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Orgia

un perizoma bianco

By 17 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

un perizoma bianco

faceva molto caldo quella mattina di luglio.
alice era appena tornata dal lavoro, il tempo di una doccia, una bella spalmata di crema e poi via a prendere il sole. la sua pelle abbronzata spiccava sul costume bianco ridottissimo, i capelli rossi sciolti sulle spalle mentre si stendeva sul lettino nel giardino di casa sua.
la tensione piano piano stava sparendo, alice si rilassava e pensieri poco pudici contribuivano a creare quello stato di eccitazione che piano piano cresceva dentro di lei. ad occhi socchiusi ripensava all’ultima volta in cui si era incontrata con alessio, all’odore del suo corpo, alla sua lingua, al suo corpo, anzi alla sua fica, che reagiva al contatto con le sue mani. mai aveva provato una simile sensazione, nessuno dei suoi amanti aveva mai saputo portarla sull’orlo della pazzia cosi come aveva fatto alessio. la sfiniva, e piu la sfiniva piu lei desiderava il suo corpo, le sue mani, il suo cazzo.
un rumore dall’altra parte della recinzione la fece sobbalzare.
si alzo dal lettino, si guardo’ intorno ma non vide nessuno. noto’ pero’ i suoi capezzoli turgidi. un sorriso si stampo’ sul suo volto mentre si rimetteva giu’, slacciandosi il reggiseno ed infilando quel poco di costume che le copriva il sedere in mezzo alle chiappe.
sara’ stato il caldo, i pensieri, la voglia di ciucciare ancora quel pisellone scuro che comincio’ a toccarsi.
le sue mani seguivano la strada tracciata da alessio, toccavano gli stessi punti, le sue dita frugavano il suo sesso cosi come lui aveva fatto ed il suo corpo rispondeva allo stesso modo. la sua fica si dilatava in modo osceno producendo dei rumori. stava raggiungendo l’orgasmo e sapeva bene che sarebbe stato il primo di una serie infinita, cosi come le capita quando fa l’amore con alessio.il reggiseno per terra, le mutandine bianche zuppe dei suoi umori attaccate alla spagliera di una sedia, alice ciacque nuda, a gambe divaricate in una posizone oscena con una mano che frugava il suo sesso e l’altra che si strizzava le tette prosperose.
di nuovo un rumore. alice si guardò intorno, cercando di individuare la fonte.
all’improvviso percepì una presenza, a ridosso della recensione, in mezzo alle piante della siepe. sara’ un uomo? o forse solo un animale?
incuriosita riprese i suoi giochi erotici spostandosi in una posizione favorevole ad un eventuale guardone. basto’ poco che si udi una voce che implorava di smettere, che non resisteva piu’ e che aveva voglia di saltare la rete per darle cio che desiderava.
nuda, capelli sciolti e tette al vento si alzo’ dal lettino e si diresse verso la recinsione.
quello che vide la lascio basita.
un ragazzo biondo, circa 20 anni, con un fisico asciutto ed abbronzato stava dall’altra parte della rete, nudo, con un cazzo di notevoli dimensioni in tiro.
se lo menava, alternando fasi violente a semplici carezze. aveva seguito i movimenti di alice sin dall’inizio e stava mettendo in mostra i suoi attributi, sperando di poterla fottere.
alice ebbe un sussulto nel vedere quella mazza svettare, dura e pulasante. in effetti aveva voglia del cazzo di alessio, ma sapeva bene che quel gran figlio di puttana probabilmente, a quest’ora stava trombando qualche altra porca. questo pensiero le fece scattare la voglia di vendetta. chiamo’ con una scusa il ragazzetto alla recinzione, allungo’ vogliosa le sue dita attraverso le maglie della rete sino ad accarezzare la cappella turgida. il pensiero di alessio che sfondava il culo ad un altra le abbasso’ le difese e senza pensarci due volte chiese allo sconosciuto di infilare il suo cazzo in una maglia cosi da poterlo ciucciare.
il pischello non se lo fece ripetere due volte e le mise il suo magnifico cazzo a disposizione. l’odore le arrivo’ al cervello, alice non si nascose il desiderio del cazzo di alessio al posto di quello dello sconosciuto. ma dove stava alessio e sopratutto con chi? invito il ragazzo a fare il giro della recinzione sino al cancello. nel fratempo prese il cellulare e chiamo alessio.
“ciao bel moro, che fai?”
“niente, sto stravaccato sul letto…pensavo a te, in verita”
“ah si? e che pensavi? a quanto sono porca?”
“porca? dio mio, l’ultima volta hai superato te stessa, lo sai che adoro fare l’amore con te.”
“come mai non sei a letto con qualcuna delle troie che ti scopi di solito?”
“in verita’ pensavo di fare un giro in moto dalle parti tue.”
un pensiero baleno’ nella mente di alice.
