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Poesia Erotica

Omaggio poetico

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Libera traduzione di ” HANC TAMEN IN NULLOS TENUI MALE LANGUIDUS USUS/ ET IACUI PIGRO CRIMEN ONUSQUE TORO./ NEC POTUI CUPIENS, PARITER CUPIENTE PUELLA/ INGUINIS EFFETI PARTE IUVANT FRUI” ( ” Pure l’ho stretta,turpemente fiacco,senza goderne/ e ho giaciuto obbrobrioso peso per il pigro letto/ e non ho potuto, pur desiderandolo al pari della fanciulla/ valermi della parte voluttuosa dell’inguine sfinito”) Ovidio, AMORES, liber tertius, VII ( trad. Luca Canali)

Sono sconvolto, non me l’aspettavo.

Lei ha provato a baciarmi in tutti i modi,

si é strusciata nel modo più lascivo.

Poi mi ha chiesto stupita:”Tu non godi?”

Forse la colpa é dello strapazzo

o dello stress. Forse ho esagerato.

Ma una cosa é sicura, che il mio cazzo

stasera non ha proprio funzionato.

Che figura! Ho inventato mille scuse,

superlavoro, ansia da prestazione;

“Può capitare a tutti”. Lei sorrise.

(Ha pensato che io sono un coglione)

“Perché non provi, caro, col Viagra?

Fa miracoli, dicono, all’uccello”.

“La colpa é tua, per me sei troppo magra…”

“E allora tu, che hai piccolo il pisello…”

Le ho detto di non dire più cazzate.

Poi mi é venuto duro. Ma lei niente.

Per poco non finisce a seggiolate.

E’ andata via chiamandomi impotente.

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L’HO VISTO ANDARE VIA DAL TUO PORTONE

Libera traduzione di ” VIDI EUM FORIBUS LASSUS PRODIRET AMATOR / INVALIDUM REFERENS EMERITUMQUE LATUS/ HOC TAMEN EST LEVIUS QUAM QUOD SUM VISUS AB ILLO./EVENIAT NOSTRIS HOSTIBUS ILLE PUDOR!” ( ” Ho visto l’amante uscire stremato dalla tua porta/ con i fianchi sfiniti e ormai privi di energia./Ma ciòé meno grave dell’essere stato visto da lui/ Accada ai miei nemici tale vergogna.”) Ovidio, AMORES, LIBER III, XI, trad. Luca Canali)

L’ho visto andare via dal tuo portone.

Lui mi ha visto e ha accellerato il passo.

Sono rimasto lì come un coglione

e ho pensato perfino:”Io l’ammazzo!”.

E dunque bella mia non puoi negare

la tua bocca era ancora poi bagnata

del suo seme. E per giustificare

hai detto: “E’ solo una ragazzata!”.

Lo so che preferisci i giovanotti,

ma io non sono ancora da buttare.

Per questo hai sussurrato: ” Se mi fotti

come sai fare tu, puoi perdonare”?

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OGNI TANTO CI PROVO

LIbera traduzione di ” SAEPE MEAE “TANDEM” DIXI” DISCEDE” PUELLAE:/ IN GREMIO SEDIT PROTINUS ILLA MEO./ SAEPE “PUDET” DIXI: LACRIMIS VIX ILLA RETENTIS/ “ME MISERAM, IAM TE” DIXIT ” AMARE PUDET?/===Spesso ho detto alla mia fanciulla/ “Vattene alfine” e subito mi si é seduta sulle ginocchia./ Spesso ho detto:”Mi vergogno!”: trattenute a stento le lacrime/ “Me infelice” ha detto” già ti vergogni di amarmi?”/ e mi ha stretto le braccia intorno al collo dandomi mille/ di quei baci che sono la mia rovina”) Ovidio, AMORES, LIBER SECUNDUS,XVIII, TRAD. Luca Canali)

Ogni tanto ci provo. Le ricordo

che é quasi una bambina. Ma mi mordo

le labbra e più non oso predicare

perché lei dice:”Me lo fai succhiare?”.

“Già non ti piace più la mia cosina?

ti sei forse stancato di scopare?”.

E ricomincia con la sua manina

di finta ingenua che mi sa stregare.

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