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Racconti Gay

In un cinema porno…

By 25 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Era la prima volta che andavo in un cinema porno.
Fin da casa mi ero preparato tutto per bene: i fazzoletti, i profilattici e…tanta voglia di godere.
Entrato, pagai subito il biglietto alla cassiera, una vecchia sulla sessantina, che infischiandosene di tutti i divieti in corso fumava come una turca e subito ero corso in sala.
Sullo schermo passava la proiezione di un rapporto sessuale tra due bei maschioni. Uno, nero, spingeva il suo membro gigantesco ( saranno stati 25 cm, ma lo schermo lo rendeva mille volte più grande ) nello sfintere di un bianco, biondo ed effeminato schiavo, che godeva e soffriva allo stesso momento.
Scelsi un posto nella sala lontano dalle ombre che mi circondavano, abbassai la cerniera e cominciai lentamente a masturbarmi. In breve il mio cazzo, moscio prima di entrare in sala, cominciò a gonfiarsi, a quel punto indossai il profilattico: mi aveva sempre eccitato sentire sulla pelle il lattice freddo che aderisce perfettamente al mio coso; che infatti tempo pochi secondi si gonfiò e svettò imperioso davanti ai miei occhi. Incominciai a segarmi lentamente, ma presto capii che quella avventura sarebbe finita in un attimo: ero infatti troppo eccitato dalla situazione. Venni dopo neanche trenta secondi, riempiendo il profilattico della mia sborra, bianca, giallastra e bollente. Gettai il profilattico in un cestino ai lati delle sedie e uscii di corsa dal cinema, dritto a casa, vergognandomi un po’ di quanto era successo.

La settimana dopo

Era passata una settimana dalla prima avventura al cinema porno ed ormai ero un cliente abituale. Per me era diventato naturale immergermi nell’oscurità di quel luogo di piacere e perdizione, indossare il goldone e cominciare a godere in solitario. Più passavano i giorni, più notavo una serie di particolari che prima non avevo notato, come ad esempio l’intenso via-vai di persone dal bagno o come le figure che spesso si spostavano fino a sedersi proprio dietro di me durante la proiezione. All’epoca avevo da poco compiuto i vent’anni ed il mio buco del culo, ormai abituato ad anal fist quasi quotidiani, all’epoca era ancora…VERGINE! Fu così che un giorno mi sedetti in sala, abbassai la cerniera e cominciai a masturbarmi. Srotolai poi il profilattico e, tenendo il serbatoio saldo tra l’indice ed il pollice, ricoprii in un attimo tutto il mio cazzo, un gesto ormai quasi meccanico. Stavo per cominciare a masturbarmi seriamente quando una voce accanto a me disse: ‘Non dovresti sprecare i profilattici, sono importanti.’
Preso com’ero dalla trama del film e dall’atmosfera del cinema, non mi ero accorto che una persona si era avvicinata a me. Nella penombra riuscii a distinguere i tratti di un quarantenne, che cominciò ad accarezzarmi la gamba destra, per passare subito al mio cazzo.
Mi chiese: ‘Vuoi venire in bagno con me?’ io, come in trance, lo seguii.
Entrammo in bagno ed il mio amante cominciò subito a spompinarmi, lentamente, partendo dalle palle e finendo con la cappella.
Mi chiese: ‘Hai mi avuto un rapporto omosessuale?’
Gli risposi: ‘No, mai.’
Il suo sguardo si riempì di dolcezza: ‘Una verginella…vorresti essere sverginato da me?’
Non sapevo cosa fare. Da una parte quello era il momento che aspettavo fin da quando, ancora adolescente, avevo preso coscienza della mia omosessualità. Non vedevo l’ora di vivere fino in fondo questa mia condizione, era tempo che fantasticavo su un bel rapporto anale completo, non vedevo l’ora di sentire un cazzo che sfondarmi le viscere, col dolore misto al piacere. Da un altro lato però avevo paura: paura del dolore, paura perché ero con uno sconosciuto, paura perché ero in un bagno di un cinema porno. Ma alla fine, come spesso accade, il piacere prese il sopravvento e gli dissi di si.
A quel punto lui prese uno dei miei profilattici e lo indossò sul suo notevole cazzo ( ben oltre i 20 cm ), poi mi disse: ‘Adesso stai calmo e spingi, proprio come quando fai la cacca.’ gli obbedii, spinsi un po’ fuori l’ano e lui ci sputò su. Con le dita spalmò la saliva intono al buco e poi mi disse: ‘Adesso sentirai un po’ di dolore, ma non sarà nulla in confronto al piacere che proverai tra poco.’
A quel punto mi misi a pecorina, le sue mani forti intorno al bacino e lui cominciò
All’inizio il dolore di quel corpo estraneo che stava entrando dentro di me mi parve insopportabile…entrava, entrava, entrava e non finiva più. Poi sentii distintamente le sue palle sul mio corpo: erano molli e pelose al punto giusto. Il mio cazzo, che si era temporaneamente ammosciato, riprese vigore. Lui lo vide e cominciò a masturbarmi, mentre intanto il suo membro entrava ed usciva ritmicamente nel mio buco del culo: mi stava aprendo, mi stava sverginando. Sentivo un fuoco salirmi dall’ano, un fuoco che rendeva il mio cazzo ancora più duro. In un attimo venni, ma lui continuò, doveva essere un professionista consumato. Ad un tratto sentii un rumore secco: il profilattico si era rotto. Ma lui non si fermava, continuava a pompare come un demonio, fino a quando una scarica elettrica attraversò il suo corpo e subito sentii un fiotto caldo di sborra che riempiva il mio intestino.
Ero stato sverginato.
Era stata la cosa più bella della mia vita.

Chiaramente dopo questa esperienza sono tornato altre volte in quel cinema porno. Anche perché dopo essere stato sverginato, dopo aver provato la gioia del sesso anale passivo, volevo provare ad essere attivo, adescando qualche uomo come il mio amante aveva fatto con me.
Ma questa &egrave un’altra storia.

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