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Orgia

Una Cena Particolare

By 20 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao eccomi qui, sono passati tanti anni dai racconti di gioventù (“Due Cugine per Me” e “Vancanza in Tunisia”); adesso ho 28 anni e

non sto più con la splendida Laura ma sono felicemente Single ed anche lo stile di scrittura non è più lo stesso, spero vi piaccia lo

stesso.

Il lavoro, gli studi, le esperienze della vita ci hanno allontanato e portato lontano; oramai io lavoro stabilmente al Nord e la mia Laura,

anzi ex Laura ha preso il largo, fa la hostess per una nota compagnia di Crociere.

Ogni tanto ci sentiamo per i rispettivi compleanni e feste comandate ma sono passati anni dall’ultima volta che ci siamo visti.

In settembre 2009 ricevo una telefonata da uno strano numero dall’estero:

“Ciao Royy sono Laura, domani attracco a Genova rimango un solo giorno dai vediamoci per una cena”

Era venerdì sera e non potevo assolutamente mancare a quell’occasione e poi avevo davvero piacere di vederla anche se sapevo che

non sarebbe successo nulla.

Così fù, ci incontrammo e come due buoni amici cenammo e ci raccontammo gli anni di vita trascorsi l’uno lontano dall’altro.

Era diventata ancora più bella, una vera e propria donna, capelli lunghi color rosso mogano con venature ramate, con una stupenda

frangetta squadrata come si porta adesso, un vestitino a tubino nero modello hostess, tacchi non troppo lunghi ed un filino di trucco

come piace a me.

Il resto era tutto nel suo fisico mozzafiato: una terza di seno lasciata in un

perizomino che sembrava invisibile se non quando la luce della stanza la ricopriva in controluce.

reggiseno che a stento tratteneva le sue forme e un

Quella sera tra noi non successe nulla purtroppo, non so se per colpa mia o perché era meglio che non succedesse ma parlammo tanto

e di tante cose e ovviamente anche dei miei racconti:

“Ne hai scritti altri di racconti?”

Ed io:

“Avrei voluto ma dopo un anno ci siamo lasciati” e le sorrisi…

E lei guardandomi negli occhi mi rispose:

“Ma di quella famosa cena non hai scritto più, ricordo che volevi farlo”

Vidi nei suoi occhi un lampo di fuoco e passione e per un solo secondo sembrò che non ci fossimo mai lasciati ma poi tutto tornò

come prima e quella luce si spense subito.

“Ma no, sai che non lo ho fatto e poi te ne avrei parlato prima di farlo; non avrei mai scritto qualcosa su di noi senza dirti nulla: sai

come sono fatto”

Lei mi prese la mano sul tavolo, si alzò e avvicinandomi a me mi diede un bigliettino da visita con il numero di cellulare, che già

avevo, ed un indirizzo di posta elettronica, sussurrandomi:

“Voglio che scrivi il racconto di quella sera e me lo mandi per mail, così quando sono triste e giù penso a quando ero felice”

Si allontanò per andare in bagno e potei ammirarla in tutto il suo splendore, mentre percorreva il lungo corridoio che la separava dalla

Toilette vedevo persone dai 15 agli 80 anni che giravano lo sguardo per osservarla mentre cavalcava il pavimento.

Mi ribollì il sangue per la gelosia ma forse era solo la rabbia di aver lasciato che quella ragazza spettacolare potesse scapparmi via.

Era la prima settimana di Settembre, ultimi giorni di vacanza prima di riprendere in mano i libri dell’ Università.

Giù in Campania, dove ero prima di trasferirmi, faceva ancora caldo molto caldo, avevamo deciso di andare a cena in noto ristorante

della zona con una coppia di amici: Sandro e Roberta.

Lei era una carissima amica di Laura dall’infanzia mentre Sandro era il suo nuovo ragazzo da qualche mese ma noi non lo

conoscevamo tanto bene al di là di qualche caffè preso al Bar.

Laura era molto felice di quella cena perché per un motivo o per un altro era diverso tempo che non vedeva la sua amica.

Ma più che felice era anche particolarmente eccitata e mentre stava preparandosi per la cena iniziò a parlarmi di Sandro:

“Sai Royy, Sandro è proprio un bravo ragazzo, oltre ad essere molto carino, non fa altro che riempire Roberta di regali e poi si vede

che le vuole proprio bene. Roberta è stata proprio fortunata ad incontrarlo, pensa che la sera che lo ha conosciuto in quel locale c’ero

anche io con Roberta e per tutta la sera lo abbiamo mangiato con gli occhi ”

Un po’ infastidito per questa sviolinata un pò inopportuna risposi freddamente:

“Potevi metterti tu con lui!!” e continuai a insaponarmi il volto con la schiuma da barba.

Laura capì e spegnendo il phon ancora con i capelli umidi si avvicinò a me.

Era stupenda, accappatoio bianco, un pò corto e infeltrito dai tanti lavaggi, che metteva in risalto le sue splendide gambe ancora

abbronzate e poi quel profumo misto di donna e di bagnoschiuma mi faceva impazzire.

Non curante di quello spettacolo continuai a rasarmi, quando lei con il braccio sinistro mi fermò la mano e mi sussurrò all’orecchio:

“Io sto con te e basta”

In un secondo l’accappatoi che era solo tenuto dalla sua mano si apri di pochi centimetri giusto il tempo per godere di uno vista

inaspettato, si era depilata facendosi il biscottino, un ciuffetto rettangolare saliva dalle grandi labbra fino ad arrivare al pube.

Un brivido non so se per la visione o per la lingua di Laura che aveva sfiorato il mio orecchio mi percorse tutto il corpo lasciandomi

quasi immobile.

Stavo quasi per tagliarmi e mi ci vollero due secondi per riprendermi e dirle:

“Mhhh vedo che abbiamo fatto il biscottino, forse è per Sandro” e dolcemente con le mani ancora bagnate accarezzai quei cm di pelo

così perfettamente squadrati.

Mi beccai da Laura un sonoro:

“Cretino!!!”

E subito si allontanò sculettando come solo lei sa fare.

Erano le 20:00, come sempre in ritardo e dovevamo ancora raggiungere Roberta e Sandro al ristorante per le 21 così accelerammo i

preparativi.

Io mi vestii sobriamente, nulla di particolare un bel jeans attillato come piace a Laura, stivaletto nero con un pò di tacco per essere un

po’ più alto del mio metro e 77 cm e camicia nera e giacca. Insomma sportivo ma anche elegante o almeno così credevo.

Ero di là in bagno che finivo di pettinarmi e dallo specchio potevo scorgere la preparazione di Laura.

Aveva deciso di mettersi in tiro alla grande, gia il pomeriggio era stata dal parrucchiere con Roberta; era li seduta ai piedi del letto con

i suoi lunghi capelli neri scalati leggermente dietro.

Indossava autoreggenti neri, perizoma semplice e reggiseno a balconcino ovviamente abbinato, era un incanto vederla mentre si

preparava.

Per l’occasione voleva agghindarsi in maniera sublime, data l’aria fresca dell’estate aveva optato per un vestito da sera nero, lungo

fino alle caviglie, ma con scollatura e spacco laterale.

Le bretelline erano quasi inesistenti, si allungavano morbidamente sopra il seni, prima di cedere il passo alla leggerissima stoffa che

avrebbe avuto il compito di coprire il suo corpo fantastico.

L’abito era aperto anche dietro e con le spalline trasparenti rendeva la schiena di Laura completamente nuda infine scarpe con tacco

non altissime per poter magari fare due salti dopo cena.

Il tutto condito con il classico trucco leggero di Laura che le donava quell’aria sbarazzina da ragazza ma con una forte essenza di

donna e femmina.

Siamo pronti finalmente, raccolgo le ultime cose portafogli, orologio e chiavi della macchina e quasi per magia io e Laura incrociamo

gli sguardi e la vedo finalmente pronta venire verso di me, sorrideva, sapeva di essere stupenda, camminava e ad ogni movimento,

doveva portare la mano al petto per impedire alle sue tette di saltar fuori dal vestito.

La osservai meglio e mi resi conto che era semplicemente incantevole, il vestitino spiegazzato e ancora non sistemato, due cosce ben

tornite, i suoi lunghi capelli scuri leggermente mossi contornavano il viso nel quale splendevano i suoi due grandi occhi verdi.

Le labbra non troppo carnose erano un invito ad essere baciate, insomma una vera dea, una irresistibile e attraente creatura della quale

era impossibile non sortire il fascino.

Rimasi impietrito e immobile per una seconda volta, mi passò davanti, si avvicinò e avvinghiandosi mi diede un bacio con la lingua.

Sentivo le sue tette premere sul mio petto ed un pò per il bacio, un pò per le tette ebbi un’erezione istantanea.

Forse Laura la potè percepire attraverso la patta dei jeans perché stringendomi le mani al sedere avvicinò il mio bacino al suo e disse:

“Mhhh quasi quasi disdico e chiamo Roberta“ e allontanandosi sghignazzando “Ti piacerebbe vero, dai andiamo! Allora dai non

rimanere li impalato abbiamo solo 30 minuti per arrivare al locale”

Giusto il tempo di riprendermi per quella visione e le dissi:

“Voglio sperare che non hai finito di sistemarti, ti balla tutto li davanti ”

“Si si, padrone“

Un pò sbuffando ed infastidita si sistemò bene il reggiseno così che il vestito potesse meglio contenere le tette.

Guardandola negli occhi vedevo una strana luce in lei, si percepiva che era euforica, eccitata, come mossa da un sentimento, uno

stimolo, quasi un qualcosa di strano, di nuovo: insomma quella sera era diversa.

