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Racconti Gay

Sono troia…e allora?

By 7 Settembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Non so da quant’&egrave che lo faccio e sinceramente ne ignoro anche le motivazioni iniziali.
Ma mi piace.
Sono un ragazzo di 22 anni e mi chiamo Luca. vengo da una bella città sulla riviera romagnola e, lo dico con fierezza, quando sono eccitato sono peggio di una troia da strada.
Il cazzo bene o male mi &egrave sempre piaciuto, ricordo che da piccolo lo toccavo sempre ad un mio amico, facevamo certi giochi, penso che una volta provai anche a metterglielo in culo e lui tentà di fare lo stesso. Ma &egrave un ricordo molto remoto.
Un ricordo meno recondito &egrave quello associato a D. una ragazza che conosco da tantissimi anni e che posso dire essere una grande porca.
A lei ho dato il mio primo bacio, &egrave stata lei a farmi toccare e leccare la mia prima figa, con lei ho fatto le mie + grandi scoperte sul mondo femminile.
Ricordo bene la prima volta che mi sono prese delle voglie particolari, avevo circa 17 anni, ma ne dimostravo molti di più. Ero in chat, preso dalla noia e dalla calura tipica delle serate estive.
Andai su un canale bisex e trovai un uomo della mia stessa città, io mi proposi per incontrarlo.
Precisai che era la mia prima volta e che mi doveva perdonare se non ero bravo come gli altri.
Ci dammo appuntamento per 20 minuti dopo in un posto frequentato dalle coppie irregolari che si vogliono divertire in santa pace.
Ovviamente non eravamo soli quella sera, infatti arrivato li notai 3 macchine di cui una era quello del mio primo ‘cliente’. Bussai al finestrino e lui mi fece entrare.
-Ciao- Gli dissi io in modo cortese e imbarazzato
-Poche chiacchere tu sei la mia troia stasera e le troie non parlano, succhiano- e dicendo questo mi prese la nuca e portò le sue labbra sulle mie introducendo in modo violento la sua linguad entro la mia bocca.
La sua lingua era potente, mi leccava velocemente e lasciava dentro molta saliva. La cosa stava iniziando ad eccitarmi e infatti il mio cazzo iniziò a indurirsi. Prese a spingere la sua lingua sempre + dentro costringendomi a stare schiacciato sulla portiera. Mi era addosso e mi leccava la faccia e io preso dall’eccitazione smisi di ragionare. Muovevo la bocca in modo scomposto cercando la sua lingua, leccando ora il suo collo e ora il suo orecchio sentendolo vibrare dall’eccitazione.
Muovevo le mani velocemente sul suo corpo sentendo le braccia forti e le spalle larghe donarmi un immenso senso di sicurezza.
La sua mano andò a sincerarsi dello stato del mio cazzo palpandolo in modo violento da sopra i pantaloni, io mugolavo dal piacere datomi da quella presa e aumentavo il lavoro della mia lingua dentro alla sua bocca.
Mi aprì i pantaloni e inizio a segarmi. Io non capivo nulla. Mi mise la mano in bocca e mi disse di leccarla, e io lo feci succhiando le dita come se fossero dei cazzi da succhiare. Con la mano insalivata ricominciò a segarmi facendomi godere come un pazzo. Ormai gridavo e quando la mia bocca si apriva lui ci sputava dentro insultandomi pesantemente. Ormai stavo per venire e lui se ne accorse e mi lasciò li. Si fermò stringendo l’asta per bloccare l’orgasmo.
Ero pazzo dall’eccitazione lui si staccò da me e io gli fuoi addosso immediatamente cercando di farmi prendere l’asta per farmi venire.
-Succhiamelo troia e forse dopo potrai godere-
Abbozzai una risposta ma la mia testa fu spinta su sul suo cazzo.
Mi trovai la cappella in gola e d’istinto mi alzai ma lui mi fermò. La sua cappella era tutta nella mia bocca. Non sapevo cosa fare, furono le sue parole a togliermi ogni dubbio.
