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Orgia

Non sapevo come l’avresti presa

By 25 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia moglie. La conosco ormai da quasi trent’anni e non posso certo dire che sia mai stata una tigre del ribaltabile. Anzi, se proprio dovessi definirla direi che &egrave sempre stata una santerellina. Anni e anni di sesso canonico, io sopra tu sotto. Qualche sporadico pompino, molto più spesso delle gran belle seghe. Ditalino sì ditalino no.
Eppure, da qualche tempo qualcosa sembra essersi svegliato in lei. &egrave più propositiva. Ci sono mattine in cui mi salta letteralmente addosso. Mi incita a scoparla fino in fondo. Mi cavalca. Apprezzo questo nuovo slancio da mezza età ma qualche rotella mi gira frenetica nella cucuzza e mi domando cosa sia successo.
L’altra mattina ho osato. Ho osato scendere sotto le coperte e leccarla. Altre volte aveva allungato le mani per togliermi dal mio grande piacere di assaporarle la figa e i suoi umori. Stavolta invece ha lasciato che prima le baciassi le chiappe, gliele accarezzassi e poi le leccassi il buchino di culo. Dico’ il buchino di culo!!! Quando ho sentito la sua mano sulla testa ho intuito che mi avrebbe tirato via, invece le sue dita hanno cominciato ad accarezzarmi i capelli e io ho aumentato il ritmo di lingua. Lei gemeva e godeva.
Mi ha tolto dopo un po’, un bel po’ ma per restare ancora abbracciati a toccarci. Nella contorsione dell’avvinghiamento cercavo di accarezzarle la figa fradicia mentre lei mi menava l’uccello, spingi di qui spingi di là mi sono trovato con la prima falange dentro al suo buchetto posteriore. E pure qui pensavo mi avrebbe tolto immediatamente, invece mi la lasciato giocare e se l’&egrave goduta come una scimmietta.
Ha voluto che la scopassi a pecorina, cosa capitata solo un paio di volte negli anni giovanili ed &egrave stata una gran bella cavalcata con sborrata interna.

Domenica pomeriggio. Mi dice che esce con le sue amiche a bere il caff&egrave. Anche stamattina ci siamo fatti una chiavata coi fiocchi e il tarlo che rode in me da qualche tempo &egrave diventato insostenibile. Il campanello dell’intuizione trilla nel mio cervello che gira a ritmo furibondo e pulsa nella patta dei pantaloni.
In pochi secondi metto a punto il mio piano. La lascio uscire e decido di seguirla, sperando che davvero vada dove mi ha detto con le amiche. Poi si vedrà.
Arrivo al bar. La macchina c’&egrave. Ho azzeccato. Passo vicino alle vetrate e sbircio dentro. Le vedo. Le attendo fuori, in macchina.
Passano i minuti. Immensi. Dilatati. Ma finalmente escono. Sono in cinque come mi aveva detto. Si salutano. Si baciano da brave femmine. Immagino che si diano appuntamento su Whatsapp.
Tre se ne vanno. La mia e la moglie di Giorgio restano in piedi fuori dal bar. ‘Qué pasa? Perché non si muovono? Forse avranno da sparlare di qualcuna delle altre. Sicuramente.
Ecco che i piedi calcano l’asfalto ma non si dirigono verso la macchina di mia moglie. Imboccano la strada opposta. Forse vanno a far compere oppure Paola le deve mostrare qualcosa in macchina.
Scendo e le seguo a distanza. Mia moglie &egrave un po’ distratta ma so che Paola ha l’occhio lungo. Devo fare attenzione.
Raggiungono un uomo sulla cinquantina. Rotondetto in viso, porta gli occhiali. Si salutano e si baciano sulle guance. Parlottano. Poi l’uomo allunga le mani sui culi delle due e spariscono dentro al portone.
Basito.
Esterrefatto.
Non avrei mai pensato che mia moglie potesse’
Non sono geloso. Non lo sono mai stato. Tante cose mi vorticano nella testa. Non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato. E non so nemmeno se mia moglie stia facendo qualcosa di sbagliato.
Dico la verità: mi piacerebbe partecipare ai loro incontri.
Torno a casa in una sorta di limbo. Sono eccitato. Mi sparo una sega pensando a quello che i tre stanno combinando nell’appartamento.

Mia moglie rincasa dopo un’oretta. Ho già apparecchiato la tavola e sto finendo di imbastire l’aperitivo. So che le piace spizzicare e sorseggiare il mio Spritz.
Le chiedo come &egrave andato il pomeriggio incalzandola su Paola e lanciando qualche poco velata allusione libertina.
Non insisto troppo perché mia moglie ha una sensibilità elevata su certe affermazioni e capirebbe subito che c’&egrave qualcosa di strano.

