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OrgiaRacconti CuckoldTrio

Sono alla fiera anche quest’annor07;

By 28 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono alla fiera anche quest’anno. Era un po’ che non venivo. Doveva venire Stefano quest’anno invece il capo ha deciso che toccava a me. Non è un problema. Mi preparo, faccio qualche telefonata, un po’ di mail e la sera il trolley. Cose smart casual per la sera, abiti per il giorno anche qualcosa di semplicemente sportivo. Poi parto verso Lucca dove anche quest’anno c’è la fiera per le macchine per l’industria della carta.

In macchina accendo una sigaretta. Il fumo sale elegante dalla mia mano.
Chiamo Stefano per qualche dato che ho dimenticato di reperire e lui, puntuale come sempre, mi informa poi aggiunge.. ‘Ehi so che tu non sei proprio libero libero..’ ‘Che cazzo stai dicendo Stefano? In che casino ti volevi buttare sta volta?’ ‘Non non ti preoccupare. Nulla di illegale.. c’è un posto lì vicino..’
La fiera va bene. O meglio non va bene ma nulla di importante, sappiamo che non tira e io sono solo a fare un po’ di pubbliche relazioni e a monitorare i concorrenti. La prima serata in albergo.. poi la seconda sono stanco.. Vorrei andare a dormire. Quante chiacchiere inutile durante queste giornate. Domande di cortesia. Notizie personali a cui nessuno frega un cazzo. Io sono un animale, a me piace la trattativa. A me piace cacciare. Ma tutto questo è necessario e io lo so fare. Domani sarà uguale. Ultimo giorno, poi doccia e autostrada direction home.
Ma stasera.. voglio uscire. Esco poco di solito a casa. Si i ragazzi. Sport, le solite cose. Ma è un po’ di tempo che non faccio un po’ di cazzate in giro. E stasera potrebbe anche essere la serata. Una doccia. I vestiti rigorosamente poco firmati e cercati con gusto che scelgo per me. è uno strano inizio ottobre non me lo sono mai ricordato un ottobre così. Sembra primavera quasi. Una cenetta di pesce leggera, una bottiglia di vino bianco. La solitudine. Mia amata. Nessuna domanda, nessuna risposta, come quando da piccolo passeggiavo da solo per andare a scuola. Il vuoto. Un vuoto di tranquillità. Quanto può essere piacevole il silenzio. ‘Un caffè grazie’. Mi accendo una sigaretta.

Non è tardi. Voglio fare due passi ma non c’è anima viva ora e si.. adesso si che avrei voglia di un po’ di compagnia.
Si vorrei parlare con qualcuno ora. Capire chi c’è e come si vive qui. Un uomo, una donna è uguale. Non m’importa.. Solo capire cosa c’è di uguale e di diverso dalla mia città vedere Lucca con gli occhi di uno che la vede sempre. Come mi piacerebbe vedere la mia bolognacon gli occhi della prima volta.
Poi mi santa in mente la telefonata di Stefano ‘Sai c’è un posto lì vicino, è un posto un po’ piccante ma nulla di squallido, si un po’ di sesso libero, un po’ di scambi..’
Io non sono mai stato in un posto così. O meglio ci sono stato ma non per fare sesso. Tre volte e sempre per feste tipo compleanni o adii a celibati che sembravano solo semplici arrivederci.