-Allora troia? hai il mio cazzo in bocca. Succhia!- seguito da una pacca sul mio culo che mi fece uscire un urlettino.
Iniiziai a muovere la lingua velocemente a succhiare, mi lasciai trasportare dall’ecitaazione.
Mi ficcavo la cappella in gola, leccavo le palle e preso da una perversione che non conoscevo gli leccai il buco del culo facendo fremere il mio padrone.
-Cazzo che puttana che sei-
-Dai leccami il culo dai. Lecca!-
Non mi feci pregare spingevo la lingua in quel buco + che potevo e sentivo che lui fremeva.
Per essere + aggevolato mi misi in ginocchio sul sedile, alla pecorina mostrando il mio culo a chiuque avesse voluto guardare dentro.
Iniziai velocemente a fare un su e giù su quel cazzo strepitoso per almeno altri 10 minuti.
Dopo di che iniziò a gemere e a premere sulla nuca per prenderne ancora di più
-Puttana, sei bravissima mi stai facendo sborrare. Lo vuoi ingoiare la sborra?-
Io continuavo a succhiare senza rendermi conto di quello che diceva
-Allora troia vuoi ingoiare si o no? RISPONDI- e mi diede un ceffone
-Si padrone voglio ogni cosa tua!-
Non ragionavo, non ero in me.
Mi diede due sberle su culo ormai scoperto dalle sue mani e se ne venne nella mia gola insultandomi in ogni maniera possibile.
A fatica inghiotti tutta la sborra continuando a leccare provocando piacere al mio padrone.
Non so per quanto venne, ma mi parve non finire più, ne ero sazio ma non volevo che finisse.
Dopo pochi minuti gli avevo ripulito tutto il cazzo e con gli occhi lo stavo implorando di far venire me adesso.
Iniziò a baciarmi con foga mentre la sua mano destra mi palpava il culo e ogni tanto un dito andava a spingere sul mio buco ancora vergine.
Notavo ogni tanto che guardava fuori, ma non ci feci caso all’inizio, ma dopo pochi minuti notai che c’era una coppia che ci stava guardando. D’istinto cercai di coprirmi, ma lui mi disse ‘ Tranquilla gioia, ci stanno guardando da quando hai iniziato a succhiarmi il cazzo, ora facciamoli divertire ancora un po-
Non so perch&egrave lo feci, ma aprii la portiera della macchina e mi misi a carponi mostrando le mie natiche ai miei spettatori. Con un occhiata veloce constatai che eravamo rimasti solo noi, l’altra macchina era andata via da non so quanto tempo.
-Ciao io mi chiamo Sara e questo &egrave il mio amante Luca- Disse la donna guardandomi in faccia e continuando a segare il suo amante. -Ho notato- continuò ‘ che ti piace il cazzo, perch&egrave non succhi anche quello del mio amante?- e senza aspettare la mia risposta mi ritrovai un bel cazzone in bocca.
Per essere più comodo Luca si mise sul sedile del passeggero e io abbassai la schiena andando a succhiare avidamente quel cazzo meraviglioso.
-Cazzo questa zoccola ci sa fare con la bocca!- disse Luca
-&egrave più bravo di me amore?-
-siete due bocchinare fantastiche, ma lui &egrave più troia. Mi dispiace- mettendosi a ridere fragorosamente dopo aver visto la faccia stupita di Sara.
-Ma questo culetto &egrave ancora vergine?- disse Sara con uno strano bagliore negli occhi
-Certamente- replicò il mio cliente -&egrave la prima sera che lo vedo, ma penso che me lo scoperò prima o poi. Ho tante belle idee che mi frullano per la testa. Sei contento troietta? – disse guardandomi con un sorriso che diceva già tutto
-Si Si tutto… ma vi prego, fatemi venire…. sto impazzendo…vi pregoo- e mi ributtai su quel grosso cazzo.
Luca aveva iniziato ad ansimare molto forte e più ansimava, più infilavo la sua cappella lungo la mia gola. Ad un tratto sentii qualcosa di umido che si appoggiava al mio sfintere. D’istinto mi girai cercando di proteggermi.