Passano i giorni e la routine &egrave sempre la stessa. Casa lavoro lavoro casa.
Casualmente sento mia moglie che parla con Paola al telefono, si accordano per vedersi al solito bar per il giorno dopo nel pomeriggio.
Il mio piano prende forma all’istante.
Il giorno successivo mi fiondo al bar all’ora concordata con la scusa di bere il caff&egrave mentre torno da un appuntamento con un cliente. Dal bancone le vedo sedute insieme al tizio. Un bel tipo, brizzolato, elegantemente sportivo, distinto. Almeno se mi deve tradire lo sta facendo con uno gradevole.
Paola mi vede. Sgrana gli occhi, deglutisce. Alza una mano e mi rifila un saluto forzato. Il terzetto si volta verso di me. Anche mia moglie ha un attimo di smarrimento mentre il tipo non fa una piega. Forse non mi conosce, forse &egrave un bravo attore. Fondamentalmente lui non ha nulla da perdere. A meno che io non sia un gelosone violento che si sta per fiondare sul tavolino con una sedia in mano.
Visto che sorrido e saluto mentre mi avvicino, questa ipotesi &egrave da scartare.
I visi delle donne sono tirati, cercano dentro di loro una scusa appropriata, sanno che non possono sbilanciarsi troppo e non devono parlare una sopra l’altra.
Il tipo si alza e si presenta bellamente.
‘Piacere Claudio.’
‘Piacere Dennis.’ ci stringiamo la mano e ci guardiamo negli occhi. Capisco molte cose dal suo sguardo. Una corrente d’intesa ci attraversa.
Le donne sono impacciate. Non si sono organizzate per questa evenienza. Non hanno preparato alcuna scusa. Ma le scuse non servono. Sono nel gioco, lo devono capire e accettarmi. Punto.
Claudio lo sa e prende la parola: ‘Betty, non mi avevi detto di avere un marito così gnocco.’ mia moglie deglutisce forzatamente. Dentro di sé implora Claudio di non rivelare troppi segreti. ‘Mi hai parlato sì di un bel tipo, sportivo, dinamico. Ma i tuoi racconti erano diminutivi” ride. La tensione si stempera. Guardo mia moglie. Per una volta &egrave senza parole.
‘Io’ io” balbetta. Beve un sorso da una tazza ormai secca come le sue labbra. Io sorrido. Guardo Paola. Lei sì, ha capito. Anche io ora sono nel gioco. Ha capito che so come si gioca. So quale &egrave la posta e quali sono le regole. &egrave più navigata di mia moglie. &egrave stata lei a condurla qui. Le sono grato.
Claudio coglie di nuovo la palla al balzo e rilancia: ‘Cosa ne dici se vieni con noi e ci fai vedere tutta la tua attrezzatura? Mi sa che tu non sei soltanto fico.’
Mia moglie quasi s’ingozza con un altro finto sorso di caff&egrave. Le dò una pacca sulle spalle. ‘Lo sai che il caff&egrave ti agita.’ le dico in tono scherzoso.
‘Allora?’ m’incalza Claudio.
Guardo l’orologio, guardo mia moglie. Non credo che mi vorrebbe in questa situazione ma ormai non &egrave più possibile tirarsi indietro.
Liquido il lavoro con una scusa di problemi a casa. So già che me ne pentirò perché l’indomani avrò la scrivania ingombra di arretrati e problemi da risolvere.
Mentre ci dirigiamo al portone dell’altro giorno resto un po’ indietro e tengo mia moglie per un gomito. ‘Perché non mi hai detto di queste tue voglie?’ le chiedo.
‘Non sapevo come l’avresti presa.’
‘Mi sa che stasera ti prendo io.’