Mi precipitai alla porta per iniziare a chiamare l’ascensore e guadagnare qualche minuto, ma mi accorsi che l’ascensore era gia al mio

piano così rientrai in casa per spegnere le ultime luci, inserire le chiavi nella toppa della porta e chiamare Laura che a causa del buio

non vedevo da nessuna parte.

“Laura ma dove sei? Dai facciamo sempre tardi“

Eccola, finalemente la vedo, tutta pronta e preparatissima per uscire avvicinarsi a me, per uscire Laura è costretta a passarmi davanti

creando un gioco di incastro con me che appoggiato alla porta stessa me la sento strusciare sul mio cazzo.

“Dai Laura che fai, è tardi non possiamo sempre fare queste figure”

E lei:

“Si hai ragione ma proprio non ci passo, non è colpa mia” e con la mano indica il mio cazzo.

“Hai visto anche tu, bisogna farlo sgonfiare“ sorridendo mi sussurra all’orecchio mentre mi tiro la porta di casa e cerco di chiudere

con le chiavi.

Ma neanche il tempo di fare due mandate alla porta che con un movimento felino Laura si piega in avanti e coperta dal semibuio del

pianerottolo è lì in ginocchio che mi ha già slacciato la patta dei pantaloni.

In un attimo le sue voraci mani hanno aperto i pantaloni ed hanno anche liberato dagli slip il mio cazzo che svetta fuori dalla patta.

Senza preamboli o preliminari Laura inginocchiata oscenamente sul pianerottolo della nostra casa intorno alle 20 di sera ha ingoiato

tutto il mio cazzo ed inizia un sublime ma repentino bocchino

“Laura ma che fai, dai potrebbero vederci, se la signora di fronte apre la porta come facciamo, dai staccati non è il momento”

Laura ingoiò il mio uccello per altre due volte e dopo aver mugugnato un pò mi disse:

“Mhhh, vorrei smettere ma se non togli la mano dalla mia testa come faccio”

E subito si rifondò sul mio cazzo.

In effetti non me ne ero accorto ma mentre il mio cervello diceva di smettere, la mia mano appoggiata dolcemente sulla sua nuca le

dettava i tempi.

“Sei proprio una porca” le dissi

“Anche se non è il momento un pompino da te lo accetto sempre, dai continua”

E con la mano destra mi intrufolai nella scollatura del suo abito per toccarle le tette.

La potevo vedere attraverso lo specchio posizionato all’ingresso, era piegata con le cosce aperte, con una mano accompagnava l’abile

lavoro di bocca mentre con l’altra mi stimolava le palle.

Mi accorsi anche che non portava nulla sotto il vestito nonostante la avessi vista prima indossare un perizoma nero.

Così sotto ero completamente nuda, a parte due autoreggenti che spuntavano sbarazzine dal vertiginoso spacco laterale e il reggiseno

all’interno del quale avevo già messo una mano.

Laura infatti dopo mi riferì che la gentilissima commessa che le aveva venduto il vestito aveva dichiarato la totale incompatibilità di

tale indumento con qualsiasi capo di intimo e così si era ricordata di togliere il perizoma, che troia la mia Laura.

Mi piegai ancora ulteriormente, inginocchiandomi un po’ per passare la mia mano dalle tette alla sua fica, era completamente bagnata

e non ebbi difficoltà ad inserire l’indice dentro, mentre piegato le spingevo il mio cazzo sempre più in gola fino a farla mugulare più

forte non so se per la spinta o per il mio dito che aveva in fica.

Era fantastica, di solito mi faceva godere con dei pompini certosini, sapeva che mi piaceva vederla in faccia mentre lentamente saliva

e scendeva sul mio cazzo, vedere i suoi capelli muoversi sinuosamente a ritmo delle sue pompate, alternare leccate a ingoiate, sentire i

suoi mugolii soffocati in gola dal mio cazzo; invece ora era diverso, era una sorta di sveltina, lo succhiava forsennatamente come se

non avesse mai visto un cazzo.

Per agevolarla ed evitare che potesse interrompersi le tenevo, con entrambe le mani, i capelli dietro la nuca approfittandone per

dettarle anche il ritmo.

Con quel ritmo stavo quasi per venire quando sentii richiamare l’ascensore, pochi secondi di lucidità e capisco che c’e’ qualcuno a

piano terra che lo ha chiamato e forse sta salendo.

“Dai, Laura fermati, sta salendo qualcuno, ci possono vedere attraverso la finestrella dell’ascensore, dai ci conoscono tutti nel palazzo”

Un ultima leccata e Laura con la faccia di una bambina a cui le è stato tolto il giocattolo si rialza e frettolosamente tenta difficilmente

di far rientra il mio cazzo nelle mutande attraverso la patta dei pantaloni.

Un po’ affannati e dopo esserci frettolosamente sistemati ci avviamo all’ascensore quasi per vedere la faccia della persona che aveva

disturbato il mio divino pompino quando sento l’ascensore fermarsi al piano inferiore, rumore di porta che si apre, rumore di porta

che si chiude e poi silenzio.

Come un pazzo in preda ad un raptus con una mano tento di riaprirmi la patta dei pantaloni e con l’altra mi avvicino a Laura e la

invito a terminare il lavoretto che aveva iniziato.

Laura scanza la mano dal suo collo e con la stessa chiama l’ascensore dicendo:

“E’ tardi sono 20:30 dovevamo essere già sotto casa di Sandro e Roberta” e saltellando rientra in casa e uscendo con il perizoma in

mano dice:

“Forse è meglio che le rimetto mi sa che te ne sei accorto”

Ed io:

“Forse è meglio!! Cammina dai”

Ancora un pò sconvolto ci dirigiamo in fretta sotto casa di Sandro e Roberta con circa 20 minuti di ritardo, classico squillo sul

cellulare e dopo 5 minuti finalmente li vedo uscire insieme dal portone mano nella mano.

Sandro indossava un pantalone classico da ufficio, camicia a righe modello slim di quelle che esaltano il fisico e avvolto sopra le

spalle un maglioncino di filo, stile figlio di papà; non ricordavo fosse così alto forse 1 ,85 e comunque sicuramente un bel ragazzo.

Ma fu quando vidi Roberta che rimasi abbagliato dalla sua bellezza: era una splendida rossettina con occhi verdi scuro e una bocca

leggera e sensuale.

Non era molto alta, statura normale per una ragazza 1,60 circa ma con i tacchi faceva la sua porca figura.

Conoscevo già Roberta, avevo già ammirato il suo corpo al mare ed in particolare il suo seno, aveva un seno abbondante tenuto a

bada da un leggero maglioncino viola a collo alto che però lasciava disegnate le sue prorompenti tette.

Il suo bel culo era fasciato da una stretta gonna longuette nera, che metteva in risalto le sue generose curve e faceva intravedere

maliziosamente il bordo del casto slip che indossava.

Nonostante fosse vestita in modo molto semplice e avesse una faccia da bravissima ragazza veniva proprio da spogliarla con gli occhi:

una ragazza con la faccia e il cuore da angelo ma il fisico da porca: uno spettacolo insomma.

Io e Laura usciamo dall’auto per i classici saluti: calorosa stretta di mano tra me e Sandro e classici bacetti sulle guance tra

femminucce e maschietti.

Ma nel salutare Laura, Sandro esclamo:

“Complimenti sei davvero in tiro, vedi che stasera non esci per andare a caccia di uomini, non vorrai mica farci litigare e fare a botte

con qualche balordo che ti molesta”

E abbracciandosi si salutarono.

Laura subito ribattè:

“Non ti preoccupare so mettere a posto i mandrilloni come te, anzi visto che fai tanto lo spiritoso vieni dietro con me, così se fai

ancora il cretino ti sistemo io per le feste e poi Roberta soffre l’auto e va a finire che ci rovina la serata come sempre”

Lessi negli occhi di Roberta un pò di fastidio per la troppa confidenza che i due dimostravano.

Infatti nell’entrare in macchina Laura e Sandro iniziarono a spingersi con il bacino come per fare a gara a chi entrava prima fino a che

Laura ebbe la meglio e con una gomitata allo stomaco si intrufolò per prima in auto ma nel farlo inevitabilmente fini per strusciare il

suo bel culo sul pacco di Sandro.

Come se non bastasse Laura, nel sedersi fece inopportunamente salire la gonna mettendo in mostra le sue cosce abbronzate e forse

anche il perizoma.

Il tutto fu notato sia da me che da Sandro.

Il locale dove avevamo prenotato era un locale un pò fuori mano ma molto carino e con un ottimo panorama quindi impiegammo una

buona mezzora per arrivare e durante il tragitto parlammo e scherzammo del più e del meno.

Finalmente ci sediamo, una serata calda con l’aria frizzante, la tavola apparecchiata fuori sulla terrazza in una sorta di giardino con

vista mare; iniziamo ad ordinare: antipasto, primo e secondo, il tutto condito con un bel vino rosso 13,5 gradi.

Le ragazze continuavano a parlare, scambiarsi inciuci, gossip, segreti sussurrati nelle orecchie e io e Sandro invece parlavamo di

calcio, lavoro e di come fosse piacevole quella serata.

C’era sempre stata un po’ di sana sfida tra di loro, sin da bambine, dovuta alla diversità di carattere che c’era: Roberta era sempre

stata più brava a scuola, anche a casa non aveva mai dato problemi, era reputata la classica brava ragazza ed anche negli amori la sua

vita era stata caratterizzata da poche storie, tutte serie e lunghe e pochissimi valzer di ragazzi e fidanzati, ben diversa invece la mia

Laura sempre in bilico a scuola con promozioni sofferte, sempre casini a casa ed in strada e soprattutto tanti fidanzati prima di me.

