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Racconti Gay

Dopo aver rotto il ghiaccio il gioco si fa più intrigante..

By 20 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Il giorno successivo a scuola ci comportammo normalmente..ridevamo e scherzavamo come se nulla fosse accaduto..ma sapevamo entrambi che gli ormoni non ci avrebbero dato scampo(d’altronde a 18 anni essere continuamente eccitati &egrave inevitabile) e che prima o poi saremmo caduti nella trappola della lussuria..se non che,un sabato pomeriggio,luca mi invitò a vedere un’anticipo di serie A a casa sua,approfittando del fatto che i suoi erano partiti con sua sorella e suo fratello alla volta di Parigi..la sua voce al telefono aveva un non so che di sadico,ma appena chiusi la cornetta mi presero dei calori su tutto il corpo,come quelli di una donna,al solo pensiero che avrei dovuto addentrarmi nella casa del peccato..mi preparai per andare da lui e mi venne un idea malvagia:e se lo avessi provocato io stavolta?magari avrei potuto assumere il ruolo di donna dominante nel rapporto!fu lì che feci forse un piacevole errore,che condizionò i miei gusti sessuali per sempre..andai nella camera di mia sorella più grande(lei infatti studia all’università di Milano) e aprii i cassetti,alla ricerca di un paio di mutandine sexy da indossare..mia sorella(che in seguito si &egrave rivelata una vera ninfomane,alla faccia dell’aria di brava ragazza che voleva farci credere che fosse!!) aveva nel cassetto una sfilza interminabile di mutandine di pizzo da super porca e di perizoma da pornostar..ne scelsi uno rosso fuoco,che si inserì alla perfezione nel solco del mio culetto..mi guardai allo specchio e con molta emozione notai che il mio sedere(che &egrave privo di peli ed &egrave a forma di mandolino) così era stupendo,addirittura mi ricordava una foto del culo victoria silvsted che avevo visto in rete il giorno prima..era una sensazione bellissima indossarlo,mi sentivo potente e molto puttana..mi misi un paio di jeans attillati e un maglioncino,e partii a piedi per la casa di luca,non molto distante da casa mia..nel tragitto avevo paura di essere scoperto,e sarebbe stato la mia fine perch&egrave lo avrebbero saputo tutti in quel paesino moralista e arretrato,dal sindaco al parroco,e la mia vita sarebbe stata distrutta..ma fu proprio questa paura che mi fece indurire il cazzo fino a farmi male,tant’&egrave che più volte scostai il perizoma per evitare che mi facesse troppo male..finalmente arrivai e luca era già sul divano ad aspettarmi con due birre e una vaschetta di pop corn..comiciammo a trangugiare alcool alle sei del pomeriggio,e alla mezz’ora del primo tempo ci eravamo scolati già tre birre a testa..non avevo mangiato nulla e la testa cominciava a girarmi vertiginosamente,e alla quarta birra mi alzai barcollando per andare in bagno,mi cadde il cellulare a terra e mi abbassai per prenderlo..chinandomi non mi accorsi(ero ubriaco) che luca pot&egrave scorgere l’insenatura delle mie natiche sode e il mio perizoma rosso fuoco,quindi proseguì verso il bagno e ritornai a sedermi accanto a lui, ignaro di quello splendido spettacolo che avevo dato a quel porco del mio migliore amico..lui fece finta di niente e lo vidi pensieroso: avrebbe voluto saltarmi addosso e non aveva la scusa per farlo,altrimenti sarebbe stato lui a cedere e io avrei potuto pensare che aveva bisogno di me..invece nei suoi piani e nella sua mentalità del sud io ero la donna fragile e sottomessa,che doveva pendere dalle sue labbra e dal suo uccello,arma del potere maschile..ma mentre la prima volta aveva escogitato come scusa lo strip poker,stavolta pensò a qualcosa di diverso(forse perch&egrave aveva paura che io non accettassi di giocare,ma io non ero cosciente dopo tutte quelle birre!!)..mi disse di scommettere sulla partita: le squadre stavano sullo zero a zero all’inizio del secondo tempo e io mi stavo annoiando,quindi dissi che secondo me sarebbe finita senza gol..lui invece continuava a sostenere che sarebbe stato un grande match e che ci sarebbero stati sicuramente gol..mi propose che se la partita finiva zero a zero,lui avrebbe pagato un grande pegno,mentre ad ogni gol segnato io avrei dovuto pagarne uno piccolo..accettai ma speravo in cuor mio in un maledetto gol,in modo da potergli far vedere tutto il mio ben di dio e tutta la mia femminilità!segnarono dopo cinque minuti:era un segno del destino,ma lui,per non dare l’idea dell’arrapato(come se fossi io ad avere bisogno di lui e del suo pene),mi fece fare un pegno stupido,del tipo uscire dal balcone e gridare a squarciagola..lo feci e ritornai sul divano,sperando che ci fosse stato qualche altro gol..che arrivò puntualmente,1-1 e palla al centro..allora il pegno si fece sempre più caldo,dato che mi ordinò di togliermi i pantaloni e di mettermi a pecora..inizialmente abbozzai una risposta del tipo.”ma che dici,fammene fare un altro!non mi va di farlo!preferisco essere malmenato!”ma non ero affatto credibile e lui sogghignando replicò:”che c’&egrave?hai paura di mostrarmi quel bel perizoma da puttana che avvolge le tue chiappe calde?”