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Racconti Gay

Dolce Simone

By 5 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e Stefano eravamo amici fin dalle elementari eravamo veramente inseparabili, avevamo praticamente fatto tutto insieme, anche la nostra prima volta con una prostituta, stesa donna stessa camera, quando a causa di una malformazione muscolare a 24 anni dovette iniziare a far uso del bastone e a volte della carrozzina, cambiammo solo il modo di divertirci ma tutto era rimasto come sempre, una sera non avevamo nulla da fare andammo al cinema a vedere un film ultimo spettacolo, usavamo la carrozzina per non pagare in fondo non lo sapeva nessuno che lui poteva camminare con difficoltà ma poteva camminare, entrammo e il cinema era deserto pochi spettatori, ci sedemmo a metà della sala ma di fianco, si spensero le luci e inizio il film, non era un gran che avventura ma lento, a metà del primo tempo andai al bagno e entrato andai deciso verso gli urinatoi , dopo pochi istanti entro un ragazzo giovanissimo guardo in giro e poi si avvicinò anche lui agli urinatoi, era di origine asiatica li per li non ci feci caso ma dopo pochi istanti notai che mi stava guardando il cazzo che era rilassato, era sempre stato il nostro vanto sia io che Stefano avevamo dei bei cazzi il mio lungo e tozzo il suo più lungo ma un po più fino, ma non di molto , avevamo delle amiche che si concedevano volentieri per questo motivo, restai immobile anche dopo aver finito per vedere cosa succedeva, il ragazzo continuava a guardare poi alzo lo sguardo e incrociò il mio, ma io non dissi nulla, a quel punto lui allungo una mano e tento di toccare il mio cazzo, io lo lasciai fare, non mi era mai capitato , la reazione fu quasi istantanea, si trovo in mano il mio cazzo che si era indurito, la sua mano inizio un lento va e vieni, ma in quel momento la razionalità prese il sopravvento, l’aspetto era di un minorenne, eravamo in un bagno di un cinema, lo fermai e andai verso i lavamani, e gli feci segno di seguirmi, Ciao mi chiamo Paolo, lui rispose io Simone, Sei minorenne? No ho diciotto anni anche se ne dimostro molti di meno, Non ci credo! Simone mise una mano in tasca e tiro fuori un documento, era vero aveva da poco compiuto i 18 anni, tranquillizzato sull’età l’eccitazione mi prese di nuovo, ti piace toccare il cazzo degli uomini? Si ma cosi grosso non mi era mai capitato mi ci fai giocare ancora un po?! La domanda mi sconcertò un pochino ma cedetti alla tentazione di un gioco perverso, andammo verso un bagno chiuso, ciudemmo la porta dietro di noi e tirai fuori il mio cazzo, Simone si mise seduto sulla tazza, e inizio a toccare il mio cazzo che si era fatto di marmo, ci teneva sopra le sue due mani non molto grosse , poi improvvisamente apri la bocca e iniziò a farmi un bocchino, fu forse l’eccitazione ma venni quasi subito un fiume di sborra che Simone ingoiò senza perderne una goccia. Sentimmo entrare qualcuno nei bagni, la paura di essere scoperti prese il sopravvento, appena sentimmo uscire la persona uscimmo dal bagno, ci scambiammo il cellulare con la promessa di risentirci , ma lo invitai a venire a sedersi vicino a me, In sala c’è un amico mio che ha un cazzo come il mio . Tornai in sala e Stefano fece una battuta, C’eri cascato dentro?, no poi ti dico. Alla fine del primo tempo presentai Simone a Stefano il quale mi guardava incuriosito, mi alzai con la scusa di prendere un caffe , chiamai Stefano al cellulare, So che mi prenderai per matto ma Simone l’ho trovato in bagno e è omosessuale tu volevi trasgredire giusto ? Tranquillo è maggiorenne già accertato, Ma sei tutto matto comunque ok . Tornai in sala e portai a loro due gelati , Stefano inizio scherzando ma capii che era eccitato, Un gelatone sai le donne come lo leccherebbero, ora ne vorrei una qui, gli darei io il gelato, Simone sorrise e rispondendo a Stefano, No! Lo ciucciano così e si mise a mimare un bocchino con il gelato, guardai Stefano che fissava la bocca di Simone, se lo conoscevo bene era partito per la tangente, era la nostra prima esperienza con un uomo, si spensero le luci e sentii Stefano che commento il gesto di Simone, sei sicuro che