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Racconti Gay

Tiziano

By 24 Marzo 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Frequentavo il liceo scientifico e i miei risultati in latino lasciavano spesso a desiderare, così i miei decisero di mandarmi a ripetizione per arginare quelle che il mio professore definiva lacune consistenti, anzi fu proprio lui a consigliare un suo collega che definiva ottimamente preparato.

Così all’inizio del 4′ anno iniziai ad andare regolarmente a ripetizione da Tiziano, aveva circa 40 anni,ben portati fisico e corporatura normali e,non sembrava affatto un insegnante rompiballe,dopo poco tempo era diventato quasi un amico e grazie a lui i miei voti erano anche migliorati con grande sollievo dei miei genitori.

A volte mi raccontava di quando frequentava lui il liceo e di come fossero diversi i sistemi di insegnamento,ad esempio ,mi disse una volta ,in caso di grave mancanza disciplinare (lui studiava in collegio) a volte venivano somministrate purghe o clisteri per ‘ammansire ‘ gli alunni un’ po’ irrequieti e che alcuni si facevano punire di proposito perché erano eccitati da quel tipo di pratica,gli chiesi se a lui fosse successo e lui tranquillamente mi rispose in maniera affermativa’..sul momento non detti molto peso alle sue parole, ma alcuni giorni dopo tornai da lui con una versione di latino che avevo sbagliato completamente.

Lui mi rimproverò dicendo che era assurdo il modo in cui avevo tradotto il testo e che aveva anche telefonato ai miei dicendo che avrebbe provveduto lui a farmi desistere dal fregarmene delle versioni e mi chiese se io fossi d’accordo. Sul momento pensai che era sempre meglio degli sberloni che avrei potuto ricevere da mio padre,per cui acconsentii’..

Poi mi prese per le spalle e mi condusse verso la scrivania del suo studio e guardandomi mi disse di abbassare i pantaloni e gli slip e di appoggiarmi con il petto sul tavolo,allontanandosi poi tornò alle mie spalle e mi disse,ti ricordi delle punizioni in uso presso la mia scuola? Sappi che oggi ne subirai una e, vedremo se la prossima volta prenderai ancora un pessimo voto.

Mi divaricò i glutei e come io feci per alzarmi mi fermò con l’altra mano tenendomela sulla schiena dicendomi stai buono che tanto non cambia nulla, poi prese del burro e mi unse il sedere, quando vidi una borsa piena di acqua e la cannula poggiarsi al mio ano, gli dissi che non volevo, ma non servì a nulla provai nuovamente ad oppormi ma lui fu indissolubile,e lentamente la fece scivolare dentro, poi sempre tenendomi una mano in mezzo alla schiena apri il rubinetto,sentii l’acqua calda
cominciare a scorrermi dentro, e girando la testa vidi la borsa che si svuotava Tiziano muoveva la cannula ruotandola leggermente, poi la spinse del tutto dentro per poi arretrarla , ripet&egrave il movimento varie volte e quando la borsa fu vuota mi aiutò ad alzarmi e mi accompagnò in bagno.

Dopo essermi svuotato tornai nel suo studio coprendomi con una mano , mi disse,sempre con fare autoritario di rimettermi in posizione prona e dopo avermi allargato nuovamente i glutei ci infilò un dito,cominciando a muoverlo,mio malgrado mi eccitai contraendo i muscoli e Tiziano, accorgendosene subito mi disse,ci avrei scommesso,poi mi diede una pacca sul sedere e mi disse che se non avrei avuto buoni risultati avrei ricevuto nuovamente lo stesso trattamento.

Una volta tornato a casa provai a toccarmi il sedere,sentendolo più elastico e mi masturbai pensando a quello che era successo’..

La volta successiva arriva a casa sua con un certo timore,anche se non c’era alcun motivo di preoccuparmi, visto che non avevo avuto alcun problema scolastico,lui si dimostrò gentile e professionale. come se non fosse successo nulla, poi, di punto in bianco mi chiese come mi fossi sentito,cosa avevo provato durante la ‘punizione’ imbarazzato risposi che a parte il sentirsi riempire la pancia di acqua calda non avevo pensato ad altro,mi diete un buffetto su una natica e guardandomi mi ripet&egrave la domanda, allora ammisi che mi ero eccitato e che una volta tornato a casa
mi ero masturbato ripensando a quel particolare avvenimento’.mi fece alzare e sfilandomi i pantaloni mi disse,che si era accorto che mi era piaciuto e che ,se volevo da allora, in poi quella non sarebbe stata più una punizione, ma un premio per i miei risultati,,,,,,,imbarazzatissimo per la situazione tacqui, e assentii alle sue parole con un movimento della testa, andando da solo a sdraiarmi a pancia in giù sulla scrivania, completamente succube dei suoi voleri, mentre mi ungeva il buchetto che sentivo fremere sotto le sue dita cominciò a dirmi che gli antichi filosofi erano soliti praticare clisteri ai propri discepoli ,mentre parlava continuava a giocare con le dita dentro di me, intanto,mio malgrado non vedevo l’ora di sentire ancora la sensazione della cannula che mi scivolava dentro,,,,,,accortosi del mio desiderio mi disse che questa volta sarebbe stata un po’ più grande,ma che se mi avesse dato fastidio si sarebbe fermato subito, sentii le pareti del mio ano cedere sotto la spinta e mi rilassai,mi disse che era dentro tutta e che era bello vedere il mio culetto aperto ,,,,,,,ebbi un’erezione e mentre apriva il rubinetto mi prese in mano i testicoli,cominciando a massaggiarli,poi cominciò ad arretrare e riaffondare ritmicamente la sonda ,non capivo più nulla desideravo solo che non si fermasse,cosa che invece non avvenne,estraendola completamente all’improvviso sentii,per un attimo il mio culo aperto,alla vista di Tiziano.

