaginato tempo prima, con mio marito siamo rimasti in buoni rapporti dopo aver sbollito la rabbia iniziale, decidemmo lo stesso di separarci per interessi personali, e lui ora conviveva con la sua collega, che a quanto pare come mi &egrave stato detto &egrave una brutta copia di me stessa, zoccola ma senza eccessi, credo che mio marito rivolesse la me di un tempo, ma quella non esiste più, ora c’&egrave una super zoccola sfondata in ogni suo buco accessibile, pronta a sfogare nel sesso la delusione di un rapporto che sembrava indistruttibile, ma come sempre la realtà ci riserva il conto riportandoci con i piedi per terra, per me &egrave stata la fine di un rapporto nato molto tempo addietro e che mi aveva proiettata ad essere quella che ero diventata. La mia vita non era cambiata poi molto, a parte sapere che nessuno ti aspettava a casa, il lavoro viaggiava a gonfie vele e ora ero anche più libera e disponibile a rimanere in viaggio, che per certi versi &egrave stato anche migliorativo, non essendo obbligata a rientrare evito molti viaggi che avrei fatto lo stesso solo per tornare a casa qualche giorno. Parlando di casa, io lasciai la mia, nel percorso di separazione da mio marito preferii io a lasciar casa nostra a lui e trovarmi un appartamentino tutto mio, girata pagina e un inizio nuovo in tutto e per tutto senza ricordi attorno, per me &egrave più funzionale in questo modo. Gli eventi che sto per raccontare furono decisivi per quanto &egrave stato il proseguo professionale della mia vita, mi trovavo in una città dell’Est che non sto a specificare per ovvi motivi, avevo partecipato ad un evento in un locale, e al termine della serata un paio di tizi mi chiesero se li seguivo per una festa privata, declinai gentilmente l’invito e mi avviai verso l’uscita per prendere un taxi e tornare al mio hotel, il tempo che passò dal momento che ebbi declinato l’invito al momento che chiamai il taxi era stato molto breve, ma quando aprii lo sportello e dietro c’era un uomo rimasi disorientata e senza rendermene conto venni spinta all’interno dell’auto da un altro tizio per poi sentire l’auto partire, ero terrorizzata dalla situazione non potevo urlare perché uno dei tipi mi chiudeva la bocca, mi dissero di stare calma che non mi sarebbe successo niente e che una volta fatto quel che mi chiedeva sarei stata libera di andare. Non ero tranquilla la cosa era premeditata, che l’avessi voluto o no era programmato che la mia presenza era stata decisa da altri. Ad un certo punto uno dei due prese una maschera del tipo per dormire e me la mise in modo da non vedere dove stavamo andando, viaggiammo una mezzora buona prima di arrivare a destinazione, mi fecero scendere raccomandandomi di stare tranquilla, e che tutto sarebbe filato liscio, entrammo io senza togliere la maschera e quando fummo dentro mi dissero che ora mi avrebbero tolto la maschera, e quando la vista mi permise di vedere mi ritrovai in una stanza molto ampia, attrezzata come una sala delle torture, questo mi diede ancora più ansia, ma quello che colpì il mio sguardo era che ad una delle panche legata per bene e imbavagliata c’era una donna tra i trentacinque e i quaranta e nessun altro, mi girai verso i miei accompagnatori guardandoli basita, a quel punto mi spiegarono che io vista la mia esperienza professionale e gradita a chi mi aveva richiesta, avrei dovuto impartire una lezione alla tipa legata, mi dissero solo che qualcuno stava a guardare anche se non lo vedevo, comunque c’erano uomini che avrebbero partecipato e un altra donna specializzata pure lei per certi tipi di lavoretti. Ero sollevata da un lato ma al tempo stesso preoccupata, mi chiedevo perché quella donna doveva essere punita in quel modo e quale era il livello di punizione da infliggergli, era solo un gioco tra sottomessa e padrone o la questione era una altra e chi era?, mi dissero di seguirli che volevano che mi cambiassi con abiti più consoni al momento, andammo in una stanza adiacente adibita a camerino per l’occasione e trovai un abito in latex un paio di scarpe con tacchi vertiginosi, guarda caso della mia taglia e oltre a questo mi fecero indossare una maschera sempre in latex come se non dovessi essere riconosciuta, questo poi mi dissero una volta pronta che sarebbe stato filmato ma che le telecamere erano posizionate alle pareti e sopra di noi, di conseguenza non ci sarebbe stato nessun operatore intorno, l’ordine