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Racconti erotici sull'Incesto

Famiglia allargata….

By 11 Aprile 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Come al solito, mentre fumavo insieme a mia sorella la usuale sigaretta del dopo sesso nel mio lettone lei mi provocava’non era la prima volta’
‘Marina, la tua lingua mi fa morire’sei un’inguaribile porca sai ? Il problema è che pi’ mi fai godere pi’ mi viene voglia”
‘Cos’hai in mente Elena ? Non ti bastano tre orgasmi ?’
La mia sorellona si stir’ languidamente tra i cuscini, mostrandomi impudicamente le tettone nude.
‘Certo, per oggi’ma domani’domani ho deciso di togliermi la voglia di un bell’uccello”
‘Sai che non sono gelosa degli uomini…puoi scoparti tutti quelli che vuoi”
‘Posso scoparmeli proprio tutti ?’
Dove voleva andare a parare ? Mio marito, suo cognato, se l’era gi’ fatto in tutte le salse, anche insieme a me e comunque in questo periodo lui era fuori per un viaggio d’affari’
‘Cos’hai in mente ?’
Elena scost’ le lenzuola e mi mostr’ il suo sinuoso corpo, il corpo incredibilmente seducente di una matura trentasettenne in calore’apr’ le cosce e mi mostr’ la vulva pelosa e ancora bagnata’
‘Domani voglio scopare il mio nipotino” annunci’ passandosi le dita sulla fessura succosa’
‘ELENA !!! Per favore non scherzare, lascia mio figlio fuori da questa storia’cazzo, come puoi solo pensare ad una cosa simile !’
‘Ebbé che c’è di male ? Il tuo bel ragazzo ha diciannove anni ormai’ed è cos’ bello’a giudicare dalle ragazze che ha intorno deve avere anche un cazzo niente male”
Nervosamente aspirai una lunga ultima boccata di fumo’
‘Ma che dici !?! E’ solo un ragazzo ! e tu non puoi, lui proprio no !’
Lei ora aveva ricominciato a sditalinarsi piano, la conoscevo bene, sapevo che pi’ le si negava qualcosa pi’ lei si impuntava’
‘Oh Marina, non fare la bambina, sapevi che prima o poi ci saremmo arrivate no ? Scommetto che non vedi l’ora che poi ti racconti tutto”
Elena scivol’ verso di me e si sdrai’ contro il mio corpo, strusciando le tette sulle mie, insinuando la mano tra le mie gambe, verso la mia vulva che gi’ sbavava di nuovo tra i peli biondi’
Mia sorella prese a masturbarmi come solo lei sapeva fare, e mentre la sua mano mi lavorava la fica lei mi sussurrava all’orecchio ‘mi voglio scopare tuo figlio sorellina’voglio sentire il suo cazzo in mano, in bocca’voglio che mi riempia l’utero di seme caldo”
‘Che diciiii’mio figlio”
‘Si porcona mia’prima mi fotto la mia sorellona’poi mi fotto il mio nipotino”
Non potevo negarlo, la mia fica parlava per me, l’idea che lei si facesse mio figlio mi faceva eccitare da morire ma ora ero troppo concentrata sulle dita di Elena che mi frugavano il ventre andando con maestria a stimolare il mio punto G’
‘Lo far’ impazzire il tuo bambino sai”
‘Si Elena’siiii’fai quello che vuoi ma non ti fermareeeee’sto venendoooo’
Elena press’ la bocca contro la mia suggendo la mia lingua mentre io godevo con un gemito strozzato’
Mia sorella si stacc’ da me lentamente’mi aveva strappato una tacita approvazione con la sua arma segreta, il sesso.
‘Mi è venuta un’idea’perché invece di farmi raccontare tutto non ci guardi ? come quella volta con tuo marito’ti nascondi nell’armadio’quello con le fessure’a casa mia”
‘Elena ! Mi sembra che tu esageri sempre pi’ !’