“quanto ci metti ad arrivare?”
“diciamo 15 minuti.”
“bene, ti aspettiamo.” e riattacco’.
fece accomodare il ragazzo su una sdraio, gli servi un drink e mentre lui sorseggiava il cuba libre lei comincio’ a spompinargli il cazzo. piano piano il biondino si sciolse, comincio ad accarezzarle i capelli, la schiena. lei, delicatamente, punto’ la verga sulla sua fica. a quel punto il ragazzo cambio’ radicalmente il suo atteggiamento. da impacciato casinista si trasformo’ in un potente stantuffatore. la giro’ penetrandola da dietro, appoggiata con i gomiti al tavolino di bambu’, una gamba a terra ed un altra appoggiata sull’avambraccio del ragazzo. senti la moto di alessio arrivare mentre il cazzone del biondo stantuffava la sua fica allagata. alessio si trovo’ davanti una scena degna di un film di rocco siffredi. alla sua vista lei gli grido’ che voleva il suo cazzo per godere. alessio non se lo fece ripetere due volte. butto’ a terra il suo giacchetto di pelle, slaccio i pantaloni e sfodero’ il suo arnese gia duro. alice non poteva desiderare altro. stava rendendo pan per focaccia al bastardo mignottaro facendosi fottere sotto i suoi occhi da un cazzone di tutto rispetto ma al tempo stesso godeva di quegli odori e sapori che ben conosceva e per i quali impazziva.
“zoccola, chi cazzo &egrave questo?”
“mmmmmm….mmmmmmmmm…..”
“si….spompinami il cazzo che adesso ti aggiusto io.” le disse alessio.
se lo faceva arrivare in gola, aveva voglia di dissetarsi a quella fonte che ben conosceva ma voleva altresi’ approfittare dell’occasione che si presentava.
“vi voglio tutti e due dentro!” urlo’…
alessio guardo’ negli occhi il biondino che si stacco’ da lei.
“a bello, non so che sia successo ne voglio saperlo. si stava facendo scopare da te, direi anche con piacere visti i suoi occhi…beh…tu continui a scoparla, il suo culo &egrave solo roba mia.”
a quelle parole il biondino si stese e alice gli monto’ sopra, rinfoderando la sua spada nella sua fica. comincio’ a muoversi lenta. alessio la guardava pronto a trovare il momento giusto per fotterle il culo. non appena lai si chino’ avanti lui si abbasso’ e comincio’ a leccarle il culo. il mix di odori e rumori era incredibile. odore di fica, del cazzo del ragazzo, degli umori di entrambi…quasi non c’era bisogno di leccare nulla, sarebbe entrato da solo senza problemi. si mise dietro di lei, appoggio’ il cazzo sul buco del culo ed attese. stimolata su entrambi i canali alice fece in modo di far entrare la punta nel suo culo in modo che cominciasse a sentire entrambi i cazzi e far si che gli stessi si sentissero fra di loro. stava impazzendo. il suo culo si dilatava come non mai mentre cavalcava il suo giovane e ben dotato amante mentre il cazzo di alessio entrava, risucchiato, sempre di piu. alice era posseduta da due cazzi contemporaneamente e sempre piu’ violentemente. urlava, gemeva, si torceva i capezzoli duri e spingeva sempre piu’ decisa il bastone di alessio sempre piu’ in fondo. i due cazzi avevano preso il ritmo e si alternavano, il biondino era giovane ma sicuramente grande amatore di esperienza. alice aveva un occhio clinico per gli amanti. il ritmo aumento’ vertiginosamente, oramai ognuno andava per se. alice godeva a ripetizione, urlando tutto il suo piacere, il biondino dopo un po raggiunse l’orgasmo mentre alessio continuava a stantuffarle il culo ormai oscenamente sfondato. una libidine violenta si era impossessata di lui. la fece scendere dal biondo che si mise da una parte a guardare la scena e continuo’ a trombarla sin tanto che anche lui raggiunse l’orgasmo. alice senti il copioso fiotto caldo riempirle le viscere e continuo’ a godere, ogni spruzzo era un pezzo in piu’ di un collage di orgasmi. alessio lo sfilo da quello che era diventato negli ultimi minuti il suo unico desiderio. il buco che apparve ai suoi occhi era di dimensioni veramente spaventose. crollarono entrambi esausti. il biondino raccolse la sua roba, saluto alice con un lungo bacio in bocca e riprese la sua strada. alice ed alessio rimasero soli, occhi negli occhi, libidine ed energia allo stato puro.
“hai visto, bastardo? appena mi giro trovo qualcuno che muore dalla voglia di fotremi.”
“conoscendoti non ho dubbi…sei un dono della natura”
“tu invece…porco…hai sempre mille donne intorno…”
“gelosa?”
“mmm…un po…ma stasera mi sono vendicata!!”
“mi piaci alice…da impazzire…”
le loro lingue si intrecciarono in un lunghissimo bacio mentre i loro cuori pulsavano all’unisono.

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