Laura in più accusava sempre Roberta di essere un po’ bacchettona, di non saperci fare con i ragazzi.

Sandro continuava ad essere il nostro sommelier, chissà perché finiva sempre con il riempire il bicchiere di Laura che oramai era

evidentemente un pò brilla; Roberta aveva smesso di bere già al primo piatto mentre io con moderazione seguivo il susseguirsi dei

brindisi.

Si era fatto abbastanza tardi ed il ristorante iniziava a svuotarsi e rimanemmo quasi soli nella saletta all’aperto dove ci avevano

preparato il tavolo.

Continuiamo con un giro di dolci, liquori, caffè e ammazzacaffè; eravamo talmente soli e tranquilli che il proprietario permise

addirittura a Sandro di poter fumare al tavolo.

L’alcool iniziava a fare il suo effetto e tra una risata ed un brindisi il discorso finì inevitabilmente sul sesso: storie di ex, paragoni con

fidanzati e fidanzate di amici, luoghi comuni sui ragazzi di colore ect ect.

Laura e Roberta si alzarono per andare in bagno: Laura a causa dell’alcool ondeggiava più del solito, ogni passo ancheggiava

paurosamente il suo bellissimo culo, la stoffa leggera del vestito che indossava scendeva morbidamente sulle sue forme e metteva in

risalto il culo.

Roberta invece camminava più sicura e dritta ma era un incanto anche lei.

Avevano due fisicità e personalità completamente diverse:

Laura carattere forte e dominante, alta più di Roberta, magra, con un fisico asciutto e atletico, un culetto da modella ed una bella terza

scarsa di seno e soprattutto sempre abbronzata.

Roberta invece timida e a volte un pò impacciata, alta un metro e 60 circa con un bel fisico mediterraneo, senza esagerare tipo

Manuela Folliero, un bel culone alto, belle cosce tornite e soprattutto una 4 abbondante di reggiseno.

Oltre ai camerieri, anche Sandro rimase abbagliato da quello spettacolo tanto che in segno di scherzo gli passai più volte la mano

davanti agli occhi e gli dissi:

“Spero stia guardando il culo della tua di ragazza” e lui mi rispose “ Certo che si, allora mi sa che guardiamo tutti e due la stessa

cosa?“

E ci mettemmo fragorosamente a ridere.

Sandro era simpatico, andavamo d’accodo ma non mi piaceva molto, aveva sempre quell’aria da furbetto e non riuscivo mai a capire

cosa stesse pensando e cosa avesse in mente.

Era tardi, chiediamo il conto, ci offrirono un ultimo giro di limoncelli e così ci incamminiamo verso la nostra auto.

Laura e Sandro sembrano i più alticci di noi, ma anche Roberta non è completamente sobria, l’unico in grado di guidare e di non

rischiare punti sulla patente sono io.

Apro l’auto e stavolta Laura e Roberta si posizionano dietro e nonostante Sandro faccio lo scemo facendo la finta di passare anche lui

dietro in mezzo alle 2 dee alla fine si posiziona davanti di fianco a me.

Stavolta nel salire dietro tocca a Roberta farci vedere le sue grazie, infatti in un attimo la sua gonna castigata le sale vertiginosamente

scoprendo le sue fantastiche cosce.

Roberta:

“Cazzo dai non state tutti a guardare. Ma non avete mai visto delle gambe ”

Subito si sistemò ma nel farlo con troppa foga finì per tirare troppo giù la gonna verso il basso mostrando così stavolta l’inguine e

parte degli slip che indossava.

Laura, nel frattempo, le sfiorò la pancia esclamando:

“Hai proprio un bel monte di venere ma questi, indicando un piccolo ciuffo di peli che faceva capolinea dagli slip, ai ragazzi proprio

non piacciono, te lo detto un sacco di volte, hi hi hi hi”.

E così dicendo, in un secondo apri a più non posso lo spacco laterale del suo vestito e scansando lo slip verso il basso ci fece

ammirare,senza far vedere la fica, il suo di monte di venere dal quale non sporgevano peli.

Scoppiammo tutti in una sonora e fragorosa risata: forse il limoncello ci era salito in testa tutto d’un botto.

Arrivammo sotto casa di Sandro e Roberta cantando e urlando come degli ubriachi e loro ci invitarono a salire per un caffè per

riprenderci un po’.

Saliti sopra Sandro e Roberta ci fecero lasciare i cappotti in camera da letto dove non potei non notare un grande specchio di almeno

due metri posto sulla parete di fronte al letto matrimoniale.

Laura notando che mi ci ero soffermato disse ad alta voce:

“Cosa stai immaginando porcello lo vorresti mettere anche in camera nostra vero? Chissa quante maialate ha visto questo specchio?“

Roberta allora le rispose:

”Ma che dici, serve per truccarmi e vestirmi meglio “

Esclamammo tutti un:

“Si si certo….. “

E Laura le diede anche un bello spintone.

Le ragazze erano più stanche di noi, forse anche per i tacchi alti, così decisero di andare a darsi una sistemata in bagno mentre Sandro

aveva iniziato a preparare il caffè per tutti.

Dopo pochi minuti le vedemmo arrivare belle come due dee:

“Eccoci qui avete fatto i bravi” con una voce sbarazzina la mia Laura entrò in soggiorno con Roberta.

Io e Sandro rimanemmo di stucco, Roberta si era completamente cambiata era vestita come per la casa aveva un pantaloncino di

tessuto color grigio corto sopra le ginocchia ed una t-shirt bianca con serigrafato sopra qualche marchio, la maglia sarà stata una xl e

le scendeva abbastanza larga dando maggiore fascino a quella splendida visione.

Aveva anche legato i capelli, ora tiratissimi dietro alla nuca in una coda che mostrava maggiormente i lineamenti e il suo viso da

angelo: era stupenda.

Laura invece si era solamente struccata e tolta le scarpe, aveva legato anche lei i capelli dietro la testa con fermaglio: ora il vestito da

sera faceva uno strano effetto portato con ciabatte e senza gioielli e orecchini.

Avevo notato anche che si era tolto il reggiseno forse perché le comprimeva troppo il torace, oramai c’era solamente il vestito da sera

a coprirle le tette, mansione assolta solo parzialmente poiché, ad ogni movimento, doveva portare una mano al petto per impedire ai

capezzoli di saltar fuori e dare spettacolo. A dire il vero lo spettacolo quei capezzoli turgidi per il contatto con l’esile stoffa del vestito

lo davano lo stesso.

Laura prende posto sul divanno accanto a me e così le sussurrai dietro ad un orecchio:

“Ho notato che Sandro non ti toglie gli occhi di dosso, mi vergogno a dirtelo, ma mi piace sapere che tu sei la fonte delle sue

attenzioni, secondo me adesso ti salterebbe addosso se foste soli, si è anche eccitato, guarda un po’ la”

Ed indicandole con gli occhi la patta di Sandro, le feci notare che effettivamente c’era un rigonfiamento proprio lì.

“Ma dai che dici, ci conosciamo da tanto tempo, shhhh che ci sentono” Così Laura mi zittì.

La caffettiera iniziò a sbuffare sul fuoco e le 2 ragazze iniziarono a servirci , una versava e l’altra serviva il caffè nelle tazzine.

Laura così si piegò a 90 gradi verso di noi per servirci il caffè ma nel farlo ci mostrò le tette che senza reggiseno erano in bella mostra

e completamente fuori dal vestito.

Laura ignara di tutto si rialza ma le tette le rimangono oscenamente fuori dal vestito; la mia Laura per effetto del movimento è ora era

li davanti a noi con le tette di fuori ed i capezzoli belli dritti, anche la gonna era leggermente salita sopra mostrando il bordino degli

autoreggenti.

Roberta:

“Laura cazzo! Copritii hai tutto di fuori“

Lei si guardò: il vestito completamente arrotolato davanti tenuto solamente dalle spalline ridendo maliziosamente si coprì con il

vassoio con il quale ci aveva servito e si incamminò sghignazzando verso la cucina.

Mi girai verso Sandro per avere l’amara conferma che avesse visto tutto e lo trovai con una faccia di pesce lesso e la bocca

palesemente spalancata a conferma dell’inaspettata visione.

Fortunatamente esiste un dio ed il tutto terminò con un sonoro schiaffone di Roberta al suo Sandro e con una mia battuta:

“Non è giusto tu hai visto le tette della mia ragazza ed io?“

“Ti attacchi”

Rispose prontamente ridendo come un pazzo Sandro: “Al massimo posso farvi vedere il filmino delle vacanze a Praga e Budapest

dove c’è Roberta in costume alle terme, daiiii dai, non è di quei filmati che durano tanto, 15 minuti al massimo e poi tutti a letto, ho

un certo appetito ”

e si mise a ridere come per dire che la visione precedente gli aveva messo una certa voglia addosso.

Siamo tutti sul divano mentre Sandro armeggia con lettore dvd e vari cavi per iniziare la proiezione, Laura distesa sul divano

appoggiata a me a causa della posizione mostra le sue cosce, se si sposta in un certo modo le si scopre di nuovo il bordo

dell’autoreggenti.

Roberta è invece sola sul divano e aspettando che Sandro faccia partire il filmino, così per ingannare l’attesa si alza e prendendo

Laura per mano le chiede di accompagnarla in camera sua per farle vedere l’ultima borsa acquistata in settimana.

