Torneremo all’oblio
di dolci pianti
o di sconsolati abbracci,
correremo tu ed io
sui prati verdeggianti
del silenzio,
Il freddo
di mille stagioni perdute
carezzerà
il tuo eburneo corpo
come un manto
di pensieri appassionati
dipinti del vermiglio vago
dei tramonti.
Ti ricordi?
Il gelo parlava alla primavera,
il dolore sussurrava alle gioie,
una pioggia di perle
ti baciava la pelle.
Ritorneremo all’oblio,
per sempre.
Quanto invidio Sabina
Perché no, dimmi come fare
Complimenti aspetto il prossimo capitolo. Magari possiamo scriverci in privato
grazie.
ahahaha vero. che figuraccia. Grazie per la segnalazione