era infliggere non dolore fisico come tortura, ma quel tipo di dolore che nel sesso ti porta poi a godere, come dire se un vibratore classico piantato nel culo di una persona sfondata come me fa solletico, ecco che serve qualcosa di più consistente per far si che senta l’azione di sfondamento, ero in quel momento la padrona di quella donna avrei dovuto fargli tutte quelle cose che avevano fatto a me in più occasioni, ma non sapevo se lo fossi capace, ero sempre stata io a ricevere l’attenzione e difficilmente a darla ad altri a meno che fossero cazzi da ingoiare o farmeli sparire dentro di me, a parte qualche caso lesbo dove ero arrivata come nel caso della cuginetta di mio marito a fare del fisting. Entrai nella sala e notai guardandomi attorno oltre alla panca dove era incaprettata la lady, c’erano un letto con la testata in ferro in modo da poter legare, una serie di cavi che scendevano dal soffitto e ai piedi di questi ci stava una toys machine con un fallo di lattice di buone dimensioni che era diretto verso l’alto, poi c’era un imbragatura appesa e un’altra toys machine dotata di due falli, io mi avvicinai alla donna e dietro alla panca c’era un banco con sopra svariati tipi di dildi, falli di gomma vibratori, da quelli big a quelli giants, se volevano infilargli quei cosi non sarebbe stata una serata tranquilla per la signora. Dietro di me vidi posizionati i tre uomini vestiti similarmente a me, unica differenza i loro pantaloni mostravano il loro sesso in bella vista, e che sesso erano tutti e tre ben dotati oltre la media sia in lunghezza che di dimensioni, un altro paio messi meglio dei tre, roba da far venire l’acquolina alla figa, e altri da urlo, pensai mia cara signora se devi beccarli tutti insieme dovrai essere ben allenata nei tuoi pertugi altrimenti saranno dolori, l’unica che mi si avvicinò fu la donna che a quanto pare parlava la mia lingua, mi fece segno di iniziare. Presi un plug anale gonfiabile e un vibratore, mi avvicinai a lei e notai che fisicamente era molto bella, una quinta di seno naturelle, e non dava segni di cellulite sul corpo, bionda di capelli e un bel viso, mi guardava in modo da scoprire cosa volessi fargli, e per calmarla gli feci segno chiudendo entrambe gli occhi per cercare di trasmettergli il mio stesso disagio rispetto a tutto quello che stava accadendo e che non era una mia scelta quello che avrei fatto, e mi domandavo quale era il motivo di questa punizione che gli aspettava, presi il plug gonfiabile e gli versai del liquido lubrificante, almeno all’inizio non &egrave mai semplice infilare quei giocattoli, glielo infilai nel sedere e iniziai a pompare in modo che potesse più uscire da dove era stato alloggiato, e con il vibratore iniziai a stimolargli il clitoride, le due cose sommate facevano un certo effetto dalle espressioni del suo viso, si stava eccitando, la donna in parte a me prese il dildo gonfiabile e aumentò ancora la sua dimensione per poi tirarlo e farlo uscire, continuando nell’operazione svariate volte, l’effetto di tutto questo portò la tipa a lasciarsi andare ad un primo orgasmo, evidentemente gli piaceva sentirsi qualcosa di dietro se quello era l’effetto, mi passò un altro plug di silicone di dimensioni maggiori del plug gonfiabile, ben altra cosa da far entrare, e non venne nemmeno lubrificato, glielo spinsi dentro con fatica fino a quando la parte più larga del dildo non superò gli anelli dello sfintere e richiudersi sulla parte più stretta del plug e fermarsi contro il culo, ora era bella piena, nel momento che mi girai vidi che era pronto un altro dildo di dimensioni assai grandi fatto a cazzo, mi disse di infilarglielo nella fica, verificai lo stato della sua lubrificazione e per mia sorpresa era molto bagnata, l’orgasmo precedente e la dilatazione anale successiva avevano fatto il loro dovere, iniziai a spingere e la donna iniziò a lamentarsi, evidentemente non era mai stata allargata in quel modo, ma non poteva fare niente le mani erano legate in appoggio sulla panca, mentre le gambe venivano tenute all’indietro sempre legate ma che non gli permettevano di fare altri movimenti, in pratica aveva i suoi gioielli in bella mostra alla nostra portata di mano, iniziai entrando senza forzare ma una volta dentro il movimento di scopata che gli imposi non lo limitai alla dolcezza, anche perché vedevo che stava godendo la troia, pensai se ti piace vediamo dove arrivi, e