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Racconti Gay

Io e Giorgio

By 14 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

GIANLUCA E GIORGIO

Una serata tra amici per ricordare i vecchi tempi finisce in inculata reciproca.

Ia parte.

Io e Giorgio da ragazzi avevamo avuto alcuni rapporti omosessuali: niente di straordinario ma qualcosa avevamo combinato.
Un giorno dopo molto tempo l’ho incontrato e l’ho invitato a casa mia a bere qualcosa: da un po’ di tempo sono separato dalla moglie e l’astinenza sessuale mi da qualche problema che finora risolvo con la masturbazione; inoltre ho un lato omosessuale che non mi abbandona.
Quindi una sera è venuto a casa mia a bere una birra; mentre sorseggiavamo la bevanda abbiamo rievocato i momenti della gioventù e piano piano siamo arrivati rievocare i nostri giochetti erotici da ragazzi.
Mentre parlavamo di questo ridevamo ma vedevo nei suoi occhi una luce particolare e quindi ho buttato li la proposta di rievocare i vecchi tempi; nel dire questo lui non ha resistito e subito mi ha messo una mano in mezzo alle gambe; io ho sorriso e l’ho invitato a stare calmo perché avevamo tutto il tempo di farlo tranquillamente e contemporaneamente gli ho infilato la lingua in bocca; un bacio lunghissimo e appassionato mentre i nostri uccelli si indurivano nei nostri pantaloni.
Gli ho quindi proposto di fare una doccia insieme per continuare il nostro abbraccio sotto l’acqua calda; in pochi secondi eravamo nudi e sotto il getto caldo con le lingue sempre unite in un torrido bacio mentre i cazzi ormai liberi svettavano nella loro splendida erezione; piano piano sono sceso e la mia bocca ha avvolto il suo cazzo fremente che aspettava la mia lingua; ho iniziato a leccare la sua cappella lucida mentre Giorgio mugolava e gemeva di piacere; quindi ho iniziato a ingoiare il suo cazzo durissimo fino a dove permetteva la profondità della mia gola risalendo poi con la lingua lungo l’asta e alternando a questi movimenti delle leccate di palle che lo facevano impazzire.
Poi lui mi ha chiesto di scambiarci i ruoli ed io ho accettato non prima di averlo baciato, abbracciato e accarezzato; anche lui come bocchinaro si è mostrato eccezionale fino a non farmi capire più nulla: era stupendo vedere i suoi occhi mentre succhiava il mio cazzo ed io gli accarezzavo dolcemente la testa e lo chiamavo la mia troia.
Dopo qualche minuto di splendido succhiare Giorgio si è alzato in piedi e mi ha chiesto senza giri di parole di incularlo; mi ha girato le spalle, ha appoggiato le mani alla parete della doccia e mi ha ripetuto, anzi quasi supplicato di penetrarlo; contro il suo buco del culo ben insaponato il mio pisellone bagnato non ha faticato ad entrare mentre lui gemeva di piacere; mentre lo stantuffavo con il mio cazzone con la mano destra gli sparavo una sega e con la bocca gli baciavo il collo e le spalle; lentamente il ritmo della mia spinta ha iniziato ad aumentare mentre sentivo la sborra che piano piano chiedeva di uscire, ho mollato il suo cazzo e prendendolo per i fianchi ho aumentato ancora il ritmo mentre lui concludeva la sua sega; al momento dell’esplosione ho estratto il cazzo dal suo culo, ho dato pochi colpi e gli ho riempito le chiappe di abbondante liquido bianco mentre lui faceva altrettanto schizzando le pareti della doccia.
Quindi ci siamo abbandonati per qualche minuto ancora abbracciati sotto l’acqua calda stanchi ma felici del nostro amplesso in attesa di riprenderci e passare al secondo round del nostro incontro stavolta sul mio comodo lettone.

IIa parte.

Siamo sdraiati sul letto, nudi e semiaddormentati dopo la splendida scopata sotto la doccia: io guardo Giorgio nella sua nudità, non è bello e poi io preferisco comunque le donne, ma lo ammiro dalla testa a i piedi e provo una grande attrazione per lui; si accorge che lo guardo con bramosia e mi sorride, mi avvicino a lui e ci baciamo in bocca poi mi avvicino al suo pene floscio, lo bacio e lo lecco un po’ e poi me lo infilo in bocca così come è; contemporaneamente lui allunga la mano e afferra il mio uccello che piano piano sta rialzando la cresta; anche il suo cazzo sta crescendo sotto i mie sapienti giochi di bocca: lui mi fa montare sopra di lui e quindi ci ritroviamo impegnati in uno splendido 69. I nostri piselli, rinvigoriti dal reciproco pompino, sussultano e fremono mentre i nostri corpi sono percorsi da brividi di piacere.
Dopo un bel periodo di succhiate e leccate che fanno aumentare la temperatura Claudio mi chiede di restituirgli il favore ovvero vuole incularmi e in particolare alla pecorina.
Non me lo faccio dire due volte, mi metto a quattro zampe e aspetto il siluro che puntualmente arriva ma con dolcezza; il mio cazzo non accenna ad afflosciarsi mentre il mio partner fa dentro e fuori dal mio sederino con il suo.
Preso dal piacere non capisco piu nulla e gli impongo al momento dell’eiaculazione di venirmi in bocca; quindi al momento topico lo tira fuori mi fa sdraiare sulla schiena e mi riempie la bocca e il viso della sua sborra calda mentre con la mia mano continuo nella mia sega finale sino ad esplodere definitivamente.
Ci guardiamo negli occhi senza parlare, esausti ma con la sensazione di aver passato una grande serata; poi dopo un momento di riposo chissà che non ci sia un terzo atto”.

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