Metto l’indirizzo nel navigatore e mi faccio condurre. Il locale sembra una discoteca da fuori. Mi batte un po’ il cuore all’ingresso. Non so perché ma poi mi passa. Penso che alla fine non sto facendo nulla di male.
Pago il biglietto da single, speravo di spendere meno ma quando sono lì non me la sento di fare la figura dello spilorcio.
Tavolini, luci, musica, una pista. In somma.. una disco. Mi rilasso e vado al bancone. ‘Un Cuba per cortesia. Rum scuro grazie.’ E il terribile desiderio di accendermi una paglia. Guardo un po’ in giro, gente normale, di tutte le età qualcuno che si bacia un po’ appassionatamente ma nulla di troppo focoso.. le ballerine forse sono un po’.. spinte ma nulla di strano.
Guardo più in là. C’è un giardino. Vado deciso sapendo che lì potrò mischiare quei gusti che amo tanto.
Cerco d’accendere. C’è un ragazzo avrà la mia età. Sembriamo gli unici lì fuori da soli. Mi guarda, capisce e allunga l’accendino acceso. Tiro forte. ‘Ciao, mi chiamo Alessio’ ‘piacere Andrea’
Facciamo due chiacchiere. Mi dice che è venuto solo perché sa che sta sera c’è una tipa che lo fa sballare e che non voleva perdersi l’occasione di rivederla. ‘sai.. è di là adesso.. in un privé..’ Io abbozzo.. non so esattamente cosa dire. Non ho voglia di fare la figura dell’infoiato. Anche perché in effetti non lo so punto. Tiro, mi porto il bicchiere lungo e stretto alla bocca.. odore il rum.. lo bevo.
‘Dai viene ti faccio vedere una cosa’. E con un cenno mi invita a seguirlo. Alzo le spalle, spengo la sigaretta e gli vado dietro. ‘Vediamo che cazzo di posti frequenta quel pervertito di Stefano’ faccio tra me e me.
Attraversiamo la sala e passiamo una serie di colonne poi una porta con un tipo che sembra non far troppo caso a chi passa perso nella scollatura della ragazza che ha di fianco. ‘vieni..’ Io lo seguo e in un attimo entriamo nel corridoio e poi nella prima stanza a destra. E’ buio. Le pupille si dilatano.. sento.. odore di sesso.. lo percepisco ma non vedo nulla. Alessio è sparito all’interno.. Io mi faccio coraggio e faccio due passi.. ecco che ora la vista si sta abituando e lì in mezzo.. a tre uomini nudi.. ci sei tu. Ti sono tutti attorno. Tu sei in ginocchio a loro disposizione. Loro ti sono attorno con i loro tubi che ti puntano.. Hai una fascia sugli occhi non so perché, dev’essere un gioco erotico.. qui non avresti visto molto ma la cosa rende ancor più eccitante lo spettacolo.. tu sei lì in ginocchio con le mani sulle cosce e con un uccello da paura in bocca, poi il secondo ti fa un cenno sulla spalla e tu capisci. Ti stacchi dal primo e con la bocca aperta lo cerchi.. e lui si fa trovare .. te lo infila in bocca mentre con mano vai a prendere quello che hai appena lasciato e lo meni, l’altra invece è per l’amico a cui dai asilo con la tua bocca.. gli tocchi le palle, gliele soppesi, gliele accarezzi.. le stringi un poco.. pensi a quanta sborra ci sarà lì dentro e a quanta te le ne toccherà ingoiare stanotte.. poi gli metti la mano sul culo e te lo tiri un poco a te.. con il ditino gli cerchi il buchetto.. e lo stimoli.. lui apprezza.. si vede dal ritmo con cui ti fotte la bocca
Ora è il terzo che chiede la sua parte.. nessun problema.. cazzo nuovo.. stessa sorte.. una carezza per tutti..
Alessio si è seduto su un divanetto, vedo che si è lasciato andare e si gode lo spettacolo. Capisco che sei tu la donna che lo fa andare giù di testa.
C’è un altro divano vicino. Capsico che quello è il mio posto. Mi siedo e mi rilasso. Con il mio cazzo che intanto ha riempito lo spazio a disposizione. Ti hanno messo a pecora ora, hai il primo che è decisamente il più grosso dei tre che ti ha messo il suo arnese nella passerina e te lo spinge dentro. Tu sembri apprezzare molto, mugoli, si sente che ti piace e che lo senti bene all’interno.. lui ti spinge da dietro e ogni tanto cambia ritmo per ficcartelo di più in profondità.. tu sei lì che ti fermi e che non riesci in quel momento nemmeno a continuare a ciucciare il cazzo di chi hai davanti.. ma quello non ci sta e con due mani ti prende la testa e te lo rificca bene in gola che vuole la sua parte il porco.. siete belli da vedere.. armoniosi.. poi si cambiano di posizione tutti e tre a turno possono godere del tuo corpo giovane e disponibile.. Sempre così a pecora il ragazzo che ti era in bocca ed ora invece ti deflora l’ano allunga una mano verso il foulard ne tira un lembo.. lo scioglie.. e il nastro di seta cade a terra. Tu guardi colui che hai davanti con occhi pieni di calore.. ‘Ciao!’ Gli fai ‘sono la tua troia per stasera.. Mi fa.. molto piacere.. poterti donare il mio corpo..’ ‘ciao troia’ ti fa lui e sembra impazzire.. si vede che è vicino si contrae geme e ti scarica il suo carico di piacere in bocca tu non molli l’uccello lo tieni lì tra le tue labbra e se non si capisse dal tuo silenzio e dai suoi movimenti manco si capirebbe che ti sta venendo in bocca..
