Skip to main content
Racconti Gay

La seconda prima volta

By 13 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Per molti anni sono stato con una ragazza che mi ha permesso di sperimentare molte cose. C’era molta complicità tra di noi e vinti i primi dubbi abbiamo iniziato a confessarci le nostre fantasie perché in effetti ci sembrava un po’ stupido non farlo. Fu così che vennero fuori desideri e confessioni, il desiderio di farlo in tre, il mio essere bisex eccetera…
Da quel momento il nostro rapporto &egrave diventato molto più complice e profondo, abbiamo iniziato a divertirci molto di più. Abbiamo scoperto il piacere del sesso anale, di tutti e due… io mi godevo il suo posteriore, lei si prodigava in ogni genere di stimolazione del mio con le sue dita o con qualche oggetto. Poi il primo rapporto a tre, poi il secondo. Qualche volta ci siamo anche concessi qualche scappatella per il gusto poi di raccontarci tutto nei minimi dettagli.
Insomma, una storia molto appagante.
Una cosa non sono mai riuscito a fare però, non sono mai riuscito a farmelo mettere dietro da qualcuno.
Finita la storia d’amore, finita per problemi completamente diversi, e passato il tempo necessario ad elaborare i miei interessi sono tornati di nuovo alla sperimentazione e manco a dirlo, volevo provare a prenderlo…
Qualche incontro l’ho fatto. A volte finiti con una chiacchierata, a volte nemmeno iniziati. A volte beh, se un minimo di atmosfera si crea qualche bacio ci scappa e dopo i primi baci se la situazione lo permette le mani corrono. Ho ancora il ricordo vivo delle mani che scorrono sotto la maglia a cercare la pelle, i capezzoli, la schiena. E le mani che allentano la fibbia della cintura, che sbottonano i pantaloni, che spostano le mutande. Sono quasi sempre stato io a fare il primo passo ma se una persona mi va a genio, non riesco a stare troppo tempo senza prendergli in mano il cazzo. Ho fatto diversi pompini, me li sono fatti fare. Mi sono inculato qualcuno ma non sono mai riuscito a prenderlo fino a che…
Incontro un ragazzo, carino, simpatico. Facciamo conoscenza, due parole e poi qualche chiacchiera un po’ più spinta. Viene fuori che &egrave gay ma che &egrave un gay passivo.
Gli racconto le mie voglie e ci ridiamo su.
Poi vado a trovarlo a casa una sera, mi accoglie nel suo appartamento, mi fa accomodare nel salotto. Chiacchieriamo tranquilli, l’atmosfera &egrave veramente serena, conviviale finché non decidiamo di vedere un film. Poco male penso, stavo bene anche così e per vedere il film ci spostiamo in camera perché nel salotto non ci sono schermi. Ci buttiamo sul letto. Mi stendo, lui si sdraia accanto a me, mettiamo il film.
Non ho visto altro dopo i titoli di testa, il suo odore, i suoi respiri… Lui se ne accorge e non rimane indifferente. Gli metto una mano sulla pancia, gli carezzo una guancia, lo guardo e lui mi ricambia fino a che non ci uniamo in un bacio profondo. Non ricordo proprio che film fosse, ricordo solo la sua maglietta grigia finita per terra ed io che inizio a succhiargli i capezzoli e a leccargli la pancia. Non passa molto che anche la mia maglia vola per terra, ci baciamo, ci tocchiamo ma io voglio di più, voglio il suo cazzo.
Adoro le tute perché da sopra si può sentire subito la consistenza di cosa sta dentro alle mutande. Ben messo il ragazzo!
Metto una mano sulla pancia, entro con le dita sotto ai pantaloni, avverto i peli, vado a cercarlo ed eccolo, caldissimo, costretto dal tessuto. Mi sento già appagato, riesco a stringerlo tra le mie dita, lo sento pulsare. Mi metto in ginocchio, lo libero dagli indumenti e finalmente il suo uccello balza fuori scattando come una molla. Non resisto, &egrave un gran bel cazzo, lo afferro, mi chino a baciarlo. Piccoli baci sulle palle, sulla asta. Poi all’improvviso lo imbocco, lo insalivo bene ed inizio un bel pompino…
Lui sussulta, gode. Mi piace.
Non si fa succhiare per molto, anche lui reclama la sua parte quindi mi spoglia. Sono eccitatissimo, ho il cazzo durissimo, bagnato.
Che immenso piacere quando lo sento nella sua bocca, che goduria. Me lo succhia mentre con una mano mi tocca le palle e con l’altra mi palpa il culo. Sublime.
Ci baciamo, ci tocchiamo, ci ritroviamo con i cazzi in bocca entrambi e le mani sui nostri culi.
Mi faccio strada, comincio a stuzzicargli il buco e mia fortuna, inizia a fare lo stesso. Adoro quando mi succhiano il cazzo e mi mettono le dita nel culo.