si fa così? Poi calò il silenzio, io mi guardai intorno dietro a noi non c’era seduto nessuno, quindi nessuno avrebbe notato i movimenti, dopo 5 minuti sentii la mano di Simone che saliva su una coscia verso l’inguine, senza muovermi troppo vidi che succedeva la stessa cosa con Stefano, il mio cazzo si era di nuovo indurito e Simone ci passava sopra la mano, Vedevo Stefano che si muoveva lentamente ,poi tirò fuori il cazzo e la mano di Simone se ne impossessò l’eccitazione era alle stelle Simone continuava a segarmi il cazzo ma vidi che si piegava verso il cazzo di Stefano e lo prese in bocca, uno spettacolo eccitante anche Stefano non resistette a lungo lo vidi premere la testa di Simone verso il suo cazzo e capii che stava venendo, la stretta di Simone sul mio cazzo si era fatta più serrata, pochi istanti ancora e Simone si rialzo , si passo la lingua come se avesse gustato un altro gelato, poi si abbassò sul mio di cazzo e inizio a farmi un altro bocchino, vidi Stefano armeggiare con i pantaloni di Simone poi sentii un attimo di esitazione nel movimento di Simone, si staccò dal mio cazzo ed emise un gemito di piacere, Stefano gli aveva messo l’indice nel culo, con più foga Simone riprese a sbocchinarmi,e in pochi minuti venni di nuovo nella bocca di Simone. Ci sistemammo ormai la fine del film era vicina, infatti 15 min dopo finì, uscimmo dal cinema chiedemmo a Simone dove avesse la macchina e lui ci disse che stava con i mezzi, Stefano si propose di accompagnarlo, Simone dietro con la carrozzina e Stefano che si girava verso di lui, lo sai che ci sai veramente fare con la bocca, Si è vero ma credo che impazzirei nel sentire i vostri cazzi che entrano nel mio culo che è stretto, Si l’ho sentito è strettissimo, credi di farcela senza romperti? Scoppiammo in una risata, io credevo finisse li ma Simone ribbattè l’unico sistema per vedere è provare!. Stefano strabuzzo gli occhi mi guardo e disse dai vai a casa mia sono da solo fino alla prossima settimana, voglio provare questa cosa fino in fondo.

continua
Arrivati a casa di Stefano ci accomodammo in camera da letto di Stefano un lettone e tutte le comodità, Simone ci disse dove poteva farsi una doccia e Stefano gli indico la porta, Simone inizio a spogliarsi li in camera, aveva le fattezze di un ragazzo più piccolo i lineamenti un po affemminati il suo pene non molto grande, poi nudo sparì nella doccia, Stefano si spoglio anche lui e io seguii l’andazzo, ma seguii Simone nella doccia, avevo necessità di una rinfrescata, mi infilai nella doccia e Simone si sposto un po’ poi prese la saponetta me la diede e mi chiese di lavarlo, io rimasi un po’ cosi ma poi mi lanciai passai la saponetta sul dorso evitando le sue parti intime poi Simone si girò e appoggio la sua schiena sul mio petto, Stefano era li che ci guardava con il cazzo durissimo, anche il mio si era risvegliato e premeva fra le gambe di Simone, ma continuai quel massaggio un pò strano Simone si accoccolo come farebbe una ragazza con il suo partner, iolo abbracciai in quel turbine di sensazioni e mi trovai a insaponare anche il suo cazzo, che in piena erezione non riempiva la mia mano, non mi sembro un contatto sposrco ma non duro molto, poi passai la saponetta tra il solco delle natiche insaponando bene il suo forellino anale, e dolcemente spinsi un dito dentro, Simone cambiò posizione, si appoggio con tutte e due le mani alla parete della doccia, io continuai e infilai il mio dito tutto nel suo culo, il sapone rendeva tutto scivoloso e indolore, a quel punto vidi Stefano che mi fece segno di uscire, entro nella doccia e appoggio il suo cazzo sulculodi Simone, che si giro con un espressione beata Ti prego non farmi male fai piano, rimasi li a guardare, vidi sparire il cazzo di Stefano nel culo di Simone molto lentamente accompagnato dai gemiti un po di dolore che emetteva Simone, e senza parlare Stefano piano piano spinse tutto dentro. La scena era da fil porno io eccitato Stefano non fosse da meno e Simone che secondo me era in paradiso, vidi accelerare l’andamento di Stefano, poi una frase, E fantasico, ha un culetto da sogno, girandosi verso di me sentirai che meraviglia, come se avesse già deciso