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Racconti erotici sull'IncestoRacconti Gay

visite particolari

By 26 Giugno 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Allora dottore, io vado in anticamera ci sono sua nuora e sua nipote, ci vediamo domani pomeriggio buona notte’
Con queste parole, Luisa la mia infermiera abbandona il mio studio. Io sono Gianni, ginecologo, ho 55 anni, sono vedovo perché purtroppo per me mia moglie &egrave morta circa cinque anni fa in un incidente della strada, vivo da solo nella villetta che avevamo costruito per stare insieme tutta la vita, ma il destino ha voluto diversamente. Durante il nostro matrimonio abbiamo avuto un figlio, Matteo che ha 30 anni e che da giovane dopo aver messo incita la ragazza si &egrave dovuto sposare, dal matrimonio con Laura &egrave nata una bellissima bambina che adesso ha 18 anni.
Mio figlio lavora in una banca ed &egrave un grande coglione, per colpa di una ragazza rumena sta mandando il suo matrimonio a rotoli, si &egrave invaghito della figa straniera e ormai ha perso la testa, praticamente adesso vive con lei e ha abbandonato la moglie e la figlia.
Mi alzo lentamente dalla scrivania e vado ad aprire la porta che dallo studio conduce in anticamera.
‘ Laura, Martina, scusate se vi ho fatto aspettare, dai entrate’ ‘ ciao papà’ mi dice Laura, ‘ ciao nonnino’ le fa eco Martina. Rapidamente entrano nello studio e si siedono nelle sedie davanti al mio tavolo.
‘ allora, quale &egrave il problema di cui mi accennavi al telefono’ ho chiesto a Laura, mentre fissavo Martina, ‘ no nulla di particolare papà’ mi spiega Laura, ‘ solo che la ragazzina qui presente ha iniziato da giovane a fare del sesso con il suo amichetto e non vorrei diventare nonna da giovane’ ‘ ma senti da dove viene la predica’ sbotta Martina, ‘ se non sbaglio quando sono nata io tu avevi la mia età e quindi se i miei calcoli non sono sbagliati tu hai iniziato almeno un anno prima di me’, ‘ ma’ ‘ stava per replicare Laura, quando sono intervenuto io. ‘ Senti Martina, amore di nonno, la mamma non ti sta dicendo che tu non devi avere rapporti sessuali con il tuo fidanzato, ti ha portato dal nonno perche ti visiti e ti dia la pillola in modo che sia tu che il tuo fidanzato vi possiate volere bene senza avere problemi come purtroppo ha avuto lei con quello sciagurato di tuo padre’. Martina a questo punto ha guardato prima me, poi la mamma, si &egrave alzata di scatto dalla sedia ed ha abbracciato la mamma stringendola forte forte’ scusami mamma, ti voglio bene, non avevo capito, pensavo mi avessi portata dal nonno per farmi fare una paternale, scusami anche tu nonno, davvero non avevo capito’.
‘ bene’ ho detto io, ‘adesso fai la brava spogliati e sdraiati sul lettino, e se ti vergogni la mamma può uscire’.
‘ ma figurati se mi vergogno, mi avete vista nuda in tutti i modi da quando sono nata ”
E cosi, mentre Martina si spoglia, Laura mi allunga un foglio, era di un noto studio legale, in pratica avevano pignorato la casa di mio figlio e adesso davano lo sfratto alla ex moglie che praticamente aveva solo una settimana di tempo per cercare una sistemazione. ‘ Martina non sa nulla ancora’ mi sussurra Laura, ‘ non so cosa fare’.
