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Racconti Gay

Estate

By 17 Febbraio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Era l’estate del 2005, forse luglio o agosto.
L’aria di Milano era pesante, umida, afosa; il sudore faceva aderire i boxer e la t-schirt leggera alla mia pelle. Non riuscivo a dormire quella notte!
Così alle 3.00 di mattina accesi il computer ed iniziai a navigare in internet.
Capitai in una chat; mi stupii vedendo che c’erano collegate diverse persone nonostante l’ora!
Seguendo i dialoghi scritti dei diversi utenti mi accorsi che in realtà ero entrato in una community gay. Sorrisi e per un attimo ebbi il riflesso di uscire da li e andare a vedere qualche altro sito, ma non sapevo quale’in più la mia curiosità per quel ‘mondo nuovo’ si fece avanti e così continuai ad osservare quei dialoghi.
In passato mi era già capitato di vedere dei bei ragazzi e provare una sorta di attrazione verso di loro, ma ogni volta avevo scansato l’idea e così a 26 anni non avevo mai provato un’esperienza omosessuale.
Ero semplicemente incuriosito e divertito e più seguivo i dialoghi, più la mia curiosità cresceva.
Ad un certo punto mi apparve un messaggio di un utente di nome Lorenzo che voleva chattare con me; decisi che non c’era nulla di male e accettai l’invito.
Lui mi raccontò della sua vita, che era uno studente universitario di Milano, aveva la mia età ed era appassionato di palestra e di ciclismo; mi raccontò dei suoi hobby, amici, dei libri che leggeva, dei suoi sogni e passioni e mi sembrò un tipo davvero simpatico.
Continuammo a scriverci per un’ora circa, e gli argomenti diventarono più intimi; mi raccontò delle sue esperienze ed iniziai ad eccitarmi. Sentivo il mio cazzo che si ingrossava e mi lasciai trasportare dai discorsi; gli ammisi che non ero mai stato con un ragazzo, ma che l’idea non mi disgustava, anzi, mi eccitava e incuriosiva. Lui mi disse che aveva il cazzo in tiro e che mi voleva; il caldo intanto era insopportabile e l’eccitazione mi faceva bollire! La mia fantasia mi portava ad immaginare noi due nudi, avvinghiati e sudati sotto l’influsso della passione.
Mi chiese se volevo andare a casa sua. Mi colse alla sprovvista..ero indeciso, ma in quel momento pensai che sarebbe stata comunque una nuova esperienza, che potevamo anche limitarci a conoscerci un po’ meglio, a quattr’occhi e così gli risposi di si.
Mi feci una doccia veloce, misi i jeans e presi la macchina.
La casa di Lorenzo distava pochi isolati dalla mia e in 10 minuti fui sotto casa sua. Suonai.
Mi aprii subito il portone e come raggiunsi il quinto piano vidi la porta d’entrata socchiusa..ebbi la tentazione di tornarmene a casa, ma la porta si aprii e dietro apparve la figura di un bel ragazzo alto circa 1,80, nudo, con un asciugamano attorno alla vita.
Con voce dolce e un sorriso mi disse: ‘ti stavo aspettando, entra pure’.
Era davvero un bel ragazzo, aveva occhi neri, uno sguardo magnetico; capelli castano scuro, lisci, con dei ciuffi che ricadevano sugli occhi.
Aveva un bel fisico, con muscoli ben definiti e non troppo sviluppati, la pelle era abbronzata e glabra.
Entrai.
Mi accompagnò in un soggiorno ampio, con divano, tv al plasma, impianto stereo che emetteva una musica leggera.
Mi chiese se volevo da bere e mi portò del vino.
Avevo la gola secca e mi chiedevo cosa stessi facendo’lui, quasi mi leggesse negli occhi mi fece un sorriso rassicurante e si sedette al mio fianco.
Avevo appena fatto la doccia, ma iniziavo a sudare di nuovo.
Lorenzo mi chiese se avevo caldo e mi propose di mettermi più comodo; mi sbottonò i jeans e poi io me li tolsi; ero rimasto in boxer e maglietta’mi sentivo a disagio perché sentivo il mio cazzone che si ingrossava, ma vidi che anche l’asciugamano di Lorenzo aveva una piega anomala li in mezzo alle gambe.
Così mi tolsi la t-schirt, il mio fisico non era male: snello, un po’ muscoloso; ero tornato da poco dal mare, quindi ero ancora abbronzato.
Lorenzo chinò la testa sul mio petto ed iniziò a succhiarmi i capezzoli’un brivido mi percorse tutta la schiena e iniziai a baciargli il collo e toccargli il petto scolpito.
Sentii una mano che entrava nei miei boxer e che mi accarezzava il cazzone e le palle..che bella sensazione!! Lorenzo mi sussurrò nell’orecchio che non ero per niente messo male e continuò a baciarmi.
Ero eccitatissimo ed infilai la mia mano sotto l’asciugamano; sentii il suo cazzo turgido e iniziai a menarglielo; Lorenzo iniziò a sospirare di piacere e mi disse che voleva prendermelo in bocca; così si inginocchò, mi sfilò i boxer neri e iniziò a leccarmelo dalla radice alla punta, massaggiandomi al contempo le palle.
