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Racconti erotici sull'Incesto

Come è iniziata

By 19 Gennaio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Premessa
Scrivo questo racconto su richiesta di una mia giovane lettrice, i nomi ed i luoghi sono ovviamente di fantasia per naturali questioni di privacy.
Approfitto per ringraziare tutti i lettori che mi scrivono complimentandosi con me e mi scuso se a volte sono lento nelle risposte.

Ciao mi chiamo Sabrina sono una ragazza di 18 anni minuta, taglia 40, 1.55 di altezza, prima di seno, ma molto carina.
Ho un bel viso con due occhi scuri, le labbra ben disegnate ed un bel nasino il tutto incorniciato da un caschetto di capelli castani.
L’anno scorso per festeggiare il mio diciassettesimo compleanno ero riuscita, non so neppure io come, a convincere i miei genitori ad affittare un piccolo locale per riunire un po’ di amici e dare una festa degna di questo nome.
Riuscii inoltre a strappare un orario di fine festeggiamenti che andava ben oltre le mie aspettative, restammo infatti d’accordo che mio padre sarebbe venuto a prendermi alle 2 di notte!!!
La festa fu un vero successo anche se, complici i liquori ed il vino portati di nascosto, qualcuno aveva abusato.
Dal canto mio avevo cercato di bere il meno possibile perché non essendo abituata mi sarebbe girata subito la testa.
Ballammo e ci divertimmo poi, dopo la mezzanotte ed il classico taglio della torta, qualcuno cominciò ad andare a casa finché restai, unica ragazza, in compagnia di cinque ragazzi che vollero attendere l’arrivo di papà che era previsto per le due.
Per ingannare il tempo decidemmo di giocare al classico gioco della bottiglia e, chissà come mai, la bottiglia indicava sempre me quando si trattava di pagare pegno!!
Per l’occasione mi ero vestita in modo piuttosto provocante e succinto, un top, minigonna di jeans e micro perizoma ed i ragazzi iniziarono a farmi bere e poi a farmi spogliare.
Mentre, mezza ubriaca mi dimenavo davanti ai ragazzi a seno nudo e perizoma, uno di essi uscì dal locale per fumare una sigaretta e subito rientrò per dirmi che stava arrivando mio padre.
Riuscii a malapena a rivestirmi che lui entrò.
Inizialmente non disse nulla ma quando si rese conto che ero sola, un po’ su di giri, assieme a cinque ragazzi si arrabbiò e cominciò a farmi la ramanzina.
Comunque salutai tutti, presi la giacchina, e salii in macchina con mio padre.
In macchina poi me ne disse di tutti i colori.
‘Non ti vergogni!!…sei sbronza!!….io non ti faccio più uscire!!’ cominciò ad urlare’E poi ti sei vista?…sei vestita come una mignotta da strada!!’

Nel salire la mini era risalita più del dovuto mettendo in mostra una bella porzione delle mie cosce.
Ero molto eccitata, un po’ dai giochetti fatti con gli amici un po’ perché, nonostante quello che mi diceva, vedevo mio padre che non staccava gli occhi dalle mie gambe.
Avevo la fighetta in fiamme.
Guardai tra le sue gambe e vidi che si era formato un bel bozzo.
Nonostante continuasse a rimproverarmi si era eccitato nel vedermi mezza nuda.
Tirai su ancora un po’ la gonna quasi a fagli vedere le mutandine ormai fradice.
‘Mi dici che somiglio ad una puttanella!!…ma io sono una puttanella!!’ gli risposi ad un tratto mettendogli una mano sul pacco.
‘Ma che fai?…….smetti’guarda che dico tutto alla mamma!!’ disse cercando di togliere la mia mano
Però era impacciato dal volante ed io con mossa fulminea gli tirai giù la lampo liberandogli il cazzo.
Era bello grosso e durissimo e mi tuffai con la bocca iniziando a succhiare.
‘Noooo’.che fai’.smetti’guarda che”!!’ tentò di ribellarsi ma era poco convinto ‘Mmmmhhh’.sii’che bocca”.dai succhia il cazzone’siiiiii!!’.
Infatti poco dopo entrò in un parcheggio e si fermò.
A quel punto gli tirai giù i pantaloni e ricominciai a pomparlo mentre gli massaggiavo i coglioni belli gonfi.
‘Siiii’.dai puttanella’.succhia’siii’.mmmhhh’che brava’siiiii!!’
In due minuti lo feci sborrare nella mia bocca ingoiando tutto il suo sperma.
‘Allora?…ti &egrave piaciuto”succhia bene la tua bambina?’
Io ero eccitata da morire e lui anche perché il cazzo non accennò minimamente ad ammosciarsi.
Mi venne in mente che avevamo il camper parcheggiato vicino a casa e che le chiavi erano nel cruscotto dell’auto.
‘Che ne dici di andare nel camper e farci una bella scopata!!’ gli proposi.
Per tutta risposta accese il motore ed ingranò la marcia.
Nel camper ci spogliammo in fretta e poi ci buttammo sul lettino baciandoci come amanti.
Sentivo la sua lingua esplorare la mia bocca ed a mia volta ricercavo la sua.
Poi scese a lambirmi i capezzoli che erano diventati durissimi e si ergevano sulle mie tettine come ciliegie mature.
Mi leccò le tette per un bel po’ poi scese a leccare la fighetta ormai ridotta ad un lago.
Sentivo il suo alito sul clitoride e le dita che si facevano largo tra le mie grandi labbra mentre la lingua andava su e giù lungo tutta la fessurina.
Ebbi non so quanti orgasmi finché mi piegò le gambe ed entrò in me col suo grosso cazzo iniziando a scoparmi con forza e decisione.
Mi scopò fino a farmi venire ancora ed infine mi riempì la fighetta della sua calda sborra.
Quando tutto fu consumato restammo abbracciati e lui mi disse che avevamo sbagliato, che era meglio piantarla li, che era mio padre.
Da allora però ogni volta che ne abbiamo l’occasione ci saltiamo letteralmente addosso e scopiamo come ricci.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche
fanserver07@gmail.com

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