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Racconti Gay

18 anni attesi

By 17 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

quello che sto per raccontare risale a parecchi anni fa,avevo da pochi giorni compiuto 18 anni, gli ormoni a mille mi facevano stare in perenne agitazione,più volte al giorno per scaricare la tensione erotica ricorrevo alla masturbazione,un giorno vinto d’alleccitazione decisi di entrare in un cinema per adulti,all’inizio il buio mi blocco quasi al centro della sala, di conseguenza non passai inosservato a divesi uomini che giravano per la sala,appena intravidi qualcosa mi sedetti propio sull’ultima fila, allora non sapevo che era praticamente un invito ad essere abbordato,ero già intento a guardare alcune scene di sesso tra una donne e tre uomini, chi la scopava in bocca, chi sul culo chi le scardinava le figa;io intanto ero eccitatissimo e mi toccavo il cazzo continuamente, preso dalla visione del film non mi ero praticamente accorto che accanto a me si era seduto un signore, aveva circa 50 anni, profumava di dopobarba,nell’assieme era una persona piacevole;mentre guardavo il film all’improvviso sento la mano dell’uomo toccami la coscia, la paura e l’imbarazzo mi paralizzarono,quindi forse l’uomo vedendo che non facevo nulla per fermarlo, si sentì autorizzato a continuare,comincio e risalire lungo la coscia e quindi finalmente arrivò a toccarmi il cazzo,una scarica elettrica mi partì dal cervello fino ad arrivarmi al cazzo che mi diventò duro come il ferro,all’improvviso l’uomo mi sussurrò all’orecchio che se volevo mi poteva fare divertire e che se lo avrei seguito aveva una casa a poche centinaia di metri dal cinema, io ero bloccato, avevo il cuore e mille,sensazioni incredibili e mai provate prima mi spinsero a seguire l’uomo fuori dal cinema:
fatti poche centinaia di metri giungemmo in un cortile, ci stava una scala esterna,entrando timoroso dietro di lui mi accorgo che la casa era in tutto formata da un unica stanza e un bagno, all’improvviso l’uomo mi si avvicina, prova a baciarmi in bocca ma io mi ritraggo spaventato, allora si inginocchia davanti a me e mi abbassa i pantaloni e le mutande, avvicina la bocca al cazzo e comincia a farmi un pompino, ero talmente eccitato che mi si piegavano le gambe,in breve venni in bocca all’uomo, dimentigando di avvertirlo, comunque lui inghiotti il mio sperma e continuo a ripulirmi il cazzo,poi mi dice, adesso tocca a me godere, ebbi paura e dissi che volevo andare via perchè non avevo mai fatto queste cose con un uomo, lui come spinto da una molla mi si avventa addosso dicendomi, e no bello mio, io ho ingoiato la tua sborra, ora tu berrai la mia, detto fatto si tolse velocemente pantaloni e mutande, mostrandomi un cazzo pauroso, era notevolmente più lungo e grosso del mio, aveva una cappella rosso fuoco, come un grosso fungo,le vene ricoprivano il suo cazzo disegnando tutto,allimpovviso mi agguanta per i capelli dicendomi di prenderlo in bocca altrimenti lo avrebbe entrato con la forza:una paura folle mi invase,temevo di essere capitato nelle mani di un maniaco omicida, quindi per evitare di fare una bruta fine, avvicinai la mia bocca a quel cazzo mostruoso,lui comincio una danza col suo ventre dando colpi sempre più forti, provocandomi quasi il vomito,stranamente tutta quella violenza, oltre a provocarmi paura,mi cominciava a provocare un eccitazione incredibbile,la cosa non passò in’osservata all’uomo che comincio e darmi della troia succhia cazzi , e che a suo dire avevo una dote naturale per i pompini,in quel momento non sò cosa mi prese? decisi di vendicarmi della violenza portando l’uomo a godere come un maiale, facendogli piegare le gambe, all’improvviso l’uomo comincia a sussultare e a gridare dicendomi; stò godendo puttana, ti sborro in bocca, attento a non farlo cadere e ingoia tutto, comincio quindi a spruzzarmi in gola un enorme quantità di sperma,per non soffocare fui costretto ad ingoiare tutto, un sapore stranissimo , unico mi invase il palato, mi accorsi che non era poi così tanto spiacevole,l’uomo non contento,mi gettò sul letto cominciando a spogliarmi completamente,e