senza rendermene conto ci stavo provando gusto tanto da rendermi conto di avere la mia gattina tutta fradicia, estrassi il plug che aveva nel culo e mi feci dare un altro dildo simile a quello infilato nella fica, nemmeno il tempo di far chiudere il buchetto, (che ormai stava diventando bucone) che gli infilai dentro il grosso fallo, l’altra donna aveva preso posizione con l’altro in modo che non venisse spinto fuori, quando iniziai a spingere vidi dagli occhi della donna scendere le lacrime, ma non mi fermai prosegui a spingere dentro al culo quel palo fino a quando capii che non si sarebbe più mosso da dove era, in un movimento alternato scatenammo in lei un secondo orgasmo o forse più, per poi sfilarglieli ambedue , le contrazioni si vedevano ad occhio nudo, aveva goduto nonostante il dolore che gli avevamo dato inizialmente, alternammo una serie di falli nei suoi pertugi fino a quando si vedeva che almeno certi diametri entravano senza fatica, venne portata la toys machine con i due falli davanti a lei, e mi resi conto che uno era di dimensioni maggiori, e come era stato preparato l’avrebbero infilato nel culo, vennero appoggiati vicino a culo e fica e poi con movimenti iniziali non veloci vennero fatti infilare dentro di lei, gli venne gettato del liquido lubrificante verso i falli per maggior scorrevolezza e poi venne impostata una velocità maggiore, la faccia della donna diceva tutto, doveva godere di certo, tanto da avere una serie di orgasmi multipli da come si contorceva e da come liquidi ed umori gli scendevano attraverso le gambe per finire sulla panca, la macchina non lasciava alternativa il suo moto perpetuo ti porta alla sola conclusione che per lei fu in uno squirting che fece uscire dalla fica il fallo ma avendo nel culo l’altro gli procurò una serie di spasmi incredibili, fece uno scroscio che sembrava una fontana tanto era bagnata, a quel punto venne fermata la macchina del sesso e la donna già sembrava essere sul punto di non farcela più, ma purtroppo per lei questo era solo il riscaldamento, venne slegata dalla panca e accompagnata vicino alle funi che pendevano dal soffitto e che scorrevano in carucole appese, venne legata alle braccia tramite i bracciali che portava con degli anelli in metallo e uguale alle gambe, in pratica in base alla misura delle corde poteva trovarsi appesa perpendicolare al pavimento o come stavano facendo in modo che il suo sedere fosse la prima cosa che potesse essere alla portata della seconda toys machine, per quanto sembrava faticoso essere appesa in quella posizione con le corde che la tenevano legata per sostenerla e non fargli male più del dovuto era stata sotto le braccia con una fascia che legata ad una fune la teneva su , posizionarono la macchina sotto di lei, e allentando le funi la portarono a misura del fallo che vi era montato, fissarono le funi, e gli infilarono il cazzo di gomma nel culo, era di buone dimensioni, in quella posizione la macchina la sfondava senza nessuna possibilità di movimento essendo appesa come un salame, il fallo saliva e scendeva in modo graduale entrando in profondità e quando usciva rimaneva sempre in parte dentro di lei, la osservavo e i suoi occhi si spalancarono all’improvviso, mi resi conto che lei per prima di me aveva visto l’altra sua aguzzina arrivare con in mano un fallo ben più large di quello che la stava montando, fermarono la macchina e una volta sfilato il fallo, venne sostituito con quello nuovo, il solo fatto di infilarglielo senza il movimento della macchina la fece urlare nonostante avesse la bocca tappata, io non credo di mai aver preso una roba del genere, e considerando che lo stava facendo tutto in una sera era già tanto che finisse all’ospedale, quando venne avviata la macchina iniziarono con un movimento lento che gli permise di assuefarsi alla dilatazione del mega dildo, per poi aumentare in modo tale da farla urlare, e credo non solo di piacere, gli scendevano le lacrime sul viso oltre a una riga nera di rimmel che gli segnava il suo bel viso che era scosso da forti spasmi dovuti al trattamento in corso, la donna che mi assisteva prese un vibratore e glielo mise sul clitoride e con due dita iniziò a masturbarla internamente fino a quando non esplose nuovamente in un orgasmo accompagnato da una ennesima fontana che andò a colpire in faccia la sua masturbatrice, che prosegui infilando l’intera mano dentro di lei e dopo