Rimasti soli io e Sandro continuiamo a parlare, ridere e fare battutine soprattutto di sesso e conoscendo il tipo gli chiesi se a Budapest,

città famosa non per i monumenti, fosse riuscito ad avere qualche avventura.

Lui annuendo e facendo spallucce mi riferì di essere stato vicino ad avere una storia con una cameriera dell’albergo dove alloggiavano

ma che poi per stretta marcatura di Roberta il tutto non si era concretizzato.

Io gli dissi:

“Dai alla fine non ti puoi lamentare, anzi non ci possiamo lamentare, le nostre ragazza sono davvero una bomba e tu ti sarai divertito

con la tua Roberta sicuramente, Roberta poi ha detto a Laura che hai un bel arnese lì sotto”

Ahhh ahhhe scoppiammo a ridere.

Lui inorgoglito da questo complemento controbbattè:

“Anche Roberta mi ha raccontato di certi giochetti che ti fa Laura e certe avventure che farebbero resuscitare i morti“

Ridendo annuii ma rimasi spiazzato e abbastanza interdetto non sapevo che Laura avesse raccontato le nostre storie particolari (vedi i

racconti Due Cugine per Me e Vacanza in Tunisia)

“E poi la tua Laura è bellissima e soprattutto deve essere una bomba a letto non come Roberta che invece non prende mai l’iniziativa”

dice Sandro. “Beato te, con una ragazza così non uscirei mai di casa, starei sempre a trombarmela” rispose Sandro e ci mettemmo a

ridere.

Nel frattempo Laura e Roberta erano rimaste in silenzio non so da quanto tempo ad ascoltarci ed insieme come quasi si fossero messe

d’accordo esclamarono: “Siete proprio dei maiali”

Roberta che con Laura in silenzio avevano ascoltato tutto disse:

“Dai fate partire questo filmino così andiamo a letto ma stasera dormi sul divano, sei un porco”

E di nuovo tutti a ridere, tranne Roberta che era imbarazzatissima e nervosa.

Laura, inorgoglita per i complimenti ricevuti, intervenne anche in difesa dell’onore dell’amica e se ne usci con una battuta che

significò la svolta per quella serata: ”Dai porco, invece di parlare premi play e visto che non meriti affatto una ragazza come Roberta

mi siedo io vicino a te, so bene come tenere a bada gli stonzi come te; Roberta tu siediti pure accanto a Royy”

E avvicinandosi a Sandro lo accarezzò prima lentamente per poi fargli una super tirata di capelli.

Scoppiammo tutti a ridere e Sandro:

“No no per pietà, chiedo scusa non volevo, ritiro tutto dai scherzavo”

Roberta prese così posto accanto a me e Laura accanto a Sandro e così il filmino iniziò.

Io cingendo il braccio attorno a Roberta e avvicinandola a me ridendo dissi:

“Vabbe se proprio mi devo scarificare lo faccio“

Sandro notando la scenda ribbattè:

“We giovanotti mi raccomando le mani al posto loro” e tentò di portarsi a se Laura che invece si gli tirò una spettacolare gomitata ai

fianchi:

“Ma così non vale, non è giusto”

Esclamò Sandro

continua……

La proiezione iniziò e se non fosse stato per il piacere di avere comodamente appoggiata al mio petto Roberta mi sarei già

addormentato, dopo poco si mise proprio in posizione orizzontale sul divano accovacciata tipo bimba e sempre con la testa sul di me,

ora il calore della sua pelle si confonde con quello della mia.

La stanza era completamente buia se non per la luce che le immagini del video proiettavano e dall’altro divano ogni tanto sentivo dei

rumorini, risatine, sussulti ed altro, ero convinto che stessero facendo tipo la lotta o che Sandro cercasse di fare il cretino e Laura gli

mollava gomitate o morsi.

Abbastanza tranquillo, continuai a gustarmi il filmato con la protagonista accanto, anche perché ogni tanto c’erano delle scene che mi

eccitavano non poco.

Vedere Roberta in costume era uno spettacolo, con lunghi capelli rosso mogano che le incorniciavano il viso, un seno prosperoso che

sbocciava da un bikini nero, la pelle ambrata per l’abbronzatura, le cosce belle tornite e sode. Era irresistibile, soprattutto quello

sguardo intelligente ma non aggressivo: rimasi rapito da tanta dolcezza e forte sensualità.

Il filmato era quasi alla fine si intravedevano i preparativi per le valige e il pulmino che li avrebbe portati all’aeroporto ma rimasi

insospettito dal silenzio del divano affianco, provai a guardare ma nella penombra non riuscivo a scorgere nulla, solo 2 ombre che

stavano vicino e puntavano lo sguardo verso il monitor.

Nello stesso momento in cui stavo distogliendo lo sguardo il filmino fini e così la televisione si illumino di bianco con quelle

immagine statica di quando è assente il segnale.

Non potevo credere ai miei occhi, tutto d’un tratto mi apparve una visione che non avrei mai creduto potesse manifestarsi.

Sandro stavo leccando il collo di Laura che con gli occhi chiusi e la testa completamente reclinata agevolava il suo abile lavoro,

potevo benissimo vedere che la sua mano si stava lentamente intrufolando tra le sue cosce.

Non era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere, vedi racconti precedenti, ma era la prima volta che accadeva con

persone che conoscevamo, per di più amici intimi e soprattutto senza averlo pattuito prima insieme: un conto é dare libero sfogo alle

proprie fantasia e progettare di metterle in atto insieme, altra cosa è farsi leccare il collo e accarezzare le cosce a casa di amici.

Sandro continua a baciarle il collo adesso era passato all’orecchio, zona erogena di Laura, altri pochi minuti e sarebbe stato troppo

tardi per fermarli, d’un tratto Roberta che non doveva essersi accorta di nulla mi diede un pizzicotto sulla pancia:

“ Royy ma che sta succedendo, dai ti Adv ci metti anche tu…..”

Capii solo dopo qualche secondo il motivo, il mio cazzo aveva iniziato a pulsare e crescere finendo per spingere sulla testa di Roberta

che di scatto si era alzata.

La trattenni facendole segno di fare silenzio e la invitai a guardare la scena che si stava consumando a qualche metro di distanza tra

noi.

Ora Laura aveva le cosce oscenamente aperte e per facilitargli il compito si faceva più avanti sul divano per permettere alla sua mano

di accarezzarle la fica, con l’altra mano Sandro si era impossessata dei seni di Laura ed alternava leccate di capezzoli a leccate di collo.

Sentii prima un mugolio di piacere di Laura, evidentemente Sandro doveva essere riuscito nel facile compito di farsi largo tra il suo

perizoma e arrivare al suo sgrillettino ma subito dopo sentii un sussulto da parte di Roberta che quasi non riusciva a respirare, aveva

gli occhi sgranati e mi sembrava quasi sbiancata: “Che porco bastar…”

Dovetti soffocarla e trattenerla con la mano per evitare che fossimo scoperti, anzi che fossimo scoperti a guardare loro.

Roberta rimase ancora più scioccata dal mio gesto, credeva forse di trovare in me un alleato, credeva che saremmo diventati gli attori

di una scenata con rissa, cazzotti, ragazze che si prendevano per i capelli e piatti che volavano ed invece ero li quasi complice.

Diedi un ultimo sguardo ai due che ancora erano ignari di essere osservati e mi avvicinai a Roberta per sussurrarle:

“Non ti preoccupare lasciali divertire pure, sono fatti così non possiamo farci nulla”

Quasi con una spinta mi allontano:

“Lasciali stare un cazzo, ma li stai vedendo, sono davanti a …“

Le soffocai di nuovo le parole in bocca con la mano e poi togliendola dolcemente la bacia.

Inizialmente rimase immobile non apriva ne rispondeva al mio bacio, iniziai a passare la mia lingua sulle labbra fin quando non si

schiusero delicatamente e mi baciò anche lei.

Stavo prendendo coscienza della situazione era quasi un sogno che si avverava stavo limonando con la migliore amica della mia

ragazza, con la migliore e più carina amica della mia ragazza mentre lei sta facendo altrettanto con un altro ragazzo.

“Mhhhhhh”

Sentii un mugolio più forte di Laura, troppo forte, doveva aver ricevuto un morso sul collo o sul seno, le piace da impazzire, ma

subito dopo quel gemito Sandro capì che avevano fatto troppo rumore e vedendo che li stavamo guardando si allontanarono l’uno

dall’altro cercando di ricomporsi.

Sandro non aveva il coraggio di guardare verso di noi o forse meglio verso la sua Roberta, Laura invece mi puntò dritto.

I nostri sguardi si incrociano, avrei potuto fermare tutto con un solo cenno, con una sola occhiata ed invece quasi in preda ad raptus di

eccitazione le sorrido e annuendo con la testa mi giro verso Roberta per ribaciarla e d’istinto con la mano cerco il telecomando che era

sotto al mio culo: due secondi e la Tv con la sua fastidiosa luce è spenta.

“Ma cosa vuoi fare?” chiese Roberta sottovoce.

“Divertiamoci dai, li hai visti cosa stanno combinando e poi sei bellissima e sei sempre stata l’amica di Laura dei miei sogni” risposi

maliziosamente.

“Se non te la senti, vuol dire che resteremo a guardare loro” incalzai sorridendo e mi rifondai su di lei baciandola dolcemente come la

prima volta, stavolta le sue labbra mi accolgono al primo colpo e senza sforzo, mentre la baciavo le accarezzavo il volto e la testa

seguendo la linea della sua coda di cavallo.

