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Racconti erotici sull'Incesto

CHE BELLO STARE A LETTO QUANDO FUORI FA FREDDO

By 11 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

‘.In viaggio per Terni abbiamo chiacchierato del più e del meno. A me veniva da ridere: Mamma, siamo vestiti come due campagnoli in viaggio per la città. Infatti eravamo con pantalonacci, scarpe tipo anfibi, maglioni e giacche a vento. Per fortuna il nostro fuoristrada (un sei posti turbodiesel) &egrave comodo e con tutti gli accessori altrimenti sembravamo davvero due bifolchi.

Però la prossima volta ci vestiamo bene e il vestiario per passeggiare nel bosco lo lasciamo direttamente da nonna’..

Come al solito per rientrare in città la domenica c’&egrave un traffico bestiale e i centocinquanta chilometri che dobbiamo fare non passano mai nemmeno sulla superstrada.

A una cinquantina di chilometri da casa ci siamo fermati ad un autogrill per un caff&egrave e quando siamo saliti in macchina mamma ha detto che il reggipetto le dava fastidio, visto che non &egrave abituata ad indossarlo per tutto il giorno”’Toglilo, allora’ ho detto io”e come faccio? Dai, che ci vuole? Lo sganci e lo sfili dalle maniche del maglione”.e così ha fatto mentre io guardavo eccitato la scena del reggiseno che usciva da sotto il maglione una volta che aveva liberato le spalline dalle maniche’.Era un reggiseno bianco, molto contenitivo, rinforzato, ma quelle coppe giganti mi aveva fatto venire l’uccello durissimo’ poi con la coda dell’occhio mi godevo il movimento delle grosse mammelle che finalmente libere ondeggiavano sotto il maglione’. Mamma intuendo i miei pensieri mi ha detto ‘stai calmo, arriviamo prima a casa” e con la mano mi ha carezzato l’uccello in tiro da sopra i pantaloni .

Arrivati verso le nove e mezza di sera abbiamo aperto il cancello, abbiamo messo il fuoristrada in garage e dalla porta interna siamo finalmente entrati in casa. Di cenare non se ne parlava proprio, perché nonna a pranzo ci aveva riempiti come uova e quindi siamo andati direttamente in bagno per per un bell’idromassaggio rilassante, per la mente e per il corpo’..Ci siamo denudati e ci siamo immersi nell’acqua bella calda nella quale mamma aveva sciolto i Sali e poi abbiamo giocato un po con il cazzo e con le tette’.mentre io succhiavo i capezzoli profumati mamma mi sparava uno splendido segone’.poi lei si &egrave messa di schiena su di me e io da dietro l’ho abbracciata e siamo stati un pezzo così a rilassarci, sentendo un po di musica”.Poi siamo usciti dalla vasca, ci siamo asciugati e siamo andati in camera da letto”la Nostra camera da letto’.la mia stanza ormai &egrave abbandonata, ci studio e basta e ci tengo i vestiti nell’armadio, ma gli indumenti intimi sono nei cassetti insieme a quelli della mia stupenda e formosissima madre’.. Abbiamo un lettone bello grande, di noce massiccio, con armadio con specchi a giorno, luci soffuse e poltroncine vicino al mobile da toilette. Sulle poltroncine alcuni miei boxer, magliette, perizomi e reggiseni di mamma e calze autoreggenti. Dalla parte dove dorme lei le sue pantofole con un bel tacco e le mie accanto. Io mi siedo davanti allo specchio della toilette e mamma sale di schiena sopra di me e mentre si pulisce il viso con i suoi prodotti io la tengo sul mio palo duro con le mani sul suo gran culo’Non appena finito lei scende e ci infiliamo a letto. Mamma viste le mie insistenze a giocare un altro po, si sdraia sulla pancia e allarga le sue belle cosce e con la ficona bella aperta e umida mi dice: Dai marco , però solo un’oretta se non poi domani non ci alziamo” Allora io mi infilo con il mio uccello durissimo dentro di lei che si inarca e comincia a gemere mentre inizio la pompata’..’ahh, che cazzo che hai tesoro’com’&egrave largo’..mi fai morire’..sentilo come &egrave duro’mmhh!’

