Skip to main content
Orgia

Serata inaspettata

By 5 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi ritrovo a camminare verso casa dopo una serata tra amici. Cena in pizzeria poi al bar. Serata tranquilla insomma, senza eccessi.
Arrivato apro la porta del palazzo, entro in ascensore, premo il pulsante del settimo piano, la porta si sta chiudendo quando una minuta manina ferma la chiusura. Davanti mi compare una stupenda ragazza mora, alta su per giù 1,60, un viso angelico, occhi marroni e un fisico da togliere il fiato. Entra in ascensore e mi saluta. Io da sempre sono piuttosto timido, per quanto volessi ‘attaccare bottone’ le uniche parole uscite dalla mia bocca erano un : ‘Ciao’. Ha premuto il 5.
Due’ Tre ‘ Quattro’ Cinque’ Quel ‘PLING’! avrei voluto che durasse molto di più quel viaggio in ascensore, almeno quanto bastasse per chiederle il nome, da quanto vive li, insomma qualcosa in più di ‘Ciao’!
Fortunatamente era un po’ meno timida. Uscita dall’ascensore teneva la porta aperta con un piede.
‘Sono a casa con delle amiche, ti va di venire a bere qualcosa con noi?’
Come avrei potuto rifiutare!
‘Emm, certo’ faccio un salto a casa e ti raggiungo’
Arrivato a casa lascio la giacca all’entrata, prendo una bottiglia di vino e scendo.
Mi aspettava all’entrata, così bella!
Entriamo, sul divano sono sedute Sara e Diana. La ragazza dell’ascensore &egrave Eloise. Sara, mora, alta poco più di Eloise e qualche chiletto in più. Che a dire il vero le donavano un fascino particolare a mio avviso. Diana era bionda e molto magra, circa 1,80. Mi sentivo piccolo da parte a lei. Io sono alto 1,75, biondo e occhi azzurri, 27 anni, qualche chilo di troppo sulla pancia ma tutto sommato un fisico accettabile. Tutte e tre attorno ai 25 anni
Eloise mi fa accomodare al tavolo, mi chiede cosa voglio bere e mi spiega il programma della serata.
Poker e birra’ li per li mi sono fatto qualche domanda sulla poca femminilità del programma ma d’altronde cosa potevo chiedere di più? Francamente potevano anche farmi giocare con le bambole che comunque il solo essere in presenza di tre ragazze così affascinanti avrebbe reso la serata intrigante.
Ci mettiamo al tavolo e Diana da le carte, ogni volta che si sbraccia per passarmi una carta il seno si mostra sempre più dalla scollatura della maglietta. Vorrei ci fossero più carte per vederlo cadere fuori completamente.
Ok, mi riprendo. ‘Cosa scommettiamo?’
Le ragazze ridono’ Eloise mi guarda con uno sguardo malizioso che quasi mi fa cadere dalla sedia e mi dice:
‘Scusa, dimenticavo’ scommettiamo i vestiti!’
WOOW!!!
Cerco di trattenere l’emozione, sorrido e annuisco’ Non riesco a proferire parola’
Inizia il gioco.
Prime due mani e già il seno di Diana &egrave nudo di fronte a me. La tentazione di scansare il tavolo &egrave prendere in bocca quel turgido capezzolo &egrave fortissima!
Continuiamo a giocare.
Dopo 30 minuti rimango solo con i pantaloni, Eloise in reggiseno e minigonna, Diana in mutande e quel bendiddio di seno al vento, Sara si sta sfilando le mutandine’ l’eccitazione &egrave palpabile, ho l’uccello talmente duro che mi fa male, non vedo l’ora di perdere per poterlo liberare dai pantaloni.
La fica di Sara &egrave completamente rasata, non sono l’unico particolarmente eccitato a vederla. I capezzoli di Diana sembrano voler prendere il volo e Eloise sembra particolarmente accaldata.
Sara: ‘ Ora che faccio mentre voi giocate?’
Eloise come se si aspettasse la domanda risponde prontamente
‘Bhe, se tutti sono d’accordo giochi comunque, se perdi decidiamo una penitenza!’
Tutti d’accordo! Già pregustavo la penitenza’ ormai avevo percepito il fatto che le ragazze sapevano come divertirsi. Non si smentirono!
Dopo i miei pantaloni persi, Eloise in mutandine e Diana completamente nuda finalmente il turno della penitenza &egrave arrivato.
Diana:’Cosa le facciamo fare?’
Eloise:’ Bhe, cosa ne dici della bottiglia?’
Diana:’Ottima idea’