-Su zoccoletta- disse Sara ‘ Stasera ti facciamo la festa così la prossima volta sentirai meno male- e ricominciò senza molti complimenti a leccarmi lo sfintere.
Dopo poco sentii un dito aggoggiarsi allo sfintere e premere piano ma in modo costante.
-No ….ahhh no dai….ahhh mi ..mi fa male….non ahhhh ma che fai…..nooo- ma avevo iniziato a mugolare per l’eccitazione, tradendo le mie reali volontà.
-Cazzo questa puttana mi sta risucchiando le palle, non si stacca più-
-Adesso ci penso io, gli faccio passare la voglia di fare la troia. Tienila per le spalle che ora gli sfondo lo stomaco- disse il mio cliente.
-No cosa volete fare?…aspettate…no….oddio cos’&egrave?- dissi sentendo la sua cappella sul mio sfintere ‘ mi uccidi…no no….ahh piano piano ….mi spacchi..ahhhh- sentivo la cappella spingere sempre di più. I miei muscoli erano tesi e i miei sensi allarmati e tesi a sentire ogni piccolo movimento di quel bastone.
Non riuscivo a stare fermo, volevo liberarmi, ma la presa di luca era salda.
-Sta ferma troia che adesso questo bel cazzone ti trapanerà per bene- disse sara ‘ Ho detto di stare fermo!- dandomi un sonoro ceffone sulla faccia e sedendosi sulla mia schiena. – Avanti prendi la mira e inculalo-
Fu un attimo. Sentii la pressione calare e istintivamente rilassai i muscoli dello sfintere per pochi istanti. Poi un bruciore e un dolore insoportabile, i sensi che impazzivano, lo stomaco che bruciava e un urlo disumano che partiva dalla mia gola.
-Taci troia!- disse luca ‘ HO DETTO DI STARE ZITTA!!- e mi diede un’altro sberlone. Ma non servii a molto, dovettero mettermi una sciarpa nella bocca per zittirmi.
Fui violentato per 10 minuti, che non finirono mai. Sentivo quel cazzo entrare ed uscire, ogni vena la sentivo scorrere nel mio sfintere e più il tempo passava più il dolore diventava piacere allo stato puro.
Iniziai a mugolare e a godere di quella violenza. Mi strappai la sciarpa di bocca e griadai
-Si inculami…sono la tua troia…avanti inculami- ero in preda al piacere e non mi rendevo conto che ero sotto ad un ponte, con una donna seduta sulla mia schiena che si stava sgrillettando furiosamente facendosi leccare le tette da un uomo che m’inculava alla grande e un’altro che mi sbatteva con violenza il suo cazzo sulle labbra e sulla lingua esplodendo in un’orgasmo lunghissimo che m’imbrattò tutto il viso e parte della schiena della donna.
Pensare a tutto questo solo 2 ore prima, sarebbe stato impossibile, ma sentendo la lingua della donna leccarmi il viso e insinuare la sua lingua dentro alla mia bocca, mentre gridando dal piacere godevo come una fontana sotto i colpi di cazzo e di mano del mio primo cliente, mi fece rendere conto di quanto ero diventato troia.
-Dove ti sborro troia?!- mi chiese il violentatore -Nel culo ti prego nel culo!!!- supplicai.
-E culo sia- disse scaricandomi un litro di sborra nelle viscere.
Restò dentro di me per almeno 2 minuti, in cui i due amanti si ricomposero e baciandomi ci laciarono il numero di telefono di Sara.
-Chiamateci, vogliamo godere ancora di questa troia-
Ero sconvolto e gemendo il mio cliente tolse il suo cazzo dal mio culo ormai sfondato a dovere.
-Cazzo sei osceno cara mia troietta!- disse ridendo ‘ Ora mettiti in ginocchio e fatti colare la sborra fuori. AVANTi!- e mi lasciò l’impronta della sua possente mano sulla mia natica destra.
Esegui eccitata il suo ordine e godetti di nuovo mentre sentivo il suo seme colare fuori e sentire il rumore della sborra che cadeva tra le voglie.