qualche momento senza pensarci di più la sfilarono dal dildo alzandola con le funi in modo inaspettato, forse un sollievo da una parte, rimase con il buco del culo dilatato. Venne slegata e ora fatta sdraiare sul letto, o per meglio dire si lasciò andare sfinita, non venne nemmeno più legata, in quello stato non era più in grado di far resistenza alcuna, chi &egrave questa donna chiesi? La risposta fu un secco: ha importanza? Che te ne frega, fagli vedere come si prendono tre cazzi in culo e il tuo lavoro &egrave finito, non dovevo fare domande, mi si avvicinarono al letto i mandinghi in attesa di entrare in azione, io iniziai a spompinare un paio di cazzi i primi che mi arrivarono a tiro, e gli altri se li godeva la mia amica, quello che stavamo facendo era un trailer di cosa avrebbero fatto alla signora con la differenza che con lei non avrebbero avuto nessun riguardo. Mi fecero montare i due maschi che per primi mi avevano avvicinata, feci sdraiare sul letto uno e l’altro mi prese da dietro, lei guardava e vedeva come venivo presa in mezzo a loro, venivo chiamata per girare video di sesso estremo, anche se non violenti come poteva esserlo questa sera, ma sempre piuttosto estremi nel loro contesto, feci segno ad altri due di avvicinarsi e iniziai a succhiarli, nel contempo vidi la donna dire ad uno dei due qualcosa e quando si spostò lui venne dietro di me e iniziò a spingere il suo cazzo nella fica dove già c’era l’altro, ebbi un mancamento momentaneo, non previsto era stata l’azione e quando mi ripresi dopo qualche minuto i miei si tolsero da dietro e uno si sdraiò in parte all’altro in modo da mettere i loro cazzi uno di fronte all’altro in modo che quando mi fossi messa sopra di loro li avrei impalati insieme, mi entrarono nel didietro e iniziai a muovermi ritrovandomi a guardare la donna che aveva tutta l’intenzione di voler infilare la sua mano dentro di me, quando riuscì ad entrare dentro di me con due cazzi nel culo e una mano nella fica l’unica cosa che feci era raggiungere un orgasmo che mi rilassò dalla tensione che avevo precedentemente, raggiunto il suo scopo la donna sfilò la mano e quindi venni fatta alzare, uno dei più dotati mi fece salire sopra di lui e iniziai a cavalcarlo, mentre dietro mi entrarono uno dietro l’altro dentro al culo, avevano modi molto decisi e non gli importava di cosa sentissi, mi ritrovai ripiena e mi sbatterono per un po’, poi sentii sfilare i due e quello sotto entrarmi dietro, e a quel punto iniziarono a spingere sempre dietro anche gli altri due fino a che non entrarono lasciandomi senza fiato, la donna che si trovava di fronte a me guardava in modo del tutto distaccato, credo che ora mai non le importasse più niente, aspettasse solo che tutto finisse quanto prima, il trio che era dentro di me iniziò a perdere i pezzi, uno venne ancora quando era dentro di me, gli altri due quando questo uscì fuori, iniziarono a pomparrmi sempre più fino a svuotare la loro parte uno fuori e l’altro sulla mia schiena, la mia parte era finita secondo quanto mi aveva detto l’altra donna, ora aveva inizio lo show della protagonista, iniziarono a farsi spompinare ficcandogli in bocca i cazzi senza tanti riguardi, come se la stessero scopando, gli provocavano dei conati di vomito quando gli entravano in profondità e gli colava la bava dalla bocca per lo sforzo che doveva sostenere, era in posizione a quattro zampe e mentre stava facendo questa operazione da dietro uno gli entrò nel culo e iniziò a incularla in modo vigoroso, qualche istante dopo un altro iniziò a spingere sempre nello stesso foro, facendola mugolare al momento dello sfondamento, proseguirono per qualche momento in quel modo poi la fecero salire su tarello di buone dimensioni che gli aprì la fica per bene e subito un altro gli mise il suo nel lato b, la doppia penetrazione poteva essere qualcosa di normale se non ci fosse stata l’altra donna che iniziò a spingere nella fica un fallo di dimensioni big che la mettevano a dura prova, una volta infilato il fallo e creato un apertura più agibile lo estrasse e gli infilò una sua mano mentre i due uomini continuavano a scoparla, finì il tutto nl momento che quello che gli fondava il culo glielo riempì, lei sfilò la mano e quello sotto si spostò da dove era. Un paio di maschi si misero per terra sopra un tappeto come avevano fatto con me incrociando le gambe e mettendo i loro cazzi vicini in modo che