Lei rise ‘Haha, e va bene’fai quello che vuoi’io domani il tuo bimbo me lo faccio, tu fai quello che vuoi”
Elena si rivest’ continuando a sorridermi maliziosamente e mi salut’ con un bacio lasciandomi a crogiolarmi nei dubbi enormi che le sue perversioni mi avevano risvegliato’
Per tutta la sera continuai a pensarci’poi rientr’ Luca a casa, il mio bellissimo figlio’e i pensieri si accumularono, soprattutto quando lui mi disse con tranquillit’ che Elena l’aveva chiamato e aveva bisogno di qualche ‘lavoretto’ in casa l’indomani’Durante la cena quasi mi strozzai con un boccone quando lui mi chiese ‘Mamma, sai di cosa ha bisogno la zia ? Mi devo portare qualche attrezzo ?’
Riuscii ad abbozzare un ‘Non so proprio Luca” ma avrei dovuto dirgli forse ‘Devi solo portargli il tuo cazzo duro e lasciare che la puttana che è tua zia ci si diverta un p’ ?
Ma che cazzo di situazione’decisi di impormi di non pensarci fino all’indomani ma al mattino seguente mi arriv’ un sms di Elena ‘Luca sar’ qui alle 16’se ti interessa lo spettacolino vieni almeno un ora prima’ps non stare tanto a crogiolarti, tanto lo so che verrai”
Ma che puttana mia sorella ! E come mi conosceva bene la troia, visto che alle tre in punto suonavo alla sua porta !
Lei mi fece entrare, e si lasci’ guardare mentre si vestiva’si mise quella guepierre tanto sexy, tutta pizzi’con quel reggiseno a balconcino che tratteneva a stento le sue maestose poppe’mentre attendevamo lei mi si strusci’ un poco addosso, infiammando i miei sensi con piccole toccatine ai miei punti deboli’si avvicinava per’ l’ora del suo appuntamento con mio figlio e lei volle che entrassi nell’armadio’pochi istanti dopo suon’ il campanello e sentii di l’ mia sorella parlottare con Luca, cercai di captare qualcosa ma erano troppo lontani’
Poi sentii i passi di mia sorella verso la camera e lei che diceva ‘vieni tesoro, il lettone è un vero problema’cigola tutto sai”
Vidi dalle fessure arrivare anche Luca, in jeans e maglietta bianca, pi’ bello che mai, col fisico atletico di suo padre e i capelli biondi come i miei”Hai un cacciavite zia ?’
‘Certo caro’ma forse è meglio che ti accerti prima del problema” Elena cos’ dicendo si sfil’ la vestaglietta rimanendo in biancheria intima”Vedi tesoro’quando faccio le cosine questo lettone fa veramente troppo rumore”
Mi figlio si schiar’ la voce, sembrava imbarazzatissimo quando vide la zia mettersi a quattro zampe sul letto mimando un amplesso”Senti ?’
‘Zia, forse è meglio che vada a prendere i ferri”
Lei si alz’ e and’ davanti a lui”Ma che ferri e ferri’voglio te !’
‘Oh zia’.zia, no’non possiamo !’
‘Certo che possiamo’non ti piaccio forse ?’
‘Zia’sei stupenda ma”
‘Niente ma’baciami nipotino’
Li vidi abbracciarsi davanti ai miei occhi ed Elena che lo baciava con passione premendo il suo prosperoso corpo contro di lui.
Lei non perdeva tempo e gi’ armeggiava con i calzoni di mio figlio’sbottonandogli la patta infil’ la mano nei boxer, saggiando il sesso di suo nipote mentre Luca respirava forte.
In fondo non c’era voluto chiss’ che sforzo per sedurlo pensai’evidentemente lui una certa passione per sua zia la covava da tempo’
La puttana tir’ gi’ i suoi calzoni sedendosi sul bordo del letto, e alla mia vista afferr’ il grosso sesso di Luca esclamando ‘Mamma mia che cazzone stupendo !’
Rimasi stupita anch’io alla vista del membro di mio figlio, un duro bastone grosso e lungo dalla cappella gi’ lucida di umori’un cazzo da far invidia anche a mio marito !
