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Orgia

Un bel risveglio

By 13 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Quando mi sono svegliata ero mezza intontita e quello che vedevo intorno mi confondeva.
Vedevo le gambe delle sedie e del tavolo del soggiorno di casa mia e mi ci è voluto almeno un minuto per rendermi conto che mi ero risvegliata sul tappeto. Ragionavo a rilento, mi faceva male la testa e anche nel resto del corpo non ero messa certo meglio.
Lentamente mi metto seduta sul divano e mi rendo conto di un sacco di dettagli, ma del motivo principale del perché mi ero addormentata sul tappeto non ricordo niente. Ad un tratto mentre mi guardo attorno, mi accorgo pure che sono mezza nuda, ho solo indosso la mia minigonna bianca e a quel fatto associo che ho dormito sul tappeto che era senz’altro sporco e pieno di polvere. Non è che non pulisca il tappeto anzi, ma se anche lo sbatto una volta a settimana di certo non è il massimo dell’igiene; e mi è pure rimasto il segno del tessuto su tutto il corpo; bleah.

Guardandomi attorno vedo il soggiorno con le sedie disseminate ovunque; una è pure per terra, il tavolo è affiancato alla credenza e li sopra c’è una confusione terribile, un paio di bottiglie di vino, la grappa, il baleys, il rhum, piattini pieni di avanzi di cibo, tovaglioli e un sacco di bicchieri. Ho fatto festa con altre persone e nemmeno me lo ricordo.
Per terra ci sono un po’ di tovaglioli buttati a caso, la bottiglia del martini e del succo di frutta; al che mi viene da pensare che ora ho pure il frigo a secco. Ad un certo punto noto che quello che mi sembrava un fazzoletto in realtà era un preservativo usato, storco un po’ il naso, mi alzo e mi metto ad osservare con più attenzione il mio soggiorno. Il divano è spostato dal muro e li dietro, orrore, c’è per terra la mia maglietta ed il reggiseno che raccolgo subito ed appoggio sulla spalla del divano; poi ci ripenso e li tengo in mano perché dove stavo per appoggiarli c’era un altro preservativo; che schifo.

Ero un po’ arrabbiata chi era quella bestia con cui ho fatto sesso che nemmeno li aveva buttati nel cestino o messi dentro un fazzoletto? Più mi guardavo attorno e più preservativi trovavo; in tutto sei, oltre ad un sacco di forchette sporche sparse sul pavimento un po’ ovunque. Una mia scarpa era sotto il divano e l’altra sotto un termosifone. I cuscini del divano invece non capivo perche erano finiti sulla porta che da alla cucina mentre invece un piatto con un rimasuglio di un crostino e il coltello erano a fianco del divano.
Alla fine avevo capito quello che era senz’altro successo la sera prima ma ancora non ricordavo nessun particolare. Poi sentivo proprio che dovevo andare in bagno. Vado in corridoio e c’è la mia felpa per terra e sotto la felpa le chiavi di casa; ma che bello. Passo davanti alla camera da letto ed orrore!

Il materasso è in parte per terra le coperte e i lenzuoli sono ovunque tranne che sopra il materasso, entro e vedo la bajour messa per terra anziché sul comodino dove invece c’è una bottiglia di vino’..ed un altro preservativo; proprio nessun limite al degrado.
Mentre metto a posto il materasso perché altrimenti non si riesce a passare da nessuna parte li sotto trovo un altro preservativo ma quello che vince il premio di sorpresa più inaspettata è un reggiseno nero e rosa che non è sicuramente mio; mentre osservo quello strano oggetto con una rabbia che ha ceduto posto alla rassegnazione.
Mi siedo sul letto e mentre mi guardo attorno, con un piede sposto un lenzuolo che mi rivela la presenza di una scatola di biscotti aperta e finita. Allungo una mano per prendere il cuscino che stava quasi per cadere. Spostato il cuscino trovo un altro preservativo che ha pure macchiato la federa del cuscino; che bello. I cassetti del mio armadio e del comodino sono tutti semi-aperti ci do’ un occhiata e mi sembra che non manchi nulla, anche se sembra che molte cose siano state spostate oppure che ci abbia frugato qualcuno.
Infine un ultimo particolare interessante, nell’ultimo cassetto del comodino dove ci tengo il mio vibratore dentro un sacchetto di plastica, mi accorgo che è sparito.