Anni di vita sportiva hanno reso il mio rapporto con la nudità molto neutro. Non ho quindi il minimo problema a trovarmi nella stessa stanza con altre persone nude. Che siano del mio stesso sesso o di quello opposto. Ovviamente la situazione attuale &egrave ben diversa dallo spogliatoio.
Paola e mia moglie sono tornate dal bagno con indosso autoreggenti e mascherine di pizzo. Non vedo videocamere ma spero che non ce ne siano di nascoste. Non vorrei trovare la mia faccia e il mio uccello in giro per la rete.
Le donne iniziano a giocare, si baciano, si accarezzano, si coccolano, fanno le lascive a nostro uso e consumo. Sembra due navigate ballerine di lapdance.
Mia moglie fa sdraiare Paola e inizia a leccarla partendo dai piedi. Una scena da delirio. succhia ogni dito e poi sale ai polpacci, le cosce, schiva il pube e raggiunge verso i seni. Li lecca, li bacia. Betty incorcia la lingua con Paola e si struscia la figa sulla sua coscia. Arriva il momento di un profondo 69.
Io e Claudio siamo, per ora, spettatori passivi. Le guardiamo mentre sono avvinghiate, con le mani che corrono sulla pelle, ascoltiamo i loro gemiti. &egrave uno spettacolo che ho sempre sognato di vedere. Ho il cazzo duro e non riesco a evitare di toccarmelo.
‘Se vuoi ti aiuto io.’ mi dice Claudio indicando il mio pube.
Da qualche tempo fibrillavo all’idea di un’esperienza omosessuale o quantomeno bisex, senza però aver mai trovato il coraggio per tuffarmicisi. L’affermazione di Claudio mi coglie di sorpresa anche se avevo intuito qualcosa dal suo comportamento.
‘Se non ti va, niente” interviene ancora il nostro anfitrione.
‘No, prego” rispondo in fretta. Forse troppo ma l’eccitazione &egrave tanta. Forse troppa. ‘&egrave la mia prima volta ma fai pure.’
Sento la sua mano sul cazzo. &egrave una sensazione strana ma più mentale perché non &egrave poi così diversa da quella di tutte le altre donne che mi hanno masturbato.
Claudio si appoggia a me e mi lecca i capezzoli. Sono eccitato come non mai. Due donne scopano davanti a me, un uomo mi sta facendo una sega. Devo concentrarmi per non sborrargli in mano subito.
La sua schiena &egrave a mia piena disposizione. Inizio ad accarezzarla. Claudio mi guarda e sorride. Forse non pensava che avrei fatto questo passo. Mi mena il cazzo piano, per farmi godere ma non vuole finire qui. Raggiungo le sue natiche. Gliele stringo, gliele accarezzo mentre davanti a noi Paola ha indossato uno strap-on e se lo sta facendo ciucciare da mia moglie a quattro zampe.
Mi allungo di più e infilo un dito nello spacco di Claudio che sussulta al mio tocco. Ho perso qualsiasi freno inibitore. Trovo il suo fiorellino e lo accarezzo, lo stimolo. La sua mano intanto si fa più insistente poi il caldo avvolge la mia cappella. Alla mano si &egrave aggiunta anche la bocca.
Io infilo la falange nel suo ano. La muovo piano e Claudio muove la testa con più ritmo.
Per evitare l’inevitabile lo sollevo per il mento.
‘Non voglio finire qui” dico ‘Magari dopo.’
‘Uniamoci alle signore.’ dice il mio compagno.
Ci avviamo al letto. Paola sta scopando mia moglie da dietro. Spero che non sia il culo perché a me non l’ha mai dato ma anche se così fosse ci sarebbe una nuova strada da provare.
Claudio le si piazza davanti e le offre l’uccello duro. Mia moglie gli si getta voracemente sopra e inizia a spompinarlo. Mentre lavoro con la bocca sui capezzoli di Paola, il suo ritmo nella figa, ora la vedo bene, di mia moglie aumenta.
Voglia qualcosa in bocca anche io. Mi sdraio sotto Paola e inizio a leccarla. La sua figa si bagna all’istante. Devo seguirla mentre scopa ma il clitoride &egrave ben in vista così come il buchetto di culo. Lecco anche quello e lo penetro con un dito. &egrave dilatato. Lei &egrave solita a questa pratica.
‘Ti voglio da dietro.’ le sussurro all’orecchio dopo essermi sollevato.
Paola mi ringhia e mi lecca la faccia. ‘Cambiamo posizione.’ dice.
Fa mettere mia moglie sdraiata a pancia in su sul letto e poi le torna a montarla tenendole le gambe in alto. ‘Tu scopami da dietro.’ mi intima. Eseguo. Claudio in piedi si masturba sulla bocca di Paola che lo succhia con avidità.
Il culo di Paola &egrave stretto ma rilassato. Mi lascia entrare con facilità e con facilità prendo il ritmo che si ripercuote su mia moglie. La sento gemere e gridare.
‘Ne vuoi anche tu?’ mi chiede Claudio mostrandomi il suo uccello.
Non sono nella condizione di rifiutare. L’adrenalina e la lussuria mi hanno completamente avvolto. Annuisco e inizio a pomparlo. &egrave caldo e spugnoso. Non me lo sarei mai immaginato così ma la sensazione &egrave bella e mi eccita ancora di più. Non so quanto potrò resistere.
‘Fottimi, fottimi.’ mi incita Paola che sembra non voler mai smettere di chiavare mia moglie.
Betty &egrave in delirio. Si strizza i capezzoli. Si accarezza la figa. Urla parole oscene.
Claudio mi scopa la bocca e io lo pompo con passione. Non mi sarei mai immaginato un succhiacazzi.
‘Sto per venire.’ dichiaro quando ormai non posso più fermarmi.
‘Togliti.’ mi dice Claudio. Eseguo e inizio a schizzare sulle chiappe di Paola che getta indietro la testa e gode. Mia moglie la segue e ruota. Claudio fa lo stesso nella mia bocca senza avvisarmi.
L’eruzione mi coglie alla sprovvista e ingoio quello che riesco. Il resto mi cola sul mento, qualche schizzo mi colpisce gli occhi.
Sono distrutto. Crollo sul letto col cazzo di Claudio che s’ammoscia a pochi millimetri dal mio viso. Paola si sdraia su di me e inizia a leccarmi la faccia. Sento il suo strap-on a contatto con mio uccello barzotto. Arriva anche mia moglie. Intanto Claudio lecca il culo di Paola e beve il mio sperma.

Pausa

Mentre saliamo in casa mia moglie mi chiede perché non le avessi mai parlato di questo mio desiderio bisessuale.
‘Non sapevo come l’avresti presa.’ le rispondo.
‘Mi sa che stasera ti prendo io.’ dice lei.
Faccina basita e gambe di marmo ferme sulla scala.

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