Cazzo. Stavo cominciando veramente a sbrodolare, Elena cominci’ a segarlo lentamente, facendolo rizzare al 110 per cento, scappellandolo con cura’Luca tir’ indietro la testa quando la zia prese a leccargli l’asta, dalle palle al glande, con maestria degna della migliore delle mignotte’pensavo a come lui fosse eccitato’mi aspettavo che venisse da un momento all’altro, evidentemente stavo sottovalutando le capacit’ amatorie di mio figlio’
Elena ora lo stava spompinando sul serio, una stimolazione mista di mano labbra e lingua sotto la quale avevo visto capitolare pi’ di uno stallone’invece Luca si gustava semplicemente il bocchino con qualche grugnito di soddisfazione, sfilandosi anche la maglietta’
Lui si spost’ indietro e le disse ‘Spogliati tutta zia che voglio assaggiarti’
Lei si tolse il reggipetto lasciando le tettone ballonzolare libere e poi anche le mutandine rimanendo con la sola guepierre’allarg’ le cosce aprendosi la fica con le dita’dalla mia posizione vedevo chiaramente il bosco nero del suo pelo’
Luca si spogli’ a sua volta, il cazzo tesissimo virava verso l’alto’si mise a carponi davanti a mia sorella e si tuff’ a leccarle e a morderle le cosce bianche’con una lentezza esasperante avvicin’ la bocca alla sorca di Elena fino poi a lambirle le grandi labbra’la troia smaniava e Luca ora iniziava a leccarle la vulva come un ossesso.
‘Cazzo come la lecchi nipotino ! Ahhh, madonna fai pianoooo”
Luca alternava grandi succhiate a veloci e tenere leccatine al clitoride in punta di lingua.
‘Bastardo, cos’ mi fai venireeeee’ma io voglio il cazzooooo !!’
‘Prima voglio sentirti godere’per il mio cazzo c’è tempo”
Mai avrei immaginato che lui avrebbe preso la situazione in mano cos’ disinvolto e capace, e la cosa mi inorgogliva e mi faceva arrapare da morire, facevo una fatica della madonna a stare zitta e a non stroppicciarmi la passera’
‘Ahhh bastardoooo, cosa fai con quel ditooo dentrooo’mamma mia mi fai venireeee’ohhh aaaaoooohhh godooooooo’
Elena fu scossa da un orgasmo squassante, inarcando le reni, strusciando oscenamente la fregna sul volto del mio bambino, le sue mani a stringere le lenzuola con furore.
Vidi Luca prendersi il pene in mano mentre ancora sua zia finiva di godere’non vedevo benissimo ma capivo che le stava passando la cappella sulle labbra della fica’poi vidi i muscoli delle natiche di mio figlio stringersi e capii dal prolungato gemito di mia sorella che lui l’aveva penetrata.
In quel forno palpitante che era la vagina di mia sorella mio marito era riuscito a resistere ben poco la prima volta’ma Luca sembrava fatto di un’altra pasta’infatti inizi’ a pomparla dentro lento ma inesorabile calando il petto verso sua zia, andando a leccarle le poppe con la sua vorace lingua.
Lei lo abbrancava sui fianchi incitandolo a scoparla come una vacca ‘Checccazzzooooo che haiii !! Fottimi tuttaaaaa’.
Luca ora alternava colpi lenti e profondi a veloci affondi in serie’purtroppo dalla mia posizione non vedevo la vera e propria penetrazione, ma proprio mentre ci pensavo Luca come legato alla mia mente da un filo si tolse da Elena e la fece mettere alla pecorina proprio sul bordo del letto davanti all’armadio.
Mia sorella era totalmente alla sua mercé’ed ora finalmente vedevo il fantastico membro di mio figlio completamente ricoperto del miele della fica di mia sorella’glielo punt’ di nuovo nella patata e spinse facendolo entrare quasi tutto”Siiii mi sfondi tuttaaaa’montami come una puttanaaaa’.sento la cappella contro l’uterooo’
Lui le prese i fianchi e la scop’ muovendolo in tutte le direzioni, facendole sentire il pene contro ogni piega del suo ventre’lei grid’ un nuovo orgasmo scuotendo il culo a piantarsi l’uccello di Luca fino in fondo’avrei voluto gridare ‘brutta puttana, fai godere anche il mio bambino !’
