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Racconti erotici sull'Incesto

Chi tromba con la zia a capo d’anno…..

By 18 Aprile 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Visto che molti di voi hanno apprezzato i miei precedenti racconti, vi narrerò ciò che mi è accaduto durante  un capo d’anno in famiglia.

I miei genitori non si erano ancora separati, era da un bel po’ che io e mia zia però eravamo amanti, e per festeggiare capo d’anno i nonni ci avevano invitati a casa loro, dove ci attendevano un sacco di parenti come da tradizione.

Infatti oltre alla mia famiglia, quella dei nonni, c’erano anche 2 fratelli di mio nonni con rispettive famiglie e una sorella di mia nonna, oltre naturalmente a mia zia Silvia, che venne insieme a noi visto che zio Carlo le aveva dato buca, perché si era organizzato con il fratello  per un capo d’anno sulla nave.

31 dicembre, erano le 19 circa e ci recammo a prendere la zia Silvia, che visto il forfait del marito e che le figlie erano con i loro rispettivi fidanzati, si apprestava a fare il viaggio insieme a noi.

Appena in auto, manifestò tutto il suo disappunto per il fatto che lo zio Carlo aveva preferito andare a sciare (cosa che lei odiava) e non passare con lei l’ultimo dell’anno.

Iniziò a borbottare con mia mamma su quanto fossero stronzi gli uomini, e sul fatto che non si lascia sola la propria moglie ad una festa, non risparmiando battute del tipo, -dovrei trovarmi un giovane accompagnatore!- e dicendo ciò mi tastava la coscia.

Finalmente arrivati dai nonni trovammo ormai quasi tutti i parenti ad attenderci, e mentre salutavamo tutti, non potei notare zia Silvia che si era finalmente tolta il lungo cappotto, e mostrava ora le sue grazie, avvolte in una gonna stretta nera lunga che le fasciava il culo in modo davvero spettacolare, con uno spacco sulla coscia sinistra vertiginoso, e una camicetta bianca elegantissima semi trasparente, che lasciava intravedere il suo reggiseno rosso come tradizione.

Lei aveva già attirato gli sguardi di quasi tutti i maschietti presenti alla cena, che non le fecero mancare i complimenti, e dei ragazzi che non mancarono di commentare a bassa voce fra di loro la bellezza della zia.

Quando mi avvicinai anche io per complimentarmi con lei per il suo look, rispose –sono contenta che ti piaccio, stasera sarai tu il mio cavaliere, visto che siamo entrambi soli, ci faremo compagnia- e mi strizzò l’occhio.

Infatti anche la mia ragazza di allora non era potuta venire a festeggiare con noi causa influenza.

Zia non fece mancare nei miei confronti le sue manifestazioni d’affetto consuete con abbracci, baci e complimenti che come al solito mi imbarazzavano visto la presenza anche di altra gente, ma stavo al gioco.

Finche a tavola non si fece più audace, strofinando la sua gamba contro la mia, e ad un certo punto ritornata a sedere accanto a me, dopo aver aiutato la nonna a portar in tavola l’ennesima portata, nel sistemarsi comoda, mi afferrò letteralmente il pisello in mano da sopra i pantaloni, facendomi quasi sobbalzare e facendomi poi un linguaccia maliziosa.

La cena terminò intorno alle 22:30 e cosi mentre gli uomini adulti nonno in testa iniziarono la classica partita a carte, noi ragazzi con quasi tutte le donne ci dedicammo ai balli.

Dopo il primo ballo lento che mia mamma volle fare insieme a me, fui preda della attenzioni di mia zia che con fare davvero eccitante si avvicinò a me e mamma ancora intenti a ballare e le disse –senti sorellina tu hai un cavaliere, lascia che il mio nipotino mi faccia ballare, almeno non mi sentirò sola!-

Dopo i consueti balli lenti, si passò ai balli collettivi fino ad arrivare ai latini americani, nei quali zia Silvia si scatenò, complice anche l’alcool che ormai scorreva in buone quantità nei corpi degli ospiti.

Con un movimento sexi zia si legò i capelli e cominciò a strofinarsi in modo molto arrapante su di me, che sinceramente non ne avevo proprio bisogno, visto che ero già a buon punto.

Il culmine fu quando in un ballo sfrenato, si girò dandomi la schiena, e si piegò in aventi (quasi a 90 gradi) volteggiando per assecondare i movimenti del ballo, ma spingendo il suo culo contro il mio pacco.

Sentivo le sue natiche sode che quasi si aprivano proprio a contatto col mio pacco. Davvero eccitante come situazione peccato che oltre a noi c’erano altre 20 persone circa.

