Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

continua il fine settimana

By 5 Dicembre 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

”..Il sabato trascorse molto piacevolmente”.dopo mangiato io e mamy siamo andati in camera da letto per un riposino. La nonna ci ha raccomandato di non esagerare a fare ‘quelle cose’ altrimenti poi non ce la facciamo nemmeno a camminare e noi ridendo abbiamo detto di non preoccuparsi, che avevamo poi la notte per giocare’.Così ci siamo sdraiati e ci siamo riposati dalle fatiche. Mamma si &egrave tolta i pantaloni e la giacca della tuta ed &egrave rimasta con gli slip e reggipetto. Anche io mi sono spogliato e sono rimasto in boxer. Ci siamo infilati al calduccio sotto le coperte e abbracciati ci siamo addormentati. Naturalmente io mi sono aggrappato alle mega pere di mamma avendo cura di mettere una sua mano dentro le mie mutande.

Verso le cinque ci siamo svegliati, ci siamo scambiati un po di effusioni (comprensivi anche di un bel bocchino senza però farmi venire) e poi ci siamo alzati e rivestiti.

Pioveva molto e quindi la nonna era rimasta in casa ad armeggiare in cucina. Noi siamo rimasti davanti alla tv in attesa della cena.

Visto che era una bruttissima giornata, con pioggia e vento, abbiamo cenato molto presto, alle otto circa. Dopo cena mia nonna ci ha preparato il caff&egrave e un amaro che produce lei, dopodiché abbiamo parlato un po del più e del meno’..voleva sapere, si capiva dalle domande che faceva, che moriva dalla voglia di sapere come avevamo cominciato, ma mamma evitava abilmente l’argomento.

Poi mia madre all’improvviso ha detto: Senti mamma, noi ce ne andiamo a letto a vedere la tv, fa freddo qui’..Lei sorridendo ha detto va bene fra poco vado pure io’.Alle parole di mia madre io mi ero eccitato tantissimo”come lo aveva detto bene ‘noi andiamo a letto”’..e poi rivolta a me aveva detto ‘andiamo?’

Così ci siamo avviati in camera; io cingevo mia mamma per i fianchi’siamo entrati in camera e lei subito mi ha abbracciato e mi ha baciato in bocca in profondità mentre con la mano cercava il mio cazzo già durissimo. Nel frattempo io la stringevo a me e la mia mano già la frugava sotto il maglione alla ricerca dei capezzoli sotto il reggiseno. In un attimo eravamo nudi. Lei ha scansato le coperte, si &egrave sdraiata, ha aperto le cosce e mi ha detto ‘Vieni sopra dai, montami amore . Sai, mi &egrave venuta una voglia improvvisa di te, non ho resisitito, volevo essere montata . Sali tesoro dai ‘Io non me lo sono fatto ripetere e in un attimo sono salito sopra di lei e ho cominciato a pomparla molto dolcemente, ma anche molto lentamente, mentre la baciavo sulla bocca, sul collo, sulle tettone immense (appena riesco a inserire le foto vi farò vedere quanto sono immense!). Lei ha cominciato a venire, mi stringeva a se tenendomi per il culo, impedendomi di muovermi e quindi bloccandomi dentro di lei fino alle palle, gonfie della mia sborra calda che era in attesa fremente di uscire per riempirle il ventre’.

‘mamma, amore, posso parlare liberamente? Posso dire ciò che voglio? ‘ al suo ‘si’ ansimante ho cominciato a dirle che era un gran puttanone, una vacca favolosa, una femmina da letto, da scopare dalla mattina alla sera”.e intanto cominciavo a stantuffarla più velocemente mentre lei gemeva e poi ha cominciato a mugolare, sempre più forte. Quando poi le ho chiesto se le piaceva il mio cazzo e lei ha risposto urlando di si, si, si che le piace da morire, che vorrebbe prenderlo continuamente”.e così entrambi urlando arrivò la prima sborrata calda’rimasi dentro di lei, desideravo riempirla di me.