Ma anche lui ormai era allo stremo, lo capii dall’espressione del suo viso’cos’ sfil’ il dardo dalla sua comoda guaina bagnata e se lo afferr’ mentre Elena si girava per ricevere il seme del mio bambino.
Lei si prese le tettone tra le mani incitandolo ‘avanti dammela tuttaaaa’schizza tutta la sborra maialinooo’
Luca si masturb’ velocemente puntando il fallo contro sua zia e poi con un gemito venne come mai avevo visto venire nessuno’quattro’cinque’sette schizzi incredibilmente abbondanti di sperma bianco partirono con forza sorprendente dal suo glande ricoprendo totalmente mia sorella di semenza’dalla mia posizione potevo sentire il profumo, l’afrore stupendo della sua sborra, che Elena si portava alla bocca con le dita e beveva avidamente’era totalmente inondata, la sua pelle luccicante, gocce di liquido seminale sul viso, tra i capelli’Elena, dimostrando una avidit’ e una porcaggine unica and’ ad afferrare il pene succhiando ogni residuo di crema da quel cazzo maestoso’
Lo tir’ poi a sé abbracciandolo e baciandolo teneramente e lui si mostr’ molto dolce tenendola tutta bagnata tra le sue forti braccia’brutti stronzi ! Ormai invidiavo apertamente la loro intimit’ e cominciavo a pensare di interrompere l’amplesso incestuoso’ma come confessare la mia perversione’la mia voglia inconfessabile di scopare anch’io con loro’
Elena si alz’ e prese dal com’ il suo pacchetto di marlboro’guardando verso l’armadio se ne accese una e ritorn’ a fianco di mio figlio”Zia, me ne dai una ?’
‘Ah ma allora sei pieno di segreti, adesso fumi anche’pensa se ti vedesse la tua mammina !’
‘E dai zia, non mi fare la predica !’
‘E va beh, sei cos’ bravo a scopare che ti sei meritato anche la tua sigaretta”
Quella stronza gli pass’ la sigaretta accendendosene un’altra e guardandolo fumare con curiosit’cazzo, proprio tutti i vizi gli faceva prendere la vacca !
Notai guardandolo che non doveva certo essere la sua prima sigaretta, cos’ come Elena non era stata la sua prima donna’mia sorella si stese su un fianco vicino a lui e and’ con la mano a stuzzicargli le palle’il pene di Luca subito ebbe un sussulto e ricominci’ a crescere velocemente’Elena lo afferr’ saldamente alla base”Mmmm, mi sembra che tu non ne abbia avuto abbastanza’scommetto che ti va di godere ancora vero ?’
‘Zia’avevo sempre sognato una cosa cos’cos’ perversa”
Elena inizi’ una sega lentissima, su e gi’ fece scendere la pelle del cazzo fino a scoprire nuovamente il glande che si gonfiava a vista d’occhio”E se ti dicessi che possiamo rendere questo pomeriggio ancora pi’ memorabile ? Se ti dicessi che potresti goderti non una ma due fiche allo stesso tempo ?’
Non ci potevo credere’la troia stava per scoprire le carte del tutto’Elena mi voleva trascinare in quel vortice di lussuria’le ginocchia quasi mi cedevano’
Lui spense la sigaretta guardandola con fare interrogativo’
‘E se ti dicessi che nascosta nell’armadio c’è una donna bellissima che ci ha spiato mentre facevamo l’amore ? la lasceresti venire tra noi ? le doneresti il tuo magnifico cazzo come hai fatto con me ?’
Lui ebbe un moto di sorpresa e guard’ verso l’armadio ‘Zia scherzi ? C’è veramente una donna l’ dentro ?’
Lei rise ‘Luca io non scherzo mai in fatto di sesso’l’ dentro c’è la mia antica amante, la puttana dei miei e dei tuoi sogni’se tu lo vuoi”
‘Oddio zia’ma lei vuole partecipare ?’