Quando tornò a ballare in modo normale, mi si avvicinò e mi sussurrò –ce l’hai duro eh porcellino!?-

-mi stavi quasi facendo venire!-  la strinsi un po’ a me in modo che la mia erezione premesse contro il suo corpo, volevo farle capire cosa mi stava provocando!

Lei si strusciò ancora un po’ poi mi disse –vai in bagno ti raggiungo tra un po’-

Cosi quando la musica terminò, mi riposai andando vicino a mia nonna e bevendo ancora un bicchiere di vino ( vanto di mio nonno, che lo produceva personalmente), dopo un cenno con zia che stava ancora ballando andai in bagno.

Dopo qualche minuto di attesa, senti la porta del bagno aprirsi, e zia Silvia comparve sorridendomi, si avvicinò e carezzandomi il viso dolcemente, mi saltò letteralmente addosso, baciandomi con foga e palpandomi il cazzo.

In un attimo fui seduto sul water col cazzo di fuori che svettava in tutta la sua erezione, la zia davanti a me che sorrideva e lo impugnava, poi lasciandolo per un attimo, si tirò su la gonna, fino al bacino, e allargando le gambe si impalò sul mio cazzo, scostando il tanga, senza toglierlo del tutto.

Qualche movimento lento, poi iniziò un frenetico su e giù che mi stava facendo impazzire, ci sapeva fare non c’erano dubbi, mentre si muoveva col mio cazzo nella figa, mi mordicchiava il collo alternando morsi a baci, io intanto avevo agguantato il suo bellissimo culo e lo stringevo fra le mie mani, mentre lei aumentava sempre di più il ritmo della cavalcata.

Poi avvicinandosi all’orecchio mi disse –Marco hai un cazzo che mi fa impazzire, voglio scoparti alla faccia di tuo zio!-

Ancora qualche altro affondo poi le dissi –zia lo sai che mi piace il tuo culo da morire, mettiti poggiata al lavandino dai!-

-ancora un po’, scopami ancora in figa devo eccitarmi bene se no mi fai male con la tua verga!-

Mentre lei si stava dando da fare sul mio cazzo infilato quasi per intero nella sua figa, sentimmo dei passi per le scale e quasi immediatamente bussare alla porta del bagno, panico, zia salta subito in piedi e cerca di sistemarsi alla meglio, poi udiamo – Marco gioia tutto bene?!- era la voce di mia nonna.

Ci guardiamo in faccia tra il divertito e il drammatico, zia si avvia verso la porta, mentre io mi alzo e mi sistemo in fretta il cazzo nei pantaloni.

Zia apre la porta e con un sorrisino sulle labbra –si mamma non preoccuparti, ha solo bevuto qualche bicchiere di vino in più!-

-ah ci sei anche tu Silvia!- la guardò in modo severo –amore te lo detto che stavi esagerando col vino, dai lavati il viso e scendi giù!- mi disse guardandomi amorevolmente.

Poi rivolgendosi alla figlia quasi bisbigliando –senti ma non stai esagerando col piccolo (il piccolo sarei io), mi sa di si! È pur sempre un uomo ormai! Eh!- il tono era severo, mi sa che alla nonna non erano sfuggite le attenzione che zia mi aveva riservato specie nei balli, lei e una donna d’altri tempi, di chiesa, famiglia e lavoro, certo non sospettava minimamente che io e la figlia ci eravamo spinti cosi oltre.

La zia replicò –ma che dici mamma, lo sai quanto gli voglio bene, è solo affetto!-

-si si per te lo è sicuramente, ma lui è in un età … che insomma non devo star qui a spiegarti ste cose, sei mamma anche tu no?!- e chiuse il discorso, finche zia non se ne usci con una risata e – beh visto che sono sola, se lo me lo chiede vuol dire che lo farò felice, cosi quello stronzo di Carlo si frega! Poi meglio lui che un altro no?!?!?- e sorridendo baciò la nonna, che secca rispose –non scherzare con queste cose Silvia!-.

Intanto mi ero ripreso e scendemmo di nuovo al piano di sotto con tutti gli altri, ovviamente fui schernito da mio nonno e mia papà che mi dissero – e ci hai superati in altezza ma ancora a bere vino ci stai dietro!-

Risero di gusto e risi anche io, pensando che erano ore che giocavano a scopa, mentre io una scopata se pur interrotta con una cavallona me l ero fatta sul serio.