Siamo completamente al buio se non per qualche luce dei lampioni che viene dalle finestre ma gli occhi si stanno abituando e quindi

si crea una sensualissima penombra che permette un fantastico vedo non vedo.

Roberta non si è ancora disinibita completamente, infatti mi bacia timidamente e ho conferma di questa quando provo ad appoggiarle

una mano sulla parte di coscia scoperta dai pantaloncini.

Ha un sussulto, mi sembra quasi una ragazzina liceale alle prime armi, con la quale andarci piano; ma questo mi eccita ancora di più.

Sono posizionato in maniera tale che mentre bacio Roberta e le accarezzo la coscia posso con lo sguardo percepire quello che accade

dall’altra parte dove la mia Laura si sta comportando da grande troia quale è.

Laura ha il vestito completamente sceso sulla pancia e Sandro si è fiondato sulle sue tette, gliele sta consumando tanto che gliele

stringe e gliele bacia.

Laura con la mano guida la testa di Sandro a baciarla dove più preferisce, ogni tanto alza la testa per cercare le sue labbra ma Sandro

subito dopo un leggero bacio si rifionda sulle sue tette, devono piacergli davvero tanto, forse perché sono sode e alte anche se più

piccole della quarta abbondante della sua Roberta.

Io continuo a baciare Roberta ma ora mi sto soffermando sul suo collo e interno orecchio, mentre con la mano continuo a sfiorarle le

cosce lentamente senza andare troppo all’interno; cerco di surriscaldarla lentamente, ho troppa voglia di scoparla, sento il cazzo che

mi esplode nei pantaloni.

Finalmente dopo qualche minuto di abile lavoro di lingua, le mani di Roberta che fino ad un secondo prima sono state immobili mi

abbracciano e mi prendono per la nuca: finalmente si sta sciogliendo un pò.

Decido di osare e salgo piano piano con la mia mano e cerco di intrufolarmi sotto la sua T-Shirt per arrivare alle sue tette, le

desideravo troppo.

Un brivido attraversa Roberta che per un secondo smette di baciarmi, anche io mi fermo in attesa, poi lei riprende a baciarmi sul collo.

La mia mano finalmente arriva alle sue tette, sono davvero enormi non riesco a districarmi quasi, inizio a palparle un seno facendolo

uscire senza volere dal reggiseno, non sono sode come quelle di Laura ma sono davvero tante, il sogno di ogni ragazzo.

Non riesco più a trattenermi e di scatto con entrambe le mani le alzo la maglietta fino al collo e mi precipito sul capezzolo che mi

punta diritto in faccia.

Inizio a leccare avidamente e con l’altra mano cerco di sbottonarle il reggiseno:

“Tack” e dopo pochi secondo il reggiseno cade sul divano liberando in un sol colpo quelle tette fantastiche.

Mi immaginavo fossero le classiche tettone scese delle ragazze maggiorate ma mi sbagliavo alla grande, un seno fantastico stava su

da solo.

Inzio ad accarezzarlo usando il dorso delle dita, ne seguo il profilo dal basso verso l’alto, poi lateralmemte, fino all’attaccatura, poi

torno su.

Sento che Roberta si sta sempre più sciogliendo, che comincia a sentirsi a suo agio anche se quelle mani che la sfiorano non sono

quelle del suo Sandro.

Al contatto con le mie mani i suoi capezzoli cominciano a sollevarsi e le areole si raggrinziscono.

“Che bei fiorellini” commento con gli occhi puntati sui capezzoli e su quelle tette eccezionali.

“Aiutamoli a sbocciare”

Ed inizia a leccarglieli entrambi, ero come in trance, non riuscivo a staccarmi ora la sentivo mugugnare come una vera troia sotto i

colpi della mia lingua.

Il cazzo dentro i pantaloni mi pulsava, mi posizionai dietro Roberta sul divano e baciandola sulla nuca e sul collo sempre da dietro

allungai in avanti le mani e le presi con forza le tette, le facevo roteare e nel frattempo la baciavo dappertutto.

“ Sei fantastica, hai delle tette bellissime “ le sussurrai all’orecchio mentre lei accarezzava le mie mani spingendole a strigliare con

più forza i suoi seni.

Adesso entrambi eravamo girati verso l’altro divano quando sentii l’inconfondibile rumore di zip che si apre e Sandro che

forsennatamente cercava di togliersi i pantaloni aiutato da Laura che armeggiava con la sua cintura producendo quel suono

inconfondibile.

Sandro liberatosi dei pantaloni ancora in mutante si alza in piedi sul divano e porge il suo cazzo duro a Laura .

Stava accadendo realmente, stava accadendo di nuovo, la mia ragazza era a due cm da un altro cazzo che da li a pochi minuti la

avrebbe scopata in tutti i suoi buchi.

Laura non se lascia dire due volte e lentamente abbassa i boxer di Sandro ed inizia a segarlo lentamente, in controluce sembrava

davvero un bel cazzo, come lunghezza simile al mio, forse più piccolo sui 1718 cm ma veramente largo e tozzo.

Come una bambina con un gelato, Laura inizia a dare qualche colpo con la lingua per far arrivare al massimo della durezza il suo

nuovo cazzo, ma Sandro spazientito, forse dalla troppa attesa, la prende per la testa e glielo ficca dentro ed inizia a scoparla

velocemente.

La mia Laura cerca di assecondare le spinte di Sandro e accompagnare quel pompino con la mano ma lui gliela toglie e partendo dalla

faccia le prendere i pochi capelli non legati, li porta dietro alla sua nuca e le fa capire che è lui a dettare il ritmo e che deve solo essere

scopata in bocca.

Sandro inizia velocemente a stantuffare la sua bocca mentre io mi dedico alle tette di Roberta continuavo a massaggiarle e succhiarle

come un forsennato.

Sempre stando alle sue spalle avevo le tette che riempivano completamente le mie mani e mentre le facevo girare da quella posizione

potevo vedere anche come Sandro continuava a pompare la bocca di Laura che seduta sul divano si gustava il cazzo di Sandro che

interrompeva le sue stantuffate solo per piegarsi in avanti e stringere con una mano un seno di Laura e forse darle anche un attimo di

respiro per poi subito ricominciare a scoparla in bocca più forte di prima.

Anche Roberta in quella posizione con me dietro non poteva non guardare la scena, chiuse gli occhi e alzando le braccia tentava di

abbracciarmi da dietro facendo rizzare anche più in su le sue tette.

Non mi sarei mai staccato da loro, ma con una mano decisi di scendere e piano piano mi infilai all’interno dei suoi pantaloncini e mi

soffermai per un istante sul morbido ciuffetto che sentivo attraverso lo slip.

Le dissi:

“Chi ha detto che ai maschietti non piacciono, a me piacciono le ragazze con un pò di pelo”

E le sorrisi.

Scesi anche con l’altra mano verso la sua fica, un brivido che potei addirittura percepire, pervase Roberta lungo tutta la schiena,

sempre stando alle sue spalle scansai lentamente il suo slip e iniziai a stuzzicarle il clitoride.

Non era molto bagnata e questo un po’ mi dispiacque, se ci fosse stata Laura a quel punto sarebbe stata un lago in fica, non mi persi

d’animo ed inizia lentamente a sgrillettarla alternando movimenti sempre diversi ed ogni tanto le infilavo un dito in fica per poi

ritornare subito a stuzzicarle il clitoride.

Sentivo la sua eccitazione crescere , la sua fica si stava gonfiando e iniziava a bagnarsi copiosamente, entravo sempre più dentro fin

quando il mio medio fini tutto dentro la sua fica facendola gemere per la prima volta:

“Ahhhh“ ma subito si morse il labbro quasi per non farsi sentire.

Laura dovette percepire il gemito di Roberta ed approfittando di un attimo di esitazione di Sandro si sottrasse al suo cazzo ed entrambi

si voltarono verso di noi:

“Non ha perso tempo il tuo Roy” sussurrò Sandro a Laura che con un misto di eccitazione e imbarazzo teneva i suoi occhioni sgranati

su di noi.

Laura approfittando della pausa fece sedere di forza Sandro spingendolo sullo schienale del divano i e subito si rifiondò sul suo cazzo.

Sandro non gradì il cambio di posizione, da seduto non poteva scoparle la bocca e tentò di alzarsi con ancora il cazzo nella bocca di

Laura ma lei deve avergli morso leggermente il cazzo perché lo senti solamente esclamare:

“Ahi si si come vuoi tu“

Laura inizia un abile lavoro di bocca come solo lei sa farlo, saliva e scendeva lentamente facendo seguire il movimento dalla mano

destra mentre con la sinistra gli accarezzava le palle, alternava leccate di gusto come fosse un gelato a pompate profonde, era talmente

vogliosa che sembrava volergli ingoiare anche le palle.

Ero così concentrato a vedere la mia ragazza che stava spompinando divinamente un altro ragazzo che mi ero dimenticato di Roberta

che scansando la mia mano mi sussurrò:

“Sai anche io sono brava” e voltandosi verso di me mi baciò appassionatamente mentre con le mani cercava timidamente di slacciarmi

la cintura dei pantaloni.

Il mio cazzo stava scoppiando nelle mutante, lo sentivo bollente, in pochi secondi le sue mani avevano completamente sbottonatoli

mio jeans, sentii una mano liberare dagli slip il mio cazzo che come una molla le si presentò davanti agli occhi.

“Mhh, complimenti, Laura decantava sempre le tue doti nascoste, ti dispiace se assaggio“

Si era finalmente sciolta, in fondo dentro ogni donna anche la più brava, c’e’ una gran troia tutto sta a farla uscire.

