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Racconti Gay

Un mese di riposo 9

By 25 Maggio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Luca stava per suonare al citofono quando arrivò Giacomo ‘devi entrare?’ ‘si grazie’ ed insieme entrarono nell’ascensore ‘che piano?’ ‘ultimo’ ‘allora vai a divertirti dal biondino’.’ Luca rimase sorpreso ma annusò nell’aria qualcosa di interessante ‘lo conosci?’ ‘beh, diciamo che l’ho conosciuto in modo più approfondito stamattina’ ‘quanto approfondito?’ ormai era chiaro che parlavano della stessa cosa ma continuarono ad usare temimi di circostanza. Giacomo alzò la propria mano ed indicò una misura di un paio di dita oltre il proprio polso. Luca sorrise apertamente ‘se hai un momento ti faccio vedere questo filmato, volevo fargli una sorpresa, non sa che sono qui, ma penso che potrà aspettare ancora un poco, sono certo che ti piacerà. L’appartamento di Giacomo era grande e molto pulito ed in ordine per un uomo che vive da solo. Si accomodarono sul divano con una birra ed accesero la TV. Giacomo osservò con molto interesse ogni sequenza del filmato girato durante il servizio fotografico ad insaputa di Matteo e non tralasciò di commentare le scene più piccanti. Si eccitò moltissimo in quella in cui Luca gli scopava il culo a tutta velocità con il dildo ruvidissimo mentre lui gemeva di godimento. ‘avevo intuito che fosse una trio ietta ma non pensavo arrivasse a tanto! Stamattina gli ho aperto il culetto per benino, volevo passare a chiedergli se avesse ancora tanto male” Matteo aprì la porta e quasi gli venne un colpo trovandosi di fronte Giacomo e Luca assieme. ‘ciao ragazzo, ho incontrato il tuo amico che veniva a trovarti e così siamo passati a vedere come sta il tuo culo rotto. Tutto bene? Dai facci entrare’ ed entrarono spingendo la porta. ‘mi fa ancora male ma fortunatamente non me lo hai rotto” ‘dai facci vedere’ chiese/ordinò Luca. Matteo sapeva di non potersi rifiutare, si spogliò completamente ed a 90 gradi allargò le natiche con le mani mettendo in mostra il suo lato migliore. Il buco era ancora arrossato ed un po’ aperto: una visione molto eccitante per i due maschi. ‘penso che non potrò fare sesso per almeno due giorni! Ti rendi conto di quanto sia grande la tua mano???? Temevo di morire dal male che mi hai fatto!!!’ ma il tono di voce lasciava intuire altre intenzioni ‘ la tua mano è grandissima e mi ha fatto godere tanto, quando mi scopi di nuovo magnifico porco che non sei altro ‘ ed era chiaro a tutti che questi erano i reali pensieri che occupavano le testa di Matteo. ‘non potrai farti fistare ma un cazzo lo riesci a prendere, no?’ ‘no, Luca ti prego, mi fa ancora troppo male’ ‘dai vieni qui, non fare il malato!’ la resistenza di Matteo fu minima e Luca iniziò a massaggiargli il buchetto con le dita ed ogni tanto ci faceva scorrere sopra la lingua: Giacomo si pregustava già nuova scopata che non tardò ad arrivare. In dieci minuti erano già nudi sul letto e Giacomo osservò eccitato il cazzo XL di Luca entrare ed uscire lentamente dal culetto di Matteo già grondante umori mentre il ragazzo si impalava con movimenti molto sensuali. ‘sei pronto per la doppia inculata?’ ‘no, Luca, davvero mi fa male già il tuo cazzo, per favore uno per volta’ ‘suvvia che hai un buco così bello caldo ed accogliente’lascia che Giacomo ci faccia compagnia’ e lo tirò a sé tenendolo stretto in un abbraccio fortissimo. Giacomo si avvicinò inserì in dito che fece sussultare Matteo e poi un secondo e poi appoggiò la sua cappella al buco e spinse lentamente ma fino in fondo. I gemiti di dolore e piacere invasero la stanza e la scopata aumentò il ritmo perché ciascuno cercava il proprio piacere incurante del buco martoriato di Matteo. Solo quando gli riempirono il culo di sborra si ritennero soddisfatti e lo lasciarono libero dalla presa. ‘devo andare in bagno!’ e Matteo uscì di corsa; mentre si vuotava l’intestino e si lavava accuratamente sentiva i due parlare e ridere ed improvvisamente entrarono in bagno anche loro ‘ti sei lavato bene?’ chiese Luca ‘mettiti nella vasca che ti faccio il clistere che ti piace tanto’ ‘mi sono già lavato e poi per stasera ne ho abbastanza, sono stanco’ ‘mettiti nella vasca’ e controvoglia ubbidì. Così a carponi con il culo in alto lasciò che Luca, svitato i diffusore dell’acqua, inserisse il tubo per circa quindici centimetri dentro di lui ed il suo intestino iniziò a gonfiarsi ma il buco largo lasciva uscire molta acqua. Giacomo lo prese perle caviglie e gli disse di fare forza restando in equilibrio solo sulle braccia e gli alzò le gambe tese: questa posizione serrava il buco automaticamente e molta più acqua ricominciò ad entrare il lui. ‘basta mi fare scoppiare!!’ lo lasciarono e con un fortissimo getto ne scaricò almeno tre litri ‘hai visto che non eri così pulito come dicevi..guarda che roba hai combinato’ e fecero scendere tutto nello scarico per poi ricominciare a fare entrare acqua tenendoli le gambe sollevate. Dopo cinque o sei clisteri l’acqua usciva perfettamente pulita. Matteo si sedette sulla tazza per vuotarsi perbene mentre i due amici si lavarono. Preparati bene che usciamo. ‘no Luca davvero, per favore non ne posso più! Giacomo, dai, facciamo un altro giorno sono esausto, ho il culo che mi fa male’ ‘tra dieci minuti ti portiamo fuori di qua: se ti sarai vestito, bene, altrimenti uscirai nudo, mettiti una tuta da ginnastica con niente sotto’ Quindici muniti dopo erano seduti tutti e tre nel furgone di Giacomo diretti verso la periferia. ‘ti sto portando da dei mie amici che saranno felici di conoscerti’ disse Giacomo ‘amici? Ma quanti sono??? ragazzi vi prego sono sfinito riportatemi a casa’ ma il tono lamentevole di Matteo tradiva la sua curiosità. Luca improvvisamente gli mise una mano sul pacco e sentì la sua erezione ‘vuoi tornare a casa ma l’idea di conoscere i suoi amici te lo ha fatto diventare duro’.sai un porcellino, lo sai vero?’ Anche Giacomo si palpò il cazzo e trovandolo duro disse ‘Luca, certo che questo ragazzetto è proprio caldo, è tutto il giorno che si fa fottere il culo ma non ne ha mai abbastanza! Chissà che stasera riusciamo a soddisfare le sue voglie’vedrai in che bel posto vi porto, ci saranno tanti amici pronti a prendersi cura di questo buchetto sfondato da troia che ti ritrovi’ e risero di gusto, tranne Matteo’
La zona era un po’ furori mano, c’era una sorta di capannone con l’insegna luminosa di un bar, un circolo; parcheggiarono il furgone di lato, aprirono i portelloni posteriori e sistemarono sul pianale tutte le coperte che Giacomo usava durante il trasporto dei mobili e delle attrezzature durante i piccoli traslochi che faceva. Fecero spogliare completamente Matteo e Luca chiuse i suoi abiti, portafoglio e cellulare in cabina: se avesse voluto andarsene avrebbe dovuto farlo nudo e scalzo’ Luca rimase appoggiato al furgone mentre Giacomo entrò nel locale. ‘ragazzi, ragazzi scusate l’interruzione, un attimo di attenzione per favore’ e le quindici-venti persone rimasero in silenzio ‘ho portato una puttanella che non chiede altro di farsi scopare da voi, è un ragazzetto con un culo da favola, profondo, caldo ed accogliente meglio di tutte le vecchie baldracche che vi siete mai scopati in vita vostra, giuro, e soprattutto di fa inculare gratis! Se volete approfittare di questa occasione’.. è qui fuori nel mio furgone, non avete che da uscire e farvi una bella scopata! Una sola raccomandazione ragazzi: solo nel culo, non in bocca, ok?’ subito ci fu un’ovazione per Giacomo ‘sei il migliore Giac’. tu sì che sei un amico’.. quando si ha qualcosa di buono per le mani è giusto condividerlo con gli amici, no?