venisse impalata da entrambi, la fecero scendere sopra e dopo che gli furono dentro la fecero muovere in modo da farla impalare da sola, quando si fermò l’altra donna si avvicinò con un fallo gonfiabile di notevoli dimensioni e iniziò a spingerglielo dentro nella fica, ma ottenne solo la fuori uscita dei due cazzi dal culo, comunque non si fermò fini a quando glielo ficcò dentro e poi lo fece ingrossare ancor più di come non fosse già, per sfilarglielo infine e mostrare la fica dilatata come non lo era mai stata, a quel punto venne fatta alzare e venne indicato di salire sull’uomo sdraiato sul letto, non so da dove fosse sbucato e dove lo avessero trovato, so solo che rimasi a bocca aperta pure io, non avevo mai visto niente del genere, era un cazzo mostruoso, non era molto lungo ma aveva un diametro da paura, mi stavo chiedendo dove volessero arrivare, la fecero impalare su quel palo con grande fatica, nonostante i tanti falli presi precedentemente, aveva avuto difficoltà a farlo entrare, fatto questo gli riempirono la fica con altri due per non essere da meno come dimensioni davanti rispetto al dietro, la pomparono qualche momento poi si tolsero e il super cazzo iniziò a muoversi dentro di lei, la faceva salire e scendere cercando sempre di uscire fuori dal buco del culo, per poi rientrarvi deciso, non credo che dopo quel trattamento potesse sentire ancora qualche particolare resistenza nello sfintere, quando la svuotava il buco del culo rimaneva aperto a tal punto da vederci dentro, era veramente provata il dolore era più del piacere, quello che no mi aspettavo successe a breve uno dei cazzoni ben messi già di loro iniziò a voler entrare pure lui nel culo della donna, sembrava dovesse essere squarciata, aperta in due tanto ora aveva il culo pieno, l’operazione non fu semplice ma dopo qualche tentativo entrò, vedere i due cazzi nel culo faceva una certa impressione, nonostante il secondo messo fosse un cazzo di notevoli dimensioni sembrava un cazzetto rispetto all’altro palo, ma l’estremo fu quando un terzo cazzo si fece avanti e entrò dentro, facilitato dalla doppia presenza e dalla differenza di diametro trovò un pertugio dove infilarsi, ebbi un mancamento io stessa e mi resi conto di essere eccitata, la donna era una maschera di sudore, lacrime e quant’altro sul suo volto si potesse vedere, la stantuffarono per qualche momento e poi uscirono fuori lasciandola piegata su se stessa, era veramente distrutta, gli si fecero attorno gli uomini e iniziarono a sborrargli sulla faccia, lo sperma gli colava dai capelli e sulle tette, l’unico che aveva difficoltà ad avere il suo piacere era il mastodontico cazzo, non so cosa mi spinse a farlo ma lo presi e me lo feci spingere nel culo fino a quando non venne dentro di me, fu una sensazione indescrivibile ero squartata, ma godevo allo stesso tempo, non so quante volte sono venuta e come sono venuta, quando si staccò da me mi accorsi che a miei piedi c’era tutto bagnato, non mi ero resa conto di quanto mi fosse accaduto, ma la sborra che mi uscì dal culo mi fece rendere conto di quanto fosse ancora aperto, non so se mai proverò ancora una cosa del genere, fecero avvicinare la donna a me e gli fecero leccare lo sperma che mi colava fuori, la festa era finita a quanto pare, io mi rialzai e mi venne fatto segno di seguirli verso la stanza dove avevo i miei abiti, mi pulii al meglio e mi rivestii, una volta pronta, mi rimisero la maschera che avevo nel viaggio di andata non prima di avermi dato una busta con dei soldi, dicendomi spesi bene, il mio capo si &egrave divertito molto a guardare sia te che sua moglie’ ma chi era sua moglie chiesi? Era la donna che partecipava alla festa o era la festeggiata? Non ebbi risposta, ma credo fosse la festeggiata, in un attimo tornai ad essere tranquilla, venni riportata fuori dal mio hotel, e non seppi più nulla di quella serata, anche se ci fosse stato qualcuno che conoscevo, avendo tutti delle maschere, non potevo sapere chi fosse, ma credo per quanto mi avevano pagato che nessuno ne avrebbe parlato ancora. Tutti questi eventi mi portarono in seguito a cercare situazioni più estreme di quanto avessi sino ad allora avuto, l’eccitazione che avevo provato per certi versi mi permise di iniziare a frequentare il mondo del BDSM, ero sadica e sottomessa al tempo stesso, ma era un mondo nuovo tutto da scoprire.

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