Io mi alzo e mi porto davanti a lei, la sovrasto con la mia altezza, sono alto 1,80, magro ma grosso, e sottovoce le dico’ non vi dovete preoccupare, venite a vivere da me, la mia casa &egrave vuota e c’&egrave tanto spazio, ci penso io con Martina’
Mi dirigo verso il lettino dove Martina si &egrave arrampicata e mi posiziono al suo fianco e mentre inizio a palparle l’addome le chiedo: ‘ allora come va a scuola’ ‘ nonno’ mi risponde lei mentre il suo addome si contrae sotto la mia mano calda, ‘ a scuola vado bene, se non fosse che devo prendere due autobus e ci arrivo dopo un ora di viaggio, cavoli abitiamo così fuori mano, e mamma non mi può comprare il motorino’ ‘ io una soluzione l’avrei’ ho detto mentre la mia mano scendeva sulla sua vagina dischiusa, ‘ si, stavo pensando di ospitarvi a casa mia, io abito al centro, la casa &egrave grande e ci possono abitare tante persone, ci sono quattro bagni, sei camere da letto, due saloni, uno studio, una grande cucina e un angolo cottura, senza contare che giù addirittura c’&egrave un intero appartamento, ancora avreste a disposizione un garage dove ci potrebbe stare anche la tua macchina” e dicendo questo ho affondato due dita dentro la figa di Martina, ‘ poi se non ricordo male c’&egrave una grande piscina in giardino’ insomma vi sto invitando a te e a tua madre a venire a vivere con me se mi sopportate’ ‘ ma’ma’ nonno dici davvero o mi prendi in giro’ chiede Martina allargando di più le cosce mentre adesso dentro di lei ci sono tre dita e la vagina inizia a gemere la sborra. ‘ no amore di nonno, dico davvero, ma adesso fatti visitare per bene’ sempre rimanendo di fianco, per non far vedere nulla a Laura, infilo due dita nel culo di Martina e due dita nella figa, lavorandola a forbice, lei si morde le labbra per non urlare mentre spinge il bacino sulle mie dita, ‘ ahaha, nonno,’ ‘ cosa piccola, senti male’ , ‘ nnnnooo’. Anzi direi che non mi da fastidio, però dato che ci sei mi daresti una occhiata anche al buchetto forse ho le emorroidi perche a volte quando faccio la cacca ho del fastidio’, ‘ tranquilla amore, il nonno ti controlla tutta’ e cosi dopo aver sfilato le dita dalla vagina ho infilato tre dita in culo alla mia nipotina e poi mentre lei diventava rossa in viso allargandosi le natiche, le ho infilato anche il quarto, le ho infilato le dita con facilità fino alle nocche, poi le ho infilate in vagina dopo essermi assicurato che fossero pulite.
Finita la visita, Martina mi aveva sborrato abbondantemente sulla mano e in ambulatorio si diffondeva un odore di figa pazzesco, mi sono chiuso il camice e sono andato verso la scrivania, li Laura si stingeva le mano e chiudeva le gambe in modo spasmodico, rossa in viso. ‘ Allora Laura, la bambina &egrave apposto, adesso le prescrivo la pillola e cosi non ci saranno più problemi, e tu mi raccomando prendila tutti i giorni’, ‘ si nonno va bene lo faccio’.
‘ adesso amore di nonno se esci un attimo il nonno deve visitare la mamma’
‘ si subito nonno non aver paura, puoi visitarla con calma, io mi sono portata un libro’
Marina esce dall’ambulatorio mentre Laura si dispone sul lettino, solleva la gonna e poggia le cosce sugli appositi sostegni come fino ad un attimo prima aveva fatto la figlia. Non aveva le mutande, e dalla figa colava un liquido filante bianco, ho poggiato la lingua e ho iniziato a succhiare e a penetrarla con la lingua senza tralasciare il buco del culo che sporgeva già aperto e largo, poi senza dire nulla ho aperto il camice, abbassato i pantaloni e dopo aver po’ il cazzo in mano l’ho indirizzato nel culo di mia nuora entrandole dentro come una lama entra nel burro. Il cazzo grosso, diciotto centimetri di circonferenza per ventitre centimetri di lunghezza entrava senza sosta prima in culo e poi in vagina alternando i colpi furiosi che contribuivano a dilatarla in entrambi i buchi: Laura ha avuto almeno tre orgasmi silenziosi due con il culo e uno con la vagina, poi appena ho sentito che la sborra mi saliva sui coglioni sono uscito dal culo e le ho messo il cazzo in bocca, una raffica di sborrate le ha riempito la bocca mentre continuavo a scoparla infilandole il cazzo fino alla gola.