..io ero rosso di eccitazione e vergogna,non replicai ed eseguii come un automa quello che mi diceva..tolsi i pantaloni ma lui mi fermò e disse:”Fammi vedere un pò come cammini!”..Fu allora che decisi di provocarlo:cominciai a sculettare vistosamente,ondeggiando il mio culo come una barca in preda alla marea..mi sentivo una modella alle sfilate di intimo femminile!quando mi girai lui si era già tolto il cazzo di fuori e mi guardava con gli occhi sbarrati,eccitatissimo e con una faccia quasi da maniaco..allora mi disse:”Adesso ti faccio provare un giochino nuovo!” e così facendo mi fece mettere a 90 gradi di forza,spingendomi la schiena con le sue mani possenti(come se non avessi voluto!)..mi sfilò il perizoma e cominciò a palparmi il culo..sentivo le sue mani esperte che esploravano il mio corpo,ogni lembo di pelle era percorso da una sensazione di piacere estremo..io lo imploravo:”ti prego non voglio!a me piacciono le donne,mica gli uomini!”ma lui replicò stizzito:”tu sei più troia di quella bagascia di tua sorella!ti sei messo perfino le mutande femminili!non ci nascondiamo dietro a un dito,sei un maledetto finocchio in cerca di cazzo!non avrò pace se prima non ti darò quello che meriti!”..fu così chi mi infilò un dito nel culo e sussultai,poi due,poi tre,mentre io cercavo disperatamente di fermarlo,perch&egrave sapevo che sarei stato schiavo di quella esperienza per tutta la vita..ma lui era determinato e io incosciamente avrei voluto che mi scopasse lui per primo,lui che mi aveva fatto conoscere il sapore splendido di una nerchia pelosa e mi trattava come una femminuccia in calore..mi scopò con quelle dita per dieci minuti,e io continuavo ad opporre una strenua resistenza,provavo dolore,ma sapevo che se mi fossi mosso mi avrebbe fatto un male cane e in più mi avrebbe tirato un ceffone..il passaggio dalle dita al cazzo fu estasiante:sentivo il calore di un bel manganello nelle chiappe,sentivo la sua carne che lentamente scivolava nella mia mia,due corpi che si fondevano..mi sentivo jessica rizzo dei primi tempi,ero a pecorina e un uomo molto dotato stava affondando il suo cazzone nel mio culetto liscio e ospitale..la prima botta mi fece male e gridai di dolore,intimandogli per l’ultima volta di smettere e promettendogli che gli avrei fatto un pompino se avesse smesso..ma lui godeva e non rispondeva,sentivo il suo respiro affannoso e le sue espressioni da film erotico..continuava a ripetermi anche che se non volevo potevo andarmene ma che avrebbe raccontato a tutti di quanto mi piacesse l’uccello,e che mia madre e mio padre non sarebbero stati tanto felici di sapere che loro figlio girava per il paese in perizoma e facevo pompe con l’ingoio…fu così che mi arresi di nuovo,ma nel frattempo il dolore aveva lasciato il posto alla goduria..dopo cinque minuti dalla mia alzata di bandiera bianca,mi trovai a gemere e a respirare forte,a fatica,come una donna che scopa e gli piace da morire..cominciai a perdere il controllo,come se la mia mente abbandonasse il mio corpo,a vedere sfuocato,a sentirmi un’altra persona..il mio cambiamento di sesso era ormai ultimato..adesso ero io che muovevo il bacino verso di lui,sentivo i suoi coglioni sbattere sul mio sedere,i suoi peli pubici che strusciavano il mio fondoschiena…cominciai a a urlargli:”siiiiiiiiii…scopami bel fusto,mi piace tanto..che bel cazzo che hai,mettimelo tutto…siiiiiiiii….ahhhhhhhhhhhh…vienimi dentro…sono una troietta,sculacciami perch&egrave ho fatto la cattiva…siii..continua…voglio essere fottuta da tutti i maschioni del paese,tuo padre compreso!!”..per tutta risposta mi diede uno schiaffo sul culo e cominciò a pompare velocissimamente..stava per venire e annunciò l’evento dicendo:”adesso apro l’idrante nel tuo culo da puttana…lo sapevo che eri una fottutissima e lurida prostituta..ahhhhhh…prendi questa sborra,sei più bagascia di tua sorella…ahhh”..dopo qualche secondo le mie viscere furono inondate di caldo sperma,il suo seme invase il mio corpo,io continuavo a gemere di piacere..si alzò con il cazzo ancora sporco e andò come di consueto a lavarsi in bagno..senza dire una parola..ma era soddisfatto e lo ero anch’io..
continua..se vi &egrave piaciuta la storia contattatemi alla mia mail sexpistol8525@yahoo.it.. un bacio ai miei lettori

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