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Racconti erotici sull'Incesto

che brava mia zia

By 11 Marzo 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho letto una volta che’ una moglie difficilmente riesce a fare felice il proprio marito, ma sicuramente fà felice il marito di un’altra’ , siete tutti daccordo con me, spero di si.
Roma, fiumicino, stabilimento la bussola, era un giorno normale di agosto, i mie genitori come ogni estate, affittarono il casotto,( altro non &egrave che una cabina con doccia all’interno, quella mattina io &egrave mia sorella andammo allo stabilimento da soli, mia sorella e il suo fidanzato, sparirono appena arrivati in spiaggia, io ero a prendere il sole sotto l’ombrellone quando dalla filo diffusione dello stabilimento viene fatto il nostro cognome, mi avvio all’entrata, da lontano scruto la sagoma dei mie cugini, &egrave arrivata mia zia Angela,come ogni anno le avevamo detto di venire al mare qualche giorno, lei mai, questa volta &egrave venuta, proprio oggi che i mie sono rimasti a casa , sicuramente a fare del sesso.
Andiamo verso la mia cabina per poter poggiare la borsa e farli cambiare per indossare il costume, i miei cugini si spogliarono davanti la porta ,io apro la porta, la aiuto a mettere dentro i vestiti dei cugini, a le la faccio entrare, e le dico:
‘zia ti cambi e io sono all’ombrellone numero’ lei mi interrompe e mi dice:
‘tonino aspetta un attimo , tu entra ,tempo che mi metto il costume ed andiamo insieme sotto l’ombrellone’ entro chiudendo la porta alle mie spalle.
Lei si spoglia rimanendo con solo l’intimo addosso, cerca il suo costume ma lo aveva lasciato a casa, io ingenuamente le dico:
‘ zia , prova uno di mamma’lei &egrave mia mamma sono fisicamente simili solo mia zia &egrave piu in carne,sia di seno che di culo, lei si mette dentro la doccia per cambiarsi, ma dallo specchio io la vedevo benissimo, i miei ormoni iniziarono a mettersi in subbuglio il mio cazzo iniziava a gonfiarsi, vededo quella foresta che aveva in mezzo le gambe, le sue mammelle bianche con quelle areole scure, ed i capezzoli enormi, esce dalla doccia, fece un giro su di se e mi disse:
‘ come mi stà’ le stava piccolo, ma mostrava il suo culo e non riusciva a contenere il suo seno, notai che aveva un bel pò di peli che uscivano dai bordi del costume, toccandola con la mano nell’inguine, le dico:
‘ ma zia, questi peli sono brutti a vedersi, in una bellissima donna come t&egrave’ lei mi rispose:
‘ bellissima non credo, sentendo tuo zio, ma hai ragione tonino, sai che quei 2 fanno come un terremoto , ed io mi sono dimentica di depilarmi, ora cosa posso fare’
‘ a parte che zio secondo me non ci vede bene, &egrave tu sei bella, ti dovresti depilare zia, aspetta un secondo’ allungando la mano in un contenitore di mia madre le prendo un rasoio che mia mamma utilizava in questi casi, lei lo prende e si sposta sotto la doccia, si toglie il costume, &egrave si sistema i peli che uscivano fuori, io ammiravo il tutto sempre dallo specchio, avevo il cazzo che il mio costume non riusciva piu a fermare, anche lei mi vide dallo specchio, ma non chiuse la tendina della doccia, quando finì, lei mi fece notare lo stato del mio cazzo mentre mi passava la mano sul mio costume, dicendomi:
‘ma che hai li, benedetto nipote, ma tu sei una manna dal cielo, con tutto questo coso’ modestamente il mio cazzo &egrave abbastanza voluminoso, la sua mano indugiò molto sul mio cazzo, bussaro alla porta della cabina mia zia sembrò che si risvegliasse come da un sogno, spostò la sua mano moltro controvoglia ma la voce dei suoi figli la costrinsero a lasciarlo, aprimmò la porta lei uscì con i teli per asciugarli, io le faccio vedere dove era il nostro ombrellone , aspettai che il mio cazzo tornasse decente.
Arrivo all’ombrellone lei era , già distesa a prendere il sole, fin quando non arivarono i miei genitori lei mi stuzzicava, facendosi da prima passare la crema sulle spalle , ed abbassando il costume per proteggere il suo culetto dal sole, queste sono state le sue parole, ho mi mostrava i capezzoli che si intravedevano, avendo lei slacciato il pezzo superiore del costume, io la avvisavo quando lei muovendosi si spostava il costume, lei mi diceva sempre’ che nipote d’oro che ho’. Ore 12,45 arrivano i miei per andare a mangiare, io per non mostrami morboso verso mia zia iniziaì a giocare con i miei cugini, loro 2 mi invitarono a dormire in campagna da loro, mia zia prese la palla in balzo convincendo i miei a mandarmi con loro.
