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Racconti Gay

Un mese di riposo 7

By 25 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

A Carlo furono necessari solo dieci giorni per preparare il catalogo e fare il lavoro di montaggio del filmato girato durante il servizio fotografico. Era soddisfatto ed iniziò ad inviarlo ai clienti “speciali” per mail dicendo, inoltre, che era stato realizzato anche un video. Ebbe subito alcune richieste ma questi suoi clienti erano, come Carlo sapeva fin troppo bene, interessati più al ragazzo delle foto che alla merce in vendita. L’idea di Carlo e Luca era proprio quella: mettere “in vendita” Matteo insieme all’oggettistica del negozio. Luca comunicò a Matteo che il catalogo era pronto e gli diede la quota pattuita per le foto: a Matteo non sembrava vero aver guadagnato più di 800 euro per una giornata di memorabile piacere! Era davvero entusiasta e non la smetteva di ringraziare Luca che gli propose subito l’idea di organizzare qualche incontro al negozio con i clienti “speciali”. Matteo stavolta non esitò: aveva trovato in Luca una fonte inesauribile di possibili incontri con ragazzi ed uomini che lo avrebbero trattato da giocattolo di piacere: il suo desiderio massimo, meglio della chat! La sola condizione che pose, e su questo Carlo e Luca lo trovarono irremovibile, era di continuare ad avere la maschera. “nessun problema, ormai sei già noto come -il ragazzo mascherato-; i miei clienti insistono per acquistare i miei prodotti ma di volerli provare su di te, anzi dentro di te, prima di portarseli a casa…durante il giorno di chiusura della settimana o la sera dopo l’orario se sei d’accordo ti faccio incontrare con i miei clienti” “per me va benissimo, non chiedo di meglio però voi due rimarrete qui a controllare, vero?” “certo, certo, ma sti tranquillo sono persone di cui mi fido ciecamente, non hai nulla da temere, devi solo prepararti a farti sfondare il culo” “affare fatto, ne sono felice” Luca e Carlo erano entusiasti, il negozio aveva trovato una nuova attrazione. Luca ebbe l’idea di organizzare anche qualche spettacolino dimostrativo nel quale lui si avrebbe avuto il ruolo di sempre, una specie di visione dal vivo del filmato realizzato durante il servizio fotografico. L’idea fu accolta con grande interesse: Matteo desiderava tanto continuare ad essere scopato da Luca e così organizzarono per la sera stessa. Carlo fece qualche telefonata d’invito, Matteo tornò a casa a prepararsi ed alle 20.30 era già nel retro del negozio completamente nudo che si infilava la maschera mentre Luca indossava la sua divisa da master ma stavolta anch’egli con una maschera integrale cosa che fece eccitare Matteo all’inverosimile. Erano state posizionate 5 sedie attorno ad un grande puf rivestito di similpelle. Arrivarono gli ospiti che presero posto e Matteo venne fatto mettere subito a pecora sul puf così da mostrare il culo. Matteo li osservò: tutti uomini tra i 45 ed i 50 anni, normali, senza nessuna particolare caratteristica, potevano essere il suo vicino di casa, tranquilli uomini che incontri sulle scale del condominio. Visti così, tutti ancora vestiti, non rientravano di certo tra le persone che avrebbe contattato in chat. Ne rimase deluso ma in un istante gli venne un pensiero che gli fece cambiare immediatamente idea: se quegli uomini in apparenza così normali erano lì per lui eccitati e pronti a fare ogni tipo di porcate con il suo corpo ciò significava che avrebbe potuto godere di infinite esperienze e fare sesso in maniera entusiasmante con chiunque. La sua eccitazione crebbe e gli fece inturgidire il cazzo consentendogli un entrata in scena da star. Prima di accomodarsi ebbero il permesso di avvicinarsi a lui: così venne toccato, accarezzato, leccato, pizzicato, palpato dappertutto, gli strinsero i coglioni e gli scappellarono il cazzo per giocare con il glande e tutti quanti infilarono almeno due dita nel suo buchetto già in precedenza un poco lubrificato. Poi ebbe inizio il vero spettacolo: i clienti passavano a Luca i vari oggetti che avevano acquistato e lui provvedeva ad usarli in Matteo accettando a volte le richieste di aumentare la velocità o inserire più a fondo il dildo in questione. Luca lo guidava ed incitava a far bene il suo dovere ed ogni tanto si rivolgeva al pubblico sottolineando le doti del ragazzo come se fosse una normale merce esposta in vetrina “ecco così….apri…apri per bene…bravo….ecco tutto dentro….avete visto com’è entrato senza problemi ed ho usato solo un poco di lubrificante!