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Mio figlio vuole diventare cornuto Cap. 3

By 21 Gennaio 20202 Comments

Capitolo 3

Dopo esserci riposati lungamente, per la verità chi è riposato sono stati Sonia, Andrea e Mario, perché io ero ancora fortemente eccitata per tutte quelle situazioni erotiche a cui avevo assistito e partecipato solo come aiuto a mio figlio e a Sonia per farli godere di più e bevuto qualche cosa per rinfrescarci, mentre mio figlio conversava con Mario sull’esperienza appena vissuta, io presi da parte Sonia e gli dissi: “Siete stati veramente bravi! … tu e tuo marito sarete una perfetta coppia scambista e cuckold! … Mi sei piaciuta tanto quando ti sei fatta chiavare per la prima volta sotto gli occhi di tuo marito, ma quando ti sei fatta inculare è stato stupendo! … Brava! … e che dire poi del tuo marito cornuto? … Per come si comportato, sembrava un veterano delle corna! … i suoi occhi erano quasi sempre fissi su di te, sul cazzo di Mario e ogni tanto guardava le mie nudità! … Gli devo fare i complimenti si è comportato da perfetto cornuto! … Evidentemente ce l’aveva nel sangue! … Le corna gli scorrono nelle vene! … Sei contenta vero di essere diventata una sweet e tuo marito un gran cornutone?”

“Bruna sei patrona di non crederci! … Ma non smetterò mai di ringraziarti per averci fatto vivere quest’esperienza sessuale! … Io ho goduto in maniera indicibile, non so neanche quanti orgasmi ho avuto! …”

“Sonia, fin dove vi volete spingere? … volete andare ancora avanti? … Vuoi far bere al tuo cornuto l’intero calice dell’essere cuck? …”

“Che vuoi dire? … Mi sembra che mio marito ha fatto l’intero percorso del cornuto! … Mi ha vista montata! … Mi ha vista inculata! … si è segato per tutta la durata della sessione sessuale, che altro ci manca?”

“La sua sodomizzazione! … La rottura del culo di tuo marito! … Solo cosi il percorso della sua cornificazione è completo e il tuo amato cornuto avrà   bevuto l’intero calice dell’essere cornuto!”

“Per la miseria Bruna! … A questo non ci avevo proprio pensato anche se mi piacerebbe tanto vedere due uomini che s’inculano! … Se poi quello che lo prende in culo è mio marito, la cosa è ancora più eccitante e libidinosa! … Quindi tu dici che è il caso che io convinca il mio cornutello a farsi inculare?”

“Se pensi che ti possa piacere, sia a te che a lui, si lo devi fare! … Lo devi convincere con le buone o con le cattive a sottomettersi al cazzo che gli romperà il culo! … Sono convinta che non dovrai penare molto! … Non lo hai notato con che occhi voglioso tuo marito guardava il cazzo di Mario?”

“Mi hai convinta vado dal mio dolce cornuto e lo faccio inculare!”

Amore mio cornuto, sei pronto?”

“A fare cosa, mia dolce troietta””

 “Adesso tocca a te prenderlo nel culo! … Si amore ti devi far inculare! … Io mi eccito al solo pensiero che il mio amore cornuto si trasforma in femminuccia e si fa inculare! …Tu hai bisogno di essere chiavato…. Sì, chiavato…da un uomo, voglio dire! … Tutti abbiamo bisogno di essere inculati a sangue e di farci spaccare il culo! … hai visto come sono stata brava io? … Hai visto come ho goduto io nel farmi sfondare il culo? Avresti bisogno di giocare un pò col cazzo di Mario. Dimmi di sì e te lo faccio fare. Mario lo conosci, hai già confidenza con lui, hai visto come mi ha montata e come mi ha inculata e rotto il buco del culo. Devi solo dirmi sì e ti farò sverginare come fossi una piccola troia. Sarai chiavato, non ti emoziona pensarlo? Sentirai l’uomo sopra di te, e poi dentro di te. Lo sentirai possederti, aprirti, violarti, spingere il suo cazzo nelle tue viscere, usarti come uno strumento di libidine e venire dentro di te. Ti piace sentire tutto questo, vero? Lo farai, te lo farò fare io, sarai felice di farlo. Avanti, prova. Ingoia e succhia, vedrai che è bello. Devi farlo, vuoi o non vuoi.”