Questa fu la prima volta, ma non l’ultima.
Se volete sapere altro e se volete darmi consigli scrivetemi a porcellino.biricchino@gmail.com Ormai ero lanciato, avevo assaggiato il cazzo, ora dovevo gustarmelo e averne il più possibile.
Mi ritrovai nuovamente in chat, nel solito canale a cercare un’altro cazzo. Il mio culo non si era ancora ripreso dalla batosta di due sere prima, ma la mia bocca bramava altra sborra, altri uccelli.
Mi ritrovai a chattare con un uomo, sulla trentina e con la parlantina sciolta. Mi aveva colpito il fatto che mi aveva contattato chiedendo espressamente solo sesso, con poche complicazioni. Era quello che m’interessava.
Ci mettemmo d’accordo e mi stupi enormemente sapere che non si sarebbe fatto nulla in auto, ma nel suo ufficio, nel centro della mia città. Non fu difficile trovarlo, fu più difficile parcheggiare!
Lo chiamai informandolo che ero arrivato , mi disse di entrare nel portone aperto davanti a me e di salire al primo piano. Così ovviamente feci e mi ritrovai in una stanza molto buia con un solo monitor a dare luce.
Lui non lo vidi, sentii solo le sue mani palparmi il cazzo e mettermi una mano sul culo palpandolo.
-Ciao troietta-
-Ciao bel cazzone- dissi portando la mano sul rigonfiamento dei pantaloni e spingendo il culo verso la sua mano cercando di farmi palpare il + possibile.
-Non vorremmo fare tutto in fretta e furia?!. Sediamoci ‘ mi disse indicandomi un divano di pelle nera.
-Che bel divano, ma a cosa ti serve?-
-A scopare le troie come te in tutta comodità- disse ridendo ‘ Vuoi qualcosa da bere?-
-Un martini lemon ‘ dissi senza pensare che forse non aveva martini bianco e vodka al limone
-Vai sul pesante eh?!-
-Tu fammi bere, poi io ti faccio divertire- Non sapevo in realtà cosa potesse succedere, ma l’idea di farlo da ubriaco mi aveva annebbiato il cervello, rendendomi anche stupido a pensarci col senno di poi.
Mi porse un bicchiere di media grandezza con dentro il mio aperitivo, lo annusai un attimo, ne assaggiai un po e poi buttai giù tutto in un sorso.
Ebbi un colpo di tosse che fermai subito, la testa girava vorticosamente e lo stomaco era in fiamme, se ne avessi bevuto un’altro sarei stato ubriaco fradicio.
-Hei ho visto che hai un bel rigonfiamento li, fammi un po vedere!- dissi con una voce un po impastata ma piena di lussuria.
Mi sedetti affianco a lui e mi chinai per baciarlo ma lui non volle
-Mi dispiace ma le troie non le bacio, succhialo e basta-
Non ci credevo, avevo trovato un’altro che mi trattava come volevo io. Preso dall’alcol e dalla lussuria inizia a lavorare quel palo di carne. Passavo la lingua dalle palle, muovendola velocemente a destra e a sinistra. Prendevo in bocca un testicolo, lo leccavo delicatamente facendo piccoli cerchi per poi passare alla base dell’asta, dove la lingua iniziava a vorticare in modo frenetico fino al prepuzio. Li iniziavo a dare lunghe leccate a tutta l’asta, leccando come un gelato anche la cappella.
-Cazzo che bocca. Su dai succhiamelo che dopo ti do un po da bere su- e mi spinse la testa sul suo cazzo.
Non mi feci scappare l’occasione e iniziai a spompinarlo per almeno 10 minuti.
Ero fradicio di desiderio, volevo quel cazoz nel culo, volevo sentirlo sborrare. Ma lui aveva altri piani.
-Bravo frocetto, ora beviti questo bel bicchiere. Dentro c’&egrave un po di vodka, un po di gin, un po di wisky e mezza bottiglia di rhum bianco. Butta giù tutto che poi ci divertiamo-
Non riuscivo a staccarmi da quel cazzo, ero rapito da quel sapore, ma davanti avevo una grossa tentazione. Avrei potuto perdere ogni inibizione, essere troia come potevo essere!
