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Racconti erotici sull'Incesto

Amici per la …… peretta

By 23 Aprile 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Amici per la ……. peretta!

Carissimi, sono da poco di ritorno. Non ho ancora finito di leggere tutta la posta ma la lettera che allego mi ha colpita. Non credo che ci sia bisogno di presentazioni. A tutti quelli che continuano a scrivermi voglio solo dire che mi metterò in contatto con loro appena avrò fatto un po’ d’ordine. Sono appena rientrata da un lungo viaggio che non avevo programmato. Siate pazienti ancora un po’ e torneremo a godere assieme.

Ho cambiato qualche nome e tagliato particolari che potrebbero portare all’identificazione dello scrivente. Il resto è tutto come mi è arrivato.

Cara Maria
è un po’ che non ci sentiamo, mi mancano i tuoi consigli e sopratutto i tuoi racconti. So che non poi essere sparita, o almeno lo spero tanto. Come ti ho già detto, la continua curiosità per questa pratica è ancora fortissima anche adesso. Ho provato a seguire i tuoi consigli, ma alle mie velate domande, non ha abboccato nessuno, anzi ho ricevuto qualche strana occhiata. Mi hai talmente contagiato con la tua clisteromania che non vedevo l’ora di provare. L’occasione è arrivata proprio dove non l’avrei mai cercata. E avevi ragione tu……

Mario, oltre ad essere mio cognato, è anche il mio migliore amico. Con lui ho condiviso tutto fin dall’asilo. Tra di noi non esistono segreti di sorta. Diffatti gli avevo confidato di questa mia voglia ma lui l’aveva presa in ridere
Poi, qualche mese fa, durante le vacanze che, come al solito, passavamo assieme…….. è successo!
Mia sorella era rimasta in spiaggia e noi eravamo rientrati. Troppo caldo. Bevuto qualcosa mi sono messo al computer e non ho resistito alla tentazione di visitare Milù per vedere se c’era qualche tuo nuovo racconto. Grande disappunto, ancora niente. Ho curiosato un pochino cominciando ad eccitarmi e poi mi sono perso in uno dei tuoi racconti, mi sembra fosse ‘serata in famiglia’. Eccitatissimo mi dimenticai di Mario che intanto mi aveva raggiunto e leggeva dietro di me. Quando aprì la bocca quasi cadevo.
– La madonna, Massimo…. adesso capisco cosa volevi dire!!!
Leggemmo assieme commentando e tormentandoci la bozza nei calzoncini. Eravamo entrambi arrapatissimi. Fu lui che andò in bagno e tornò con la doccetta intima che usava mia sorella per sciaquarsi la bernarda. Non certo quello che avevo in mente .
– Cosa ne dici di questa?
– Mi sembra un po’ piccola!
– E cosa vuoi, un vibratore?
– No, intendevo la borsa. Ci sta poca acqua!
– Uh, quanto fai il difficile…Vuoi provare o no? Guarda che poi cambio idea!!
Ero troppo eccitato. Ebbi solo una minima esitazione ed accettai. Appena un po’ imbarazzato lo seguii in bagno dove riempì la borsina d’acqua tiepida.
– Dai, giù le braghe e culo in fuori!
Sfilai pantaloncini e mutande e mi curvai sul lavandino, l’uccello duro che mi doleva.
– Dai, slarga le chiappe che così non vedo niente!!
Con le mani me le aprii.. lui cercò subito di infilarmi la cannetta.
– Hei… me lo devi ungere prima…!
– Vuoi che ti metta il dito nel culo…..scherzi vero?
– Beh… no! Non hai letto? Maria dice che bisogna ungerlo bene e massaggiarlo un pochino…..!
– Mi sa che stai diventando culattone….Io il dito in culo non te lo metto. Aspetta..!!…Ecco qua…!!
Intinse la cannula nel vasetto di crema per il viso di sua moglie, me la strofinò un po’ sul buchetto e poi spinse dentro. Entrò facilmente e molto piacevolmente. Sentii lo spruzzo tiepido. Piacevolissimo. Glielo feci rifare altre quattro volte, fino a che cominciai a sentire un po’ di pressione interna. Si, mi piaceva. Mentre lui mi rimestava con la cannula nel culetto, me lo presi in mano e, in una decina di colpi, sborravo sul pavimento. Mentre mi scaricavo Mario pulì la cannula e la preparò nuovamente, poi anche lui si tolse calzoncini e mutande. Lancia in resta si mise nella mia stessa posizione, le chiappe belle aperte.
– Ora voglio provare anch’io….niente scherzi però….. solo la doccetta…!!
– Non ti preoccupare… in quel tuo brutto culo non ci metto certo niente di mio…. non mi ricordavo che ce l’avessi così peloso..!!
Intanto presi una ditata di crema. Un po consciamente gli strofinai il dito tra i peli e poi spinsi…sbuffò!
– Rilassati…!
– Ma mi hai appena messo il dito nel culo…!!
– Ti piace no?
– Pensavo peggio! Muovilo un po’…..si…..mi piace….
Dopo la seconda borsina d’acqua se lo stava già menando e alla terza se ne venne stringendo così forte le chiappe che non riuscii ad estrarla fino a che si rilassò.
Ripulimmo le tracce del piacere e poi ci stravaccammo nal salottino, palle per aria, commentando e reminescendo, smenacchiandocelo ancora fino a raggiungere un’altro orgasmo. Stavolta l’uno di fronte all’altro.