…’ ed i primi due si avviarono verso l’esterno dove Luca li indirizzò verso il furgone dove restava accesa una luce non molto intensa ma più che sufficiente per far vedere bene le chiappette bianco latte di Matteo messo a pecora con il culo verso l’esterno. Luca distribuì dei preservativi ‘perché ci dai sta roba? La troia non avrà mica qualche malattia??’ ‘no, no, tranquilli è sano come un pesce solo che se gli sborrate tutti in culo diventa troppo viscido e non c’è più attrito e non ve la godete appieno’ ‘hahahahahahhah hai ragione ragazzo, allora andiamo subito a far fare un po’ di attrito ai nostri cazzi, hahahahhah dacci un guanto che te lo riportiamo bello pieno!!’ Matteo era davvero preoccupato ma prima di uscire di casa si era leggermente lubrificato l’ano, almeno all’inizio sarebbe stato utile, poi i suoi umori avrebbero fatto il resto. ‘mmmm ma che bella troia abbiamo qua, ehhh?? adesso la proviamo subito’ ed il primo cazzo iniziò a strusciarsi sul suo culo per indurirsi, uno sputo sul buco e fu dentro. Matteo gemette: il culo era irritato per tutto quello subito durante quella giornata e questa avventura stava per iniziare e non aveva idea di quanto sarebbe durata. Strinse i denti ed allargò il buco. Un bel cazzo gli sparì dentro e lo scopò con forza e senza alcuna remora, veniva davvero trattato come una puttana. Poi arrivò subito il secondo che gli fece lo stesso trattamento. Il suo culo produceva sì umori perché nonostante tutto Matteo godeva sia fisicamente nonostante di dolore ma soprattutto mentalmente, il mese di pausa dagli studi voleva usarlo per godere fare tutto quello che non aveva mai fatto, bene ci stava riuscendo appieno. Quando anche il secondo ebbe finito si tirò su i calzoni e scendendo dal furgone getto a terra, in modo che Luca vedesse, il preservativo che aveva riempito. Rientrando nel locale i due fecero gli elogi della troietta che si erano scopati e così si formò la fila: nessuno dei presenti voleva farsi scappare quell’occasione e voleva dimostrare agli altri di essere un vero maschio da monta. Ogni tanto Luca saliva sul furgone e con uno straccio asciugava un po’ il culo a Matteo per far aumentare l’attrito: si divertiva all’idea che gli venisse mandato a fuoco da quei cazzi prepotenti. La cosa si ripeté pressoché uguale: uno sputo, qualche strusciata sulle chiappe e sul buchetto e poi una poderosa spinta e la cavalcata. Matteo gemeva dal bruciore e dal piacere che erano sempre un’accoppiata che lo mandava fuori di testa. Dal suo cazzo colava sborra in un unico filo continuo che toccava le coperte. Di tanto in tanto qualcuno per saggiare la consistenza del suo buco gli infilava dentro un paio di dita, così per divertimento e poi ricominciava a scopare. Dopo tre ore sedici maschi avevano approfittato del suo culo che era davvero irritatissimo, rosso fuoco e restava aperto. Un odore intenso di sudore e sborra appestava il furgone. Lo fecero rivestire e tornarono a casa promettendo agli amici che sarebbero certamente tornati.

Per commenti e/o suggerimenti: aldo_ale@hotmail.it

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