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Racconti Gay

Il gigante nero

By 26 Maggio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ sera. Apro l’ennesimo sito porno gay e cerco filmati con ‘big black cocks’.. Mi si presentano 10 scelte’ Mmmm cazzi grandi lucidi neri che svettano nella bocca e intorno a un uomo bianco.. Mi immedesimo mi eccito perdo la testa e inizio a toccarmi il cazzo. Prendo un bel vibratore, mi levo gli slip, blocco il dildo sulla sedia e piano piano mi ci impalo’ il culo lo stringe tutto mi riempie.. 15 cm fino in fondo. Schizzo immediatamente’
Certo che dovrei smetterla e tornare sul campo a cercare una avventura degna del mio appetito.
Navigo su un sito di annunci e mi decido a pubblicarne uno ‘uomo 45 anni cerca attivo’.
Passano i giorni ma niente nessuno mi contatta. Ovvio il mio linguaggio è troppo semplice.
E’ sera la voglia sale di nuovo, sento che ho bisogno di essere messo a pecorina e scopato scopato scopato’
Sono le 23′. La voglia aumenta. Decido di uscire alla ricerca. Sono anni che evito per paura degli incontri con sconosciuti ma stavolta non ne posso più.
Faccio un giro nel viale dei trans. Quei travestiti mi attizzano da sempre. Uno se lo tira fuori.. una bestia di cazzo nero come quelli dei film che vedo ma no stasera voglio un maschio vero’
E’ passata mezzanotte da un pezzo.
Continuo il giro, passo dalla zona del mercato e vedo dei ragazzi di colore fermi in attesa di scaricare i camion del mattino.
Mi viene in menta un’idea.
Mi avvicino scendo dall’auto.
‘Ehi ragazzi chi aspettate?’ I tre mi guardano. Ho un paio di pantaloncini corti ed una maglietta aderente. Mi sento squadrato.
‘Ciao, aspettiamo lavoro. Ne hai?’ ‘Forse’ rispondo ‘anche se non è quello che pensate’
‘E cosa vuoi?’ risponde il più piccolo di loro. Basso, tarchiato muscoloso e meno scuro dei tre parla bene italiano. Un altro è alto una spanna più di me, magro e con la barba; il terzo e un vero colosso, quasi due metri, un torace possente con muscoli definiti’ solo a guardarlo il cazzo mi si indurisce e divento spavaldo’ ‘farmi scopare da voi tre. Ho cento euro’
‘non siamo puttane’ Dice il piccolo in buon italiano
‘Nemmeno se i cento sono a testa?’ Ribatto.
Il colosso si avvicina toccandosi il cazzo e dice ‘per cento ti sfondo il culo che te lo ricorderai per sempre”
Allungo una mano, gli tocco la patta e sento un cazzo enorme ancora non eretto. Le gambe mi tremano’ Ho paura, ci ripenso’ ‘No, siete troppi non se ne fa niente’
Mi allontano ma il colosso si incazza ‘Ehi non puoi andartene voglio i miei cento’ urla.
Faccio finta di niente.. vado verso la macchina
‘Frocio del cazzo vieni qui’ urla il piccolo.
Il colosso rompe gli indugi si mette a correre mi raggiunge mi prende per le braccia.. ‘Ci sfotti?’ Ora ti facciamo vedere noi!’
Mi trascina verso gli altri ‘No, che fai? Smettila!!’
‘Eh bella fighetta ci fai venire voglia e ci lasci così? Ma cosa pensi che siamo degli scemi?’
‘No vi do i cento lasciatemi’ la paura è notevole, una cosa è un dildo nel culo quando e come voglio un’altra tre energumeni neri con chissà che arretrato’
‘Ti facciamo il culo e ci paghi pure adesso brutta troia bianca’ urla parlando per la prima volta il tipo magro.
Intanto mi hanno portato dietro un camion in una zona buia. Il piccolo mi da due ceffoni cado per terra e mi cala i pantaloncini scoprendo un mini perizoma ‘Troia ma quanto cazzo ti diamo adesso?’ Mi urla uno dei tre.
Il magro si leva i pantaloni e mi struscia il cazzo in faccia. Mi prende per i capelli e me lo ficca in bocca. Inizia a scoparmi e sto per vomitare. Si ferma e decido di scappare.
