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Racconti Gay

il viaggio con il mio direttore

By 31 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Da un idea di Tanusmen (un lettore )e, era già da un po’ che la storia con il mio direttore andava avanti, quando mi propose di seguirlo in un’altra filiale, era un trasferimento temporaneo circa sei mesi e lui aveva carta bianca sul personale da portarsi, voleva che lo seguissi e che dal lunedì al venerdì fossi la sua ‘segretaria’ personale, praticamente mi propose di essere la sua donna giorno e notte per sei mesi, ero un po’ preoccupata ma la cosa mi eccitava parecchio ed accettai, il trasferimento era fissato per il lunedì successivo, avevo tre giorni per prepararmi, comprai 2 tailer, qualche altra gonna, camicette, una parrucca nuova un bel carrè rosso, parecchie paia di autoreggenti, un reggiseno imbottito, una fornitura maxi di phard, la domenica mattina la dedicai alla trasformazione, mi depilai completamente facendo molta attenzione anche ai minimi dettagli, mi feci un bel bagno e quindi cominciai a prepararmi, lui sarebbe passato verso le 16 a prendermi e saremmo andati direttamente nella nostra nuova casa, indossai il reggiseno, una bella terza non avevo voluto esagerare, quindi misi il perizoma le autoreggenti e visto che non stavamo andando in ufficio indossai un tubino nero molto sexy, mi truccai per bene indossai la parrucca e guardandomi allo specchio vidi una bella gnocca molto sensuale, erano gia le 15:40, alle 16 puntuale come un orologio suono il campanello, era il mio direttore Sali e rimase affascinato, mi attiro a se mi diede un bacio cominciando ad accarezzarmi, ma subito si fermo, aspettiamo mi disse da oggi per i prossimi sei mesi sarai la mia donna e non voglio iniziare qui ma nella nostra casa, come un vero gentiluomo perse la mia valigia mentre io chiudevo a chiave la porta , partimmo ma lui non riusciva togliermi gli occhi di dosso, continuava a dirmi ho una voglia pazzesca di te non so se riuscirò ad arrivare fino a casa, mi accarezzava di continuo ed aveva eccitato parecchio anche me, appena in autostrada mi abbasso su di lui gli tiro fuori l’uccello che era già in tiro e comincio a leccarlo e succhiarlo, mentre il mio vestitino scivola in alto scoprendo le mie gambe fin oltre le autoreggenti attirando lo sguardo e le clacsonate dei camionisti che superavamo, questo lo eccito ancora di più e facendolo godere velocemente con una quantita enorme di sborra che ebbi anche difficoltà ad inghiottire, gli chiesi di fermarsi al primo autogrill per rifarmi il trucco, appena scesi dalla macchina fui investita dai commenti tutt’altro che morigerati dei camionisti, andai nel bagno delle signore mi risistemai il trucco e ripassai di proposito proprio in mezzo a dove si erano fermati i camionisti, passando sentii i commenti più porchi e qualcuno mi diede anche una pacca sul sedere, ma per ora io volevo solo il mio direttore che mi aveva trasformato nella sua donna e volevo renderlo felice, ripartimmo ed arrivammo a casa senza altre distrazioni, erano già le 19 portammo su i bagagli, ma appena dentro mi salto addosso sembrava quasi impazzito dal piacere mi baciava e mi accarezzava dapperttutto in un attimo mi ritrovai in reggiseno perizoma ed autoreggenti, mi sculacciava e mi diceva ti è piaciuto fare la troia con i camionisti ti ho visto mentre ci passavi in mezzo e loro ti toccavano scommetto che ti sei eccitata da morire, si mi sono eccitata tanto sono una ragazza cattiva puniscimi gli dicevo, mi fece piegare a novanta gradi e mi entro dentro con un colpo secco sentii la sua grossa cappella che si faceva largo dentro di me e per miracolo non godetti all’istante, ero la proietta del mio uomo che mi ‘puniva’ perché ero stata monella, sentivo che era eccitatissimo anche lui sentivo le sue palle sbattermi sulle natiche, mentre mi diceva brava Floriana la mia proietta che si farebbe cavalcare dai camionisti, e continuava a sculacciarmi, mentre io rispondevo si amore mio puniscimi perché sono una cagna in calore, sentii aumentare la velocità dei suoi colpi finche non sentii il suo seme scorrere dentro di me facendomi godere in maniera fantastica, ”’ continua

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