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Racconti erotici sull'Incesto

Con mia figlia all’Expo

By 11 Ottobre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Con le mie figlie ho un rapporto speciale. La grande, Francesca ha 18 anni, mentre la piccola Roberta ne ha 10. Insieme a loro e a mia moglie abbiamo deciso pochi giorni fa di fare un giro nella vicina Milano anche per vedere l’Expo.
Mia figlia Francesca quel giorno indossava una gonna a righe molto stretta che metteva bene in evidenza il suo culo molto sexy da teenager in pieno sviluppo e che non avevo evitato di ammirare sin da quando ci siamo messi in viaggio la mattina presto. Per il resto ha capelli ricci, quel giorno raccolti in una coda, pota occhiali da vista e come tette ha una terza scarsa.
Dopo un giro per le vie del centro, ci siamo fermati tutti e 4 in un ristorante prima di dirigerci verso l’esposizione.
Entrati in una tipica osteria milanese, ci siamo seduti io di fronte a mia moglie e le mie figlie una di fronte all’altra con Francesca che si era seduta accanto a me.
Tra una chiacchiera e l’altra abbiamo fatto velocemente fuori primo e secondo. Nel frattempo io avevo bevuto un bel po’ di vino e ammetto ero un po’ brillo.
Mentre eravamo in attesa del dolce, mia figlia Francesca fece una cosa che spesso succede a casa nostra, dicendomi: ‘papà voglio le coccole’, mi saltò in braccio. Lo stesso fece Roberta dall’altra parte del tavolo che per imitazione saltò in braccio a sua madre.
Come dicevo mia figlia quel giorno indossava una gonna stretta e corta e subito il mio cazzo ebbe un sussulto nelle mutande, sentendo quel bel culetto adagiarsi sul mio pube.
Per adagiarla meglio su di me (e per evitare figuracce col mio arnese che si stava svegliando), con la mano destra le afferrai la coscia destra e con la mano sinistra la coscia sinistra e mi resi conto che Francesca era seduta su di me con le gambe completamente spalancate in una posizione oscena. Se ne era accorto anche il cameriere, un ragazzo giovane dall’aspetto meridionale con un orecchino all’orecchio sinistro che non perdeva occasione per passare davanti al tavolo nostro e buttare uno sguardo sotto il nostro tavolo, tra le gambe di mia figlia.
Sia Francesca che Roberta erano eccitate e non vedevano l’ora di andare all’Expo e si dimenavo in continuazione. Ho sgridato un po’ di volte Francesca dicendole che non si poteva fare tutto quel casino in un ristorante e che doveva dare il buon esempio a sua sorella più piccola. Ad un certo punto poiché Francesca si stava agitando troppo, continuava a salterellare sul mio cazzo (tra l’altro generando in me una forte eccitazione sfociata in una grossa erezione, che sicuramente avrà sentito), la afferrai di nuovo per le cosce per tenerla ferma. Questa volta, complice anche la semi-sbronza che ormai si era impossessata di me, non levai le mani dalle sue cosce anzi la tenni ben stretta e spostai le mie mani verso l’interno delle cosce fino ad arrivare nei pressi delle mutandine. Mia figlia iniziò a calmarsi, percepiva che stava succedendo qualcosa di diverso dal solito, ma non fece nulla e andò avanti a giocare con sua sorella. Io ero molto eccitato, avevo il cazzo che spingeva sotto il culo di mia figlia e le mani a un passò dalla sua fighetta. Ero indeciso, non sapevo se osare o meno.
Arrivò il dolce e il solito cameriere si accorse di tutto perché durante tutto il tempo con cui si avvicinò al nostro tavolo tenne fisso lo sguardo verso le gambe spalancate di mia figlia e le mie mani che le cingevano le cosce a pochi centimetri dalle mutandine.
Lasciato il dolce e girato di spalle per andarsene, mentre mia figlia stava per addentare il primo boccone, decisi di affondare il colpo e così mentre rimisi la sinistra sul tavolo per far finta anche io di continuare a mangiare, con la destra, arrivai fino al limite delle mutandine, e pian piano infilai la mano sotto quest’ultime. Iniziai a muovere l’indice su e giù a ridosso delle grandi labbra di mia figlia. Mia figlia se ne accorse, ma rimase com’era, probabilmente si era già masturbata e tutto ciò le piaceva. Il mio cazzo ormai esplodeva e se non avessi avuto mia moglie seduta di fronte con mia figlia Roberta, avrei tirato fuori il mio cazzo e l’avrei infilato tutto dentro Francesca che, sono sicuro, non avrebbe fatto una piega. Intanto andavo avanti con il mio indice affondandolo tra la rada peluria che circondava la fighetta di mia figlia che a questo punto era completamente bagnata. Francesca faceva finta di nulla e continuava a ridere e scherzare con sua sorella Roberta ma non poteva fare a meno di lanciare qualche mugolio di piacere ogni tanto.. Decisi poi di osare ulteriormente e infilai tutto l’indice dentro la figa di Francesca e feci sue e giù un po’ di volte. Quando lo tirai fuori era talmente bagnato degli umori di figlia che lo dovetti asciugare alla tovaglia. Mia figlia si stava eccitando troppo tanto che a un tratto mi sussurrò ‘continua papà ti prego’. Io ripresi con foga quello che stavo facendo, rimisi la mano sotto il tavolo, le infilai di nuovo un dito nella figa, feci su e giù un pò di volte e poi decisi di andare oltre, infilai due dita. La figa di mia figlia grondava umori e le faticava a trattenersi. Ad un certo punto dovetti interrompermi perchè la sua faccia era diventata completamente paonazza e mia moglie se ne sarebbe accorta. Inoltre il cameriere era sempre in agguato. Tirata fuori la mano, rimisi a posto le mutandine di mia figlia che erano completamente bagnate e mi recai di corsa in bagno per tirarmi una grossa sega liberatoria..

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