Sonia spinse forte la testa di Andrea per fargli imboccare il grosso cazzo di Mario. Andrea sentiva che Mario aveva un glande grosso e liscio e lo sentivo premere contro il suo palato. Gli e lo prese in mano e riuscivo appena a chiudere a cerchio le dita. Grosse vene affioravano sulla superficie della pelle. Lei, a tradimento, gli strinse i capezzoli e Andrea sentii un brivido più forte, un desiderio più pressante di succhiare. “Avanti! … muovi la testa. Dagli piacere, succhia forte quando vai indietro e poi spingitelo fino alla gola, come se volessi ingoiarlo. Ti devi sentire un pò troia, la sua troia che vuole fargli uscire lo sperma dal corpo. Mettici passione, lasciati andare a questo gioco, completamente.”

Sonia lo guidava spingendogli la nuca e tirandolo per i capelli. “Così, bravo, fallo godere, dagli piacere quanto più puoi e godi a sentire il suo cazzo duro.”

Mentre gli diceva queste cose all’orecchio, lo masturbava vigorosamente e violentemente solo per tenerlo eccitato e per dargli piacere, in modo da fargli assimilare il fatto che era bello succhiare un uccello.

Poi Andrea avvertii le prime contrazioni del cazzo di Mario. Si inarcava, spingeva il glande verso l’alto, lo chiavava in bocca muovendo il bacino insieme alla sua bocca. Il giovane sposino volevo allontanarsi ma la moglie lo teneva fermo. Sentii il primo flusso di sperma nella bocca, caldo e leggermente acido, volevo sottrarsi, togliersi non voleva farsi sborrare in bocca, non voleva ingoiare lo sperma copioso del montone.
“Continua ancora, disse Sonia, finché non è uscito tutto. Non lasciarlo finché è duro. Tutto, succhiaglielo tutto come volessi svuotarlo completamente, sei soddisfatto del tuo primo pompino? … Bruna hai visto come è bravo il mio marito cornuto? … hai visto che bravo pompinaro che è diventato? … mi sa che è diventato più bravo di quel grande cornuto di tuo marito frocio, non è vero mezzo uomo? … Non è vero cornuto frocio?”
Lo tenne per forza pressandolo sulla nuca. Andrea sentiva il sapore aspro dello sperma e gli venne qualche conato di vomito. Poi lei lo tirò via, ma prima che suo marito potesse sputarlo fuori, lei lo baciò appassionatamente e per un tempo molto lungo. Mescolava la
sua saliva allo sperma denso di Mario, lo stallone di Bruna. Poi si allontanò lentamente tenendogli una mano sulla bocca tappandogliela.
“Ingoialo, disse, lentamente. Sentilo scorrere nella tua gola. Avanti, lentamente.” Ma non tolse la mano finché non vide che deglutiva. Adesso vieni, metti in piedi sul tappeto, chinati leggermente e divarica le ginocchia. Devo prepararti.”

Sonia prese poi a leccargli l’ano peloso e cresposo, lo umettava di continuo e abbondantemente con la sua saliva, dolcemente. Poi
sentii Mario che si avvicino al culo del marito.

“Gli piaci molto, disse lei, vuole chiavarti bene. Apriti bene le natiche con le mani, e tienitele allargate. Diglielo che vuoi essere inculato da lui, diglielo.” Lo costrinse a dirglielo stringendogli i testicoli. Mario sorrise maliziosamente e disse: “Però dovrai prenderlo tutto! … vedrai che ti piacerà un sacco prenderlo tutto in culo, fino in fondo. Ti piacerà sentirti femmina, godrai come una checca incallita.”

Andrea sentii il fresco del lubrificante che avevano già usato per il culo di sua moglie, tra le natiche e la mano di lei che lo spalmava e ne
spingeva molto nell’ano e dentro l’intestino, fino in fondo poteva arrivare con le dita. E poi senti la terribile pressione della grossa cappella sullo
sfintere anale. Sentiva l’ano teso, prossimo a lacerarsi, bruciava la pressione della cappella.

“Rilassati, disse lei, aiutalo a sverginarti. Tanto lo sai che dovrai prenderlo tutto.”

Come aveva fatto con Sonia, Mario diede un fortissimo colpo di reni, Andrea urlò e sentii un bruciore terribile al culo, sentii uno strappo, un dolore lancinante, la carne tesa e lacerata, quando la cappella gli entrò nello sfintere anale. Mario riuscì a far entrare solo metà del
glande, poi lo afferrò per i fianchi e spinse forte. “Tienilo, disse a lei, tienilo forte. Voglio romperlo!”