Sono nudo solo con la maglietta e mi alzo e corro ma il colosso mi riprende e mi trascina di nuovo dietro il camion. Mi molla due sculaccioni sul culo che mi lasciano senza fiato. ‘Puttanella ora ti facciamo la festa. Mi tiene la tesa sotto un braccio mi piega e mi sputa sul culo. Il piccolo si avvicina. Viene davanti a me e mi mostra il suo cazzo. Dieci dodici centimetri ma bello largo me lo spinge in gola ‘Bagnalo puttana’ .. lo insalivo per bene sapendo quello che mi aspetta. Gira dietro di me mentre il colosso mi spinge giù in ginocchio. Urlo ‘Nooo’ Spero che mi sentano il colosso allora si abbassa i pantaloni e me lo infila in gola. Un palo. Trenta centimetri che mi bloccano le mascelle. Il mio cazzo si indurisce. Mi vergogno. Non se ne accorgono. Il piccolo va dietro di me e sento che mi sputa anche lui sul culo. Stavolta punta la cappella sul buco e con calma me lo infila.
Sono abituato ad altro ed entra facilmente ‘Sei uno sfondato’ senti com’è largo” Inizia a stantuffare. Il colosso inizia a scoparmi in bocca. Il magro si accorge che mi piace ‘puttana ti piace il cazzo nero??’
Il colosso mi dà un sberla ‘Allora succhiamelo tu’. Inizio a sbocchinare il gigante mentre il piccolo aumenta i colpi e mi sborra nel culo. Esco e sento un po’ di fresco nel buco del culo ma è solo un attimo il tipo con la barba lo infila d’un colpo. Un po’ più lungo meno largo mi tocca nel punto giusto e grido ‘Ahhh Mmmm dai’ Il colosso mi picchia con il suo cazzo ‘Aspetta che ti faccio io e vedrai che non sarai così felice’.
Continuo a leccargli l’asta e i coglioni. Mi alzo un po’ e lo tocco sul ventre ha muscoli forti e disegnati. Sto godendo come non mai ma mi vergogno della mia voglia. Il magro si sfila e si sdraia . Gli altri due mi prendono e mi calano sul suo cazzo. Mi riempie tutto’ Gli altri due si avvicinano con i loro cazzi alla mia bocca’ Non capisco niente’ la testa mi ciondola urlo di piacere.. mugolii da fighetta in calore’ Mi sento una gran puttana.
Tardo a succhiare il cazzo ed il colosso mi prende la testa, apro la bocca e mi infila di colpo il suo poderoso bastone in gola. Quello sotto accelera i colpi ma lo fermo, inizio io a muovermi veloce e in breve sborra nel mio culo. Sono esausto, ma il bello deve ancora venire. Mi alzano, mi sdraiano supino. Mi aspetta l’inculata maxima, quella che da sola rende felice ogni rotto in culo come me. ‘Non ti scorderai d ime’ mi chiamo Thomas’ dice il gigante mentre mi prende le gambe, me le alza e mentre le tiene con le sue braccia mi infila la cappella nel culo. ‘Ahhh piano è enorme’ pianoooo’ urlo ‘Thomas ride di gusto ‘Eccoti un vero cazzo mandingo piccola checca bianca’ Lo preme spinge ed il buco pur allenato fa fatica a prenderlo mi sento aprire, il suo bestione si fa largo dentro di me. Allungo la mano è dentro per metà e mi sento aperto in due ‘Ahhh’ ‘ ‘Zitta troia. Prendi la mia salama’ Un ultimo affondo ed è tutto dentro. Inarco la schiena ma lui non vuole e mi da uno sculaccione secco ‘Giù vacca’ tieni giu le gambe vaccona” Ubbidisco ed il cazzo entra di nuovo tutto. ‘Mmmmm che gran cazzo’ Ora Thomas inizia a muoversi e mi stantuffa’ Mi lascio andare sono una bambola nelle sue mani. Lo tocco: la schiena, le cosce, i bicipiti scolpiti. Il mio cazzetto è sempre duro Il gigante mi preme con il suo corpo strusciandosi sul mio cazzo e vengo urlando’ ‘Thomas sei un diooo’ ‘Ti piace vacca bianca?’ ‘Siii.. mi hai rotto in quattro ho il culo rotto’ Thomas ride di gusto e continua a pomparmi. Ancora cinque minuti’ non si ferma più.. non mi sento più il buco quando finalmente urlando esce dal culo e mi sborra addosso’ Uno schizzo mi colpisce in faccia. Thomas si accascia su di me e inaspettatamente mi da una carezza’ Una violenza inaudita finita con un gesto tenero’ ed una richiesta ‘Torna qua che ci divertiamo ancora’.

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