Inizia a leccare velocemente solo la cappella, senza mai ingoiare tutto il cazzo, con la mano sinistra, lei è mancina, invece mi segava

ma con lentezza e dolcezza, era quasi inverosimile un simile movimento così lento, quasi a rallentatore ma mi stava facendo

impazzire.

Leccava come un ghiacciolo il mio cazzo, ogni tanto faceva cadere della saliva sulla punta della cappella facendola colare sull’asta

per poi riprenderla con la lingua e farla salire di nuovo fino alla cappella.

Ero in estasi non riuscivo a far nulla, un viso da angelo in un corpo da porca che stava leccando e succhiando il mio cazzo

divinamente, ora non desideravo altro che metterglielo in bocca fino alle palle, non resistevo più:

“Dai ti prego prendilo in bocca, mi fai impazzire così“

Diede una leccata più profondo e poi leggermente socchiuse le labbra sulla cappella, il tempo di chiudere gli occhi ed esclamai:

“Mhhh, siii così”

“Ogni cosa al suo tempo” e subito Roberta si stacco e posizionandosi più in basso iniziò a leccarmi le palle mentre con la mano

sinistra continuava a segarmi il cazzo lentissimamente.

“Laura non mi aveva mai detto che eri così a letto” le dissi “ Sei fantastica “

“Pensavi fossi una santarellina vero, ora ti faccio vedere io ” mi dice continuando a leccarmi le palle.

Si alza ed in un secondo ingoia tutto il mio cazzo, aveva una bocca caldissima, inizia a muoversi sinuosamente su e giù, con un ritmo

perfetto alternando il tutto con la mano….

E’ fantastica con i capelli legati dietro posso godermi quella scena straordinaria, le metto una mano prima sui capelli e poi sulla nuca

per cercare di dettare un ritmo più sostenuto alle sue pompate.

Roberta, gradisce e ancora più golosa del mio cazzo lo ingoia completamente fino alle palle, è fantastica ogni tanto con le sue tettone

mi sfiora anche le palle.

Non c’e’ la facevo più, nonostante avesse iniziato solo da 23 minuti, sentivo che ero a rischio sborrata. le avrei voluto inondare la

bocca e le tette ma non potevo far finire il tutto così presto, anche perché dall’altra parte Sandro continuava a godersi Laura

Adesso erano in uno spettacolare 69 con Laura a pecora con il culo rivolto verso di me, potevo vedere con il riflesso della luce gli

umori di Laura che copiosamente bagnavano quei pochi peli che aveva intorno alla fica, perfino il buchetto del suo culo era bagnato

sintomo del fatto che le fossero colati dalla fica al culo nella precedente posizione.

Mentre Roberta continuava ad inghiottire il mio cazzo, chiusi gli occhi e reclinai la testa, il mio cazzo pulsava e si era vistosamente

fatto più duro e grosso di prima.

“Non starai mica per venire…“ Roberta sorridendo mi sussurrò salendomi addosso per baciarmi.

“Mhhhhh e che sei troppo brava e porca…” le dissi ricambiando il suo bacio.

“Ok dai, allora sarò meno brava” e riscendendo sul mio cazzo diede un’ultima leccata e avvicinandosi se lo fece scivolare in mezzo

alle tette.

Inizio a muoversi lentamente mentre il mio cazzo era imprigionato in mezzo alle sue tette, era così sinuosa mentre muoveva tutto il

busto per provocarmi piacere, dato che era tutto bagnato della sua saliva decise di tenerlo fermo con le mani ed ogni tanto riusciva

piegando il capo anche a dare delle leggere leccate sulla cappella.

Sentivo le sue tutte avvolgere completamente il cazzo e stuzzicarmi anche le palle.

Stavo per venire, non potevo resistere ancora molto e a malincuore dovetti staccarmi da lei.

“Ora basta, altrimenti vengo…” con un movimento brusco ma delicato la scansai e la ribaltai, per effetto dello spintone ora Roberta

era distesa sul divano con le gambe all’aria, mi fiondai su di lei e senza neppure toglierle i pantaloncini e gli slip glieli scansai

entrambi e le inizia a leccarle lentamente la fica.

Ora era davvero bagnata e questo mi eccitava, mi gustavo il suo dolce nettare mentre cercavo con le mani di scansare quanta più parte

di slip e pantalonici per arrivare a leccarle tutta la fica.

In preda ad un raptus mi alzai e sollevandole il culo di peso le strappai via in un sol colpo pantaloncini e slip.

“Piano, piano fai piano” mi disse sorridendo Roberta

“Mi fai impazzire” le dissi prima di rifondarmi come un pazzo sulla sua fica.

Avevo la faccia completamente immersa nelle sue gambe continuavo a leccare come un ossesso muovendo anche la faccia per

aumentare il suo piacere, se avessi potuto le sarei entrato dentro con la faccia.

Ogni tanto alternavo con un dito, mi facevo spazio tra le sue labbra e la penetravo fino in fondo per poi subito continuare a leccarle,

era un lago, sentivo i suoi umori uscire copiosi e bagnarmi la faccia..

Ogni tanto con il dito medio prendevo un po’ di umori e li facevo scendere verso il suo buchetto posteriore e lo sfioravo lentamente.

Sembrava gradire, quando fu abbastanza lubrificato la mia pressione si fece più forte, Roberta ebbe un attimo di irrigidimento che

potei sentire attraverso le sue gambe e le sue mani che cingevano la mia testa.

Non mi persi d’animo e la penetrai con entrambe le dita, il medio in fica e l’anulare per metà nel suo culetto.

“Ahhhh sii“ Roberta esclamo ad alta voce.

Era ormai senza più freni, continuai a penetrarle entrambe i buchi mentre continuavo a leccarle la fica fino a quando:

“Ahhh ahh siii daiiii” la sentii gemere, sentii le contrazioni del suo sfintere sul mio dito, la pressione delle sue mani si allentò ed

anche le gambe che erano leggermente in tensione si rilassarono.

Aveva avuto il primo orgasmo anale, che troia pensai tra me e me.

“Mi hai già fatto venire di dietro se continui così, anche d’avanti e poi finiamo di giocare, dai vieni qui ”

Con lo sguardo perso di chi è appena venuto e mi invitò a baciarla ed io con la faccia ancora piena dei suoi umori la bacia.

Sull’altro divano, non si perdeva tempo, la scena era cambiata Laura era a 4 zampe con ancora il vestitino addosso che oramai era

diventato solo una cintura arrotolato sulla panica; Sandro le stava dietro e con la più classica delle posizioni la stava scopando a

pecorina.

Data l’angolazione riuscivo a vedere il cazzo di Sandro entrare ed uscire dalla fica di Laura che con la testa quasi schiacciata al

divano si prendeva senza batter ciglio quel bel cazzo.

Poche spinte e Sandro tira fuori il suo cazzo e ed inizia a leccare forsennatamente la fica della mia Laura.

“mhhhh dai così“ Laura disse ritornando con la testa sullo schienale e inarcando ancora di più il culo per farsi leccare meglio.

Pochi secondi e Laura esclamo di nuovo: “No, dai continua perché ti sei fermato…”

Sandro in fretta e furia, ricomincia a penetrarla a pecora ma stavolta molto più forte e velocemente:

“Adesso si che posso chiavarti come dico io“ le rispose Sandro mentre con le mani sul culo di Laura accompagnavo le spinte per dare

maggiore potenza.

“Ahhh Sei proprio uno stronzo ma mi fai godere“ Laura gli rispose con la voce tremula per le possenti spinte che riceveva.

Gliela aveva leccata e umidificata meglio solamente per chiavarla con più forza.

Anche Roberta che stava succhiandomi i capezzoli fu attirato dallo scoccare delle palle del suo Sandro sul culo di Laura.

“Non sapevo che a quel porco gli piacesse scopare così, dai ora vieni qui”

e girandomi la testa verso di lei mi invitò a stendermi, si posizionò sopra di me e dopo essersi strusciata sul mio cazzo se lo infilò tutto

dentro a smorzacandela.

Non ebbi il tempo di capire, fu tutto così veloce ora vedevo solo le sue splendite tette saltare, riuscii solo a esclamare:

“Sei caldissima, sento un fuoco sul cazzo, sei fantastica“ e allungai entrambe le mani per stringerle le tette che continuavano a

muoversi.

Roberta mi stava cavalcando alla grande, riusciva a muoversi ed a coprire con il suo movimento tutto il mio cazzo fino alle palle, ogni

volta che saliva sembrava quasi farlo uscire ma invece lei abilmente se lo riportava dentro.

Era fantastico sentirla sopra di me con le sue tette soffici mentre percepivo Laura che godeva sotto i colpi di Sandro, ogni tanto

toglievo le mani dalle sue tettone per posizionarle sul suo culo e dettare il ritmo soprattutto nella discesa facendola scendere

maggiormente e impalandola più profondamente.

Roberta sembrava gradire perché ad ogni spinta inarcava la testa all’indietro e rispondeva con un gemito, ora è Roberta a decidere il

gioco e con un abile movimento mettendo un piede atterra si gira a 180 gradi e come in precedenza in un secondo si infila tutto il mio

cazzo dentro.

Stavolta girata di schiena e con un piede in terra le sue spinte sono più poderose, con la schiena reclinata e le mani appoggiata al mio

petto continua a cavalcarmi.

In quella posizione, con lei sopra di me girata non posso toccarle le tette così mi accontento di solleticarle ancora una volta il buchino

del culo con l’indice.

