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Racconti Gay

Lacrime Amare

By 3 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

 

Oggi voglio raccontarvi di ciò che mi è successo pochi anni fa. Questa storia vi avviso che non è una delle solite che si trovano su questo sito dove (giustamente) il sesso è il “protagonista” del racconto, per questo racconto ho scelto di mettere in primo piano la mia sofferenza, e in secondo piano il sesso, anche se qualche descrizione ve la farò lo stesso.

Io soffrì per una mia vecchia fiamma che qualcuno di voi già conosce, Davide (Leggete “La Prima Volta” e capirete).

Tutto successe 2 o 3 anni dopo che mi lasciai con Davide, e nonostante ci fossimo lasciati da tutto questo tempo non riusci lo stesso a dimenticarlo completamente. Non avendo mai più avuto una storia d’amore non riuscivo proprio a stare senza di lui, mi mancava l’aria a pensare a lui, e quei lacrimoni a ogni pensiero su lui continuavano a scendere, senza di lui stavo male, ero una merda. Come può vivere un fiore senza l’acqua? Ebbene sapete tutti che non può, e così io non potevo vivere senza lui.

Una sera mi decisi a non pensare a lui, e con due amici fidati andammo in una discoteca molto frequentata da omosessuali, in una città distante circa 150km dal mio paese, ma nonostante la distanza, frequentata anche dai gay del mio paese per la fama che aveva. Il viaggio fu lungo e noioso, ma finalmente arrivammo. Già da subito, scendendo dalla macchina, notammo un clima veramente eccitante, vedevamo un sacco di bei ragazzi fare la fila per entrare e subito ci fiondammo. Quando entrammo tutto aveva un’aria molto sensuale: era un grande locale, al centro vi era la pista dove molti ragazzi ballavano sensualmente strusciandosi l’uno contro l’altro sulle note di canzoni classiche da discoteca ma anche tante della mia adorata cantante Lady Gaga, ai bordi della sala invece vi erano i tavoli e delle bellissime poltrone rosse, zebrate e leopardate, e piu avanti anche dei privé.

Io e uno dei miei amici ci sedemmo in uno dei pochissimi tavoli liberi e l’altro andò a ordinare, dovete sapere che avevamo fatto un patto: siccome non volevano che pensassi a Davide ci saremmo dovuti ubriacare per benino e poi quando sarebbe passata ce ne saremmo andati. Ed ecco che dopo che bevemmo come spugne (io di più perché mentre i miei amici prendevano dei cocktail poco alcolici, io prendevo roba come crema di whisky o di limone, sambuca, martini ecc.), decidemmo di andare a ballare visto che eravamo abbastanza inibiti. Ed ecco invece ora che rimasi a bocca aperta quando vidi ballare li tra la folla il mio ex Davide (cazzo quant’è bonooooo!!) che pomiciava con un tizio (Davide era sprecato per lui ù.ù). Io stavo per partire e prenderlo a pugni ma i miei amici mi dissero di lasciar stare, e così feci.

La situazione di li a breve degenerò visto che con tutti quei movimenti l’alcool mi prese completamente alla testa e non capivo più un cazzo di quel che facevo. Volevo vedere ancora Davide e quindi ballando mi avvicinai con non-chalance separandomi dai miei amici; per sfiga purtroppo mi scontrai con un ragazzo abbastanza brutto, grasso e mezzo sfigato, ma anche un po muscoloso (così me la dissero i miei amici la storia, visto che io non ricordo molto bene), quello li pensò che lo stavo corteggiando ma invece era solo perché mi reggevo a stento in piedi, questo mi venne alle spallee mi cinse le braccia al mio ventre facendomi sentire il suo cazzo, io mi girai e gli dissi di levarsi dalle palle e che non m’interessava. Lui allora prepotentemente mi prese di forza e cercò di portarmi fuori contro il mio volere, i miei amici vedendo la scena ci seguirono fuori e videro che il tizio mi strattonava e mi urlava: “Brutta troia, prima mi cerchi di abbordarmi e poi te la tiri così?!?!” allora mi portò nel parcheggio della discoteca in un posto isolato e i miei amici, da grandi cagasotto, non si avvicinarono per paura di quel pazzo; io non riuscivo a reagire, ero devastato dall’alcool. Per fortuna i miei amici corsero subito dentro la discoteca e avvisarono Davide che subito corse da me (il mio eroeeee….cazzo che tronco di figa che è quel benedetto ragazzo!!!!!), purtroppo furono un po lenti ad arrivare e mi trovarono in terra a gambe aperte e nudo mentre quel bastardo mi inculava a forza facendomi un male cane! Allora davide subito corse verso il mio stupratore e gli tirò un pugno che lo fece spostare e finalmente mi liberò dalla sua presa facendolo cadere a terra. Subito corsero anche i miei amici e gliele diedero di santa ragione.