Rassegnata vado in bagno e mi viene in mente quella favola di quegli orsi che ritornano a casa e scoprono che qualcuno si era mangiato la loro crema; com’erano fortunati.
Ovviamente in bagno c’è il solito casino, gli asciugamani per terra o gettati alla rinfusa sulla sedia e per evitarmi un altro colpo al cuore tiro lo sciacquone del water senza nemmeno guardare cosa può esserci dentro.
Qualcuno oppure una moltitudine si è fatta la doccia perché c’è ancora un dito d’acqua un po’ ovunque. Nella doccia ancora umida sono rimasti un flacone di sapone liquido ‘. e il mio vibratore. Mi inchino per prenderlo e noto sul fondo della doccia un po di capelli e peli quasi tutti neri ma c’è ne sono alcuni biondi. Sono piuttosto stanca oramai e con questa sensazione vado a fare pipi. Faccio per abbassarmi la minigonna e vedo che attaccato dentro c’è un altro preservativo tutto impiastricciato e semi incollato. Impreco sinceramente, ma ormai stanca butto per terra la mini e finisco di fare pipi. Quando mi rialzo tutta nuda oso guardarmi allo specchio del bagno; proprio una bella scena, sotto gli occhi neanche fossi un pugile ho un paio d pestoni neri causa il trucco ormai sfatto, mentre mi fisso allo specchio esaminando i danni della notte noto dei graffi poco profondi sulle spalle, mi rigiro un po e li ho anche sulla schiena, comincio proprio a chiedermi con chi ho scopato quella notte. Mi ripulisco un attimo perché ne sento proprio il bisogno, poi quando mi spazzolo i capelli sento che ci sono un bel po di nodi, poi mi avvicino allo specchio e vedo che quei nodi sulla frangia e dietro il collo sembrano piuttosto incollati. Appoggio il pettine disgustata tentando di non pensare alla causa di quei nodi e alla fine decido di farmi una bella doccia; non era più fattibile andare avanti a quel modo.

Quando esco dalla doccia mi guardo attorno per trovare qualcosa di ancora asciutto ma ovviamente non c’è, alla fine decido di prendere il mio accappatoio che è stato appoggiato sullo sgabello e visto da fuori sembra asciutto, lo tiro su e cadono un paio di boxer ancora umidi. Dannazione ma chi è quel cretino che se ne va via senza mutande? Ovviamente ributto sullo sgabello l’accappatoio e ritorno in camera da letto per prendere un paio di asciugamani dall’armadio. Mi asciugo e mi vesto rapidamente con una vecchia tuta.

Vado in cucina, scavalco i cuscini del divano e sorpresa, la cucina è intatta e pulita, niente schifezze nel lavandino o cose simili; d’altra parte i residui del cibo e dei piatti erano rimasti nel resto della casa. Ritorno in soggiorno indecisa sul da farsi e noto che la porta di casa non è chiusa ma socchiusa. Rapidamente la chiudo e intanto mi faccio un viaggio mentale di tutti i possibili condomini che durante la notte possono essere entrati ed essersi fatti i loro porci comodi con me addormentata nuda sul tappeto. Soprattutto i due fratelli del piano di sopra; dei quali il maggiore una volta ci aveva pure provato con me, ma gli avevo servito un buon due di picche.