Stavo godendo come un pazzo ed ero anche vicino a venire, ogni tanto giravo lo sguardo per vedere Sandro che continuava a scopare

Laura, aveva una mano sul suo culo che ogni tanto schiaffeggiava e con l’altra la tirava a se per i capelli come una cagna , Laura

stremata assecondava le sue spinte, chissà quanti orgasmi doveva aver avuto in quella posizione.

Ora io ero entrato completamente con 2 dita nel culo di Roberta che quasi in preda ad un raptus si muoveva sempre più forte:

“Ahh dai sto godendo di nuovo, non c’e’ la faccio, smettila“

Anche io ero quasi al limite, cercavo di concentrarmi per non sborrarle dentro, anzi seguii il suo consiglio ed le tolsi le 2 dita dal culo

ma solo per poi mettergliene 3, lei si fermo per un istante forse per colpa mia che non avevo abbastanza lubrificato il suo culo.

“Ahi, ma che fai, mi fai male così” Roberta rallenta per poi fermarsi.

“Shhhh” le sussurro con voce bassa.

Poche altre spinte e Roberta:

“Mhhh, sei uno stronzo, sto venendo, ahhh ahh” sento le contrazioni sul mio cazzo, sembra quasi un massaggio non posso resistere,

mollo il suo culo ed ancorandomi con le mano ai suoi fianchi la spingo verso di me mentre anche io sto venendo:

“Roby vengo, ti prego dimmi che usi qualcosa”

“Siii vienimi dentro, dai”

Fu come il semaforo verde al Gran Premio, le svuotai tutte le palle dentro in un orgasmo intenso e lunghissimo.

Le mollai i fianchi e stremato allargai le braccia, mentre Roberta accasciatasi in avanti si sfilava il mio cazzo facendo colare su di esso

e sul mio pube tutta la mai sborra.

Come una ragazzina alle prime armi con fare innocente si avvicina a me e accasciandosi sul mio petto mi sussurra dolcemente:

“E’ stato bellissimo, grazie”

“Grazie a te…” Sorridendo le risposi “ma per me è stato più bello”

Pochi secondi di pace, in cui eravamo assorti nei nostri pensieri, e sento:

“Bhe avete già finito, vi siete sprecati“

Mi giro e vedo Laura sorridente e Sandro che ancora nella posizione precedente si è fermato per godersi il nostro finale.

Laura si stacca dal suo cazzo e inizia a prenderglielo di nuovo in bocca mentre Sandro continua a guardarci.

Poche leccate e Laura prendendolo per il cazzo lo spinge dolcemente a sdraiarsi sul pavimento, Sandro ubbidisce e si sdraia supino

mentre Laura che adesso è in piedi aprendo le gambe si posizione sempre in piedi sopra il suo volto.

Sandro disteso immobile sul pavimento con Laura che in piedi a gambe oscenamente aperte, sopra il suo volto gli mostra la sua fica,

anche io dal nostro divano riuscivo a vedere la sua fichetta ancora aperta per la precedente penetrazione.

Con un movimento brusco, Laura si libera del fastidioso vestito che oramai non copriva più nulla e lo lascia scivolare sulla faccia di

Sandro.

Neppure il tempo di toglierselo davanti agli occhi che Laura piegando le ginocchia si fionda con la fica sulla faccia di Sandro.

Laura si posiziona bene e strusciandosi vistosamente:

“Adesso mi lecchi per bene, non come prima che mi hai dato una leccata e via“

Sandro senza proferir parola inizia a leccargli la fica appoggiando le mani sul culo di Laura così da aprirle ben bene le labbra.

Come al cinema io e Roberta ancora stesi uno accanto all’altro ci gustiamo questa fantastica scena.

Laura mugola come una vacca, mentre Sandro quasi soffocato la lecca voracemente, il suo pube completamente depilato metteva in

mostra l’incrocio di due grandi labbra bagnate ed un clitoride gonfio per l’eccitazione.

Pochi minuti e Laura alzandosi si posizione sopra il suo cazzo e con fare deciso se lo fa scomparire tutto dentro di lei.

Laura ora non è inginocchiata sul suo cazzo, ma quasi inpiedi e con le gambe piegate sta letteralmente saltando sul cazzo di Sandro.

Le sue spinte sono così forti che ogni volta il cazzo le si sfila da dentro, causandole un sussulto quando violentemente le finisce di

nuovo in fica.

La leccata di fica precedente e questa insolita posizione iniziano a sortire effetti su di me e Roberta, come con un trasfert mentale

entrambi prima rivolti verso quella scena dal film porno ci giriamo l’uno verso l’altro e iniziamo a baciarci, dolcemente la sua mano

finisce sul mio cazzo che inizia a indurirsi.

Mai come questa volta, pochi minuti sono bastati per ritornare di nuovo duro, Roberta si adagia qualche centimetro più in basso,

giusto quel poco per riprendere il mio cazzo in bocca.

Inizia a leccarlo e succchiarlo ma non come la prima volta adesso favorita dai suoi umori misti alla mia sborra inizia a pompare

forsennatamente il mio cazzo, sembra quasi impazzita, sembra quasi che un’altra ragazza mi stai facendo un pompino e questo mi

eccita moltissimo.

E’ davvero infoiata, ogni tanto per la troppa velocità mi fa sentire qualche dente sulla cappella:

“Ahi vai piano, me lo rompi così ”

“Non so cosa mi sia preso ho troppo voglia…” e fermatasi solo un secondo torna a succhiarmelo.

Chiusi per un istante gli occhi stremato dal piacere per riscoprire un altro senso cioà l’udito.

Ad occhi chiusi potevo prestare attenzione ai suoni che si propagavano per la stanza; più lontano sentivo il culo di Laura schioccare

sulla pancia di Sandro, percepivo anche il rumore della fica umida di Laura quando si impalava il suo cazzo, vicino a me sentivo

invece Roberta che mugolava letteralmente sul mio cazzo.

“Ferma così, voglio scoparti di nuovo” la prendo per i capelli allontanandola come una cagna dal suo osso, le mi guarda sorridendo e

cerca di ritornare di nuovo al mio cazzo ma senza successo perché la tenevo ben salda per i capelli.

“Non è giusto lo voglio” di nuovo con fare da bambina.

“Aspetta, che to lo do io ora il cazzo” le faccio segno di accovacciarsi sul bracciolo del divano con la testa verso l’altro divano, così

poteva gustarsi anche Laura che scopava il suo Sandro.

Mi fiondo sulla sua fica, in quel modo con il bracciolo sotto la pancia è oscenamente in mostra, anche con poca luce noto il suo colore

rosastro e il luccichio dei suoi umori, mi immergo dentro di lei, come un cane la inizio a leccare, la mia lingua trova spazio tra le sue

labbra che si aprono ad ogni passaggio facendomi assaporare il sapore dei suoi umori misti anche alla mia sborra, che un po’ mi

disgusta.

Decido di dedicarmi al suo buchetto, inizio a titillarlo con la lingua, stimolandolo e cercando per gioco di penetrarlo con la lingua.

Aspetto un segno, un cenno, non a tutte le ragazze piace questa stimolazione ma un forte mugolio di piacere spiana ulterioremente la

strada alla mia lingua che inizia a girare intorno al suo buchetto mentre con 2 dita le penetro la fica, facendola sussurrare più forte.

Roberta inizia a mugugnare ed io a leccare più velocemente mentre spostavo con le dita umori e sborra verso il suo buchino.

Volevo incularla, volevo sfondarle quel suo bel culone che dalla strettezza e dalla resistenza che faceva alla mia lingua non doveva

essere stato penetrato troppe volte, se non avessi saputo che era fidanzata da tanti anni con quel porco di Sandro avrei giurato fosse

ancora vergine dietro ma era impossibile pensare che Sandro non glielo avesse mai sfondato.

Avevo smesso di leccare ed adesso con un l’indice le penetravo il culo e con il medio la fica, lentamente ogni tanto invertivo le dita

per farle sentire la differenza di larghezza e lunghezza e lei sussultava un po’ quando le infilavo il medio dietro….

Prendo ancora un po’di umori con l’indice e salendo verso il culetto la penetro con 2 dita:

“Ah, mi fai male, dai rifacciamolo ho voglia di averti di nuovo dentro” mi pregava Roberta.

“Sh zitta e godi” uscii velocemente con le due dita per leccarle di nuovo vorticosamente il suo buchetto sentendola di nuovo gemere,

ma non mi persi d’animo ed ancora un volta lubrificandomi le 2 dita nella sua fica gliele misi dentro al culo fino in profondità,

stavolta senza trovare molti ostacoli e senza farla sussultare.

Era il segnale avevo il cazzo che mi esplodeva, dove assolutamente incularla.

“Ora te lo do, non ti preoccupare, metti le mani così, si così..” e le feci cenno di tenere le sue mani sul culo, non sapeva che così,

sempre in quella posizione, piegata con il bracciolo sotto la pancia e con la testa ed il busto reclinati aveva il culo in bella mostrao.

Mi posizionai sopra di lei, strusciando il cazzo sulla sua fica, glielo appoggiai quasi un pò dentro per farle credere che la stessi per

scopare, ma subito usci ed mi col cazzo duro come il marmo, già lubrificato dagli umori della sua figa, glielo puntai contro il buchetto

del culo e mi misi a spingere pian piano.

La senti gemere di dolore.

In un sol colpo per l’abile lavoro di bocca e di dita la mia cappella fu dentro il suo culo in un secondo e senza problemi.

“Ah ma che fai, stai sbagliando, sei dietro“ Ridendo con ingenuità Roberta si girò verso di me mentre con una mano cercava

delicatamente di far uscire il cazzo dal buchetto e dirigerlo verso la fica.