Verso le cinque ci raggiunge mio zio, ci avviammo con due macchine verso la campagna, io guidavo l’auto di mia zia con i miei cugini, e mia zia con mio zio,
Arrivati in campagna a casa dei miei zii, mia zia non sembrava piu quella della mattinata, sicuramente avevano litigato tutto il viaggio, appena sceso mio zio dice a mia zia:
‘ angela , visto che tonino dorme qui, io dopo cena vado a pescare, e penso che rientrerò domani mattina’ lei non disse una parola. Dopo cena lui si arma di canna da pesca, uno dei suoi figli va con lui a pescare. Rimasti noi 3 mio cugino va nella sua camera, mia zia non diceva neanche una parola, le dissi:
‘ avete litigato, vero’
lei: ‘si ‘
io:’ ma dai zia, non ti arrabiare, sembri piu brutta quando hai il broncio’
lei:’tanto per tuo zio valgo meno di zero’ mi avvicino a lei che era seduta sulla sedia, le faccio una carezza sul viso,dicendole:
‘ zia, tuo marito &egrave una testa di cazzo, a una bella donna come te non si dicono queste cattiverie’ lei mi abbraccia , le sue tette toccano il mio cazzo, lei cercava solo un po di affetto, ma io sentivo i suoi seni sopra il mio cazzo, che ingrossava sempre di piu, appena sentì bene mi lasciò e rientrò a casa, con la scusa che mi doveva preparare il letto, a me non mi rimase che andarmene a letto.
Stavo quasi dormendo quando mia zia , si avvicina e mi fà cenno di segurla, io mi alzo era buio, appena nel corridoio , lei aveva un baby doll strepitoso celeste, senza nulla addosso, arrivati nella sua camera mi fà entrare, lei chiude la porta a chiave, e mi dice:
‘che ne pensi’ facendo cadere a terra quel poco tessuto che copriva il suo corpo, era li tutta nuda, non avevo parole, lei si avvicina , mi spinge sul letto mi abbassa il pantaloncino, inizia a gustare tutto il mio sesso, un pompino che mai avevo provato, la sua bocca aveva scrutato ogni centimetro del mio cazzo, lei lo voleva dentro la sua figa, mi fece mettere per terra sdraiato e tenendo il mio cazzo con una mano si infilò il mio cazzo dentro la sua figa , le sue gambe iniziarono a pompare sopra il mio cazzo, lei godeva come una troia, io ero al settimo cielo, lei mia zia angela, pompa sopra il mio cazzo con un smorza candela, le sue gambe piano piano rallentarò la corsa fino a fermarsi , lei inizò a spingere il suo bacino contro il mio cazzo, finch&egrave non fù tutto dentro , iniziando a muoverlo avanti e indietro sentendo il mio cazzo nella sua cavità vaginale sbattere contro le pareti, si alza piano sfilando il mio cazzo, i suoi umori colarono sopra di me, ci accomodammo sul letto , iniziandoci a baciare lei voleva che le baciassi tutt il corpo, dalla sua bocca scesi sul collo, fino ad arrivare sopra le sue mammelle, lei mi mise i capezzoli nella bocca, poi leccando la sua pancia arrivo all sua figa, li traai suoi umori e peli sfioraì il suo ano, dove lei non voleva ma la mia insistenza fù premiata, le piaceva sentire la mia lingua dentro il suo ano,
arrivò al punto di pregarmi di metterlo nel suo culo, non fù cosa semplice, ma sono riuscito a romperle ilsuo bellissimo culo, mentre la inculavo a dovere le sue urla era strozzate dal cuscino, ma non riuscì a fare niente quando il mio cazzo le riempi il culo di sperma lei ebbe un orgasmo che avevo paura si fosse svegliato mio cugino, ci stavamo rilassando e le chiedo se le era piaciuto lei mi rispose iniziando a farmi un altro pompino, ci mise un po di tempo ma &egrave riuscita a farlo diventare duro, la volevo penetrare in figa lei mi prende il cazzo con i piedi, iniziando una sega, la volevo fottere nella figa, ma lei mi porta fuori nella veranda, prima la scopo sopra il tavolo, lei aveva le gambe aperte con i mie colpi volevo sfondare la figa, mentre la scopo sento una lingua che leccava il mio cazzo e la sua figa, era il cane , lei mi disse che il cane durante l’inverno le teneva compagnia, leccandole la figa, e lei lo ringraziava sparandole una sega, dentro di me capivo quanto era troia, la facci mettere appogiata al tavolo mentre le inizio a fare il culo, la mia cappella profanò il suo ano per la seconda volta, i colpi sopra le sue chiappe risuonavano nel silenzio della notte ciaff ciaff ciaff ciaff, lei sembrava venire ad ogni colpo, quando stavo per venire, sfilo il cazzo dal suo culo facendola mettere a sedere le metto il mio cazzo in bocca lei ingoiò tutto il mio sperma caldo senza farne uscire una goccia, rimanemmo un po a guardare sorgere il sole la sua pelle si illuminò con i primi raggi del sole, lei mi gurda e mi dice:
‘ lo sai che noi non avremmo una secoda serata cosi’ e si incamminò dentro casa. FISTI33@LIBERO.IT

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