Lascio perdere i giri di fantasia e mi dedico alla realtà. Dovevo ricostruire quello che era successo. Vado alla ricerca del mio cellulare. Lo trovo dopo dieci minuti sopra la credenza e sotto un tovagliolo sporco. Guardo le chiamate, ne ho fatte ben 3 allo stesso numero intorno alle undici di notte di ieri sera. Il numero è di un mio amico e come d’incanto inizio a ricordare tutto.
Lo avevo chiamato perché ero stata ad una mangiata a casa di amiche e avevo bisogno di un passaggio per tornare in città perche poi dovevamo uscire. All’improvviso mi ricordo della serata con le mie amiche e anche del viaggio di ritorno con lui. Mi ricordo anche che gli avevo chiesto di fare una deviazione a casa mia per cambiarmi. I ricordi proseguono e siamo scesi dalla macchina ed abbiamo incontrato un paio di ragazzi e ragazze che il mio amico saluta e anche a me sembrava di aver già incontrato. In particolare una di quelle ragazze che aveva i capelli biondi platino praticamente quasi bianchi ero sicurissima che fosse nella mia stessa scuola a ragioneria.
Dei due ragazzi uno era piuttosto alto ma anche molto grasso, con una barba corta ma folta e i capelli neri, l’altro aveva i capelli castani ed era molto alto anche lui ed era piuttosto robusto ed in carne, ma non come il suo amico; inoltre ricordo che aveva un mascellone enorme.
La ragazza che mi sembrava di aver già visto a scuola, aveva in effetti frequentato ragioneria un anno dopo di me e la dovevo aver già incontrata diverse volte nei corridoio anche perché eravamo nella stessa sezione. Lei era più alta di me con i capelli biondo platino.
La sua amica invece era bassina, bionda con i capelli ricci e lo sguardo vivace.
Quei tipi si stavano facendo una passeggiata di sabato sera in città, cosa che mi aveva stupito. Mi ricordo comunque che siamo stati un pezzo li a chiacchierare per strada quasi davanti a casa mia per almeno mezz’ora. Erano simpatici e sembrava che il mio amico li conoscesse bene tutti e quattro.
Si stava facendo tardi e oramai non aveva più senso che uscissimo per andare a fare un giro in centro o in discoteca e mi ricordo benissimo che li avevo invitati tutti a bere qualcosa a casa mia.
Li ho fatti entrare, abbiamo svuotato il frigo e li i miei ricordi iniziano ad annebbiarsi e non riesco a ricordare null’altro.
Ma ora so con chi ho fatto festa e scopato tutta la notte.

Alla luce di questi nuovi particolari provo a richiamare il mio amico che mi aveva riportato a casa, ma non risponde; un po’ spazientita comunque mi metto a riordinare casa a partire da tutte le stoviglie sul tavolo.
Dopo un po’ mi ricordo che di solito mi piace fare foto con il cellulare in tutte le occasioni e guardo se era stato così anche la sera prima. Ci do un occhiata, apro la galleria delle foto e la prima che trovo mi stupisce non poco. La foto sembra fatta dal corridoio di camera mia, si vede anche lo stipite della porta, e inquadra la mia camera da letto. Si vede la ragazza con i capelli ricci di spalle mentre è sopra ad un ragazzo che si sta scopando che sembra essere il mio amico ma non ne sono sicura al cento per cento, tuttavia quelle gambe che si vedono sembrano magre e nessuno di quei due ragazzi incontrati sembrava avere delle gambe magre. La ragazza con i capelli biondo platino invece e a fianco a loro in ginocchio sul materasso che guarda in direzione della porta e sembra sorpresa.
La foto successiva ritrae in primissimo piano il culo di una donna; proprio un immagine a grandezza naturale del suo buco del culo. La foto successiva invece mostra sempre lo stesso sedere visto un po più da lontano; c’è una minigonna bianca tutta tirata in su che mostra tutto e sullo sfondo il tappeto del soggiorno. Erano due belle foto del mio culo insomma.
La foto successiva ancora mi ritrae sempre da dietro mentre sono carponi sul tappeto alle prese con un pompino, doveva essere senz’altro una cosa appagante perché neanche mi ricordo che mi avessero fotografata.
Le due foto successive ritraggono l’uccello barzotto e il culo peloso e grasso di uno di quei due ragazzi incontrati.
Ci sono ancora altre tre foto di me (ancora tutta vestita) che sto saltando sul divano, ma sono venute malissimo perché sono tutte in movimento.
Poi non ci sono altre foto. Dopo quella breve, ma rassicurante, galleria fotografica sono piuttosto arrabbiata, se non di peggio Il mio amico si è scopato quelle due ragazze sul mio, ripeto, mio letto e io invece ho soddisfatto i bisogni sessuali di quei due ragazzi per terra sul tappeto. Sul mio letto ci hanno fatto sesso delle persone e la sottoscritta non era inclusa, mamma mia che rabbia!