Se un osservatore esterno ci avesse visto, ai suoi occhi si sarebbe presentata questa scena: camera da letto con luci soffuse, due corpi nudi uno sopra l’altro a ficcare con la scena visibile anche negli specchi a giorno dell’armadio quattro stagioni’..A me piace sollevarmi su di lei e tenermi con le mani a braccia tese al suo petto’

Dopo una bella galoppata ho fatto voltare mia madre e dopo averle lubrificato il buco del culo con la mia saliva le ho messo il dito medio dentro per prepararlo ad accogliere il mio cazzo già bello umidificato dagli umori vaginali’.e così dopo qualche minuto ho affondato la mia nerchia con la cappella ingrossata dal desiderio dentro il suo meraviglioso buco e dopo un po’ di colpi l’ho riempita mentre lei urlava di piacere’..poi siamo rimasti attaccati ancora per un po’, prima di addormentarci abbracciati e felici.

Al mattino mamma mi ha svegliato con la colazione a letto, poi mi sono goduto le sue operazioni per vestirsi (calze autoreggenti, reggiseno con ferretto color carne, mutandine di pizzo, gonna al ginocchio e giacca in tinta; poi mi ha baciato ed &egrave andata alle poste a lavorare mentre io mi sono alzato, mi sono fatto una veloce doccia e mi sono preparato per andare all’università’.. Purtroppo iniziava la settimana e le scopate, anche per colpa delle mestruazioni sarebbero state rare’.ma insomma, non mi lamento’.in fondo mamma mi aveva promesso di fare l’amore anche in serata, prima che le venisse il ciclo’.

All’università incontro Roberto, mio vecchio compagno di scuola e di università’.. E’ un po giù di corda, si &egrave lasciato con la sua ragazza dopo tre anni di fidanzamento’. Decidiamo di andare a pranzo insieme in un agriturismo in collina’..

‘Ti ricordi Marco quante ne abbiamo fatte insieme? E ti ricordi quando ci guardavamo i film porno di nascosto a casa mia’.ricordi che seghe stupende?….’ ‘si che mi ricordo, ci piacevano le tettone, ti ricordi? Noleggiavamo i film porno che parlavano di tettone mature’.Ti ricordi anche che io mi sparavo le seghe pensando a tua madre e tu pensando alla mia?’ Eccome, quanti anni sono passati, quattro? Eh si. E quella vaccona che stava accanto a tua nonna? Come si chiamava, Franca? Ah, quella, qualche volta me la chiavo sai”.Davvero? beato te. Mi ricordo che tettone enormi che aveva”..Senti, mi &egrave venuta un’idea, se ti va le telefoniamo e andiamo a trovarla se non c’&egrave il marito”Magari, ma senti, non &egrave un po’ anziana? Fidati, ha passato la cinquantina ma se ti va ‘.OK, tanto non ho di meglio sottomano, sono mesi che vado avanti a segoni’. Allora chiamo’..Pronto? Franca? Ciao sono Marco”’Marco, ciaoooo’ti stavo pensando sai? Davvero? Come mai? Perché mio marito non c’&egrave fino a Venerdi e speravo che potevi venirmi a trovare”.Ok.Anche subito’solo che sono con Roberto, quel mio amico, ti ricordi? Ah, mi sembra, quello con cui venivi a trovare la nonna’.e qual &egrave il problema? Venite’..Poi abbassando la voce le ho detto:Senti Franca, puoi dire un attimo a Roberto che misura porti di reggipetto? E lei mettendosi a ridere..Ok. Porco.Passamelo! Ciao Roberto, come va? Si mi ricordo di te, venivi a studiare con Marco qualche anno fa da sua nonna’. Vuoi sapere quella cosa? Se venite subito lo vedrai da te’.Ok? allora vi aspetto’.
Così ci siamo avviati a casa della signora Franca’.Roberto era molto eccitato, lo si vedeva da come era agitato, non parlava, era emozionato’.Lei ci &egrave venuta ad aprire’indossava una sottoveste nera che metteva in evidenza l’enorme seno, calze autoreggenti nere e tacchi a spillo altissimi”..una minuscolissima mutandine nera’Ciao, che piacere, ci ha baciati sulle guance a tutti e due”Tu sei Roberto vero? Sei un bel ragazzo’.allora secondo te che misura porto di reggiseno? Roberto era rimasto a bocca aperta, balbettava’.ma non saprei signora’.forse una sesta? Eh, caro mio’.chiamami Franca e dammi del tu’..diglielo tu Marco che le conosci bene, che misura porto’. Faccio di più Franca,’.Andiamo in camera tua, nel tuo cassetto dove ci sono i tuoi reggiseni e glielo facciamo vedere da solo’.. Così andammo tutti e tre in camera di Franca, io aprii il cassetto del comò e tirai fuori un grandissimo reggipetto e cercando l’etichetta la feci poi vedere a Roberto che urlò: mamma mia!!!!!’.tredicesima coppa D’..da paura’. Allora Franca fece scivolare la sottoveste lasciando libero il petto e disse’.e guarda come stanno su bene”e come &egrave ancora bello sodo’tocca, tocca’..e guarda che fica bagnata che aspetta!! Vidi Roberto emozionato allungare le mani sul seno che appena toccato fece irrigidire gli enormi capezzoli scuri, lei prese le sue mani e cominciò a guidarle in un massaggio pettorale da sballo’poi disse con voce calda e sensuale’dai spogliatevi tutti e due’e così facemmo’..dopo pochi minuti io la impalavo dal di dietro e Roberto sdraiato metteva il cazzo dentro il suo petto’. Poi li ho lasciati da soli, mi sono rivestito e sono andato di là a leggermi una rivista perché avevo capito che Roberto aveva bisogno di scopare da solo per sfogarsi un po, magari parlando con la Franca’.in fondo io non ne avevo bisogno, anzi, mi sono accorto di desiderare solo mia madre e quindi ho preferito non continuare l’atto sessuale.