….adesso rimani fermo così….bravo…rilassati…rilassati….così….così…. ed anche questo è entrato ance se è enorme! avete visto com’è bello largo! Si riesce ad infilargli di tutto. Avvicinatevi, avvicnatevi pure e guardate come rimane aperto il buco: non è uno spettacolo??? avete mai visto una troia più troia di questo ragazzo ed ha solo ventitré anni”
Matteo, con la maschera, non vedeva praticamente nulla di quello che accadeva attorno a lui e spessissimo si estraniava dal suo ruolo perché troppo in preda al piacere ma sentiva le voci ed i commenti “è davvero bello aperto” altroché, è sfondato” “vediamo se riesce a prendere anche questo” “che bel puttanello” “un ottimo porcello, tutto da scopare” “potrebbe farsi montare da un intero reggimento” “coraggio troietta apri sto culo e facci vedere quanto ti fai allargare” Come sempre Matteo gemeva di piacere ed il suo culo sbrodava tutto il suo godimento. Si prese in culo cinque dildos lisci ma lunghissimi, tre plug dei più larghi tra cui uno formato da tre palle montate una sull’altra così da consentire una dilatazione progressiva che tuttavia costringeva l’ano ad allargarsi per poi richiudersi dopo che la palla era entrata causandogli dolore in misura uguale al piacere ed infine un intero filo di palline anali del diametro maggiore che fosse presente in negozio che vennero inserite alcune volte sempre lentamente ma poi estratte con grande forza facendolo contorcere dal piacere. “guardate ora…uno…due …e tre” e le palline uscivano di botto dal suo buco ormai slabbrato. Tutti notarono che il cazzo non aveva mai smesso di colare e dopo un’ora e mezza Carlo concesse ai cinque di scoparsi Matteo come meglio credessero. Luca si fece da parte: il suo ruolo era terminato ma rimase con Carlo a pochi metri di distanza per controllare la situazione. I cinque si spogliarono senza inibizione e la bocca di Matteo, rimasto nella posizione iniziale, venne subito presa d’assalto dai cazzi che prepotentemente volevano entrare. Succhiò a lungo tutti i cazzi senza distinzione in una mescolanza di sapori ed odori che penetravano nelle narici cercando di appagarli nel migliore dei modi; il suo culo non venne certamente lasciato stare ma divenne come immaginabile il centro dell’attenzione. Qualcuno volle infilargli uno degli oggetti acquistati altri si accontentarono di scoparlo ma ci fu una protesta che venne accolta con una fragorosa risata “questa troia ormai ha il buco troppo largo….non ci godo quasi a scoparla il mio cazzo ci balla dentro!!!” “e tu mettigli dentro uno dei cazzi finti così vedi il tuo come fa attrito bene!!!” e questa soluzione venne provata da tutti, anche da chi non aveva la necessità essendo abbastanza dotato di natura. La scopata proseguì a rotazione e senza soste per ancora due ore nelle quali Matteo dovette solo allargare ulteriormente le gambe per abbassare di più il bacino ma in preda al puro piacere dimenava il culo e quando aveva la bocca libera non smetteva di chiedere di essere scopato ancora e di voler succhiare dei cazzi anche per fare fare bella figura a Luca e Carlo. Poi iniziò a bere la sborra di chi voleva venirgli in bocca ed a sentire gli spruzzi nel culo di chi preferiva quella soluzione. Tutti i clienti furono pienamente soddisfatti e lo salutarono con delle sonore pacche sulle chiappe. A Luca brillarono gli occhi… Solo dopo che tutti furono andati via Matteo, stanchissimo, poté lavarsi nel retro del negozio e darsi una sistemata ed alle due di notte Luca lo riaccompagnò a casa ma prima di farlo scendere dall’auto volle svuotarsi i coglioni nella sua bocca cosa che avvenne con una certa facilità data la passione che Matteo aveva per Luca e per il suo cazzo che succhiò avidamente e con autentica dedizione.

Per commenti e/o suggerimenti: aldo_ale@hotmail.it

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