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Orgia

Strana serata

By 22 Giugno 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

-Dai Naty, vieni anche tu-
Chi aveva parlato era Cinzia, una delle amiche di Naty, si erano incontrate al bar, assieme a loro c’era anche Laura, erano amiche da molto tempo, lavoravano assieme, ma loro erano pendolari, quindi si incontravano durante la pausa pranzo,
-Non ho un appuntamento al buio da una vita, sono cose da adolescenti-
Cinzia e Laura stavano cercando di convincere Naty a venire con loro a una cena, avevano appuntamento con due uomini che Naty conosceva, Sandro e Pino, erano simpatici e anche carini, Cinzia e Laura era da tempo che ci andavano dietro, e finalmente li avevano agganciati, avevano programmato una cena a quattro, sperando nel dopocena, ma era arrivato il fratello di Pino, che si sarebbe fermato un paio di giorni, e volevano convincerla a venire per tamponare la situazione;
-Mica e detto che ci devi andare a letto, se non vieni anche tu, la serata sarà un mezzo fiasco, vieni, lo fai parlare, e poi te ne vai, che ti costa-,
Il tono dell’amica era diventato quasi supplice, Naty pensò alla proposta, in fondo non aveva niente da fare per quella sera, avrebbe anche potuto accontentarle, ma le dava fastidio il dover fare la tappabuchi, le amiche continuarono ad insistere, la sua resistenza era sempre meno decisa, finché acconsentì;
-Va bene, vengo, dove ci incontriamo?-
-L’appuntamento è per questa sera alle otto, ci dovevamo vedere a casa di Pino, io telefono per dire che vieni anche tu-, mentre Cinzia telefonava, Naty pensò che era anche fortunata, la casa di Pino era vicino alla sua, quindi non avrebbe fatto tardi.
-Ci vediamo questa sera Naty, io e Laura dobbiamo andare, abbiamo da fare per il lavoro, poi passeremo da casa-
Naty restò al bar a vedere le amiche che andavano via, sperava di non doversi pentire di avere accettato.

La giornata al lavoro volò via, quando finalmente la giornata finì Naty pensò che adesso si sarebbe potuta rilassare, si avviò verso casa, quando arrivò era ancora presto, si infilò sotto la doccia per rinfrescarsi, quando uscì da sotto l’acqua si ricordò che quella sera doveva uscire, andò verso l’armadio per scegliere cosa indossare, la serata era calda, scelse una minigonna che metteva in risalto le sue gambe, un top leggero con una giacchetta completò il tutto, indossò un minuscolo paio di slip bianchi, e infilò la gonna, si guardò allo specchio, il tribale che aveva tatuato sulla schiena faceva capolino dal bordo della gonna, indossò il top senza il reggiseno, la sua quinta misura riempiva la stoffa tendendola, i suoi capezzoli premevano sul tessuto restandone disegnati, indossò la giacca, e sistemò i lunghi capelli lasciandoli sciolti sulla schiena, rinunciò alle scarpe col tacco, del resto il suo 1,78, non ne aveva bisogno, si guardò allo specchio, stava benissimo, un occhiata all’orologio le fece vedere che erano già le otto, quindi si avviò.
In pochi minuti era già arrivata a casa di Pino, guardò l’orologio, era in perfetto orario, non le piaceva arrivare in ritardo, suonò il campanello e le aprirono, quindi entrò.
Quando entrò nell’appartamento vide che Cinzia e Laura non erano ancora arrivate, ma non si preoccupò, il traffico in entrata per la città poteva essere micidiale.
-Ciao Naty, vieni. Stavamo bevendo qualcosa-
Pino la fece entrare, nel salotto vide Sandro, con un altro uomo che non conosceva, scambiò un breve saluto con Sandro;
-Naty, ti presento mio fratello Roberto, Roby per gli amici-
L’uomo si era alzato, e stava tendendo la sua mano verso di lei, lei gli diede la mano, aveva una bella stretta, forte, ma non stritolante, stette un lungo istante a guardarlo meglio, era alto quanto il fratello, il viso regolare, dove spiccavano due occhi azzurri, i capelli castani tenuti corti gli davano un aria ancora più giovanile;
-Bevi qualcosa?-
Sandro si era girato verso il piccolo mobile bar aspettando una sua risposta;
-Un bitter, grazie-
Sandro le riempì il bicchiere e glielo porse, Naty si sedette sorseggiandolo;
-Spero ti piaccia l’arrosto, stavamo cucinando, anzi se mi vuoi scusare…-
Pino si diresse verso la cucina, Naty parlava con gli altri due, il fratello di Pino era in città per lavoro, sarebbe rimasto solo per un paio di giorni, man mano che parlavano lo trovava sempre più simpatico, non sarebbe stata una brutta serata, Naty pensò che magari ci sarebbe potuto scappare anche un dopocena, una volta tanto le sue amiche le avevano fatto un favore.