Dopo un’ora sono usciti dalla stanza’.Roberto era stravolto ma lo vedevo contento e si &egrave andato al lavare’La signora Franca &egrave venuta accanto a me e all’orecchio mi ha detto”non male il tuo amico, ma non ha il tuo cazzo’.guarda che ti aspetto per recuperare” Io mi sono messo a ridere e le ho promesso di tornare presto’.

Poi abbiamo salutato la Franca e siamo andati via’Roberto mi ha ringraziato e mi ha detto che era rimasto d’accordo con la Franca di tornare la mattina; era rimasto estasiato dalla scopata con la Franca’.Io ho detto che lo sapevo, che era molto esperta. Non sarei andato con lui l’indomani per altri impegni.In realtà volevo che si distraesse con la prosperosa Franca.

Ci siamo salutati e sono tornato a casa’Alle diciotto &egrave tornata mia madre e mi ha trovato a studiare’.. ciao amore mio, stai studiando? Si ma’. Tu tutto bene? Si sono stanca’.ci andiamo a fare un bagno prima di cena? Si mamy’.con piacere’..

Ci siamo infilati come al solito nella nostra bella vasca da bagno’..ci siamo rilassati , lei appoggiata di schiena a me”..Tesoro, mangiamo in fretta e poi andiamo a letto, stasera &egrave l’ultima sera, poi domani arrivano le mestruazioni, quindi meglio fare alla svelta’

Ci siamo fatti un piatto pronto surgelato e alle otto e mezza eravamo già in camera’.ci siamo tolti le tute che avevamo indossato dopo il bagno, abbiamo acceso la tv e ci siamo infilati sotto le coperte”Mentre stavamo facendo dolcemente l’amore (mamma di fianco e io dal di dietro la penetravo) squilla il telefono’..E’ Roberto’..Ciao Marco, come va? Sto tornando a casa, ero con la Franca’.Mamma mia, sono sfatto’.Io ridevo’che ti dicevo?…Domani ci siamo organizzati, dormo da lei’Bravo’.Tu che fai, ci vediamo?…No, Roby, sono già a letto, fa freddo’.mentre parlavamo, io stavo pompando mamy’lei ha mugolato lievemente, Roby ha sentito e mi ha detto: ma con chi sei? Ed io’.sono a letto, ma non da solo’.e lui di rimando’e con chi sei? La tua ragazza? In un certo senso si’.Scusa allora se ti ho disturbato’.Ma no, non ti preoccupare’Senti Marco, se dopo la riaccompagni, possiamo vederci per una birra, anche tardi’.Vedi Roby, non usciamo’.Ho capito’dorme da te’E mia madre che stava ascoltando si &egrave messa a ridere, ed io pure’.No, vedi Roby, sono io che dormo da lei’..Non ho capito scusa’ma non ho chiamato a casa tua?…..Poi ho sentito la sua sorpresa al telefono’.Non me lo dire!!! Sei a letto con tua madre’. Bravo, hai indovinato”Mamma mia, beato te’.Allora vi lascio’poi mi racconti eh? Ok.Come vorrei anche io farlo con mia madre, ma la conosci, non lo farebbe mai’.Mai dire mai roby’comunque ne parliamo poi, vediamo se possiamo aiutarti’ok.magari.Buonanotte.

Chiusa la telefonata mia madre si &egrave girata verso di me ed io sono salito sopra, e mentre la sbattevo lei ansante mi diceva’Allora Marco, cazzone poderoso mio, come facciamo ad aiutare il tuo amico? Non lo so mamma, poi vediamo, adesso pensa a prendere il mio cazzo e così dicendo mi sono buttato con la testa in mezzo al suo seno e ho cominciato a scoparla più velocemente’.

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