Mentre ci spompiniamo penso a che sia un gran peccato che l’amico sia solo passivo perché avrei proprio voglia di farmi inculare da questo gran cazzo anche se le dimensioni un po’ mi spaventano.
Vorrei quasi dirglielo ma non riesco a farlo e poco dopo lui si stacca e mi chiede se ho dei preservativi.
Certo che ce li ho…
Ne prendo uno, lo metto, mi sdraio sul letto. Lui mi sale a cavalcioni, struscia un po’ il suo cazzo sul mio poi viene un po’ verso di me ed io allora ne approfitto per tirarlo fino a succhiarglielo un po’. Approva ma poco dopo lo vuole dentro. Torna indietro, me lo prende in mano, punta al buco che piano piano inizia a cedere, ad allargarsi. Iniziamo a scopare. Mi cavalca per un po’ poi lo giro, lo metto sotto e lo scopo da sdraiato con le gambe su. Lo bacio, lo scopo, lo tocco, gli sbatto le palle sul culo, godiamo.
Io inizio a non farcela più, l’orgasmo &egrave vicino, aumento il ritmo, lui fa qualche smorfia di dolore ma mi incita ad andare più forte, più veloce. Non me lo faccio ripetere, lo scopo con tutta la forza che ho fino a quando mi fermo piantato in fondo al suo culo per eruttare tutta la sborra che avevo dentro.
Mi sento quasi mancare, sono sudatissimo, siamo sudatissimi, respiriamo affannosamente un’aria che sa solo di sesso. Il cuore mi batte fortissimo, chiudo gli occhi, devo riprendermi qualche secondo.
Piano piano esco dal suo culo, mi sdraio al suo fianco, gli prendo il cazzo in mano e aspetto che il mio cuore torni ad un ritmo normale.
Lui si sente appagato ma il suo uccello &egrave ancora lì, bello eretto che non sembra aver voglia di finire.
Beh, mica posso lasciarlo così…
ripreso un minimo le forze torno a baciarlo. Le labbra, il collo, il petto, la pancia. Gli imbocco di nuovo il cazzo ma a questo punto non resisto e glielo chiedo.
‘Inculami’.
Non &egrave molto convinto ma a me basta quel minimo assenso per prendere un altro profilattico.
Non l’ho mai preso, sono titubante, ho un po’ di paura. Mi insalivo bene il buco e poi anche il cazzo coperto dal preservativo. Poi mi decido, mi sento pronto, &egrave il momento.
Salgo a cavalcioni su di lui, gli prendo il cazzo, lo punto al mio culo ed inizio a spingere. Avevo paura del dolore ma non ce n’&egrave stato, sono sceso piano piano, ho sentito la cappella farsi strada, allargare la mia rosellina ed entrare dentro. Piano, senza fretta, assaporando ogni momento della mia deflorazione. Ero io a gestire il gioco, ero io a decidere i tempi. Spingo ancora, lo sento entrare, stranamente sento premere sulla pancia. Cerco di evitare ogni dolore e lascio spazio solo al piacere, lo faccio entrare piano piano tutto dentro…
Metto una mano dietro, voglio sentire se davvero &egrave entrato tutto e sì, fuori sono rimaste solo le palle.
Aspetto un po’, con il cazzo tutto piantato nel culo. La sensazione &egrave quella di essere pieno e mi piace.
Appena sento che il momento &egrave arrivato inizio un lento movimento, mi scopo da solo, lo faccio entrare ed uscire un po’, poi un po’ di più, poi sempre di più…
Iniziamo a scopare con vigore, ci sincronizziamo e alle mie spinte verso il basso lui aggiunge le sue verso l’alto. Quando si sente sicuro inizia lui a guidare il gioco e mi scopa come meglio crede.
Meno male era passivo…
Mi sposta, mi gira, mi scopa a pancia sotto, a pecorina, di fianco…
Ha una resistenza incredibile, mi riduce allo stremo, mi scopa di continuo e io me la godo.
Poi mi rimette pancia sotto, mi blocca per i polsi, inizia dei movimenti profondi, io avverto anche un po’ dolore ma mi piace. Lui aumenta il ritmo, il rumore del letto e delle sue palle che sbattono su di me maschera anche i nostri gemiti, siamo fradici di sudore, io comincio a non farcela più, voglio che venga, che mi sborri nel culo e lui sembra sentirmi. Gli ultimi colpi, violenti, gli spasimi, l’ultimo affondo ed ecco che sento il suo orgasmo, il preservativo che si gonfia e si riempie, lui che crolla sfinito su di me.
Il culo un po’ dolorante, il fiato corto, la pelle completamene bagnata di sudore.
Mi sento appagato.
Finalmente sono riuscito a farmi fare il culo. Ed &egrave stata una gran scopata…
ci vuole un po’ perché riusciamo a riprenderci, siamo sfiniti, non riusciamo a riprendere fiato.
Poco dopo ancora baci, ancora carezze, poi &egrave tardissimo, devo tornare a casa.
Non l’ho più rivisto, lui cercava un amore, io solo del sesso, un’amicizia al massimo. Non mi sono più fatto vivo, il rischio di ferirlo era troppo alto. Ma mi &egrave dispiaciuto, fu una serata stupenda…

Leave a Reply