Chissà la nonna cosa avrà pensato sentendoci urlare”..difatti poco dopo abbiamo sentito bussare, nonna &egrave entrata con un vassoio con sopra due tazze di tisana. ‘Bevete un po di questa, almeno state un po tranquilli! Non ha battuto ciglio vedendo che sua figlia era nuda sul letto e che io le stavo ancora sopra con le mani sul grosso seno”.Io però mi sono subito messo di lato a mamma e ho tirato le coperte sopra di noi’..Ma quanto cazzo scopate!! Tu marco sei un ragazzino e posso capire che &egrave una bella storia quella che stai vivendo, ma tu figlia mia stai giocando a fare la ragazzina un po puttana” ‘.’dai mamma, non rompere! Se fai così guarda che non veniamo più a trovarti.Proprio adesso che abbiamo deciso di venire tutti i fine settimana’ ”Davvero? Allora sono contenta e cosi dicendo &egrave uscita chiudendo la porta.

Noi ci siamo guardati negli occhi’.io allora ho tirato via le coperte e ho detto’ mamma come sei bella, sei una favola..’ ‘grazie Marco’ e abbiamo cominciato a baciarci di nuovo. Poi mamma mi ha pulito l’uccello con la sua bocca favolosa ed esperta e a quel punto io mi sono messo in posizione da sessantanove per ricambiare’. Abbiamo così giocato per un altro bel pezzo, poi io l’ho girata di spalle e ho iniziato la penetrazione della fica bella bagnata e nel frattempo le infilavo un dito nel culo”.Come godeva mia madre”.ha ricominciato a urlare di darglielo, di riempirla’..a quel punto io, arrapatissimo, ho levato il cazzo dalla fica e gliel’ho spinto con forza nel culo’..Lei ha urlato ancora di più e nel frattempo mi diceva guai a te se ti fermi . Pompami, pompami, fammi sentire il tuo sperma”.guai a te se esci!!!!!”..e a quel punto mentre la tenevo bloccata facciabocconi sul lettone urlando le ho riempito il culo della mia sborra caldissima e densa. Anche lei urlava Porco, sei il mio porco ed io Sei la mia grande troia!!!

Poi ci siamo un po rilassati, stando abbracciati sul fianco’lei di schiena con il culo appoggiato sul mio uccello ‘e io come al solito con le mie mani sopra le sue grosse tette.

Mentre eravamo così abbiamo parlato un po di noi’..Sai, esordisce mia madre, pensa quando ti fidanzi con una ragazza della tua età e la invitiamo a cena con i genitori per conoscerli’.prova a pensare quando alla fine della serata se ne vanno’..e noi dalla finestra della sala li salutiamo, mentre tu mi frughi dappertutto non visto e mi sussurri che hai voglia di andare subito a letto’..Ci pensi? Io per l’occasione avrei messo un tailleur molto sobrio, con la gonna al ginocchio (e sotto un bel paio di calze autoreggenti, un perizoma nero di pizzo trasparente sul davanti, sotto la giacca una castigata camicetta bianca’.e sotto uno dei miei reggipetto di pizzo trasparenti con il ferretto, pronto per essere sganciato da te”.) scarpe con tacco a spillo elegantissime’..

Oh mamma”..sei stupenda anche nelle fantasie’. E ho cominciato a baciarla nel collo e sulla bocca’le mie mani hanno iniziato a scendere verso la sua fica mentre il mio cazzo dava nuovamente segno di evidente risveglio’..