Quel pomeriggio mi convinse che dovevo provare un clistere vero, con tutti i crismi..!!! Mi precipitai a fare un giro delle farmacie ma niente. Avevano solo quelli usa e getta. Mi decisi allora a fare un salto a Genova che non era troppo lontana. In una delle più grandi farmacie riuscii a trovare una peretta classica, da mezzo litro. Clismi niente. Potevo ordinarlo, ma allora potevo ordinarlo anche in rete. Era presto per il treno di ritorno, perciò mi spinsi a fare un giretto nei vicoli. Un sex shop mi incuriosì ed entrai. Ambiente squallido, soliti banchetti con libri, riviste, films…Uno scaffale pieno di dildi, falli, vibratori, vagine di gomma, ecc. Poi, nell’angolino, sorpresa…!! Il paradiso dei feticisti e sadomaso. Frustini, maschere, cinture, guinzagli e, grande pugno allo stomaco, un clisma completo. Tutto nero, dalla borsa alla cannula e neanche troppo caro. Lo presi al volo. Altra sorpresa. Erano incluse anche tre guaine per la cannula, a forma di cazzo. Una corta e grossa, una più lunga e sottile ed una decisamente spropositata.
Con le gambe molli mi precipitai alla cassa. La laida vecchia cassiera deve aver notato la mia eccitazione perchè, mentre incassava, mi chiese con una specie di sorriso se volevo provarlo.
– Gratis caro… a un bell’ometto come te lo faccio gratis!
Come potevo resistere dopo settimane di ricerca. Sentii una contrazione alle palle. Annuii.
– Non aver paura, vedrai che ci divertiamo. Osvaldooooo ‘ gridò ‘ vieni alla cassa.
Aprì una porta nell’angolo e mi fece entrare con un ghigno che voleva essere un sorriso. Un cesso, nel vero senso della parola. Abbastanza pulito ma con solo una lampadina piccola. Strinsi a me il mio tesoro, leggermente intimorito.
– Rilassati caro, è la prima volta? ‘ nella penombra era un po’ meno brutta.
– Non proprio, ma cosi….. non sono proprio a mio agio…
– Te li fai da solo?
– Con un’amico………….
– Non mi sembri gay!
– Non sono gay! Ho voluto provare per curiosità e mi è piaciuto, così ho cercato l’attrezzatura e questa mi è sembrata proprio adatta.
– Roba da professioniste…. io lo ero sai! Ogni tanto mi viene voglia e tu mi hai dato l’impressione giusta. Mettilo giù che usiamo il mio. Dai, spogliati!
Dopo un attimo di smarrimento sentii crescere di nuovo l’eccitazione. Mentre lei tirava fuori da uno stipetto un clisma di gomma gialla con una lunga cannula nera, io mi tolsi pantaloni e mutande, sentendomi ridicolo in camicia e calzini.
– Ma che bel giovanotto!! Ti tira eh? ‘ allungo una mano a palparmelo ‘ vedrai come ti farà godere la Lina. Vieni qui a darti una sciaquatina!
Mi avvicinai al lavandino dove lei, con una pezza insaponata mi diede una ripassata alle parti intime e poi procedette a riempire la borsa d’acqua tiepida con qualche goccia di sapone.
– Non ho altro qui, ma va bene lo stesso. Un litro e mezzo dovrebbe andar bene. Mettiti giù! Hai proprio un bel culetto sai..!! Bravo, aprilo bene!