Già le sue amiche, dove erano’ guardò l’orologio, erano quasi le nove, anche per loro il ritardo stava diventando eccessivo, quasi a rispondere a suoi pensieri squillò il telefono di Sandro, lui rispose;
-é Cinzia…-,
Restarono in attesa che la telefonata finisse, quando la telefonata finì, il viso di Sandro era contrariato;
-Cinzia e Laura sono ferme sull’autostrada, cè stato un incidente con un Tir, e sono bloccate in coda, non sanno quando potranno passare, telefoneranno appena sanno qualcosa…-
Pino, che si era affacciato dalla cucina, ebbe un moto di stizza;
-Accidenti, la cosa rischia di andare per le lunghe, l’arrosto è già pronto, vogliamo iniziare a cenare noi intanto?-
La proposta fu accolta, tanto non potevano fare niente, Naty venne fatta sedere al centro, Roby si sedette accanto a lei, la cena venne accompagnata da un ottimo Chianti, che scorse generoso, ma mano che il tempo passava la serata si faceva più allegra, complice anche il vino che scorreva abbondante, i ragazzi sembravano non essersela presa per la serata andata a vuoto, un altra telefonata di Cinzia molto più tardi confermò che le ragazze non sarebbero potute arrivare, Pino e Sandro le rassicurarono per telefono che avrebbero avuto un altra occasione per cenare assieme.
Ormai si era fatto tardi, le undici erano già passate, tutti dovevano andare a lavorare il giorno dopo;
-Ragazzi la serata non è stata male, ma adesso devo andare, domani mi devo alzare presto-, Naty pronunciò quelle parole alzandosi, il vino bevuto durante la serata aveva fatto effetto, nel mettersi in piedi barcollò, dovette tenersi alla poltrona per non cadere, gli uomini si accorsero del suo stato,
-Ti accompagno Naty, non mi sembra che tu sia in forma- , Pino si era alzato avvicinandosi a lei, lei gli rivolse un sorriso riconoscente, effettivamente le girava un po la testa, Sandro e Roby si unirono a Pino per accompagnarla, uscirono tutti e quattro.
Impiegarono poco per arrivare a casa di Naty, lei si sentì in colpa per averli costretti ad uscire;
-Ragazzi, volete salire su da me per un caffè veloce?-
I tre si guardarono in faccia interrogandosi, quindi accettarono.
Naty li precedette per le scale che conducevano al suo appartamento, nel muoversi il suo sedere ancheggiava lento, facendo beare gli uomini a quella vista, il tribale che aveva tatuato, occhieggiava dalla sua schiena ad ogni suo movimento, sembrando dotato di vita propria, quando entrarono Naty si tolse la leggera giacca che indossava restando con il solo top, e la vita scoperta, gli uomini pensarono che era uno splendore;
-Accomodatevi, mentre preparo il caffè-, e si allontanò verso la cucina;
-Fratello, non mi avevi detto che conoscevi un simile splendore di ragazza-, il tono di Roby era ammirato, e dispiaciuto,
-Se fossero arrivate Cinzia e Laura, sareste potuti rimanere un po da soli, invece la serata è andata male…-, aggiunse Sandro con un tono ironico;
-E poi, devi ripartire, chissà se la rivedrai più-, il tono di Pino era canzonatorio, il fratello gli diede un occhiataccia.
Naty tornò con il caffè mentre i tre si punzecchiavano, appena entrò gli uomini smisero immediatamente di parlare, lo sguardo di Roby indugio a guardare Naty mentre si muoveva per dare le tazzine agli altri due, quando porse la tazzina a lui, poté ammirare il suo seno che occhieggiava dalla scollatura del top, senti l’erezione arrivare spontanea e improvvisa, il pensiero di ripartire gli dava fastidio.
