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Racconti Gay

Pour-parlez

By 5 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Innanzitutto una cosa: tutto quello che ho scritto e pubblicato come confessione è vissuto, vero e reale.
Si tratta di episodi realmente accaduti della mia vita, veri al.. 95%. Come sa bene chi ha già pubblicato qualcosa, per poter raccontare in modo credibile una storia vera occorre.. romanzarla un po’, aggiungere qualcosa, modificare un particolare.. paradossalmente per rendere credibili – e appetibili.. – le mie “storie” ho dovuto.. cambiarle un po’.
Ma si tratta solo di qualche particolare, qualche dialogo – dopo vent’anni magari uno non si ricorda proprio tutte le parole dette.. – qualche finale.. roba di poco conto,dettagli.
Per tutto il resto sono esperienze realmente vissute in prima persona da me.

Perché ho sentito il bisogno di raccontare quello che ho vissuto? Beh, credo sia abbastanza naturale.. o almeno per me lo è stato. Come sapete, se avete letto i miei racconti, io sostengo un specie di.. doppia vita, da una parte il lato irreprensibile, vita sociale “normale” e altrettanti rapporti.. normali, diciamo secondo natura.. dall’altra il mio lato segreto, una vita fatta di episodi e rapporti, ricercati e casuali, di passioni forti e incontrollabili, di sensazioni e di.. voglia di sentirmi troia. Direi più di una voglia.. una necessità. E allora incontri nascosti all’insegna della trasgressione, dello spostare l’asticella sempre un po’ più su.. del dimostrare al mondo – e quindi a me stesso.. – di non avere limiti in quanto a troiaggine.
Ma dopo un po’ il “solo” vivere questi incontri – e il ricordarli tra me e me – non mi è bastato più.. per alzare l’asticella dovevo raccontarli al mondo.. rendere partecipe qualcun altro di quello che sono capace di fare..
Una volta conosciuto questo sito, leggere i racconti degli altri e decidere di scrivere le mie esperienze è stato un tutt’uno.. ho bisogno che i miei racconti vengano letti, mi da un piacere assoluto.. ogni persona che legge le mie imprese mi fa sentire un po’ più porcello.. mi eccita.. e mi piace usare nei racconti il linguaggio che uso in questa mia vita, semplice, diretto e.. vero, mostrarmi per quello che davvero sono, un uomo a cui piace tremendamente il cazzo.

Come mi eccita ricevere commenti, messaggi o critiche sulla mia mail.. (consigli credo di non averne bisogno.. almeno non per le confessioni..). A dire il vero speravo di riceverne molti di più.. qualcuno mi ha scritto per fissare un incontro.. – non era il mio obbiettivo.. – qualcuno per darmi dello stronzo – e non credo di aver danneggiato nessuno con le mie storie.. – e qualcun altro per commentare e parlare. E mi ha fatto veramente piacere.
Qualcuno mi ha chiesto: ma come ci si sente, cosa si prova ad essere così puttana? Che gusto c’è? Perché non ti travesti, così ti sentiresti più troia? E perché senti tutto questo bisogno di esserlo? Perché sei “diventato così”?

È difficile spiegarlo.. partiamo dal fondo.
Se avete letto il mio primo racconto (“come tutto ebbe inizio”) credo che qualcosa si capisca.. in questi anni ci ho pensato parecchio, e la risposta cui sono giunto è abbastanza semplice: accettazione.
Io non ho mai avuto un particolare successo con le ragazze, pur essendo – credo.. – simpatico, brillante, mediamente carino e mediamente intelligente, non ho mai raccolto molti apprezzamenti dal gentil sesso.. amicizie e simpatie un sacco.. punto. C’è stato un periodo, e neanche molto corto.. , in cui tutte le ragazze di cui mi innamoravo (perdutamente, ogni santa volta..) andavano regolarmente e si mettevano con i miei amici.. o con altri cazzoni uguali.. per cui avevo accumulato un giramento di balle da motore fuoribordo, e la convinzione che tutto il genere femminile in pratica mi schifasse. Per un vent’enne il massimo..
Poi è arrivato questo tipo che mi ha abbordato in stazione ed ai miei rifiuti ha buttato li un “..perché no?” e li ho capito. Ho realizzato che per qualcuno che non mi considerava c’era qualcun’altro che avrebbe quasi pagato – in senso metaforico.. – per godermi.. per possedermi.. per avermi tutto suo.. per fare con me e di me tutto quello che più gli piaceva.. e dal momento che ho realizzato questa cosa ho sentito rizzarmi i peli, i capelli.. e qualcos’altro!
E mi sono detto “beh, prova.. se ti fa schifo è un libro chiuso, ma se poi ti piace da scrivere ce n’è..” … e così è successo.
Quando Sergio mi ha messo il suo uccello in bocca, il primo che ho preso, non avevo alcuna esperienza gay, neanche ci avevo mai pensato.. ed ho preso subito il.. “massimo dei voti “ , quasi non avessi pensato ad altro – o fatto altro.. – fino ad allora. ce l’avevo nel dna? Sicuramente, non dico di no, ma quello che ha fatto la differenza , e la fa tuttora, è il sapere di essere accettato ed apprezzato per quello che sono.. si, una troia.