Con lo stomaco in bocca e il cazzo in tiro, mi appoggiai al lavandino e le offrii le chiappe spalancate. Sempre commentando mi appoggiò un dito al buchetto, sentii la frescura della crema. Lentamente me lo massaggiò aumentando la pressione fino a che il dito entrò senza che quasi me ne rendessi conto. Lo spinse a fondo muovendolo in circolo. Mugolai e cominciai a toccarmi.
– Fai piano…non vuoi mica godere subito! Proprio un bel buchetto stretto hai! Vergine vero?
Mugolai il mio si mentre lei mi spingeva dentro un altro dito. Altro che Massimo. Questo era godimento allo stato puro. Decisi in quel momento che avrei seguito tutti i tuoi consigli. Quasi non mi accorsi quando inserì la cannula. Il fiotto di acqua tiepida mi diede una sensazione piacevolissima e la sua mano scese ad accarezzarmi le palle, impossessandosi del mio cazzo, mungendolo da dietro. La pressione aumentava ed avevo paura di non riuscire a tenerla. Decisamente era un’esperta. Chiuse il rubinetto al momento giusto portandomi quasi subito all’orgasmo. Estrasse la cannula lentamente facendomi subito sedere sul cesso dove mi scaricai rumorosamente.
– Poco più di un litro. Non male per un principiante.
Mi porse di nuovo la pezza insaponata perchè mi sciacquassi. Mi guardò.
– Me lo ricambi il favore, vero?
– Vuoi che te ne faccia uno? Ma io non…
– Ti insegno io, fai tutto quelo che ti dico io……..dai, ne ho una voglia matta…!!
– Come faccio a dire di no? Mi hai fatto godere immensamente. Allora, cosa devo fare?
Riempita nuovamente la borsa Lina si sollevò il camice che aveva addosso, sfilandosi le mutande e mostrandomi un culone flaccido ed un folto cespuglio nero.
– Per prima cosa sempre una sciacquata, la pezza con acqua e sapone va benissimo. Bravo, passala bene così, strofinamela un po’, adesso risciacqua.
Anche lei si curvò sul lavandino, le gambe larghe, ben spinta all’indietro. Con le mani si aprì le chiappone mosce.
– Adesso prendi una ditata di vaselina e spalmamela bene. Usa pure due dita, il mio buchetto è un po’ sfondatino! Si, così, gira e spingi, ecco che entrano…oooh….fino in fondo…bravo, gira le dita e muovile dentro e fuori… bravo….
Una dele sue mani corse in mezzo al pelo e cominciò a strufugnarsi con forza, sbattendosi le dita nella spacca.
– ….ora la canna, tutta dentro, apri l’acqua……ooooohh ….siii..!!
Ora si masturbava con due mani mentre io tenevo la cannula spinta a fondo. Si sbatteva velocemente, martoriandosi il clitoride, sbavando ed uggiolando come una cagna. Io l’avevo di nuovo duro e cominciai nuovamente a toccarmi. Lei era scossa da continui orgasmi a catena. Il contenuto della borsa scomparve tutto nei suoi intestini.
– Ora toglila, lentamente…oooh…bravo…ho goduto da matti…
Si drizzò lentamente, una mano ancora sulla fica, l’altra a toccare il mio cazzo.
– Vieni che te lo voglio succhiare..!!
Si sedette sul cesso sempre masturbandosi lentamente, tirandomi verso di lei. La sua bocca si chiuse sulla mia cappella. Nessuno mi aveva mai fatto un pompino così. Era decisamente una professionista.
Un paio di minuti e le sborravo in gola mentre lei godeva nuovamente e poi si rilassava liberandosi rumorosamente.