Naty si era seduta di fronte a Roby, le guance rosse per il vino bevuto, rendevano il suo viso ancora più carino, gli occhi le brillavano, pensava che fosse un peccato che la serata avesse preso quella piega, il fratello di Pino era carino, avrebbero anche potuto combinare qualcosa, nel sedersi la gonna si era alzata scoprendo ancora di più le sue lunghe gambe, ma lei non fece niente per impedirlo, da dove era seduto, Roby, poteva intravedere il triangolino dei suoi slip, pensò che non poteva non essersene accorta, quel gioco lo stava mandando su di giri.
Finito il caffè Naty prese le tazzine, Sandro e Pino si erano già alzati, quando si avvicinò a Roby per prendere la sua tazzina, i loro sguardi si incontrarono, il tempo attorno a loro si fermò per un lungo istante, i sensi di Roby stavano ardendo, era perso negli occhi neri di Naty, la sua mano si mosse autonomamente posandosi sulla gamba di Naty, lei ebbe un fremito a quel tocco, ma non si spostò ne disse niente, la mano si alzò piano in una lenta carezza, infilandosi sotto la corta gonna, le dita andarono a toccare il suo sesso coperto dal sottile tessuto, un gemito sfuggì dalle labbra di Naty, Sandro e Pino si girarono verso di loro, la tazzina nelle mani di Naty tremava sul piattino, le dita di Roby sentivano il tessuto inumidirsi, l’eccitazione si faceva strada dentro di Naty, senza che lei potesse fermarla, qualcuno le tolse la tazzina dalle mani, mentre sentiva due labbra appoggiarsi al suo collo,

Roby si era alzato, adesso si guardavano negli occhi si avvicinò piano al suo viso, la testa chinata di lato, le loro bocche si toccarono, Naty dischiuse le labbra lasciando che la sua lingua entrasse nella sua bocca, le mani degli altri due uomini si muovevano sul suo corpo, sentiva la temperatura del suo corpo salire, tutto il suo corpo era teso ad assaporare quelle sensazioni che la percorrevano, la mano di Roby si era infilata sotto il top, adesso carezzava il suo seno stringendolo, lei si abbandonava a quelle carezze, succhiando la lingua che aveva in bocca, la lampo della sua gonna venne abbassata, due mani la fecero scivolare lungo le sue gambe, il suo culo tondo fasciato dal tessuto delle mutandine era in mostra, Sandro e Pino si posero ai suoi lati sfilandole il top dalla testa, i suoi seni apparvero in tutto il loro turgore, mentre Naty avvolgeva la sua lingua con quella di Roby, due bocche si posavano sui suoi capezzoli succhiandoli con foga, le lingue degli uomini giocavano con i capezzoli già duri avvolgendoli con le loro lingue, mentre le loro mani correvano sul suo corpo,una mano si infilò dentro la stoffa delle sue mutandine ormai umide, le dita iniziarono a strofinare il suo clitoride, un orgasmo improvviso colse Naty, facendole tremare le gambe, dovette tenersi agli uomini per non cadere, il suo corpo ormai reagiva in maniera autonoma da lei, il piacere percorreva il suo essere, la fecero seder sul divano, ancora scossa dall’orgasmo si adagiò allo schienale, Uno degli uomini aveva tirato fuori il suo cazzo, e lo porgeva davanti alla sua bocca, con lo sguardo annebbiato lei non capì di chi si trattava, aprì la bocca accogliendolo, le sue labbra si strinsero attorno a quell’asta dura, mentre la sua lingua cercava di avvolgerlo, due mani presero il bordo delle sue mutandine, tirandole piano verso il basso, lei alzò le gambe aiutando a sfilarle, mentre era impegnata a succhiare il cazzo che aveva in bocca uno degli uomini si chinò tra le sue gambe, la sua lingua iniziò a muoversi lungo l’apertura del suo sesso, raccogliendone gli umori, Naty sentiva la lingua muoversi frenetica sul suo clitoride, per poi spostarsi a percorrerne la lunghezza fino al suo buchetto posteriore, strappandole brividi di piacere.