‘ bene Laura, appena sei pronta potete venire a casa, ecco le chiavi, voi sistematevi come volete’ , ‘ va bene papà’ mi ha risposto Laura, ‘ come va con Martina? ‘ , ‘ tranquilla adesso lo prende in culo e in vagina come te, ma tu sei più aperta, appena vi trasferite farò in modo che casualmente veniate a conoscenza che vi scopo entrambe’ , ‘ mmm’ ok papà ti amo, e amo il tuo grosso cazzo’ ‘ ok ciao piccola a presto’.
Chiudo l’ambulatorio dopo che loro sono andate via, mi avvicino a piedi verso la mia casa, durante il tragitto ripenso a come &egrave iniziata la storia con Martina e Laura.
Dopo che quel pirla di mio figlio ha abbandonato Laura, lei &egrave arrivata una sera piangendo a casa mia, mi ha raccontato del marito, della rumena. Mentre io basito l’ascoltavo le lacrime le scivolavano sul viso, non mi sono accorto che l’accappatoio che indossavo impercettibilmente si era allentato, lei era seduta di fronte a me, e ad un certo punto ha detto: ‘ ma guardami, ti sembro una da buttare’ e alzatasi si &egrave sfilata velocemente la maglietta e la gonna rimanendo in reggiseno e slip, anzi in tanga.
Va bene che donne ne vedo tutti i giorni e in tutte la posizioni, ma vedere mia nuora quasi nuda davanti a me che mi costringeva a guardale il seno, il culo e mi mostrava i peli della figa, mi ha fatto venire il cazzo duro, se poi mettiamo in conto che da oltre cinque anni non avevo rapporti dovete immaginare quanto grosso era il mio cazzo al quale non importava nulla se quella ragazza nuda davanti a lui era una parente. Laura dopo avermi mostrato il culo e il seno si era girata aspettando una mia reazione, io non ho reagito ma il mio cazzo si, uscendo birichino dall’accappatoio e facendo vedere il capo lucido e teso.
Come presa da un raptus Laura si &egrave gettata ai miei piedi, ha allargato l’accappatoio e mi ha presi il cazzo in mano.
‘ mmm che bel cazzo hai papà questo si che &egrave un cazzo e non quello che ha quello stronzo di Matteo’ e di colpo si &egrave avventata sul cazzo infilandoselo in gola sia pur con qualche problema viste le dimensioni, dopo avermi spompinato per bene si &egrave sdraiata sul divano allargando le cosce e invitandomi al banchetto, un clitoride bello grosso sporgeva tra le grandi labbra, immerso in un liquido appena prodotto dalla vagina, dopo averlo leccato e ripulito a colpi di lingua, mi sono abbassato e lentamente le ho infilato in cazzo dentro la sua calda breccia.
Sembrava di entrare in una vergine, ho continuato ad entrare dentro di lei mentre si mordeva le labbra, e solo quando ho sentito l’utero sulla punta del cazzo mi sono fermato, la sua figa palpitante mi stringeva il cazzo, lentamente ho iniziato a muovermi dentro di lei, fino a quando un urlo liberatorio mi ha fatto capire che stava venendo: ‘ ahhahahahahah vengo che bello non ero mai stata riempita cosi da un cazzo, dai adesso muoviti fammi sentire il tuo grosso cazzo dentro di me ‘. Dai chiava tua figlia che quel coglione cornuto ha abbandonato, siiii che bello dammelo tutto, ahahahaah siiii vengo’ si era sboccata finalmente, chiavava come mai mi era capitato di chiavare la sua figa si apriva e chiudeva mungendomi il cazzo abbiamo continuato cosi per alcuni minuti, poi l’ho fatta girare e l’ho presa alla pecorina, in questo modo da dietro sentiva di più il cazzo che l’apriva e mentre indietreggiava con il bacino infilandosi il cazzo nella figa vedevo che anche lo sfintere anale si schiudeva per l’eccitazione.