‘Io dico di s’adesso vediamo”
Elena si alz’ e venne verso l’armadio”Tesoro mio’io non apro le ante’se vuoi fallo tu ora’solo se lo vuoi veramente”
Presi un respiro e spalancai le ante dell’armadio’Luca sbianc’ letteralmente vedendomi, rendendosi conto delle situazione incredibile che mie sorella gli aveva proposto’non era in grado di dire nulla, era talmente impietrito che non si copriva neanche il sesso svettante.
Io balzai fuori e presi tra le dita la sigaretta accesa di Elena, avevo troppo bisogno di una boccata per rilassarmi un p’tenendo la sigaretta tra le labbra e guardando mio figlio fisso negli occhi iniziai a sbottonarmi la camicetta’Elena torn’ a letto’nessuno aveva il coraggio di condire quell’atmosfera con parole inutili’
Io mi spogliavo senza alcun pudore di tutto’camicetta’gonna’reggiseno’collant’tutto cadde al suolo lasciandomi nuda ad accarezzarmi il vello biondo tra le gambe’Elena aveva afferrato di nuovo il meraviglioso bastone di carne di mio figlio e lo segava piano.
Mi mossi verso il letto e aspirai forte un ultima boccata dalla Marlboro, porgendola a mia sorella perché la spegnesse’salii sul letto a quattro zampe tra le gambe di mio figlio’salii su’ancora pi’ su, strusciandomi sul suo giovane e vigoroso corpo’i miei capezzoli gonfi sfregarono contro il suo sesso che vi lasci’ una traccia umida’la mia vulva contro la coscia di mio figlio sbavava a sua volta’
Lo volevo semplicemente baciare ora’prima di indulgere in qualsiasi altra oscena azione volevo le sue labbra sulle mie’mia sorella si scost’ un p’ rendendosi conto che avevamo bisogno di qualche minuto solo per noi’io e il mio dolce bambino’
Raggiunsi il viso di Luca e lo presi tra le mani’dapprima lo baciai teneramente, come facevo tutte le volte che usciva di casa’poi mi feci pi’ audace e insinuai la lingua tra le sue labbra e lui rispose’ora ci baciavamo con ardore e il suo fallo pulsava tra le mie cosce snelle’con un movimento del corpo del tutto naturale scesi coi fianchi fino a fare scivolare il suo pene sulla mia vulva’ora sapevo che non sarei pi’ tornata indietro, mentre il suo fallo mi apriva la vagina al mio calare lo sentivo tremare dal piacere’il suo sesso era grosso ed entrava solo grazie al lago di umori che avevo dentro’scesi centimetro dopo centimetro’la sua cappella a stimolare ogni angolo del mio ventre, fino in fondo, fino a strusciare contro la bocca dell’utero.
Mi sollevai puntando le mani con le palme aperte sul suo petto e iniziai un sensuale movimento, come una danza avanti ed indietro’a destra e sinistra’lui mi mise le mani sui seni, senza stringere, sfiorando con delicatezza le punte erette’i nostri sospiri riempivano la stanza, quasi trattenuti’per lunghi minuti mi scopai mio figlio guardando il suo viso, vedendo l’amore nei sui occhi, sentendo la sua mascolinit’ nei miei lombi’e poi quasi con pudore sentii partire dal profondo un orgasmo devastante’dalla mia mente stimolata dalla fantasia perversa finalmente realizzata di farmi mio figlio si scaten’ l’ondata di piacere che mi travolse, come una scossa elettrica che fece esplodere ogni centimetro quadrato del mio corpo di piacere’godevo non solo con la vagina ed il clitoride ma anche con la schiena, con le spalle, con i capelli, con tutta me stessa’e al culmine di quell’estasi sentii il suo piacere esplodermi dentro, come un idrante impazzito la punta del suo membro fiottava il suo seme caldo nel mio ventre’e finalmente il mio bambino torn’ incestuosamente l’ da dove era venuto’

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