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Racconti Gay

Maggiorenne

By 8 Marzo 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Ero da poco maggiorenne, la mia sessualità si era già manifestata da alcuni anni, ma erano sempre state piccole cose, bacetti, carezze e poco piu, solo da ragazzino avevo avuto un rapporto completo col mio professore di italiano e lì avevo capito com’ero, mi era piaciuto tantissimo, poi il mio professore era andato via e io non avevo trovato ancora nessuno.
Un giorno, in un cinema a luci rosse mi ero seduto in fondo, alla penultima fila, il film trattava di transex e gay ed io ero affascinato dalla bellezza di queste trans che si scopavano di brutto questi ragazzi, ero talmente attratto dal film che non mi ero accorto che un signore si era seduto al mio fianco, era estate, ma il cinema non era ancora attrezzato con aria condizionata ed eravamo tutti vestiti in molto leggero, io per esempio avevo dei pantaloncini cortissimi in jeans femminili, e avevo anche una camicia di un colore fra il rosa schocking ed il rosso, avevo anche capelli molto lunghi fin dopo le spalle come era di moda a quei tempi, insomma ero un bel ragazzotto, ed ero già stato sotto l’attenzione di molti uomini e ragazzi, ma tutti con una certa volgarità.
Quest’uomo che si era seduto al mio fianco avrà avuto sui 50anni ma molto giovanile ed emanava un buon profumo di pulito, mi aveva messo un suo braccio sulla mia spalla, mi attirava a s&egrave con dolcezza, ci siamo baciati prima teneramente, poi visto che io rispondevo alle sue attenzioni i nostri baci si erano fatti molto piu’ infuocati, la sua lingua era penetrata nella mia bocca, trovando strada fertile visto che anch’io con la mia lingua ero entrato nella sua bocca, limonammo per un bel pò, poi lui estrasse il suo uccello, già in tiro, non mi feci pregare e mi misi subito a leccare tutta la sua asta, lentamente partendo dai coglioni per poi risalire fino al prepurzio, lui dopo un pò di questo trattamento cominciò a gemere di piacere, ad accarezzarmi i miei lunghi capelli, e cosa che già allora mi eccitava, mi diceva che ero bravo come una troietta.Quando mi trovo bene col mio partner divento proprio una troia in calore, ancora adesso che sono passati circa 30anni.Mi misi infine in bocca il suo uccello, che ora che era al massimo misurava ca. 18, 19cm., su e giu, su e giu’, ormai il mio amico era quasi partito, il suo respiro pesante mi diceva che l’apice del piacere era vicino, le sue mani continuavano ad accarezzarmi i capelli ed ogni tanto mi dava una carezza, sentivo la sua sborra salire, il mio pompino continuava, continuava fin quando lo sentii irrigidirsi, capii che era arrivato, ma non lasdciai l’uccello, volevo essere troia fino in fondo e difatti poco dopo la mia bocca si riempii di calda sborra, talmente tanta che non riuscendo del tutto ad ingoiarla mi cadeva un poco dalla bocca.
Finito di sborrare il mio uomomi prese il viso fra le mani e teneramente mi disse che ero stato bravissimo.
Vedemmo poi tutto il resto del film con il suo braccio intorno al mio collo ed io accoccolato vicino a lui.
Alla fine lui mi chiese se volevo andare a casa sua per conoscerci meglio ed io accettai felice.
Arrivati a casa sua mi trovai subito il un salotto con un grosso divano, cuscini con luci della tonalità del rosa, mi prese per mano portandomi in bagno, lo guardai incuriosito, ma lui mi assicurò che ci saremmo divertiti, mi lasciai andare e condurmi da lui.