E cosa si prova ad essere così puttana.. beh.. è quasi indescrivibile..
innanzitutto non è che io ho in mente solo il cazzo 24 ore al giorno.. mi capita abbastanza spesso di dover fare la doccia con altri uomini.. piscina, palestra, campeggio, e molto spesso si è tutti nudi.. beh, in quei casi è molto raro che pensi anche solo di sbirciare il loro uccello, sono assolutamente normale. È la situazione che cambia tutto.. e la mia “predisposizione ormonale”.
Solo in certi periodi sono irrimediabilmente attratto dagli uccelli.. e dai loro proprietari.. certo, se dovessi capitare in uno di quei momenti a far la doccia nudo con altri maschi.. non so cosa potrebbe capitare.. ma non sempre. Più o meno una volta al mese mi parte l’embolo e sento questa voglia di avere un cazzo duro davanti.. ho voglia di prenderlo dappertutto, di essere posseduto in ogni modo da un cazzo grande duro e potente, di fargli vedere quanto sono bravo a farlo godere, in ogni posto, in ogni momento, con chiunque sia disponibile..
E quando sento la cappella appoggiarsi alle labbra.. o le mani pizzicarmi i capezzoli.. o la lingua leccarmi il buchetto.. o il cazzo appoggiarsi sul buchetto un attimo prima di spingere.. beh, ho il cuore che va a mille e vorrei che tutto il mondo mi potesse vedere.. per dire a tutti “guardate che troia da monta che sono..” e a sentire e pensare queste cose il mio uccello fa la goccia..
Più sono sottomesso – niente sado o dominazione.. – più sono “posseduto” e quasi costretto a far le cose più provo piacere.. (come scrivo spesso “una puttana tace e fa godere, punto”, e per me è realmente così) , anche se tante volte arrivo a un livello di eccitazione tale che da solo, senza imposizioni faccio le peggio cose.. ed il bello è che non sono calcolate, non le penso.. semplicemente mi viene naturale farle.
E successo più di una volta che ero alle prese con tipo che mi stava scopando in un cesso pubblico, sentendo dei rumori ho girato la testa e vedendo spettatori non paganti alle nostre spalle che si masturbavano mi sono voltato e gliel’ho preso in bocca mentre continuava l’inculata.. ed ho goduto un casino..
Quello che faccio, e come lo faccio, dipende dal grado di eccitazione cui la situazione ed il mio partner mi fanno arrivare.. è successo che durante amplessi e inculate fossi freddo e distante, quasi annoiato.. è successo che durante pompini o masturbazioni sentissi la scarica di adrenalina e ne facessi di ogni..

Che poi, l’eccitazione non comincia certo con l’incontro.. soprattutto se non è un incontro “casuale” all’area di sosta o in un altro luogo più o meno pubblico ma un incontro in una casa magari con un uomo che già conosco, la preparazione ha una parte direi fondamentale.. farmi una bella doccia calda per rendere la mia pelle morbida e profumata, lavarmi e pulirmi dentro il culo con il doccino con acqua e sapone.. ungermi il buchetto per renderlo elastico, magari prepararmi alla deflorazione con il famoso mattarello.. farmi barba e capelli, magari depilarmi, e mettermi il profumo migliore che ho.. e tutto per andare a farmi inculare.. beh, già queste cose mi portano ad un livello di eccitazione veramente notevole.. spesso mi trovo con l’uccello che fa la goccia senza essermelo nemmeno toccato.. è per questo che poi, magari, mi viene la voglia di fermarmi prima del mio appuntamento e sparare qualche pompa.. così per essere già pronto..
e poi quando sono tete-a-tete con il mio manzo mi parte la botta di adrenalina.. e chi mi ferma più..