Approfittando del culo dischiuso ho infilato il pollice lubrificato con la mia saliva e i secreti vaginali che uscivano sotto forma di crema bianca, lei sentendo il dito entrare ha spinto indietro il culo, aiutandomi nella penetrazione, poi in pieno orgasmo mi ha detto: ‘ si dai aprimi il culo, non l’ho mai dato a nessuno, ma stassera mi sento una troia affamata di cazzo e voglio che mi inculi’, ‘ma sei sicura’ le ho chiesto, ‘ il mio cazzo &egrave molto grosso e non vorrei che poi ti pentisti di quello che hai fatto in un momento di eccitazione’.
‘ no, lo voglio, lo voglio dare a te il mio culo, dai sfondami senza pietà sono una troia sono la tua troia’
Mi sono sfilato da lei e ho iniziato a lavorale il culo con le dita lubrificate con i secreti vaginali poi ho puntato il cazzo sullo sfintere mentre lei si dilatava le natiche lentamente sono entrato nel suo culo’
Dopo un paio di colpi ormai ero al limite e mi sono sfilato avvisandola che stavo venendo: ‘ mmm sto venendo dai apri la bocca e succhiami il cazzo come una troia vera, bevi la mia sborra’ .Laura si &egrave buttata a capofitto sul cazzo iniziando a segarmi e a succhiare fino a quando cinque anni di sborra le sono arrivati in bocca, in gola, sul viso, una sborrata che neanche un cavallo poteva immaginare di poter fare.
Non riusciva a ingoiare e moltissimo sperma, anche se lei deglutiva con velocità neanche stesse bevendo acqua, usciva dalla bocca completamente occupata dal mio cazzo, poi uno schizzo deve esserle andato di traverso perché ha iniziato a tossire ed &egrave diventata viola, fino a quando con un conato di vomito ha rigettato lo sperma sul pavimento.
Cavoli quanto ne aveva ingoiato, per niente impressionata Laura continuava a ingoiare il cazzo spingendoselo fino alla gola, altri conati di vomito si susseguirono ma lai continuava sadicamente a ficcarsi il cazzo tutto in fondo fino a quando non ho sentiti che superava la tonsille per arrivare fino all’esofago. Poi finalmente soddisfatta e rossa in viso con le lacrime agli occhi per lo sforzo si &egrave girata alla pecorina abbassando la faccia fino a toccare il pavimento dove aveva vomitato la sborra e mi ha chiesto supplicandomi : ‘ scopami il culo, aprimi con il tuo cazzo, mmm’ prima quando mi hai inculato sono venuta almeno tre volte, mi piace, ti prego prendimi di nuovo ma fallo con forza fammi sentire una troia’ .
‘ ma ne sei sicura? Non &egrave il caso che adesso si riposi un poco, non vorrei farti male’ ‘ no, non hai capito sono io che ti chiedo di farmi male, prima come mi hai aperto ho sentito molto dolore, ma &egrave stato il dolore che mi ha fatto venire, ti prego inculami’ e cosi dicendo ha passato la mano sulla sborra nel pavimento l’ha portata sullo sfintere e si &egrave riempita l’ano. ‘ dai sono pronta inculami’.
Mi sono abbassato con il cazzo teso fino a quando il glande non ha sfiorato lo sfintere ormai aperto, lei spingeva e parte del retto sporgeva aprendosi come una rosellina, di colpo sono entrato dentro di lei provocando un gemito, poi ho continuato a uscire dal culo, quando vedevo che cercava di richiudersi entravo con violenza fino a quando lo sfintere non ha avuto più la forza di chiudersi e rimaneva aperto, spalancato come una bocca vorace, sentivo la palle sbattere sulla vagina mentre lei si straziava il clitoride, stava venendo in continuazione, poi con l’ultimo affondo le ho riempito il retto, lunghi getti di sborra calda le hanno irrorato l’intestino, la mia venuta ha coinciso anche con l’ultima sua sborrata mentre lo sfintere mi stringeva il cazzo mungendolo.
Da quel giorno ho visto mia nuora tutti i pomeriggi, a casa mia, a casa sua, le ho aperto il culo e la vagina a colpi di cazzo, lei ha trovato un amante e un cazzo magnifico, fino a quando Martina’

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