Mamy, senti, ma tu hai sempre avuto il seno così grande? ‘Quasi, quando ho avuto lo sviluppo, verso i quindici anni portavo la quinta, a diciotto già la settima, poi &egrave cresciuto ancora’.Chissà come impazzivano i ragazzi eh mamma? Lei ridendo ha detto’avanti porcello che vuoi sapere?” allora ho preso il mio uccello divenuto durissimo e dal di dietro l’ho penetrata in vagina e le ho chiesto di raccontarmi le sue prime esperienze’..Ok porcone.
A sedici anni quando andavo al liceo c’era un supplente di greco che mi disse che se lo andavo a trovare a casa sua mi avrebbe passato le domande per il compito in classe della settimana successiva. Il compito era difficilissimo e io non volevo assolutamente rovinarmi la media, così nel pomeriggio lo andai a trovare”..Da come mi guardava capii che voleva qualcosa da me’.io ero vergine e non avevo mai avuto esperienze di sesso, nemmeno baci occasionali”’.Ricordo che indossavo un paio di jeans e un maglione che però non nascondeva il mio grosso seno. Voleva a tutti i costi baciarmelo’.non era male, aveva sui 35 anni, moro , snello. Io resistevo, avevo un po paura, ma avevo desiderio di prendere un bel voto al compito e così mi tolsi il maglione e lui mi palpò le tettone. Poi mi chiese di togliermi il reggiseno’.io non volevo ma lui disse che non mi avrebbe toccata, si sarebbe solo sparato una sega e intanto mi faceva vedere il foglio con il compito. Allora acconsentii’.lui si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il suo cazzo e iniziò a masturbarsi’. Venne quasi subito e non riuscii ad evitare il grosso schizzo che mi colpì proprio sulle tette’Però fu di parola’.mi consegnò il compito e dopo avermi fatto andare in bagno a pulirmi mi accompagnò alla porta’..Mentre mamma raccontava io ero dentro di lei e la pompavo con calma, per non perdermi una parola del racconto’.La prima scopata della mia vita la feci un anno dopo, con il professore di latino; era anziano , cinquant’anni ma ben portati. Mi penetrò dolcemente all’inizio ma poi mi cavalcò con foga e volle sborrarmi sul seno’.io ero geloso e mentre parlava le stringevo le mammellone e lei ansimava”.poi con voce roca mi sussurra’.adesso sono tue, non ti arrabbiare, scopami e leccami..sono tutta tua’.sono passati tanti anni’che ti importa’.
Allora un poco mi calmai ma iniziai a scoparla con foga, sentivo i coglioni che sbattevano sulla sua fica calda e lei godeva, cominciava ad urlare, fino a quando dopo una decina di botte poderose svuotai le palle nuovamente’.

Lei si buttò subito premurosamente a pulirmi il cazzo dalla sborra, succhiando con delicatezza mentre io la tenevo per la testa’.poi ci abbracciammo nuovamente e ci assopimmo così, nudi, sporchi dei nostri umori e sudatissimi.

Verso l’una di notte mi sono svegliato’.mia madre dormiva accanto a me, a pancia in su, i seni appena nascosti dal caldo piumone, la sua mano che stringeva ancora il mio cazzo che dava ancora segni di risveglio”’Mi sono subito messo sopra di lei e baciandola l’ho svegliata e ho infilato la mia stanga dura tra le sue cosce”’amore, ma non ti basta mai? Stavo dormendo così bene’ma intanto ricambiava i miei baci profondi con la lingua e mi accarezzava le palle’.in un attimo ero già dentro di lei che si era inarcata per accoglierlo meglio’..che fine settimana stupendo’

Magari tutti i giorni fossero così. Ma come sapete mia madre si fa montare solo se vado bene all’università. Durante la settimana anche se dormiamo insieme mi fa montare solo il martedì, il venerdi il sabato e la domenica e credetemi, &egrave dura dal Martedì al Venerdi resistere.Per farlo in quei giorni dormiamo con il pigiama’.Comunque mamma &egrave comprensiva: a volte quando mi vede che non ce la faccio mi dice”Marco, se in coscienza ti senti a posto con lo studio e non ti stanchi, stasera possiamo giocare un poco” Quasi sempre io mi sento a posto e quindi la sera ci amiamo e in fondo &egrave vero perché da quando lo facciamo studio con profitto perché penso a cosa mi perderei.

Comunque la nottata passò tra scopate, pompini e leccate di fica e di culo e la mattina arrivò la nonna con la colazione. Stavolta non avevo fatto in tempo a svegliarmi e così ci trovò nudi abbracciati e con le mie mani una sulle tette e una dentro la fica’..Ci coprì benevolmente e ci mise il vassoio sul letto sorridendo’..

Nel pomeriggio siamo tornati a Terni, a casa nostra, nella nostra villetta fuori città promettendo alla nonna che il venerdi saremmo tornati”..

Marco, dopodomani mi vengono le mie cose’. Non fare quella faccia, metto solo le mutandine, il petto te lo lascio di fuori, senza pigiama, sei contento? Si mamma’.E per non farti rimanere male adesso a casa giochiamo un pochino, va bene? Si mamma, ma anche domani sera ti prego’.E va bene, ma solo un paio d’ore, non di più altrimenti chi si alza poi? OK mamma.!!!!!!!

Leave a Reply