Un po’perplesso rimango in silenzio, non avevo ben capito dove volessero andare a parare. Non dovetti attendere molto per scoprilo. Le ragazze si alzarono e corsero a prendere una bottiglia vuota di birra. La chiusero con un tappo di sughero, la lubrificarono con dell’olio d’oliva e in men che non si dica era già nella fica di Sara.
Senza dubbio Sara apprezzava il nuovo inquilino’
Doveva tenerlo per il resto del gioco.
Al via un’altra mano.
In un attimo ci ritrovammo tutti nudi, Sara con la bottiglia infilata nella fica e Diana con delle pinze attaccate ai capezzoli, le pinze per stendere il bucato per intenderci.
Le sedie un pelle nera non nascondevano l’eccitazione delle ragazze. La mia era evidente, Eloise appena ho tolto i pantaloni non ha resistito alla tentazione di prendere in mano il mio turgido affare. Non l’ha più mollato, continuava ad accarezzarlo per tutto il corso della partita. Non mi faceva una sega, semplici e dolci carezze, mi faceva impazzire.
La penitenza che seguì mi &egrave piaciuta parecchio, era per Eloise.
Sara: ‘ Bene bene’ finalmente tocca a te. Cosa ne dici Didi se la facciamo lavorare un po’di lingua?’
Diana:’ Haha ottima idea, l’ultima volta mi avete fatto venire i crampi, ora &egrave il suo turno’
La fecero inginocchiare sotto il tavolo, per la mezzora seguente avrebbe dovuto a turni di 2 minuti per persona leccare le rispettive parti intime.
Vederla in ginocchio a leccare le sue amiche mi mandò alle stelle, intanto col piede le solleticavo la fighettina. A giudicare dai mugolii la situazione le piaceva parecchio. Quando arrivò a me non passarono i due minuti che le riempii la bocca di sperma. Ingoiò tutto, mi ripulii per bene l’asta e passo subito alla fica di Diana. Ero talmente eccitato che l’uccello neanche provò ad ammosciarsi.
Continuò a fare il giro del tavolo per il resto del tempo. Al termine della mezzora eravamo così eccitati che ormai il Poker l’avevamo dimenticato, appena Eloise si alzò da sotto la presi per i fianchi e la buttai sul tavolo. Dopo la fatica si meritava un po’ di attenzioni anche lei’ I suoi succhi erano idilliaci, il suo bottone così gonfio che sembrava dovesse esplodere da un momento all’altro. Intanto Sara e Diana non hanno perso tempo e si toccano a vicenda. La bottiglia di Sara non si sa che fine a fatto.
Mi concentro su Eloise quando sento qualcosa di caldo e umido sul cazzo. Mentre Diana leccava Sara lei ha preso in bocca il mio uccello. Divino, si muoveva con grazia e un’abilità che mai avevo provato prima. Qualche minuto e la fermo, la faccio alzare e la metto a novanta. Sembra di entrare nel burro da quanto &egrave eccitata. Le do qualche colpo e già viene rilasciandomi sulle cosce i succhi del suo piacere. Esco’ Vedo Diana e Eloise intente a baciarsi, Diana spora leggermente piegata, la fica bella in vista sembrava un invito. Senza preavviso glie lo infilo, un colpo secco e deciso. Urla. Di piacere la troietta! Mentre le do colpi sempre più forti le strizzo i capezzoli, prima piano, poi sempre più forte. Quando tolgo le mani ha le aureole completamente viola. Esco da Diana quando le manca un colpo all’orgasmo. Voglio Eloise! Non faccio a tempo a staccarmi da Diana che mi prende e mi sdraia a terra, neanche realizzo che Eloise si &egrave impalata e mi cavalca come una valchiria. &egrave una dea!
Davanti al volto ho quei seni perfetti che roteano a ritmo. La visione dura poco, Diana mi si siede letteralmente sulla faccia. Sara ha ritrovato la bottiglia e si gode lo spettacolo.
Andiamo avanti qualche minuto e i gemiti si intensificano, il ritmo di Diana sopra la mia faccia aumenta e scoppia! Non riesce a trattenere l’urlo di piacere. Non resisto, pochi movimenti di Eloise e esplodo pure io. Sentendo il caldo succo che schizza in lei Eloise viene gridando. Inutile dire che Sara non &egrave riuscita a trattenersi, la scena vista dall’esterno doveva essere eccitante quasi quanto averla vissuta.
Il tempo di riprenderci e ci rivestimmo, dormii li quella notte. E non fu l’unica’

Leave a Reply