Arrivò mezzanotte, cominciò il giro di auguri e baci, poi dopo qualche minuto dissi a mia mamma –vado a telefonare a Susy ( la mia ragazza di allora)- mio nonno subito premuroso mi fa –vai vicino al capanno cosi se ti fa freddo ti metti dentro, immagino sarà lunga come chiamata!-

Cosi mentre stavo per uscire e dirigermi al capanno, sento mia mamma che mi chiama –Marco aspettaci-

E la vedo arrivare insieme a nonna e zia Silvia –telefoniamo anche alle tue cugine, cosi diamo gli auguri a tutti-

Arrivati al capanno entrammo tutti e 4 e zia Silvia chiamò le figlie, dopo gli auguri a ruota che ognuno dei presenti aveva scambiato con le mie cugine, dissi –se non vi dispiace io chiamo Susy!- un modo per invitarle a uscire.

Mamma colse subito –si si ce ne andiamo subito, chissà cosa avrei da dirle poi!- mentre zia Silvia rispose –se non ti dispiace chiamo anche io quel cretino di mio marito, fuori fa freddo e ti giuro che non ti ascolto!- mi disse ridendo

Naturalmente felicissimo della sua trovata le ressi il gioco –ok tu ad un estremo del capanno io all’altro non ho voglia di sentirti litigare con lo zio!-

Mamma divertita –ok allora noi andiamo Silvia tu origlia bene, poi dimmi cosa si dice mio figlio con la zzita!-

Telefonai subito, e zia invece ti telefonare a sua volta, mi si avvicinò, mentre Susy rispose, lei cominciò a toccarmi, me lo tolse di fuori e cominciò una lenta sega, immaginate quanto difficile doveva essere per me rimanere concentrato sulla conversazione con la mia ragazza.

E quanto lo fu quando si abbasso in ginocchio e lo prese in bocca, succhiandolo lentamente e dicendomi –ha ancora il sapore della mia figa!-

Mentre cercavo di tagliar corto con Susy, zia stava dando il meglio di se, ora si dedicava solo alla cappella, leccandola, mordicchiandola e poi ingoiandola di nuovo per intera, e stimolandola con la lingua, per poi riscendere lungo tutta l’asta, alternando questo trattamento di bocca ad un  vigoroso lavoro di mano.

Stavo per venire, cosi chiusi con la scusa che la linea era disturbata, poggia di getto il telefonino su una sedia e tenendo la testa della zia comincia a scoparla in bocca, finche non eruttai tutta la mia sborra in quelle magnifiche labbra.

Mentre lei era ancora intenta a giocare col mio cazzo, chinata, mi guarda e mi fa –ho fatto un bel lavoretto eh!, ma Susy riesce a prendertelo tutto in bocca! chi te lo succhia meglio lei o io?- mentre mi segava e baciava il cazzo.

-zia pompinare come te non ne ho incontrato ancora!-

-ma grazie! Ora chiamiamo quel cornuto di tuo zio!-

Si mise a telefonare al marito, mentre non mollava il mio cazzo, lo segava, poi col pollice giocava con la mia cappella, ad un certo punto parlando al marito – ti è andata bene che non c’è un uomo decente, se no ti avrei cornificato stasera, il più figo e Marcolino (io) – sentendo quelle parole il mio cazzo divenne subito di marmo, lei continuò –quasi quasi ci provo con lui! Chissà se ci starebbe con la zia!?e chissà se è vero che ha un cazzo enorme!- e mi diede un’altra leccata lungo tutto il cazzo.

Io sentii solo un –troia!!- all’altro capo del telefono, poi mi alzai volevo renderle pan per focaccia, mi misi dietro di lei e inizia a leccarle la figa e mordicchiarle le chiappe.

Anche lei era “ in difficoltà” sempre più spesso metteva la mano davanti al cellulare per nascondere il suo ansimare. Cosi mi alzai e facendola poggiare ad una botte la infilzai di nuovo.

Il mio cazzo entrava ed usciva nella figa di zia, mentre lei cercava di non farsi sopraffare dal piacere per dar retta al marito.

Aumentai il ritmo prendendola dalle tette che ormai avevo tirato fuori, ancora affondi decisi ed in profondità, all’improvviso lei chiuse la conversazione di botto e afferrandomi una gamba voltandosi leggermente verso di me –scopami Marco, dai che sto per venire!- e contemporaneamente si muoveva avanti e indietro assecondando i miei movimenti.