Mi svestì tutto, non avevo barba sul viso e pochissimo pelo sul torace, ma le mie gambe erano molto pelose, allora lui mi rase delicatamente tutte e due le gambe, fino ai peli del pube, poi iniziò a mettermi del fard sulle guance, poi mi truccò gli occhi rendendo il mio sguardo molto profondo e ancora piu’ femminile, poi mi mise un rossetto rosso scarlatto, una parure di corallo rosso e mi acconciò i capelli in modo molto vezzoso, con boccoli che scendevano sulle spalle, mi meravigliai molto vedendo trasformato il mio viso, non sapevo che con un pò di trucco sarebbe diventato estremamente femminile e sopratutto affascinante; poi mi mise delle bellissime calze autoreggenti, mutandine perizoma rosse, una gonna nera cortissima che mi copriva appena il culetto, una camicia rossa, dove aveva già inserito delle finte tette, una volta messa, sembrava che avessi una 4. di seno, infine delle scarpe rosse con un discreto tacco, la trasformazione era finita, mi portò vicino ad uno specchio e davanti a me si presentava una bellissima donna, affascinante.
Renzo, il mio uomo mi guardava estasiato, diceva che ero bellissima, io ero estasiato dalla mia avvenenza e guardandomi
mi venne il pensiero di un nome femminile e chiesi a Renzo di battezzarmi con un altro nome, lui mi sorrise e mi dice che gli era sempre piaciuto il nome di Sofia e quindi d’ora in poi mi avrebbe chiamato Sofia.
Vedevo che la sua patta nel frattempo si era gonfiata, allora gli aprii lo zip, iniziai a leccargli l’uccello da sopra le mutande”Sei proprio una troietta” mi dice, ed io “Si renzo, sono la tua troietta in calore, mi sento femmina vicino al suo uomo, fammi tua”.
Mi prese per mano e mi portò in camera da letto, mi fece sedere, mi abbassò le mutandine, poi mi prese le gambe e se le mise sulle sue spalle, e con una breve spinta entrò in me tutto, iniziò subito con lunghi colpi come per entrare anc ora di piu’ e poi fu sua completamente, mi scopava che ero in braccio a lui, lui mi scopava ed io lo baciavo, lui aumentava il ritmo ed io gli dicevo”prendimi, sfonda la tua puttanella in calore, voglio essere tua, chiava la tua troia” sentivo che queste parole lo eccitavano particolarmente, sentivo l suo uccello invigorirsi, mi tenne in braccio fin quando con una tremenda sborrata mi fece sua, mi aveva fatta sua, ed io ero felice, avevo trovato un amante bellissimo e bravissimo, frà l’altro non abitava lontano da casa mia.
Alla fine stemmo abbracciati ancora per lungo tempo e tenendo il suo uccello dentro il mio culetto.
Si era fatta sera, ed un filo di vento si era alzato. Mi rimisi i miei vestiti, ma sotto tenni il perizoma che Renzo mi ha regalato, ci abbracciammo e ci baciammo con tenerezza.
“Renzo io mi sono trovato molto bene con te, vorrei venire ancora a trovarti, se ti fà piacere, e …. sarei contento di essere ancora la tua puttanella, sento di volerti bene.”
“Tu ora sei la mia Sofia e guai se non tornassi piu’, anch’io ti voglio bene, amo la mia troietta Sofia”.
Lo baciai ancora e tornai a casa con addosso un languore indescrivibile.
Tornai da lui moltissime volte, ormai appartenevo a lui, ero la sua Sofia, stavo male se non lo vedevo per tre giorni.
Un giorno mi presentò i suoi amici, facemmo l’amore piu’ volte, mi comprava vestiti sempre molto sexy, ed io imparavo a camminare su tacchi sempre piu’ alti, mi muovevo e avevo imparato a parlare come una donna, uscivamo insieme e mi presentava come la sua donna, andavamo in discoteca e qui portavo sempre abiti estremamente sexy e arrapanti e diventavo il polo d’attrazione della discoteca, mi muovevo ormai come una troietta, una puttana, lui mi aveva insegnato tutto ciò; un giorno che litigai con i miei andai ad abitare con lui per una settimana, vidi che teneva di nascosto delle pastiglie, le presi e lessi il foglietto: erano ormoni, mi venne una voglia matta e ne presi di colpoi 4 pastiglie,
lui se ne accorse, mi sorrise compiaciuto dicendomi che se volevo potevo iniziare una cura, ma ero legato ai miei genitori e allora ne presi abbastanza per farmi apparire due parvenze di tettine, diciamo una prima, ma.. smisi subito.
Se vi &egrave piaciuto, racconterò ancora della mia vita con Renzo, delle mie vacanze con lui e coi suoi amici e amiche trans, e che ripresi con le pastiglie.

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