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Racconti Gay

La scopata col vicino

By 4 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Ciao a tutti. Oggi voglio raccontarvi della scappatella col mio vicino di casa.

Una notte ero fuori da casa, perché dovevo parlare con una mia amica al telefono perché aveva bisogno di conforto. A un certo punto mi disse di aspettare un attimo che aveva da fare e che dopo qualche minuto mi avrebbe richiamato. Aspettando vidi uscire di casa il mio vicino, lui si chiama Nicola ha qualche anno in più di me, 3 o 4, e da qualche tempo incominciava ad attrarmi fisicamente. Nicola non è bello, è normale, non va manco forte con le ragazze. anzi sinceramente l’unica cosa che gli interessa è ubriacarsi di birra con gli amici in qualche betola da 4 soldi di paese, ma nonostante tutto ha una virilità molto accentuata direi, e tutto ciò mi eccita.

Comunque Nicola esce di casa e viene verso la panchina li vicino in cui ero seduto io. Mi saluta e mi chiede che stessi facendo, io gli risposi che stavo aspettando una chiamata da una mia amica e gli chiesi che dovesse fare lui, mi disse che doveva andare in un bar con amici e che aspettava che lo venissero a prendere in macchina. Poi dopo qualche secondo di silenzio mi disse: “Senti anto, ma in giro ho sentito una voce su di te”, “Ah si? E di che si tratta?”, “Bhe, mi hanno detto che sei gay e che avevi pure un amichetto che ti scopava”, “Ahahah, ma come girano le voci, comunque è vero, ma non era un amico, stavamo insieme.”, “Ah ok, e senti che tipo di cose facevate?”, “Eh molte cose eccitanti, ma come mai ti interessa tonto?”, “bhe sai che non vado tanto forte con le ragazze, eh quindi….” “e quindi ti piacerebbe che ti facessi qualche servizietto. Ho capito. Qualcosa potrei fare per te in effetti. Dimmi quando e dove, e io verrò” “Grazie mille per la comprensione, comunque fai dopo domani alle 18 a casa mia, ok?”, “si ok, oh ecco stanno venendo i tuoi amici. Ciao!”, ” ah eccoli si, ciao anto ;)”.

Se ne andò e io rimasi li a finire la telefonata con la mia amica. Tornai a casa ed ero già tutto eccitato, non vedevo l’ora di andare a casa sua e ciucciargli quel bel cazzone che si ritrovava in mezzo alle gambe, a vedere dal bozzo sui jeans sembrava promettere bene.

Arrivò il fatidico giorno, e mi avviai a casa sua alle 18 come prestabilito. Suonai il campanello, mi fece accomodare sul divano, mi chiese se volevo qualcosa da bere e optai per un sambuca. Portò la bottiglia da 1L e tra l’altro ce la scolammo tutta e mezzo ebbro decisi di cominciare a darmi da fare. Gli ficcai la lingua in bocca mettendomi a cavalcioni su di lui. Già si gli si stava rizzando la nerchia e allora mi misi in ginocchio davanti a lui e gli abbassai i pantaloni e le mutande… e che sorpresa, quel cazzo era enorme, forse superava pure i 20 cm, ma sopratutto era grossissimo, avrà avuto 4-5 cm di diametro. Cominciai a pompare avidamente, ero eccitato alla vista di quella minchia bella dura e possente, aveva pure un buon sapore, godeva come un porco il bastardo ero eccitato al massimo e allora gli dissi “Cazzone mo ti faccio godere come si deve, sta mazza te la faccio sborrare come si deve”. Salii sul cazzo ben lubrificato e mi impalai, cazzo quanto faceva male, ma non mi importava, volevo farlo godere e basta. Incominciai a fare un su e giù roteando il culo sulla mazza e a quanto pare godeva molto, mi disse “Dai bel frocetto, oggi ti sfondo il culo come mai ha fatto quell’altro frocio del tuo ex” mi prese di forza e mi sbattè sul tavolo della cucina a pancia in su e cominciò a stantuffare più veloce e forte che poteva, crepavo dal dolore e allora per non pensarci lo attirai a me e comincia a limonarmelo per bene, godeva così tanto che mentre pomiciavamo lanciava del grugniti simile a un porco, in effetti godeva come un porco. Smisi di slinguazzarmelo e gli dissi ” Bhe e tutto questo quello che sai fare? Che razza di uomo sei stronzo? fammela sentire bene sta nerchia da cavallo.” e lui rispose “Ma allora vuoi proprio che ti sfondi frocetto?!? Non cammini per un mese mo” allora mi riprese di forza e mi portò in camera sua sul letto e cominciò a cavalcarmi selvaggiamente, mi stava ammazzando quella minchia, ma almeno a lui piaceva. Dopo altri 20 minuti di cavalcata mi urlò “Tieni stronzo mo ti inondo il culo di sborra!!!! ahhh ahhh..siiiiii!! prendilo tutto in culo troia!!!” e mi inondò il culo si sperma e stremato si accasciò su di me, ma io siccome volevo battere il ferro finché era caldo allora me lo schiodai di forza mettendolo a pancia in su nel letto con il cazzone al vento, e cominciai a bermi tutta la sborra che continuava a uscirgli dal cazzo ancora duro per poco. Finito tutto mi rivestii ed estenuato me ne tornai a casa, felice come una Pasqua. 

Ogni tanto mi chiama ancora per farmi una scopata, e io non rifiuto mai ;)

 

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