-Avanti troia bevi- e mi diede uno schiaffo con il suo uccello.
Presi il bicchiere e in un sol sorso buttai giù il tutto.
Ero partito, ridevo, leccavo, imploravo di essere scopato.
Mi alzai e iniziai a spogliarmi mettendomi poi davanti a lui a gambe aperte mostrando il mio cazzo in tiro e il mio culo ancora un po dolorante.
Prese il suo cellulare e fece una chiamata
-Pronto! Si sono io ciao! come va? bene ho piacere!. Senti ho per le mani una troietta ubriaca che sta chiedendo di farsi scopare a più non posso, io non gli basto, venite anche voi. Si solito posto. Va bene vi aspetto.!- e buttò giù
-Bene ora impalati sul mio cazzo che tra poco arrivano i miei amici e ti faranno la festa-
Non ci pensai sopra due volte iniziai un frenetico su e giù gustandomi il suo cazzo nodoso.
-Si daiii ora mi scopi si. Cazzo mi sento troia! SONO TROIAAA! VOGLIO TANTI CAZZI IN CULO-
non mi fermavo +, nel giro di pochi minuti mi venne scaricata una dose massiccia di sborra e dalle labbra del mio cliente provenivano solo insulti e infamie per quanto ero troia e per quanto mi avrebbe fatto scopare.
Ma stranamente non sentivo diminuire il suo cazzo, anzi era sempre li forse + duro di prima!
Non persi l’occasione e ricominciai a cavalcarlo tenendomi le chiappe aperte per sentire meglio quel cazzone nel mio culo.
-Cazzo che troia, dai che ti scopo dai! Ti piace?-
-Siii mi piace da morire! MA quanto vengono i tuoi amici? ho ancora voglia di cazzo!!-
Non finì la frase, perch&egrave sentii la porta aprirsi e vidi entrare 3 ragazzi sui 30 anni.
-Ah però questa si sta dando da fare!- disse il primo
-Quel culo ora me lo sfondo io- disse ils econdo con il cazzo già in mano.
-Aspettate, prendete quella bottiglia di rhum che &egrave da fare ubriacare per benino questa troia- e dicendo questo, mentre avevo il suo palo di carne piantato nel culo mi porse la bottiglia per bere.
Bevvi tre o quattro sorsi e poi sentii un’altro cazzo appoggiarsi all’entrata. Ebbi paura!
-No siete pazzi? no così mi fate male!! mi spaccate in due!! NOOOO- troppo tardi la cappella del secondo cazzo era già tutta nel mio culo.
-Su bevi troia che ti fa bene-
Un sorso
Due sorsi
Tre sorsi
Ultimo e lunghissimo sorso per finire la bottiglia.
Ero ubriaco.
Avevo due cazzi in culo, e due che si alternavano nella mia bocca.
Venni scopato senza ripetizione per almeno altre 4 ore, ricevetti sborra in ogni buco.
-Ancora vi prego ancora!- ne volevo ancora, volevo essere sazia!
-Finisci questa bottiglia di sambuca, che dopo ti faccio divertire io-
Bevvi pure quella e crollai nel divano in preda al delirio
Sentii solamente il collo della bottiglia entrare nel culo e una bocca che leccava il mio cazzo.
Gli venni in bocca almeno 3 volte, gridando la prima e facendo dei cenni le altre volte.
Arrivò sera e dovetti recarmi verso casa.
Ma ero troppo ubriaco e non ce la facevo a guidare. Così uno dei tre ragazzi mi propose di farsi accompagnare da loro, uno avrebbe guidato la mia macchina fino acasa mia. Ovviamente io dovevo stare nell’altra macchina a soddisfare uno di loro con la mia bocca.
Accettai l’invito e ovviamente gli feci fare il giro più lungo :)

Se avete consigli, proposte, idee o volete solo dirmi qualcosa scrivete a porcellino.biricchino@gmail.com

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