Guardo a lato con la coda dell’occhio.. Alessio si è calato i pantaloni e si sta lentamente masturbando. Ogni tanto qualcuno si affaccia, sta un po’ sulla soglia, poi capendo che.. è pieno va a cercare fortuna altrove..
Alessio ha lo sguardo su di voi quattro.. si vede che è uno spettacolo che lo fa andare in ecsaty.. Il ragazzotto che ti ha usato si riprende un po’.. ora sembrate volere cambiare. Uno si sdraia per terra. Semprate in un film e tu l’attrice fresca e giovane ma che si muove con naturalezza tra i corpi di giovani machi infoiati e che nulla vogliono se non il tuo corpo, non vogliono sapere il tuo nome, non vogliono sapere, cosa fai di giorno, vogliono solo svuotarsi in te e farlo in gruppo. Farlo tutti insieme in una scena erotica ed oscena insieme. Tu ti appoggi su di lui e lo aiuti a penetrarti sei la padrona là sopra.. il grosso si fa dietro. ‘Mo so cazzi suoi..’ fa Alessio che ancora non aveva parlato. E infatti le intenzioni del grosso sono chiare. Ti vogliono stare dentro in tanti. Piano ti lubrifica, un dito, il pollice.. più dentro.. poi ti appoggia il glande e poco alla volta te lo mette dentro.. qualche centimetro poi stronzo come pochi un colpo di reni e te lo caccia dentro.. tu fai una faccia.. capiamo che ti ha fatto male, ma un male che sembra eccitarti. Tutti quegli uomini che sono lì per te.. ti senti troia.. un oggetto.. da usare da abusare.. sottomessa al volere di tanti maschi.. ti parte l’orgasmo, urli!, mi prendo paura! Godi come una matta.. il ragazzo più giovane che si è rifatto.. non vede l’ora e a gambe divaricate ti si para davanti.. l’onda si smonta e tu torni tra noi, lo vedi ‘hei mi sembra di averti già visto da qualche parte..’ e sorridente glielo fai sparire di nuovo in bocca intanto gli altri due infuocati come pochi
‘Puttana!’ grida Alessio.. lo urla proprio, e sembra infoiato mentre ti insulta. Tu sembri un poco sorpresa molli il cazzo che hai bocca e con lo sguardo lo cerchi.. lo guardi negli occhi adesso e senza dirgli nulla gli fai vedere quanto ti piace avere quegli uccelli dentro di te. Lui continua a segarsi e vedo nitidamente che in quel momento anche lui raggiunge il suo piacere.. ha goduto mentre ti guardava scopare quei due maschi..
Tu impazzisci ma prima che puoi rimetterci a ciucciare il cazzo del tipo ti accorgi di me. Solo una sagoma sul un divano.. che ti guarda nel buio..
Ci guardiamo negli occhi senza dire nulla. Tu hai l’impressione che sia un estraneo in quel gioco.
Piano quell’incastro perfetto di uomini infuocati, della loro donna per una notte va avanti, tu hai una sacco di man addosso e la cosa ti fa impazzire.. tutti ti toccano, ti vogliono, sembri il loro gioco.. sei alla loro mercé..
Il grosso ti viene nel culo e quasi ti frana addosso tanto è violento il suo orgasmo.. poi si ritrae stanco e soddisfatto.. gli altri continuano un po’.. il grosso si fa indietro.. ed apre la porta, ora la luce del corridoio entra nella stanza e si vede molto meglio.. tu sei uno spettacolo.. sei veramente una bella donna.. poco oltrepassata la trentina stimo e non capisco cosa fai in un posto così.. poi penso che ognuno ha le sue perversioni e non ci penso più. Gli altri due ti sono di fianco ed in piedi, sembra quasi che vogliano fare vedere a noi il finale.. si menano, davanti al tuo viso.. tu sei in ginocchio e non è difficile capire la conclusione. Io sono molto eccitato.. accendo un’altra sigaretta, non credo che nessuno ci farà caso in un posto così, la prima boccata di piacere smorza un po’ la mia tensione.. eccoli i primi fiotti, ti sporcano il tuo viso, tu sei eccitata e il finale sembrava non potere essere che quello del massimo dominio dell’uomo sulla donna.. tu lo vuoi.. vuoi farti dominare, imbrattare, usare ed abusare, umiliare al piacere di quei maschi infoiati che nulla chiedono e tutto pretendono dal tuo corpo.. finiscono quello che c’è da fare.
Si riprendono un po’ scambiate poche parole di circostanza. Si ricoprono e se ne vanno. L’ultimo ha chiuso la porta che era rimasta aperta ed Alessio ora accende una piccola luce che era su un tavolino. Io non capisco. Che sta succedendo? Tu ti alzi e nuda nata e sporca dei desideri del gruppetto vieni versi di noi e ti siedi di fianco a me. Io sono confuso ed eccitato. Mi guardi con tutti quegli umori in faccia. ‘piacere’ mi fai mentre mi slacci la cintura e infili una mano dentro i miei pantaloni.. ‘Alessio non ti ha detto nulla?’ Io guardo Alessio e tutto si svolge nei pochi attimi che seguono. Tu mi fissi negli occhi e mentre ti abbassi a prendermelo in bocca si sente una voce dall’altro divanetto. ‘Andrea, ho il piacere di presentarti Ilaria.. mia moglie,,

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