“Ferma, ferma, allarga, come prima” e le scansai la mano dal cazzo.

Sempre con la punta piantata nel suo culo mi appoggia sopra di lei e le sussurrai all’orecchio:

“Non ho sbagliato buco, voglio farti godere da dietro“ neanche il tempo di finire che spinsi in profondità tutto il cazzo, senti tipo un

tack: le avevo rotto il culo.

Roberta si girò verso di me con gli occhi sgranati come impauriti:

“Ahiii noooo che fai, esci esci“ tentando di divincolarsi.

Incurante di ciò iniziai a stantuffarla lentamente, il suo culo si era abituato al mio cazzo e non mi opponeva più resistenza.

Roberta continuava a gemere di dolore:

“Dai esci, mi fai male sei uno stronzo, non volevo” mi disse cercando ancora di allontanarsi da me.

“Mhhhh non volevi, mhhhh allora vuol dire che adesso lo vuoi, se non ti piace esco” le dissi dolcemente all’orecchio

“Sei un bastardo, muoviti solo più lentamente, mi piace ahh ahhh” mi rispose.

“Lo sapevo, tutte uguali siete”

Sentivo le pareti strette del suo culo, strusciare sul mio cazzo, era infuocato, stavo godendo come un ossesso, anche Roberto aveva

iniziato a dimenarsi e ad assecondare i miei movimenti allargandosi sempre di più il culo con le mani, ogni tanto abbassava anche la

testa quasi fino a toccare terra spingendo il suo culo più in alto e facendosi così inculare più profondamente.

Il suo buchetto stretto mi dava maggiore eccitazione e spingevo di più per violarle il culo e farglielo entrare dentro tutto.

Il piacere la colse anche nel rapporto anale e cominciò a dimenarsi incitandomi a spingere con più forza.

Ero completamente assorto in quell’amplesso, mi ero completamente disinteressato di cosa stesse facendo la mia Laura ed ebbi solo il

piacere di sentirla dire a Sandro:

“Vedi la tua fidanzatina come lo prende dietro da Royy, ci sa proprio fare eh eh eh, del resto è mia amica”

“Cosa?! non è possibile non vuole mai farlo con me, che troia” Rispose Sandro “E le piace pure“

“Hi hi hi, dai vieni qui, non pensare a loro” gli rispose Laura alzandosi da lui e invitandolo sul divano per continuare a scopare.

Inculavo Roberta che aveva anche smesso di allargarsi le chiappe con le mani, le stava piacendo proprio, mi muovevo lentamente ma

con decisione, ogni tanto lentamente glielo spingevo tutto in fondo fino alle palle per farglielo sentire e farla sussultare di dolore o di

piacere, non mi importava volevo solo continuare a scoparle il culo.

Sandro ancora un pò indispettito spinge con violenza Laura sul divano dicendole:

“Bagnami il cazzo bene, voglio anche io sentire il tuo culo…”

Laura un po’ contrariata, non le piace essere comandata, inizia a succhiargli il cazzo per poi dirgli:

“No, no non se ne parla proprio, lo hai troppo grosso, e poi sei sicuro che vuoi il mio culetto, e non vuoi che continui a prendertelo in

bocca”

Ed legandosi i capelli con una molletta trovata li sul divano, Laura inizia un pompino di quelli magistrali, muoveva la testa e tutto il

suo corpo, con una mano gli accarezzava i coglioni e lo ingoiava fino alle palle nonostante fosse un bel cazzo di dimensioni fuori da

comuni.

Ogni tanto si soffermava sulla cappella, aspirando con la bocca, so che effetto faceva quel gesto, ti senti venir quasi meno il respiro.

Alternava succhiate profonde e repentine a succhiate e leccate lentissime.

Sandro non potè resistere molto a quel trattamento speciale:

“Sei una stronza volevo il tuo culo ma lo succhi troppo bene, non mi staccherei dalla tua bocca per niente al mondo, mhhh mhhh“

Laura: “Sapevo avresti accettato”

“Mhhh, dai non parlare, continua sei fantastica, sto venendo, mhhhh ahhhh“

Laura si sfila quel cazzo dalla bocca e aprendola iniziò lentissimamente a segarlo, la troia sapeva che così gli schizzi di sborra

sarebbero stati più potenti e ogni tanto gli stuzzicava il buchetto del cazzo con la lingua quasi a farcela entrare dentro.

“Mhhh mhhhh vengo”. I muscoli delle gambe di si contrassero, inarcò la schiena e “Godooo”.

Laura non fece una piega, continuò nel suo intento facendo in modo di procurargli il massimo piacere accarezzando con l’altra mano

le sue palle.

Sandrò così iniziò a sborrare: 3, 4, 5 schizzi di sborra le finirono sul volto e sui capelli, i restanti furoni sapientemente diretti versa la

bocca di Laura.

A lei piaceva un sacco farsi sborrare in faccia, mi diceva che le dava soddisfazione e che era la giusta fine di un ottimo pompino

andato a buon fine.

Sandro continuava a cacciare liquido dal suo cazzo, finiti i primi schizzi adesso era come un’eruzione di lava bianca, che copiosa

colava lentamente dal suo cazzo e Laura golosamente raccolgieva nella sua bocca.

Ora potevo vendere la mia Laura mentre delicatamente puliva il cazzo di Sandro con la lingua, era una maestra, leccava la cappella e

la sua asta a caccia delle ultime gocce di sborra mentre in contro luce povevo ammirare come i suoi capelli e il suo volto fossero

completamente impasticciati di sborra come la peggiore delle troie.

Laura mi sorprese e disse a Sandro quello che solitamente dice a me:

“Mamma mia quanta ne hai fatta!” e poi aggiunse

“Mh era parecchio che non lo facevi con la mia amica, c’era tanta roba qui, hi hi hi hi”

Sandro stremato:

“No, no, è che tu sei troppo porca“

La scena era stata troppo eccitante e solo dopo mi accorsi che sia io che Roberta eravamo rimasti incantati a vedere la sborrata di

Sandro.

La rosa del culo di Roberta era sempre più invitante e dopo una poderosa leccata per lubrificarla, continuai scoparla con spinte forti:

“Ahiii piano Royy mi spacchi” Disse Roberta

Incurante continuai con lo stesso ritmo, orami ero invasato:

“Te lo rompo, stai zitta”

“Ahhhh si dai, mi piace, mhhhhh ahhh continua“

Adesso anche lei assecondava le mie spinte, stava godendo come una pazza, aveva anche iniziato con un una mano a sgrillettarsi la

fica, mugugnava come una troia.

Sentivo le contrazioni del suo sfintere, era caldissimo e molto stretto, lei ebbe un secondo orgasmo anale fino a quando stanca e

soddisfatta si adagiò completamente sul divano con ancora il mio cazzo piantato nel culo.

Roberta oramai era stremata distesa a pecora sul divano con il bracciolo sotto la pancia e la testa in giu, non opponeva resistenza e

non assecondava più le mie spinte era distrutta, continuavo a scoparle il culo come se fosse solamente un buco, un orifizio, un oggetto

del mio piacere.

Altre poche spinte e le sborrai completamente dentro, dentro quel suo bel culetto soffice, ebbe un sussulto solamente alla sensazione

di bagnato che dovette sentire quando i miei schizzi di sborra le finirono dentro.

Distrutto anche io mi accasciai su di lei.

Le dissi:

“.E’ stato bellissimo, sei fantastica”

Roberta:

“Anche tu, mi è piaciuto” e sorridendo dolcemente “Ma ora esci ti prego, mi brucia da morire”

Scusandomi usci, dolcemente e mentre vedevo la mia sborra che le colava dal culo verso la fica e sulle cosce mi adagia affianco a lei.

Il tempo di vedere una scena simile sull’altro divano, dove Laura era stesa sul petto di Sandro e insieme Roberta ci addormentammo

stremati.

Mi risvegliai verso le 5 di notte, era buio pesto in stanza, la televisione che prima sullo sfondo dava quel poco di luce era spenta, andai

in bagno per fare pipi, c’era la porta chiusa ma da sotto vedevo che la luce era accesa.

Entrai e vidi la mia Laura che seduta sul bidet si stava lavando, era bellissima, così semplicemente nuda e con i capelli ancora legati a

coda di cavallo ancora sporchi della sborra di Sandro.

Mi avvicinai verso di lei per accarezzarla e lei:

“Ho visto che ti è piaciuta molto la mia amichetta vero? Chissà quante volte hai pensato alle sue tette?”. Mimando con le mani il gesto

di chi ha un grande seno ”Ma io ti amo lo stesso, vieni qui dai“

Le risposi avvicinadomi per baciarla:

“Tu invece non ti sei divertita con Sandro vero? Ho visto come glielo succhiavi e ti facevi scopare“

Dopo averla baciata:

“Stpuzzzz“ Sputai subito a terra “Ma cosa hai fatto non ti sei lavata la bocca, sai di sb…..”

Laura si mise a ridere come una pazza e ci abbracciamo appassionatamente,ci demmo una lavata veloce e ritornammo mano nella

mano nella stanza del peccato, ci rivestimmo ed in silenzio uscimmo per ritornare a casa.

Prima di richiudere dolcemente la porta, insieme demmo un ultimo sguardo al soggiorno, li distesi c’erano gli amanti di una sera, da

una parta Roberta accovacciata dolcemente in posizione fetale sul divano e dall’altra parte Sandro a pancia in su e con un braccio

accasciato sul pavimento: che splendida serata.

Se volete scrivermi i vostri commenti, riflessioni li leggero con piacere a royy@inwind.it

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