Ormai in confidenza ci sciacquammo nuovamente a vicenda, ci rivestimmo e, recuperato il mio pacchetto mi preparai a rientrare. Non vedevo l’ora di raccontarlo a Massimo. Prima di andarmene Lina mi dette il suo numero, invitandomi a chiamarla per rinnovare il nostro piacevole incontro. Le dissi che lo avrei fatto e corsi in stazione.

Per vari motivi, quella sera rientrai tardissimo. Mario e Tea erano già a letto.
Dormii come un sasso. Al mattino mi alzi tardi. Quando li raggiunsi in spiaggia, Tea mi salutò con uno sguardo strano. Solo più tardi Mario mi mise al corrente di cosa era successo. Non ero l’unico ad avere novità.

Finalmente le amiche si portarono via Tea ed io e Mario potemmo parlare.
Prima che potessi comiciare Mario cominciò a darmi del disgraziato ma, visto che i suoi occhi ridevano, capii che la cosa era buona. Ecco cosa era successo.

Dopo il nostro esperimento avevamo si ripulito il bagno, ma non avevamo, colpa mia disse lui, rimesso a posto la doccetta e mia sorella, trovandola fuori posto, chiese spiegazioni. Mario che non sa mentire, tanto meno a Tea, le raccontò tutto e lei, dopo avergli dato del porco, se lo portò a letto. Il racconto l’aveva eccitata, tanto che, mentre facevano un 69, lei gli infilò, a tradimento, il suo vibratore nel culo. Lui protestò ma poi se lo godette regalando alla moglie una potente sborrata. Anche Tea, che il culo non glielo aveva mai dato, volle provare lingua e dita per poi chiedere di essere penetrata col vibratore che era di quelli piccoli. Godette anche lei e promise a Mario che uno di questi giorni gli avrebbe dato il buchetto. Tutto bene ciò che finisce bene. Fu il mio turno di raccontare a Mario l’avventura nel sex shop. Racconto che ci lasciò tutti e due col cazzo duro. Tanto che dovemmo correre in acqua per sbollire l’eccitazione. Ora anche lui non vedeva l’ora di provare l’attrezzo. Tea ci mandò a dire che avrebbe mangiato un’insalata con le amiche. Eravamo liberi…!! Ci precipitammo dentro e recuperato il clisma lo mostrai a Mario che, vedendo le appendici mi disse che ero pazzo.
– Hei!! ‘ risposi ‘ finora l’unico a prenderlo in culo sei stato tu..!!
Decidemmo di farcelo in salotto. Riarrangiammo le sedie seguendo i tuoi dettami e coprimmo il divano con asciugamani da spiaggia. Meglio evitare sorprese. Mario guardava i preparativi un po’ preoccupato. Non avevamo tempo per lunghe preparazioni così ci limitammo ad acqua tiepida con un po’ di sapone neutro, anche quello di Tea…!! Appesa la borsa eravamo pronti. Decidemmo che visto che io avevo fatto pratica, glielo avrei fatto a lui per primo. Ci spogliammo, eravamo già entrambi in tiro. Come facevamo spesso da ragazzini facemmo un po’ di scherma con gli uccelli. Non mi ricordavo fosse così eccitante. Infine Mario si inginocchiò sul divano, culo in aria, chiappe ben spalancate. Ormai senza nessuna remora presi una ditata di vaselina profumata ed iniziai a spalmargliela come mi aveva insegnato Lina. E giù un dito. Sospiro…Ne spinsi dentro un altro accolto da un mugolio. Con una mano cominciò a menarselo di gusto. Lo feci girare a pancia all’aria, le gambe alte, su due sedie collocate ad hoc, proprio come dici sempre tu. Ora potevo vederlo bene mentre si masturbava, stringendoselo con forza ad ogni pompata. Accarezzandogli le palle gonfie gli infilai la cannula. Avevamo optato per lasciare, per ora, da parte le appendici cazzute. Come aprii l’acqua Mario aumentò il ritmo dicendo che la sensazione era bellissima. Spinsi a fondo la canna sempre massaggiandogli le palle pelose. Sborrò con uno spruzzo violento ancora prima di essere pieno. Mentre lui correva in bagno ripreparai la borsa.
Messomi in posizione al suo ritorno, gli offrivo il buco quando:
– Vi ho beccato brutti porci….!!! ‘ era Tea ‘ Sapevo che se vi lasciavo soli sareste rientrati, brutti culattoni….!
– Ma Tea….. ce lo ha ordinato il dottore!! ‘ scherzai
– Tesoro…. te l’ho detto ieri…..
– Zitti! Niente scuse…. siete due porci e basta….! E almeno potevate invitarmi…!! Tu hai già goduto vero? ‘ disse rivolta al marito.
– Troppo forte…Potevi anche dirmelo ieri che volevi provarlo anche tu!
– Volevo vedere fin dove arrivavate!! Massimo, mi meraviglio di te!! Eppure da bambini giocavamo assieme a dottori!!
– Però ormai sei un po’ cresciuta ed è già un po che non facciamo più il bagnetto assieme, ma se vuoi giocare con noi, sei la benvenuta. Non siamo mica diventati finocchi sai?
– Qualche dubbio mi stava venendo. Non vorrei che, porco come sei, corrompessi il mio maritino.- e giù una pacca sul culo (di Mario).
– Allora… forza, continuate che voglio vedere..!!
Avere Tea da spettatrice mi stimolò ulteriormente. In un attimo ero di nuovo a culo per aria, chiappe ben aperte. Mario si diede da fare con dita e crema. Molto più maldestro di Lina ma non mi potevo lamentare. Con le sue dita nel culo presi a menarmelo lentamente con colpi ben a fondo che lasciavano la cappella scoperta e tesa al massimo per qualche secondo. Appena pronto per l’infilata mi girai. Maria, decisamente la posizione a pancia in su è favolosa. Tea, da un lato, non parlava più ma guardava affascinata suo marito che mi massaggiava le palle ed io che mi segavo con gusto mentre l’acqua calda mi riempiva l’intestino. Le chiesi di massaggiarmi il ventre. Favoloso. Appena l’acqua terminò diedi due o tre colpi rapidi e sborrai in fiotti copiosi sul mio petto.
Rientrai dal bagno e li trovai abbarbicati sul divano che si baciavano con le mani l’uno in mezzo alle cosce dell’altro. Restai a guardare fino a che Tea non alzò lo sguardo.
– Fai anche il guardone, adesso?
– Prima hai guardato tu!
– Ti ricordi di quella volta che sei venuto tutto tronfio in camera mia e ti sei fatto una pippa di fronte a me….
– Avevo neanche dodicianni e tu non ne avevi mai visto uno spruzzzare.
– Oggi mi sono ricordata di tutti i nostri giochetti! Dai, fratellino! Vieni a farmi un bel clisterone.
– Lo preparo e arrivo subito.
Un paio di minuti e fui pronto. Loro erano già in fase avanzata. Mario le stava sfrugugnando il culo mentre lei si strofinava il grilletto gemendo e mugulando. Certo il suo bel culo era molto più eccitante di quello di Mario. Feci mettere anche lei nella posizione che chiamo ‘di Maria’. Era bellissima mentre si masturbava tutta aperta di fronte a noi. Infilai la cannula ed aprii l’acqua. Incominciò a godere quasi subito, con noi che la massaggiavamo tutta. Finita l’acqua restò a rifiatare per qualche minuto, poi si alzò.
– Non fate scherzi che torno subito ‘ disse indicando i nostri cazzi duri.
Tornò trovandoci a fare scherma con gli uccelli, cosa che la divertì immensamente. Volle succhiarceli entrambi per poi essere scopata da Mario mentre a me faceva un favoloso pompino.

Dopo il riposino mantenne la promessa fatta al marito e volle essere inculata. Di nuovo ci vennero utili le tue istruzioni. Ce la siamo inculata tutti e due e l’abbiamo fatta godere un mondo. Dice che d’ora in poi, per nulla al mondo rinuncerà a prenderlo in culo.

Cara Maria, mi sono dilungato più del previsto. Da allora la situazione si è già molto evoluta . Ti scriverò ancora per raccontarti.
Spero che, dovunque tu sia, troverai il tempo per rispondere a tutte le mie domande.
Tuo seguace per sempre……….

La storia di Massimo mi ha eccitata moltissimo. Spero sia piaciuta anche a voi.

Scrivetemi a:

enemagirl2@hotmail.it

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