Sonia lo bloccò contro il divano e lui diede un altro colpo di reni. Andrea si torceva dal dolore ma era immobilizzato, perché anche Bruna aiutava Sonia a tenerlo fermo. Aveva spinto tutto il suo rosso glande dentro e si era fermato.

“E’ quasi fatta, disse lei, il glande è entrato. Adesso lui aspetta che il tuo culo si arrenda. Resisti, amore mio. Ti ha già quasi sverginato, Ti ha fatto sanguinare come una verginella. Resisti, rompiamolo tutto il tuo culetto! … Mario è bravissimo hai visto con che forza e bravura mi ha spaccato il culo. Avanti, disse a lui, più forte! … Inculatelo tutto! … fallo diventare la tua troietta! … Spaccagli il culo e femminilizzalo come un frocetto! … Rompiglielo come hai rotto il mio culetto! … Con lui proverai più gusto! … Incularsi il marito cornuto davanti alla moglie non è da tutti!”

Sonia lo toccò tra le natiche e mostrò a suo marito il dito rosso di sangue. “Vedi, non sei più vergine. Aspetta che il dolore si calmi poi devi essere anche tu a spingerti, ad andargli incontro, a chiavarti sul suo cazzo. Lo farai, ti verrà voglia di farlo.”

Lei cominciò a masturbarlo mentre lui cominciò a muoversi lentamente. Andrea sentiva bruciore ma a poco a poco sentiva anche il calore del cazzo di Mario “Lo stallone” che cominciava a spingersi più dentro… sempre più in profondità, sempre più dentro le sue viscere dell’intestino.
Poi Mario diede un altro colpo di reni ed entrò tutto, rompendogli definitivamente il culo; il povero Andrea lo sentii tutto nella pancia e pensò che gli piaceva che lui lo chiavasse. Col glande gli toccava la prostata. Quando usciva sentiva la pelle dell’ano che veniva trascinata dall’attrito con cazzo. Usciva completamente e poi forzava di nuovo l’ano per entrare.

“Bravo Mario, così, diceva sua moglie, allargalo ogni volta! …  Fai ogni volta più forte! … Fallo godere col culo! … Non avere pietà inculatelo tutto!” L’ano si andava piano piano rilassando e adattando al grosso cazzone Mario scivolava sempre più facilmente nel culo di Andrea.
“Il tuo culetto lo ha accettato, disse Sonia. Adesso stringilo quando lui ti incula avrete entrambi più piacere! Ora lo vorrai sempre nel culo, disse lei. Ti farai chiavare ancora nel culo. Hai il culetto ancora semi vergine! … Come me d’altronde! … Bisogna che ci facciamo inculare più spesso! E poi noi, da oggi, avremo l’amore completo, tutti e due, amore mio, e sceglieremo insieme gli uomini da cui farci chiavare. Poi rilassati quando entra ed avrai più piacere. E tu, disse all’altro, forzalo di più, devi romperglielo tutto, lo devi aprire fino in fondo, lo devi spanare come hai spanato il mio culo! … sbattilo più forte, fagli sentire la tua pancia contro le natiche ed arriva a fargli sentire i tuoi peli sull’ano! … Fallo sentire posseduto dal tuo cazzo, sottomettilo, fallo sentire troia e rotto in culo!”

Poi disse al suo amore: ” Avanti, sei tu che devi farlo venire. Digli che vuoi essere chiavato da lui, di chiavarti forte, diglielo così si eccita di più. Sentiti un po’ troia, la sua troia, e pensa al tuo culo come se appartenesse a lui, il suo strumento di piacere. Digli di sbatterti come più gli piace per godere. Diglielo, devi dirglielo”

Bruna e Sonia sentirono che Andrea, mentre continuava a ricevere quel grosso palo sempre più forte nel culo, disse: “Godo! … Mio dio come godo! … Si mi piace farmi inculare! … Che bello sentire la grossa mazza di Mario che mi sfonda il culo! … Mi slarga le chiappe e mi trapana le viscere! … me lo sento sino in gola! … Incredibile sto godendo con il culo! … Dai Mario, inculami più forte! … Slabbrami il culo! … Inchiappettami di più! …  Sei fantastico! … Prima ai sfasciato il culo della mia troietta, adesso stai sfasciando il mio! … Ti prego non smettere! … Inculami finché non muoio! … Continua a sfondarmi, tu sei il mio toro che mi femminilizza e io sono la tua vacca e come tale mi devi montare per bene! … A me piace! … Inculami! Inculami!!… Siiiii… cosi! … Ficcamelo con forza tutto in culo! … Spaccami! … Rompimi! … Fammi tuo sino in fondo!”
Mario, spingeva sempre con più forza, Andrea sentiva le viscere scosse da quei colpi, sempre più forti.

