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Racconti Gay

Lotta tra maschi adulti

By 4 Marzo 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Dopo l’avventura dello scorso settembre è cresciuta la mia curiosità di quel mondo fino ad allora sconosciuto.
Più volte ho scambiato opinioni a proposito della mia esperienza con altri, via email e chattando; ho anche cercato il piacere virtuale trovando molte persone curiose come me.
I rapporti sessuali con mia moglie continuano ad essere soddisfacenti ma la voglia di ritrovarmi in una situazione simile è sempre tanta.
Lunedì scorso sono andato nella filiale di Milano e la sera il nuovo direttore mi ha invitato a cena.
E’ una persona che ha superato come me i 50, più in carne di me , non molto alto, abbastanza signorile ed affabile , di piacevole conversazione e con modi che lo rendono molto affascinante.
Nel corso della cena ha evitato di parlare del lavoro ma, molto discretamente, ha fatto molte domande sulla mia vita privata e ha detto di essere divoziato da circa 2 anni e di essere attualmente single.
Al termine della serata, stavo per salutarlo per tornare all’hotel e lui mi ha chiesto se non ero troppo stanco e mi ha invitato a casa sua per continuare la serata. Ho accettato con piacere, quella persona mi affascinava e mi incuriosiva…
Una volta giunti nell’appartamento, mi fece accomodare nel soggiorno arredato in stile moderno dove, su una parete, un quadro imponente quasi come i soggetti, due lottatori di sumo, rubava tutta la scena.
Disse di mettermi comodo e mi preparò un cocktail.
Si sedette su una poltrona di fronte a me e raccontò della sua passione per la lotta, il sumo, la lotta turca, dove i contendenti si oliano prima di lottare e di aver lottato qualche volta. Disse anche di essere stato sposato per diversi anni e di essere attratto anche dagli uomini, non effemminati, non giovani e abbastanza grassi, con belle pancie a differnza delle donne che gli piacciono giovani e magre.
Gli uomini grassi come lui gli davano tranquillità, lo incuriosivano, li trovava pronti a godere di ciò che la vita ti propone, senza timori.
Il discorso era sempre più indiscreto e chiese se ero soddisfatto della mia vita sessuale, se avevo dei desideri o voglie non appagate, se avevo anch’io attrazioni per i maschi.
Mi imbarazzò ma non molto, anch’io ero curioso. Gli dissi di aver avuto qualche esperienza quando ero ancora un ragazzo, più per scoprire il sesso che per convinzione e poi per quarantanni nessun rapporto con persone del mio sesso ad eccezzione di un’avventura capitata per caso(?) con un collega giovane lo scorso settembre.
Parlare di queste cose mi risultò facile, quasi come si parla allo psicologo od ad un confessore.
Lui si è fatto più audace : ” Ti è piaciuto ? Come ne parli , con la voce roca, penso proprio di sì !”.
Io risposi : ” Beh credo che se si ha un voglia bisogna appagarla” .
Lui sorrise e si morse un labbro.
L’atmosfera era riscaldata : mi chiese se avevo mai lottato : ” No” forse da bambino ma non ricordavo con certezza,

