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Orgia

Una donna insoddisfatta.

By 27 Maggio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Una donna insoddisfatta.

Purtroppo mi sono lasciata trasportare in questo mondo spigoloso e perverso, e non riesco ad uscirne. La mia &egrave sempre stata una vita normale, ho quasi trentasei anni, mi chiamo Elide e sono sposata con Giuseppe, di dieci anni più vecchio. Non abbiamo avuto bambini, per una sua difficoltà nella procreazione, ma io l’ho sempre rispettato ed amato, anche se sessualmente &egrave stato quasi sempre un pessimo amante, con poca voglia di fare sesso e in quelle poche volte, sbrigativo e veloce. Ma, lo giuro, l’ho sempre, e lo sottolineo, amato, perché &egrave anche un uomo onesto e generoso, capace di coprirti di attenzioni e gentilezze. La nostra, fino a pochi mesi fa, &egrave stata una vita tranquilla e solare, fino al malcapitato giorno che ho incontrato e conosciuto Luca, un bel ragazzo diciannovenne, che gioca a basket nella squadra dove mio marito ricopre la carica di presidente. Ci siamo conosciuti alla cena di presentazione del nuovo team, e lui, incoscientemente mi ha subito fatto i complimenti, scatenando in me, una molla di gratificazione che da molto tempo non provavo. Per farvela meno lunga, dopo qualche telefonata, sono uscita un pomeriggio con lui e siamo finiti a fare sesso in auto per quasi un’ora e da quell’occasione ci siamo rivisti almeno dieci,quindici volte, sempre finendo a fare sesso anche in hotel.
Purtroppo, e questa &egrave la parola con cui ho iniziato il racconto, mi sono innamorata di questo bellissimo ragazzo, alto, muscoloso e prestante sessualmente, che per la prima volta in vita mi ha fatto conoscere il vero sesso, il sentirsi desiderata e poi appagata.
Il brutto, &egrave , che anche se io sono più vecchia di lui di diciassette anni, &egrave Luca che dirige le ‘danze’,
che mi chiama e mi usa quando vuole, che mi adopera come strumento sessuale per appagare le sue giovani voglie. Dopo i primi normali appuntamenti di ‘sesso’ ha cominciato ad impartirmi ordini, come quello di andare senza biancheria intima , con gonna e stivali, e di scoprirmi le gambe in macchina facendomi guardare dai camionisti in fila vicino alla nostra auto al semaforo. Poi, mi ha fatto provare delle scarpe da un commesso, che non ha mai staccato gli occhi dalla mia ‘figa rasata’ per l’occasione, per poi proseguire con una scopata in macchina in un posto frequentato da guardoni segaioli. Tutto questo provocava in me un misto di rabbia ma anche d’eccitazione, e per non perderlo mi sono sempre piegata alle suo voglie, facendo vincere la parte esibizionista che si trova in me. Il pomeriggio della settimana scorsa, si &egrave presentato al nostro appuntamento, con un altro ragazzo giovane che mi &egrave stato presentato come suo cugino, e mentre Luca guidava l’auto mi ha ordinato di sedermi dietro con l’altro che ha tirato fuori l’uccello e ho dovuto fargli un pompino, mentre con le dita mi toccava i seni e mi masturbava. Senza nessuna parola, terminato di soddisfare il cugino sono stata accompagnata a casa, senza una spiegazione, senza una carezza.
Approfittando dell’assenza di mio marito per un viaggio d’affari, l’altra sera, &egrave venuto a prendermi sotto casa e siamo andati in una casa di campagna, dove ci aspettavano altri signori. Impaurita dalla situazione, mi ha baciato per rassicurarmi e mi ha chiesto di farlo come testimonianza del nostro amore, ed io, da scema innamorata, mi sono fatta coinvolgere dalla situazione.
Hanno iniziato a toccarmi, a baciarmi, a sfilarmi i vestiti, facendomi rimanere dopo pochi istanti completamente nuda, poi mi hanno passato delle autoreggenti che ho dovuto indossare.
Mi baciavano, mi leccavano in basso, e poi mi offrivano i loro ‘cazzi’ già in tiro, eccitati, e come un’automa, li prendevo in bocca , li assaporavo, li gustavo, mentre Luca assistiva a questa scena senza intervenire. Tutti e tre gli uomini erano dotati, ma uno in particolar modo, sembrava quasi animalesco, con un ‘trombone’ lungo e grosso in circonferenza, che quasi stentavo a prendere tutto in bocca. Poi a turno, hanno iniziato a penetrarmi, in posizione ‘pecorina’, con le mani e le ginocchia al pavimento, a cavalcarmi quasi brutalmente, schiaffeggiandomi le natiche e prendendomi per i lunghi capelli biondi, mentre gli altri continuavano a farmi leccare le loro aste ingoiate. Ho provato anche dolore quando &egrave stato il turno del super dotato, ma passato il primo impatto, anche lui mi ha donato momenti di sesso irripetibili. Sono stata usata per almeno un’ora,
mi hanno fatto di tutto, scopata, inculata, per poi finire con la classica eiaculata da parte dei presenti su tutto il mio corpo, reso sporco ed appiccicoso dalla grande quantità di sperma che mi hanno donato. A mente fredda mi vergogno di raccontarvi questa storia, ma in quei momenti ho vissuto la più alta esaltazione del sesso, il massimo della perversione, l’apice erotico che una donna possa toccare. Ora, da sola in casa, riflettendo, capisco di essere una donna inappagata dal marito che si sente veramente viva completandosi con quel giovane mascalzone dell’amante e vi giuro che non so quale sarà il mio futuro ”’

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