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Poesia Erotica

GroK

By 28 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo a divenire.
Entità instabili a vacillare tra emotività ed apatia.
Vincenti o perdenti
poco cambia nel progetto di maturazione.
Tutto ha un valore
per chi sapientemente sa autoconvincersi di valere.

Implacabili voglie, appaiono,
come vitalità perdute.
Ed io mi compiaccio per la mia tristezza
portata a un caso di estrema angoscia,
di questi lunghi silenzi varcati a sprazzi emozionali,
come fiumi in piena che devastano al loro passaggio
così nemici alla mia stabilità.

Terre contrarie alla mia esistenza.
Come straniero in terra straniera
vivo la mia morte interiore con spregiudicato menefreghismo.
Dovrei resuscitare per assimilarmi?
Dovrei sorridere alle avversità come rivincita personale?
Io non voglio arrendere la mia anima alla sua tristezza,
ma esserne fautrice’
come sarebbe tutto semplice’
sedabile.

Ci si ritrova nel buio della notte senza il calore di una fiamma,
che intenzionalmente hai spento,
per ricercare la complicità del buio’
e ci si perde,
smarrendosi nell’oscurità che ci avvolge,
stretti nel forte abbraccio di un’amante.

Vorrei essere soffocata da questo nero fino in fondo,
vorrei sentire scorrere la passione in un rivolo di sangue
sulle mia labbra contuse.
Perch&egrave tutto &egrave in mutazione
e nulla si placa nell’irrequieto animo
di chi sente quegli echi lontani di un cuore pulsare dolore,
ricercandolo ancora’
ed ancora’ed ancora.

Ed allora io mi predispongo per aiutarlo nella ricerca di quel limite
oltre il quale ogni bisogno sarà compiuto
ed ogni impulso avrà il suo male,
così che l’anima potrà goderne straziata.

Forse
dovrei aver parsimonia e morigeratezza di una fragilità segreta
che mi prega di farle provare la gioia nella sua purezza e candore,
eppure, io,
mi riscopro sempre più attratta da quel buio,
perché in fondo,forse ,
a me la felicità uccide.

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