lui che lo avrei fatto, sentii i gemiti di Stefano che stava per venire e Simone girandosi lo sego fino a farlo esplodere, mettendo la faccia davanti e sentendo i schizzi sul viso, Stefano stremato si asciugo e torno in camera, io ero a mille e non riuscii a stare lontano da Simone, il quale mi guardò sorridendomi, entrai nella doccia ma volli risentire la sensazione del contatto, il mio cazzo di nuovo tra le sue cosce, lui allungò una mano e iniziò a segarlo, si accoccolo come prima , e cerco un dolce contatto, passai questa volta tutte e due le mani sul suo corpo come fosse quello di una donna, tintillai i capezzoli poi lui appoggiò la mia cappella sul suo ano ancora un pò aperto sentii la sedia di Stefano infatti era li che ci guardava, e spinsi sentii quel forellino tendersi come poche volte mi era capitato quando avevo fatto il culo a qualche donna, le sue dita sembravano volessero artigliare le mattonelle capii che era solo dolore, mi fermai, Simone si girò e disse andiamo a letto, ci fece sdraiare a letto poi prese dal suo zaino una boccetta di olio per massaggi e inizio a passarne un pò sul suo culo, per farci godere lo spettacolo si girava su se stesso ora le mani sui capezzolini, ora sul culo ora sul cazzetto, poi si avvicino a me e iniziò a spalmarlo sul mio cazzo, che divenne lucido si mise a seduto sul mio addome ormai oliato tutto, e continuò il massaggio, Stefano era impazzito si porto sul fondo del letto per guardare aveva intuito cosa voleva fare Simone, infatti sentii Simone sollevarsi sipunto la mia cappella sull’ano e inizio a scendere piano, era una sensazione bellissima faceva tutto lui, mi pizzico i capezzoli nello stesso istante che aveva fatto passare la cappella nel forellino,Stefano che incitava dai fammi vedere se entra, Simone sembro in concentrazione, poi sentii il peso del suo corpo e il cazzo iniziò la sua discesa, sentii chiaramente il secondo anello muscolare che non si rilassava, il volto di Simone imperlato di sudore, poi di nuovo un pizzico ai miei capezzoli e un suo urlo, ero dentro, Stefano era di nuovo in erezione io iniziavo e scivolare dentro il culo di Simone era davvero una sensazione incredibile, Simone si sedette completamente sul mio cazzo che spari nel suo culo, sembrava un tordo allo spiedo, mi girai con lui sul letto e si trovo sotto di me le gambe sulle mie spalle iniziai a incularmelo con passione fino a quando sentii esplodere l’orgasmo Simone non volle che uscissi mi chiuse con le gambe sui reni e io scaricai tutta la sborra nel suo culetto. Incredibile, furono le parole di Stefano che era venuto , dal corpo disteso di Simone si vedeva un rivolo di sperma che fuoriusciva, Simone chiese a Stefano di rimettersi accanto a noi lo fece e Simone ripetè il massaggio anche a Stefano, poi lo fece girare a pancia sotto, e si appoggiò su di lui, Stefano credette che voleva fargli il culo ma Simone lo tranquillizzo, ti voglio fare un regalo fidati, le mani di Simone massaggiarono Stefano poi vidi un dito che lentamente fu spinto nel culo di Stefano, che iniziò a mugulare, vidi dei movimenti strani conla mano e all’improvviso Stefano urlò Cazzo che bellooooooo, se non accadeva di fronte a me non ci avrei creduto senza toccare il cazzo di Stefano l’aveva fatto venire, strabuzzai gli occhi e Stefano mi disse devi provare è fantastico, mi distesi anche io ma Simone mi fece metter a pancia in su e gambe larghe, inzio a varcare il mio culo , la sensazione era di intrusione ma il dito piccolo non dava dolore, sentii che scendeva e ad un tratto una forte sensazione di piacere il massaggio capii che era sulla prostata, il cazzo teso all’inverosimile fui fulminato come probabilmente Stefano il cazzo esplose in un orgasmo che raramente avevo raggiunto,e Simone si avvento a raccoglierlo tutto, sremati ci addormentammo , durante la notte mi svegliai e vidi Simone che era addormentato con Stefano accoccolato a lui, il giorno dopo Simone ci salutò e disse il telefono lo hai chiamami, quando ci venne che forse non era vero chiamammo ma ormai era tardi il numero ma era falso, l’unica cosa vera erano le sensazioni che avevamo provato.

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