Avreste dovuto vederlo, era favoloso! Poi si mise il mio cazzo in bocca ed iniziò a spompinarmi. Io gemevo di piacere, quando mi disse di fargli un pompino’un pompino, vi rendete conto? Ero titubante, ma anche eccitato, così infilai il suo membro in bocca e iniziai a muovere la testa su e giù; aveva un gusto forte, ma non sgradevole, mi riempiva la bocca e sentivo le irregolarità superficiali sulle labbra’era durissimo!
Poi Lorenzo mi fece sdraiare sul tappeto e si mise sopra di me; era una sensazione bellissima, i nostri corpi sudati e ansimanti che si muovevano a ritmo; sentivo il suo cazzone che scivolava sul mio ventre umido di sudore’volevo ancora di più, volevo raggiungere il massimo godimento.
Lorenzo mi disse di girarmi, che voleva farmi provare una nuova sensazione; io mi alzai, mi misi a 90 con il busto appoggiato sul tavolo.
Sentii Lorenzo eccitato che mi diceva ‘bravo, vedo che impari davvero bene! Ora divarica un po’ le gambe’, sentii la sua mano che mi accarezzava le natiche e l’altra che mi toccava davanti. ‘Dobbiamo un po’ allargare questo buchetto vergine, che ne dici?’ mi disse e senza neppure aspettare la mia risposta mi infilò il medio nel buco del culo; era dolce nei movimenti e non mi fece male; entrava e usciva e sentii una nuova sensazione crescermi dentro. Mi mise un po’ di vaselina e mi penetrò con due dita. ‘Aaah’ esclamai, ma lui continuò imperterrito. Ora sentivo un lieve bruciore; mentre mi allargava mi baciava dolcemente la schiena. Poi aggiunse un altro dito e mi disse ‘non ti preoccupare bello mio, questo &egrave l’ultimo; ora ci divertiamo sul serio, he he’. Tolse le dita e appoggiò al mio buchetto la sua cappella. Il suo cazzo sembrava essersi ingrossato ancora e avevo paura di sentire male, ma ero così eccitato che non mi importava.
Ad un tratto mi prese i fianchi da dietro e mi tirò delicatamente a se. Sentii la pressione del suo cazzo che voleva penetrarmi, ma non entrò. ‘Rilassati un pochino dolcezza’ mi disse! Io cercai di rilassare la muscolatura e sentii lo sfintere che si apriva; d’un tratto mi prese nuovamente i fianchi e mi attirò vigorosamente a se; la pressione era notevole, mi sembrava di essere seduto su un palo, poi, ad un certo punto sentii che il mio buco si allargava sotto la spinta prepotente del cazzone di Lorenzo e la sua cappella entrò. Io tirai un urlo, sentii una fitta di dolore, ma lui mi tranquillizzò e con un sospiro eccitato mi disse che andava tutto bene, che era normale che sentissi un po’ di male e che dopo mi sarebbe piaciuto; rimanemmo così per un minuto circa; sentivo il suo membro che pulsava dentro, e il suo respiro affannoso, poi iniziò a penetrarmi ancora’sembrava non finisse più, tanto che gli chiesi ‘ma quanto &egrave lungo?’ lui mi rispose’he, he, &egrave un bel pezzo’22cm, bello! Ora zitto e godi!’. Mi sentivo usato, ma mi piaceva, nonostante il dolore. Iniziò a muoversi dentro di me, compiendo dei giri in senso orario, forse per allargarmi di più, poi sentii un grande calore venire da dentro, un’eccitazione mai provata con nessuna ragazza prima d’ora.
Lorenzo mi sussurrò nell’orecchio: ‘ ora &egrave tutto dentro, ti piace?’ ‘siiiih, risposi, dai, avanti, ancora, non fermartii!’. Iniziò a muoversi sempre più veloce, dentro e fuori; la sua presa era forte e vigorosa e con una mano mi stava sparando una sega; sentii che iniziava a gemere sempre di più e il suo cazzo era sempre più duro e grosso’vedevo le stelle e stavo godendo come pochi!!
‘Aahhh, sii, hai un culetto davvero fantastico, lo saiih, eh?’ io risposi: ‘Mmhh, si, sfondameloo, sbattimi il tuo cazzone tutto dentrooh, aaahh! Riempimiih!’ poi d’un tratto mi diede una scappellata che mi fece sobbalzare in avanti e mi venne dentro; sentii un fuoco crescere da dentro e venni anch’io.
Dopo andammo tutti e due a farci una doccia; ci accarezzavamo e baciavamo e lui si appoggiò con le mani al muro, girandomi le spalle e mi chiese di penetrarlo.
Io non mi feci ripetere due volte l’invito e misi il mio cazzo tra le sue natiche sode.
Il suo ano non oppose molta resistenza e ci ritrovammo a danzare sotto la doccia seguendo il ritmo della passione.
Dopo la doccia andammo a letto e ci toccammo ancora finch&egrave non ci addormentammo abbracciati.
E’ stata una delle esperienze più eccitanti della mia vita’per ora per me &egrave ancora un desiderio’chissà se un giorno mi capiterà qualcosa del genere!
A presto, ciao a tutti, spero di avervi fatto eccitare almeno 1 po’ ;)

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