“Così, disse lei, apriglielo tutto, sbattilo forte, fagli sentire i colpi nella pancia. Ma non venire adesso, disse lei, lui deve venire e godere con cazzo duro dentro, lui deve venire mentre ancora te lo inculi! … Deve venire con il cazzo duro che gli trapana il buco del culo e gli lo sderena brutalmente!”
Poi Sonia cominciò a muovere velocemente le mani facendo una sega a suo marito; afferrava il glande e fece scivolare la mano fino ai peli, sempre più velocemente. Sotto quel duplice attacco come in una follia, Andrea se ne venne, stringendo l’ano nell’orgasmo intorno al cazzo di lui. Bruciava l’ano ed il dolore si mescolava alla sensazione di forte piacere. Le contrazioni gli facevano stringere forte l’ano e Mario ne godeva. Lei gli prese lo sperma e gli e lo mise in bocca. Lo tenne fermo per le mani mentre lui riprese a incularlo con una potenza ed una brutalità inenarrabile. Intervenni anche io che dissi a mio figlio: “Così, fallo godere. Devi goderlo a freddo, dopo che sei già venuto, così ti sentirai troia. Avanti, fai pulsare l’ano mentre viene. Stringilo quando esce e spingiti contro, con passione, inculati anche tu, devi farlo con passione. Chiudi gli occhi e concentrati solo sul suo cazzo che ti sta spaccando incessantemente il buco del culo, spingiti contro di lui, forte. Sentirai con goduria il suo sperma bollente e vischioso nella tua pancia, goditi lo slargamento delle tue chiappe da parte del cazzo che t’incula, le
pulsioni del suo membro mentre viene e ti riempie il culo di sborra, chiudi gli occhi e concentrati su questo… Pensa al suo maestoso cazzo che t’incula”

 Mario se ne venne sbattendolo con violenza mentre lo teneva forte sui fianchi e gli e lo spingeva con tutta la forza dei reni, nel culo. Andrea sentiva la sua pancia sbattergli sulle natiche, sode e pelose! … Si sentiva femmina, troia, vacca, maiala, però era solo un uomo, un uomo inculato da un altro uomo; aveva scoperto piacevolmente e felicemente la sua bisessualità, il piacere di farsi inculare e di prenderlo nel culo, di farsi rompere il culo ed era anche contento che sua moglie apprezzava questa sua disponibilità a farsi inculare. Sonia non perse l’occasione per dirgli: “Amore ho visto con che gusto ti sei fatto inculare! … ti ho visto godere come la peggiore delle troie! … E’ bello avere il cazzo in culo che ti trapana le viscere vero? … Adesso lo vorrai sempre, non ne potrai più fare a meno! … Come hai visto anche tu, anche a me è piaciuto che Mario mi rompesse il culo! … D’ora in poi ci faremo inculare insieme!”

Bruna eccitata come una maiala, baciò suo figlio ancora tremante per l’orgasmo anale avuto e con ancora il cazzo di Mario ben piantato nel culo, mentre Sonia continuava a tenerlo fermo e a segarlo lentamente. Quando il cazzo di Mario finalmente si ammosciò, gli e lo tolse dal culo e si fece dare una ripulitina dalla bocca di Sonia. Ringraziò i due sposini e Bruna per la splendida e piacevole serata, si rivesti e se ne andò.

Mentre Sonia e Andrea erano sdraiati e spossati sul divano, Bruna rivolgendosi al figlio gli disse: “Figlio mio, sei stato bravissimo! … Neanche tuo padre è stato bravo come te, la prima volta che lo ha preso nel culo! … Però entrambi vi siete dimostrati delle checche e dei cornuti! … Vi piace troppo vedere le vostre mogli ingroppate a sangue e vi piace anche prenderlo in culo! … D’ora in poi io e la tua amata mogliettina troia, vi faremo inculare solo da stalloni con il cazzo da cavallo!” Poi rivolgendosi a Sonia gli disse: “Mia cara nuora adesso che sei diventata una troia e mio figlio un cornuto rotto in culo che ne dite di far godere anche me? … Ve la sentite?”

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