Io ero a terra, col culo che mi sanguinava e svenuto, e sfruttando l’attimo in cui il tizio perse i sensi dopo che lo pestarono, Davide mi prese sulle sue braccia e mi portarono in auto salirono anche loro e partimmo per tornare in paese. Li in auto i miei amici mi lasciarono dietro con Davide che mi teneva tra le sue braccia e mi accarezzava (peccato che mi svegliai solo a metà viaggio) quando ripresi i sensi lo vidi che mi teneva e mi addormentai tra le sue braccia.

Ritornati in paese mi portò a fare un giro al parco, erano le 4 e mezza circa di notte e quindi era completamente vuoto. Lo ringraziai per avermi aiutato li fuori dalla discoteca e mi disse che non c’era bisogno di ringraziarlo visto che l’avrebbe fatto per chiunque. Io non resistetti più e lo baciai, avevo una voglia matta di baciarlo, avevo bisogno di lui, io lo amavo troppo e non volevo che mi lasciasse, allora ho pensato che avendo sofferto troppo dovevo fare qualcosa per riprendermelo, ed ecco così che iniziai a massaggiargli il pacco, lui non face nemmeno una mossa, mi lasciava fare mentre pomiciavamo, ebbene si, volevo riprendermelo col sesso, mai pensiero piu errato passò nella mia mente.

Quando  sentii che il suo cazzo era bene in tirò lo tirai fuori e presi a leccarglielo dalla cappella fino a scendere alle palle, gli presi le palle in bocca e le succhiai per bene sentendolo mugolare. Risalii tutta l’asta e glielo presi tutto in bocca, giù in gola i suoi 21 cm (in quei 2 anni era maturato anche il suo cazzo oltre al resto del corpo). Lo insalivai per bene quel cazzo che da sempre mi era piaciuto, poi lo feci sedere su una panchina e mi misi a cavalcioni su di, mi impalai sulla sua mazza. Lo adoravo, era bellissimo, lo amavo ancor di più a vederlo godere grazie al mio culo; la sua faccia che si contorceva nella goduria del su e giù mi faceva impazzire, dopo un po non ce la fece più a incularmi passivamente, allora mi prese e mi girò fino a farmi distendere sulla panchina mi inculò di nuovo io tirai il suo petta verso il mio e gli ficcai la lingua in bocca a cercare la sua mentre con le gambe gli cinsi i fianchi e lo abbraccia, come per fargli capire che era e che lo volevo mio. Dopo una lunga cavalcata, venne copiosamente dentro me. Lo baciai e ce ne andammo ognuno a casa propria.

Nei giorni successivi lo cercai ma non mi voleva sentire, diceva che non ero suo e che non voleva stare con me, e che quello che facemmo al parco non era amore ma solo sesso. E così tornai a soffrire, questa volta peggio, l’amarezza dell’indifferenza aveva invaso la mia vita, e pensai di annegare tra le mie lacrime amare fino a quando una nuova fiamma sostitui la vecchia…..ma questa è un’altra storia. ;)

 

Per commenti LoRacconto@yahoo.it

 

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