Ormai era all’apice del piacere, quando prese a squillare il telefonino, che lei quasi ignorò per un bel po di squilli, finche non venne e ancora ansimando –caro, è caduta la linea, sono tornata di corsa nel capanno fuori fa freddo, qua invece c’è un bel teporino!-

Mentre lei teneva a bada lo zio io la penetravo ancora, poi avvicinandomi al suo orecchio –ora mi prendo il culo!- mi guardò perplessa, mentre le puntavo il cazzo al buchino, e mentre cercavo di entrare sentii lei che

-Carlo ora ti devo lasciare mi stanno aspettando tutti ci sentiamo domani, ti amo!-

-fa piano, Marco lo sai che è grosso!- io intanto cercavo di forzare la resistenza del buchino, entrai e lei –ah! Quando me lo metti nel culo sembra ancora più grosso! Fa piano!!!-

Il mio cazzo entrava e usciva da quel buchino, e le chiappe sode, le sentivo col mio bacino, davvero eccitante la situazione! Affondavo sempre di più ormai zia Silvia si era abituata alle mie misure, poi mi disse

-ti piace il mio culo Marco?-

-impazzisco per il tuo culo zia, terrei il mio cazzo sempre qua dentro!-

-che porco che sei, chissà cosa penserebbe di te la nonna se sapesse che vuoi incularti tua zia- mi disse alludendo alla conversazione avuta poche ore prima con sua mamma continuò –sicuramente non gradirebbe sai!-

Il discorso mi eccitava un sacco e cosi risposi –e chissà cosa penserebbe della figlia che si fa sodomizzare dal nipote preferito!-

-si dice inculare Marco!- e spinse il suo culo con forza contro il mio cazzo, ormai io ero fermo era lei che si muoveva –penserebbe che sono una troia! Tu lo pensi? Sono abbastanza troia per te!!??-

Le sue parole mi mandarono in estesi, cosi l’afferrai per i fianchi e diedi dei colpi secchi e profondi al primo colpo senti un –Ah!- seguito da un secondo –AH!- al secondo colpo –Marco mi stai facendo male! Ma quando ti si è fatto grosso! Cazzo!!! Dai vieni!- e diede ora lei qualche altro colpo sul mio cazzo.

-non nel culo Marco, lo voglio in bocca! ti manca molto!- seguì una breve serie di colpi nel suo bellissimo culo, finche non le dissi –sto venendo dai prendimelo in bocca!-

Si tolse il cazzo dal culo, lo prese in mano, lo segò e poi chinandosi lo avvolse con quelle labbra da pompinara, furono poche succhiate e venni di nuovo nella sua bocca.

Sfinito, mi lascia cadere su una sedia col cazzo di fuori, e lei che ancora non lo mollava, continuava a leccarlo, poi col cazzo in mano mi fa –sarà meglio che ritorniamo la tua nonnina mi sa che si insospettirà!-

Ci sistemammo, e lei cercando di rimettersi a posto i capelli –il tuo pisello mi ha cacciato tutto il rossetto!-

Mentre mi passava davanti le palpai ancora il culo –zia è davvero un culo da sogno!-

Fermati Marco è tardi, ma non riuscivo a toglierle le mani di dosso! La palpavo con foga e la baciai.

-Marco!- mi fece sgranando gli occhi –ce l’hai di nuovo duro!?- quasi incredula.

-e merito tuo zia!- le dissi toccandomelo da sopra i pantaloni.

-fammelo vedere!- fece lei sorridendo!

Mi abbassai la lampo, e lo tolsi fuori.

Svettava di nuovo come se non avessi scopato fino a 2 minuti fa.

-ma allora sei proprio un porco! Insaziabile!- e me lo afferrò in mano –quanto pensi che ci metto a farti venire con una sega!?-

-Non lo so proviamo!?- ero di nuovo eccitato.

– Scommetto meno di 5 minuti!- e parti a razzo segandomi con foga.

Alternava il movimento con una mano e quello con entrambe! –guardami il culo se ti eccita cosi tanto!- e si alzò la gonna in modo da mettere in mostra il suo lato b.

Poi ci provai –fammelo mettere un po’ nel culo zia!!- la sua risposta fu secca –scordatelo mi brucia!-

Intanto il telefono di zia squilla, lei guarda il display, e aumentando il ritmo fa – è tua mamma!-

-dimmi sorellina?- …. –si stiamo tornando tuo figlio è ai saluti con la fidanzatina!-

Poi rivolgendosi a me – tesoro ti ci vuole ancora molto!-

-se mi dessi il culo verrei subito!- le risposi di getto, anche se ormai il trattamento di mano stava dando i suoi frutti.

-mettimelo fra le natiche- mi fece lei girandosi e piegandosi –senza entrare però, fai come se ti facessi una spagnola con le mie chiappe!-

Lo misi la in mezzo e strinsi le natiche della zia in modo da avvolgere il mio pene, lei iniziò a muoversi rapidamente, ed ecco il primo schizzo proprio la in mezzo!

Si girò rapidamente lo riprese in mano, apri la bocca e fu la terza bevuta che si fece in poco tempo!

 

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     rrmartin8@gmail.com

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