” Ti va di lottare con me ? ” disse.
” Potrei provare ” risposi subito.
” Allora puoi andare in bagno a cambiarti , vado a prenderti un costume ” disse e mi mostrò il bagno.
Ero un pò eccitato ed anche incoscente.”Combattere con il direttore. Ma sono impazzito ?” pensai.
Mi spogliai completamente, tolsi occhiali ed orologio, e mi portò un costume azzurro, uno Speedo che sembrava quasi un perizoma. Il didietro entrava nel solco anale e lasciava i glutei scoperti.
Per fortuna ero ancora un pò abbronzato, si vedeva il segno bianco dei costumi che uso in spiaggia.
Ritornai in soggiorno e lui era gia pronto con un costume rosso, e non si vedeva il bianco dell’altro costume : o era un naturista o prendeva il sole in perizoma. Aveva un corpo massiccio, non di muscoli, grasso, era quasi senza peli, io invece ho peli sia sul torace che sulla schiena. Era più basso di me di circa 10 cm, la pancia prominente , le braccia tozze.
Mi portò in un’altra stanza, più piccola ma solo con una scrivania e una libreria, un grande tappeto copriva quasi completamente il pavimento.
Mi dettò le regole : non erano permessi nè pugni, nè calci, di evitare posizioni o mosse che avrebbero potuto male; per il resto era permesso tutto.
Mi chiese se ero pronto : risposi di sì.
Cominciammo a scrutarci, a girare intorno l’un l’altro, all’improvviso mi prese le braccia, io non ero ancora pronto, scivolai e caddì. Lui mi fu subito sopra il torace, con le ginocchia bloccò le mie braccia, non riuscivo a muovermi.Muovevo solo le gambe. Chiese se mi arrendevo, feci cenno di sì con la testa.
Ci rialzammo : ” 1 a 0 per me !” disse.
” Ma questa volta non mi freghi” pensai e già mi aveva preso. Però questa volta rimasi in piedi per qualche secondo, poi mi mise un piede dietro al mio e mi fece ricadere.
Io facevo resistenza , ero inesperto, non sapevo bene che fare, provai a rovesciarlo , ci riuscii, ma fu un attimo, si inarcò e mi fece cadere di fianco e poi con la pancio verso il pavimento, fece un balzo e mi fu di nuovo sopra, sopra il sedere e poi un’altro balzo sulla schiena . Mi dimenavo, ma lui mi teneva a terra , sentivo il suo corpo schiacciarmi, mi mancava il fiato. Battei la mano nel pavimento per arrendermi.
Un’altra battaglia persa. Eravamo sudati tutti e due.Forse io di più.
” E 2 ! ” disse.
Di nuovo al centro della stanza, questa volta starò più attento. Provai ad attaccarlo ma mi prese le braccia nuovamente e mi fece perdere l’equilibrio. Cademmo, ci cinturammo reciprocamente, i nostri corpi erano a contatto, sentivo il suo sesso molto bene sul mio corpo, il suo odore. Ci arrotolavamo , nessuno dei due però riusciva a primeggiare, io però ero un pò stanco, inesperto e lui nuovamente riuscì a salirmi sul torace , con i piedi mi bloccava le braccia e si avvicinò al mio volto, mi si sedette sopra.Senmtivo l’odore penetrante del suo culo, che sudava e mi gocciolava in volto. Però la cosa mi eccitatava, mi passo tutto il solco anale sul naso e la cosa mi sconvolgeva , poi balzò in piedi.
” 3 a 0 pivello !” disse.
Capii che stava cercando di cuocermi piano piano, sfiancandomi e facendomi assaporare lentamente il suo succo. Era molto esperto. Conosceva a puntino il desiderio.
Fummo di nuovo al centro del ring. “Ma stavolta lo frego!” pensai.
Cominciammo a stuzzicarci, senza prenderci, aspettavamo uno la mossa dell’altro.
Lui mi prese la spalla, io finsi di perdere l’equilibrio ma lo portai a terra, balzai su di lui, ma si volto e mi fu di nuovo sopra, io avvolsi le gambe su di lui, lo stringevo, sembravamo io una donna che riceve l’uomo e lo avvolge con le sue gambe.Infatti i nostri sessi si sfregavano, eravamo in erezione e riuscivo a sentire bene il suo pene.Mi divincolai con forza e lui fu sotto. Saltai sul torace , avanzando lentamente ma avanzando. Volevo fargli sentire anch’io i miei umori.
Con forza fui sul suo volto avendo cura di bloccare con le gambe le sue braccia.
Ora il solco anale era sul suo viso, poteva sentire il suo odore. Iniziai un lento dondolio sulla sua bocca e sul suo naso.Ansimava, all’improvviso sentii il mio ano inumidirsi ed un leggero battito: il direttore stava leccandomi l’ano. E no, troppo comodo.Con una forte contrazione del culo lo costrinsi a desistere e batte il braccio in segno di resa.
” 3 a 1 ! ” dissi.
Aveva qualcosa di strano nel viso. Era quasi compiaciuto.
Eravamo fradici di sudore e stremati. I costumi completamente bagnati. Mi propose di toglierli.
Accettai di buon grado. Ora eravamo nudi, con i nostri sessi belli in mostra. Non erano grandi, al contrario medi come di solito sono quelli delle persone grasse.
Ci scrutammo nuovamente, ci afferrammo violentemente, con forza ognuno cercava di averla vinta sull’altro, il sudore faceva scivolare i nostri corpi, i nostri sessi erano eretti, bagnati dal nostro sudore, ci divicolammo per molto tempo, io riuscii a fargli mettere la pancia sul pavimento, mi trovavo con il mio cazzo che si strofinava sul suo culo, a volte seguiva il solco, ma lui con una forza incredibile si rivoltò e mi fu di nuovo sopra con mia sorpresa ” Ma come avrà fatto” pensai.
Ora era lui che mi stava a cavalcioni sulla pancia , sul petto , il suo cazzo si sfregava, si avvicinò al mio volto : lo vedevo eretto, che si muoveva da solo, sentivo l’odore, una goccia di sudore o di precum mi cadde sulle labbra. Istintivamente passai la lingua nelle labbra e ne percepii il sapore salato ed appicicaticcio . “Che buono! “.
Il suo cazzo era quasi completamente scappellato, aveva un prepuzio molto lungo a differenza del mio (sono circonciso). Un movimento sulle mie labbra lo scoprì completamente ed un filo biancastro univa le mie labbra al suo grande, come un raggio che tesse la tela per immobilizzare la sua preda. Il suo prepuzio era bianco a differnza della sua cappella rossastra, lucida , quasi a specchio.Ero estasiato.
Però la mia natura maschile mi fece avere l’intuizzione che ora era debole e che avrei potuto vincere il combattimento. Mi inarcai, lui cadde, non se lo apettava, lo misi con la schiena a terra, e fui sopra di lui. Spinsi le sue gambe in alto, lui non oppose resistenza .
Lo misi quasi in posizione ginecologica: vedevo il suo ano aperto che quasi si apriva e si schiudeva, come un bocciolo di rosa, ero in piena erezione, sentivo il suo odore e mi avvicinai al buchetto, tintillai con il mio glande, lui ancimava, appoggia la punta e diedi un colpo di reni. Entrai in lui, lentamente, era tutto fradicio, lubrificato cone una vagina,scorreco lungo le pareti anali, lui si muoveva a ritmo. Ed esplosi tutta la mia eccitazione nel suo intestino.
Poi uscii da lui e mi abbraccio come una donna dopo aver fatto l’amore, ringraziandomi del piacere che gli avevo dato,

Capitolo 1′.

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