Passati dieci minuti e sbollita la rabbia riprendo a pulire i piatti; quando suonano alla porta. Sorpresa; è la ragazza con i capelli biondo platino. La faccio accomodare e intanto penso a come ucciderla, poi lei mi spiega che era tornata per aiutarmi a pulire perché si vergognava di come avessero lasciato nel caos casa mia la notte prima. Decido che l’avrei uccisa dopo che mi avesse aiutato a pulire.
Iniziamo a pulire casa, le assegno gentilmente il bagno con gli asciugamani da stendere e il pavimento su cui passare lo straccio, le chiedo gentilmente anche chi avesse usato il mio vibratore, e a quanto pare se lo erano usato lei e la sua amica senza tanti complimenti.
Comunque mentre puliamo mi faccio raccontare il resto della storia, a partire da dove me la ero dimenticata io.

Abbiamo iniziato svuotandoci in neanche dieci minuti un paio di bottiglie di vino, e fin li qualcosa me la ricordavo pure io, poi siamo passati ai liquori; all’inizio chiacchieravamo di cose divertenti oppure stupide che ci erano capitate, poi con i super alcolici, le patatine, pane e marmellata sono partiti i giochini stupidi come colpire con un dito una forchetta poggiata sul bordo del tavolo per lanciarla il più lontano possibile oppure chi si scolava un bicchierino di baleys senza sputare niente mentre gli latri gli facevano il solletico. Fin li nulla di speciale cose già viste e fatte altre dozzine di volte in dozzine di posti diversi.
Poi la ragazza con i capelli biondo ricci è andata in bagno con il suo ragazzo, quello con i capelli castani, e quando sono ritornati lei era in reggiseno e lui senza maglietta che rideva e si sbaciucchiavano di gusto. Abbiamo fatto partire un paio di canzoni da un cellulare e abbiamo fatto finta di ballare per un po’. A quanto pare poi mi sono messa a saltare sul divano e le foto che avevo trovato di quel’attimo sono state fatte in quel momento.
La mia esibizione a quanto pare dev’essere piaciuta perche gli altri due ragazzi con ancora addosso una maglietta se la sono tolti e me l’hanno lanciata. Io evidentemente euforica in piedi sul divano mi sono tolta le mutande e gli e le ho gettate di rimando. A quel punto la ragazza con i capelli biondo platino è salita sul divano tentando di farmi calmare un po.
A quanto mi dice lei io dovevo aver confuso le sue intenzioni e quando è salita l’ho baciata e lei confusa si è bloccata per un attimo, io ne ho profittato e l’ho fatta stendere sul divano e mi sono avvinghiata al suo corpo.
Lo so che detta così sembra che io abbia dato inizio a tutta la bolgia, ma a pensarci bene è proprio una delle cose che io di solito faccio.
Continuando il racconto la ragazza bionda voleva un attimo prendere le distanze, ma il suo ragazzo, quello alto e grasso con la barba l’ha incitata a continuare per vedere fino a che punto io mi volevo spingere. Poi io sopra di lei ho iniziato a spogliarmi togliendomi la maglietta e il reggiseno lanciandoli dietro il divano. Immagino proprio la faccia di quei ragazzi mentre io mi esibivo in quella scena hard.
Poi anche la ragazza con i capelli ricci si è tolta il reggiseno e jeans e in mutande ha incitato i ragazzi a spogliarsi anche loro. Cosa che hanno subito fatto. Il ragazzo grasso ha poi aiutato la sua ragazza a divincolarsi dalla mia presa.

Mentre mi veniva raccontata la storia, quasi non sapevo se mettermi a ridere o piangere; comunque mi feci raccontare come andò a finire. Non che ci fosse poi molto da raccontare mi fece la tipa. Lei e la sua amica si imboscarono in camera da letto con il mio amico, mentre io me ne rimasi con quei due ragazzoni sul divano.
Più tardi la tipa venne a dare un occhiata a quello che succedeva in soggiorno. Un po’ imbarazzata mi disse che mi trovò mentre facevo un pompino al suo ragazzo e l’altro che da dietro stava cercando di mettermelo nel culo, poi se ne era ritornata di la in camera da letto.
Rimango lì a rimuginare su tutta la nottata, ma in effetti non ne ho nessun ricordo su come era finita e non sapevo bene che fare.

Finisco di pulire pensando a chi avrei potuto incontrare per strada il successivo week-end.

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