Mentre era intenta a succhiare il cazzo che aveva in bocca un altro cazzo si avvicinò alla sua bocca, le mani di Naty si strinsero sui due cazzi iniziando a carezzarli, la sua lingua leccava alternativamente l’uno o l’altro, lasciandoseli scorrere tra le labbra fino a farli sbattere contro il palato, la sua eccitazione saliva senza sosta, sentì due mani allargarle le gambe, Sandro tra le sue gambe strofinava il suo cazzo sull’apertura della sua fica, con un colpo deciso penetrò dentro, le pareti della sua vagina aderivano al cazzo in una sensuale carezza, Naty sentiva quel palo caldo muoversi dentro di lei riempiendola, Sandro affondava dentro di lei con colpi decisi, facendola sussultare, lei si teneva stretta ai cazzi che stringeva, continuando a leccarli e succhiarli, i suoi umori colavano dalla sua fica scendendole sulle cosce, Naty aveva l’impressione che l’interno della sua vagina andasse in fiamme.
Sandro uscì da dentro di lei, un altro uomo si era seduto sul divano, il cazzo dritto che puntava verso l’alto, Naty salì a cavalcioni puntandoselo verso la fica, quando lo sentì sulla sua entrata si calò piano, facendolo entrare, assaporava le sensazione che le dava quel cazzo mentre entrava piano dentro di lei, si appoggiò all’uomo che cavalcava iniziando a muoversi, mentre si faceva riempire da quel cazzo si ritrovò un cazzo in bocca, adesso ad ogni suo movimento lo faceva scorrere tra le labbra, succhiandolo.
Mentre si faceva scopare sentì una lingua posarsi sul solco del suo culo, iniziando a leccarla, la lingua indugiava sul suo buchino insalivandolo abbondantemente, la lingua indugiava sul buchetto cercando di penetrarla, un dito forzò l’apertura del suo culo iniziando a muoversi avanti e dietro, un fremito percorse il corpo di Naty che si sentì sciogliere in un altro orgasmo, ansimava mentre il suo corpo si muoveva scompostamente, gli uomini si eccitarono ulteriormente nel vederla godere, Pino che la stava scopando sentiva la sua fica palpitare dall’orgasmo, Roby si era spostato dietro di lei, il suo cazzo lucido della saliva di Naty puntò al suo buchino, Pino smise di muoversi abbracciando Naty per non farla muovere, Lei sentì il cazzo appoggiarsi al suo buchino, e forzare, rilassò i muscoli, sentì il suo buchino fare resistenza, poi cedette, si sentì invadere piano dal cazzo di Roby, l’uomo faticava ad entrare, dopo qualche tentativo, entrò dentro, Naty si sentì mancare il fiato, era completamente riempita, le sembrava che i due cazzi dentro di lei le arrivassero alla gola, quando iniziarono a muoversi li sentiva muoversi dentro, strofinarsi dentro di lei, il calore al basso ventre era nuovamente insopportabile, non capiva se stava godendo dalla fica o dal culo, avrebbe voluto urlare il suo piacere, ma si trovò la bocca occupata dal cazzo rimasto, i tre iniziarono a scoparla con forza, Naty ormai passava da un orgasmo all’altro, era come inerte nelle loro mani, i tre uomini si alternavano nei suoi buchi, scopandola e inculandola in continuazione.
Naty aveva perso la cognizione del tempo, non sapeva più da quanto tempo la stavano scopando, uno schizzo caldo la colpì in fondo alla gola, facendola quasi soffocare, lei tirò fuori il cazzo dalla sua bocca ricevendo altri schizzi sul viso, con un sorriso lascivo iniziò a leccare il cazzo che se ne era appena venuto,ripulendolo, eccitati da questo spettacolo gli altri due uscirono da dentro di lei, Naty si trovo in ginocchio a succhiare i due cazzi che le porgevano, se ne vennero quasi assieme, schizzando sul suo viso, strisce bianche si disegnarono sul suo volto, scendendo sul collo, Naty iniziò a succhiare quei cazzi ripulendoli completamente.
Quando finì stanca per gli orgasmi avuti, e per il vino Naty quasi si addormentò sul divano, i Ragazzi la presero e le fecero fare una doccia, alla fine la misero a letto.
Naty si acciambellò addormentandosi.

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