Come ci si sente ad essere così puttana.. beh, ci si sente i padroni del mondo. E forse anche qualcosina di più.
Quando nel cesso dell’area di servizio interrompo il pompino, mi alzo e abbassandomi pantaloni e mutande mi appoggio al muro e spingo in fuori il culo, vedere lo sguardo di chi è li con me con l’uccello in tiro è impagabile.. spesso mi guardano esterrefatti.. anche se dura poco: di solito recuperano lo sguardo più libidinoso che hanno e me lo spingono dentro.. oppure a volte dopo avermi riempito la faccia di sborra e mentre sto pulendo per bene il cazzo ancora duro mi tirano la testa verso il pube e mi dicono “..cazzo avrei proprio voluto mettertelo nel culo!” e quando rispondo “.. eh, anch’io lo avrei voluto..” mi guardano come se gli fosse morto il gatto.. che spettacolo..
Come ci si sente ad essere così puttana? Ci si sente da dio!!
Anche perché nella mia esperienza ho capito che nel sesso molto spesso, quasi sempre.. , chi comanda è quello.. sotto. Mi spiego.. chi viene con me può farmi di ogni, soddisfare quasi ogni sua voglia, se mi prende bene può riempirmi la bocca di sborra e vedermi ingoiare tutto, se proprio la cosa è eccezionale è successo che mi facessi riempire anche il pancino di sperma.. (non così spesso a dire il vero, e solo se già conosco.. a parte le prime inculate della mia vita, in cui mi hanno proprio riempito.. ) vero, ma riescono e possono farlo solo perché io glielo consento.. sono io che decido cosa lasciarmi fare e a cosa oppormi per quella volta.. alla fine, il gioco lo comando io. Anche se sembra tutto il contrario.
È mai successo che abbia lasciato a metà un incontro e piantato in asso il mio partner? Certo che si. Ho incontrato individui quantomeno loschi, o poco affidabili, che a un certo punto pretendevano prestazioni o azioni che proprio non mi andavano.. venirmi nel culo, pisciarmi addosso o in bocca, farsi leccare i piedi, scoparmi all’aperto di giorno in mezzo ad altra gente.. se solo annuso qualcosa che non mi gira dritto mi alzo, mi vesto, ringrazio e tanti saluti.
Non mi faccio alcun problema sia a chiudermi in un cesso con uno sconosciuto che ad uscirne a metà..
Ma , e forse è stata solo fortuna, questi episodi sono comunque stati abbastanza rari.. credo di potermi dire abbastanza fortunato, innanzitutto perché non mi sono mai sentito realmente in pericolo, e poi perché mediamente penso di aver trovato persone sufficientemente normali, spesso anche cordiali, e più è passato il tempo più la situazione credo sia migliorata.
Nelle mie primissime esperienze, nei miei primi incontri, di solito dopo averti scopato e goduto si rivestivano e addio. Neanche un grazie, un ciao o un come ti chiami.. della serie bambole da monta cercasi..
Ora, spesso, dopo aver goduto mi sorridono, mi accarezzano, mi parlano anche tranquillamente.. qualcuno mi vuole addirittura far venire.. non so, forse dopo vent’anni i tempi e di conseguenza le persone sono un po’ cambiate.. o forse conta il fatto di trovarsi di fronte un ragazzotto vent’enne imberbe o un uomo maturo.. forse trovarsi a scopare uno sbarbatello ti fa sentire in diritto di usarlo come svuota coglioni, un maschio adulto lo si sente più vicino e si è portati ad avere uno straccio di rapporto umano.. non lo so. E comunque cambia poco.. almeno per me.
Sta di fatto che se non ci fossero rischi, pericoli e malattie varie mi farei riempire culo e bocca di sborra mattina mezzogiorno e sera. Ripetutamente..

Il discorso del travestitismo.. niente in contrario e ognuno gode e si comporta come crede, solo non fa per me, non lo sento una cosa mia. Io non voglio travestirmi e assumere la parte di qualcun’altra nei miei momenti di libidine gay, non mi sento di dover scimmiottare una donna per sentirmi bene, non voglio fare la donna.. io voglio essere totalmente quello che sono, voglio essere totalmente troia con la mia faccia, perché sono io troia, non lo è qualcun’altra dentro di me.. io sono un uomo fatto e finito, con pizzetto e baffi perché mi piaccio così, sono maschile e virile.. e quando voglio sono una gran puttana.. niente maschere e niente trucchi..
Ripeto, non giudico in alcun modo.. dico solo che non lo sento mio..
Che poi.. se me lo dovessero chiedere all’inizio di un incontro in casa.. in modo tranquillo e carino.. magari lo farei anche.. per fare contento il mio maschio.. ma sarebbe un gioco, un contorno.. non certo il piatto principale.

L’ultimo mio racconto (“il mio compleanno”) non è un fatto vero, è una fantasia, è il primo racconto che ho pubblicato immaginandomi qualcosa (e infatti è scritto in modo molto diverso.. ) .. sono partito da un fatto vero, Lucio e Fabio sono realmente venuti da me e abbiamo fatto un bel trio.. ma sia nella preparazione sia nello svolgimento sono andato di fantasia.. non c’è stata nessuna depilazione e nessuna doppia penetrazione.. purtroppo.. (già, dico purtroppo.. ).
Fantasie ne ho, nonostante tutto.. , ancora tante da soddisfare, cominciando proprio dalla doppia penetrazione, poi mi piacerebbe un casino farmi scopare e venire dappertutto da un uomo di colore.. ancora di più vorrei fare sesso con un trans (e questo proprio non riesco a immaginarmelo da quanto mi piacerebbe.. pensate, una bocca un cazzo un culo e due tette sode tutto a mia disposizione.. da giù di testa..), mi piacerebbe essere al centro di un bukkake con i controcazzi.. e per finire qualche mania un po’ strana, lo ammetto.. (per esempio mi piacerebbe farmi inculare per bene e farmi sborrare diretto nel culo poi, con l’uccello ancora duro, farmi pisciare dentro per lavarmi via la sborra..  l’ho proposto un paio di volte ma la risposta è stata no grazie.. )..
Per cui, se realizzerò qualcuna di queste fantasie, state pure certi che le condividerò al più presto con i lettori di milù.. Altrimenti.. beh, credo che dovrete accontentarvi di qualche altro racconto di fantasia..

Dopotutto, non credo che per voi farebbe una così gran differenza..
Per voi..

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