mentre anche lui si denudava io rimasi paralizzato , ero ormai consapevole che avrebbe fatto di me quello che voleva;stranamente invece con enorme dolcezza, mi fece mettere a pancia sotto, quindi prese qualcosa dal comodino e inizio a passarmi qualcosa di denso e olioso sul buco del mio culetto,comincio piano ad introdurre un dito, il dolore fù tremendo, cominciai a singhiozzare pregandolo di lasciarmi andare,e che non avrei detto nulla, lui guardandomi mi disse di esser gentile,e che se collabboravo non mi avrebbe fatto troppo male, ormai impotente e rassegnato accettai passivamente tutto quello che mi faceva; si mise dietro di me, comincio a pennellarmi il suo mostruoso cazzo sul culo, mi sentivo come un agnello nell’altare sacrificale, poi lentamente cominciò a spingermi il mostro nel culo, il dolore atroce mi portò quasi alla soglia dello svenimento,intanto lui continuave a spingere , e finalmente dopo un tempo che credevo interminabile sento che le sue palle mi sbattono sul culo, lui cominciò a spingere ed a uscirlo quasi completamente tutto, avendo già goduto aveva una resistenza pazzesca, mi martellava da almeno 2 minuti, io avevo il colo completamente aperto, ma ecco che all’improvviso comincio a sentire che qualcosa in me cambiava, ilmio cazzo si induriva sempre più un calore incredibile mi invadeva il culo, e cominciai involontariamente a godere e ad incitarlo, lui ci dava dentro come se fosse stata la sua ultima scopata, ero completamente nelle sue mani e con quel cazzo mostruoso piantato dentro di me, cominciai a sborrare senza neanche toccarmi, finalmente dopo un tempo infinito sento che aumenta i colpi in un modo pazzesco e contraendo il suo cazzo dentro di me cominciò a sborrarmi nel culo un infinità di sperma, poi si accasciò al mio fianco, io ero distrutto, ma ero consapevole che dentro di me non sarei più rimasto lo stesso, lui dicendomi di vestirmi e di andarmene mi diede anche il suo numero di telefono; scappai da quella casa promettendo a me stesso che mai ci sari ritornato,mentivo e lo sapevo, il giorno dopo lo chiamai e timidamente gli dissi se potevo ritornare?? lui dicndomi, certo puttanella mia, ti aspetto stasera, e ti prometto che ti spanerò il culo definitivamente, tra di me pensi, non vedo l’ora di godermi ancora quel bellissimo cazzo Quella notte non riuscii a chiudere occhio, mi tornava in mente ogni istante quello che mi era successo,del resto a ricordarmi tutto ci stava il buco del culo dolorante; non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo,io che adoravo la figa, ero arrivato al punto di farmi sbattere come una troia:
Quel giorno andai a scuola svogliatamente,non riuscivo a concentrarmi,mi capitava di guardare il pacco che aveva il mio compagno di banco, non avevo mai ne pensato ne fatto prima una cosa del genere, forse sentendosi osservato il mio compagno mi fissò stranamente , divenni rosso come un pomodoro e feci finta di concentrarmi nello studio:
finalmente ritornai a casa, ero in uno stato di eccitazione incredibile,vinto dal desiderio volli provare a penetrarmi con qualcosa, andai in frigo e scelsi una grossa carota, la bagnai di saliva e cominciai a penetrarmi nel buchetto ormai diventato un bucone, all’inizio provai un poco di fastidio ma poi il piacere cominciò a farsi sentire, cominciai a menarmi il cazzo furiosamente e dopo poco tempo cominciai a sborrare sul mio petto, per la prima volta assaggiai la mia sborra,la trovai dolce e cremosa:
Più le ore passavano e più la tentazione di telefonare all’uomo che aveva devastato l mio culo era forte,immagginavo situazioni incredibili, mi vadevo come la sua donna e lui che mi domava facendomi suo più e più volte, oramai ero perduto per sempre, mi arresi del tutto al desiderio e feci il suo numero:
pronto? ciao, ti ricordi di me? dall’altra parte una voce potente mi rispose:
si ciao,mi ricordo perfettamente di te, sei la verginella a cui ho sfondato il culo, cosa vuoi?
emm scu scus scusa, volevo chiederti se magari ci potevamo incontrare??
ci fù un attimo di silenzio, poi la sua voce mi disse;
certo, vieni domani sera dopo le 22.00, preparati bene che rimarrai a dormire da me:
Ero sconvolto dalla curiosità e dal desiderio, accettai e confermai l’ora dicendogli che sarei stato puntuale:
Tutta la notte e tutto il giorno dopo passarono come in uno stato di confusione, più volte fui tentato di non andare, poi decisi di fare il passo finale verso la perdizione, feci un lungo bagno dopo essermi depilato i pochi peli che avevo,mi profumai e indossai una maglietta dei pantaloni scuri ed un giubbino, quindi dopo aver detto ai miei genitori che sarei andato a studiare da un amico e che probabilmente avrei passato la notte da lui, uscii di casa, e preso il motorino mi avviai verso la casa del mio amante:
Appena arrivai mi fermai davanti alla porta di casa sua,la mano voleva suonare il campanello ma la mente mi diceva di fuggire via; poi finalmente il desiderio mi spinsero a suonare:
Appena la porta si aprì, ebbi un colpo al cuore, mi trovai davanti salvatore,cosi poi mi disse che si chiamava, era completamente nudo, il suo cazzo mostruoso pendeva un poco di lato, non era ancora eccitato ma già era minaccioso e promettente;
mi fece entrare e mi spinse verso il letto:
Vieni quì troietta mia,stanotte ti prometto che diventerai la mia donna per sempre;
mi fece spogliare e mentre lo facevo già giocava col mio culetto, mi toccava il buchetto, lo bagnava con la saliva, ero già col cazzo durissimo e poco ci mancava che mi sborrassi addosso senza neanche toccarmi;
poi salvatore mi face inginocchiare e avvicino il suo cazzo al mio viso, mi colpiva su tutto il volto e sulla testa, ero come un fantoccio nelle sue mani,mi prese la testa con le mani e mi face aprire la bocca,comincio ad entrarmi il cazzo dentro, prima lentamente, poi con più forza, mi mancava il respiro, più volte fui sul punto di vomitare,dopo diversi minuti di quel martirio, cominciai a sentire che cedeva, allora aumentai la velocità con cui lo leccavo, gli succhiavo fortissimo la cappella:
Siiiiii succhiaaa troia puttana, ti voglio riempire lo stomaco di sborra, ti faccio fare indigestione;
improvvisamente il suo cazzo si contrasse nella mia bocca, cominciò a spruzzarmi un infinità di sborra dentro, per non soffocare non mi rimaneva che berlo tutto fino all’ultima goccia,mi fece pulire il cazzo completamente e si accascio sul letto:
Dopo essersi riposato per qualche minuto, mi fece mettere a pecorina sul letto;ecco,ero pronto, di li a poco mi avrebbe fatto ancora suo; vidi che prendeva qualcosa dal comodino, mi passò con le dita qualcosa di freddo e untuoso sul buchetto, poi si mise dietro di me e comincio a strofinare la cappella su tutto i culetto, il suo cazzo intanto era ritornato di ferro , lo sentivo propio all’imboccatura del buchetto, piano piano cominciò a spingerlo dentro,centimetro dopo centimetro avanzava dentro di me, il dolore era fortissimo anche se di meno della prima volta, mi prese per i fianchi e finalmente con un colpo di reni mi invese il retto;
mi sentivo completamente pieno, sembrava che avevo un palo infuocato dentro il culo, il dolore prima e dopo un sempre crescente piacere mi invasero il ventre e anche la mente, cominciai ad incitarlo:
dai salvo, rompimi il culooooo, ancoraaa, aaahhh ancora più forte;
si puttanella, prendilo tutto, ti riempo di cazzo ;
intanto menava colpi furibondi, mi sbatteva quasi sollevandomi ad ogni colpo, poi dopo interminabili minuti, lanciando un urlo feroce venne dentro di me, mi sentii riempire di sborra calda, me ne mise dentro una quantità enorme, contemporaneamente venni anche io senza toccarmi, venni di culo come la più grande delle troie, mi sentivo appagato e distrutto, mi distesi felice accanto a lui e piano piano mi addormentai;
durante la notte salvo mi fece più volte suo, a volte mentre dormivo tanto ero stanco, ormai col culo spanato mi entrava dentro come un coltello sul burro:
Nella tarda mattinata salvatore mi disse di andare via, ma prima mi diede le chiavi di casa,mi disse di tornare tutte le volte che volevo e che ero la sua donna, dentro di me ero felice e già pregustavo infinite cavalcate che salvo avrebbe fatto col mio povero culetto.

luminosamente@live.it

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