Corsi in bagno e quando ne uscii, vidi che in realtà mi aveva infilato un pene di gomma ,di dimensioni ridotte e che lo stava ungendo nuovamente, questa volta mentre lo infilava mi disse,lo sapevo che ti sarebbe piaciuto,sospirai,ammettendo che aveva ragione,dicendogli che mi piaceva sentirmi riempire la pancia,allargare il culo ”..mi accorsi che il modo in cui avevo risposto aveva fatto si che Tiziano spingesse ulteriormente dentro il cazzo di gomma , lo immaginai mentre lo muoveva e venni,,,,,

mi infilo dentro un dito e mi disse che ero proprio una puttanella, quelle parole ebbero l’effetto di farmi contrarre l’ano intorno al suo dito,lo estrasse e mi disse,adesso , ti faccio un clistere speciale,si abbasso i pantaloni e mi mostrò il suo cazzo, mi prese le natiche ,allargandole e appoggiò la sua cappella sul mio culetto,ormai allargato dalle dita e dai clisteri, cominciò ad entrare lentamente,provai a sottrarmi, ma mi teneva entrambe le braccia dietro la schiena,poi entrò tutto dentro di me,la cosa strana fu che non sentii dolore,ma solo un gran caldo,sentivo il mio ano contrarsi intorno al suo cazzo che mi limava le budella, mi lasciò le mani libere e mi prese per i fianchi, sentivo i suoi peli solleticarmi le natiche e cominciavo ,mio malgrado a provare piacere,Tiziano iniziò a dirmi che avevo veramente un bel culetto e che me lo avrebbe riempito e allargato per bene, io ero in estasi,non avrei mai pensato che mi sarebbe piaciuto farmi scopare da un uomo,poi sentii che stava per venire,allora mi prese il cazzo e cominciò a muovere la mano lo sentii venire proprio mentre venivo anche io,dopo poco usci da me e sentii il suo sperma colarmi tra le cosce,mentre l’ano mi palpitava ancora”.

Mi girò a pancia all’ aria, rientrò dentro di me,ancora in erezione,poi, guardandomi negli occhi mi disse,tu sei la mia troietta dal culetto rotto,vero? Per risposta gli presi i fianchi e lo feci entrare maggiormente in me mentre gli sussurravo che volevo sentire ancora gli schizzi nella mia pancia,che ero sua ‘..

Quella sera tornai a casa come se non fosse successo nulla,avrei dovuto rivederlo venerdì pomeriggio’.quando arrivai a casa sua mi saluto e facendosi precedere da me mi condusse verso la sua camera da letto,poi mi disse che aveva una sorpresa,invitandomi a spogliarmi,mi fece sdraiare sul letto a pancia in giu,mi bendò con una fascia nera e mi disse di aspettare un’attimo, quando mi disse di togliermi la benda vidi che era nudo e che insieme a lui c’era anche il mio insegnante scolastico,anch’esso nudo”feci per alzarmi ma bloccarono le mani con delle cordicelle alla testiera del letto,poi T. invitò il mio prof, a tastarmi il buchetto,dicendo che secondo lui non era ancora abbastanza largo,ridendo il prof,disse che ci avrebbe pensato lui e che aveva vinto la scommessa, su di me,poi presero una supposta di glicerina e me la infilarono dentro,il primo a scparmi fu ancora T. che mi sussurrava volgarità come piccolo rotto in culo e mi faceva tenere il ritmo tenendomi i fianchi,il prof mi si mise davanti e mi appoggiò la cappella sulle labbra,invitandomi a succhiarlo,sentii il suo sapore, mentre mi diceva che era una bocchinara favolosa,che ero nata per fare la troia e che quando avrebbero finito con me lo sarei stata veramente”mi scoparono a turno tutto il pomeriggio ,in tutte le posizioni,e ogni volta mi dicevano che cominciavo ad essere aperto e morbido come piaceva a loro”sentivo il mio buchetto larghissimo,,,,,,

Smisi di andare a ripetizione dopo poco tempo, poi un pomeriggio Tiziano mi chiamò al telefono dicendo che voleva parlarmi ,quando giunsi a casa sua mi aprì la porta e notando che mi guardavo intorno mi disse che era solo,e che non dovevo preoccuparmi,che non sarebbe successo nulla,
per risposta andai verso la sua scrivania,mi abbassai i pantaloni e di incularmi per l’ultima volta,
mi fu quasi subito dentro,e quando venne mi rivestii dicendogli addio””

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