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Racconti erotici sull'Incesto

Frequentando Jenny

By 9 Agosto 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Frequentavo Jenny da alcuni mesi. Ci eravamo conosciuti in casa di amici comuni, io divorziato da tempo, lei da poco separata.
Mi aveva colpito subito, al primo sguardo. Una donna di quarantacinque anni estremamente ben portati, taglio di capelli corto e sbarazzino, viso estremamente sensuale, sguardo profondo e sensuale.
Credo che certi tipi di persone si riconoscano a fiuto, infatti, cominciato a frequentarla, scoprii subito che era una trasgressiva come me, scambista convinta, il matrimonio fallito, dopo venticinque anni, per i soliti motivi, incomprensioni ed indifferenza.
Ci scoprimmo subito sessualmente compatibili, stesse voglie e stesse fantasie, dunque cominciammo a frequentarci regolarmente.
Jenny dopo la separazione era andata a vivere in un appartamento del centro con il figlio Andrea, un ragazzone di 23 anni.
Ciò non era un problema per frequentarci in quanto io vivo da solo, dunque quando avevamo voglia di scopare ce ne andavamo da me.
Purtroppo non avevamo molto tempo per vederci a causa del lavoro di entrambi, io turnista, lei infermiera all’ospedale comunale, difficile far coincidere i tempi; piccolo inciso, &egrave luogo comune che le infermiere siano sessualmente estremamente disinibite, cosa che ho sempre constatato vera. Sarà perché sono quotidianamente a contatto con il dolore e che dunque sanno apprezzare di più la vita ed i piacerei che offre, comunque &egrave un qualcosa che ho sempre apprezzato.
I nostri giochi sessuali non avevano ancora coinvolto altri, benché ne avessimo lungamente parlato e fantasticato durante le nostre sedute; Jenny amava particolarmente essere inculata mentre si riempiva la fica con un vibratore ma, ovviamente, avrebbe preferito avere un cazzo di carne a disposizione. Era una donna estremamente calda, più di una volta mi chiamava, quando era a lavorare, chiusa nel bagno, per farmi sentire come si masturbava.
Un’altra cosa che adoravo di lei, in quanto soddisfava appieno il mio lato fetish, era che per scopare Jenny amava vestirsi da troia : tacchi di almeno 15 cm, calze a rete e reggicalze, body, corpetti, reggitette delle più strane ed arrapati forme, orecchini grandi e trucco pesante’..
Un pomeriggio eravamo a letto, dopo una cavalcata formidabile, fumandoci una sigaretta :
‘ hai deciso cosa fare per il tuo compleanno?? Ce ne andiamo finalmente in un bel club scambista?
‘ Caro, lo sai che mi piacerebbe, ma non me la sento di non festeggiarlo senza Andrea; lo abbiamo sempre fatto insieme, per di più quest’anno &egrave il primo che non c’&egrave suo padre.
‘ Va beh, cosa vuol dire, ha 23 anni, mica &egrave un bambino, quando esce la sera rientra alle 5 di mattina, mica ha problemi a rimanere solo.
‘ Lo so, ma sai quanto siamo legati, e dopo che suo padre se n’&egrave andato (n.d.a. il marito la aveva lasciata per mettersi con una polacca di 20 anni conosciuta in un night) lo siamo ancora di più.
‘ Si si lo so, lo so, mica me la raccontate giusta, a te piace troppo scopare e tuo figlio &egrave un pezzo di ragazzo che non finisce più”…
‘ Ma sei scemo?!?!?!?!?! Ma che schifezze ti vengono in testa!!! E’ mio figlio!!!! Non &egrave un uomo qualunque, sarò una puttana ma certe cose non le faccio io!!!
‘ Quanto ti scaldi, calmati, scherzavo, era una battuta; ma non dirmi che non lo hai mai guardato ‘fisicamente’, con le spalle che si ritrova, anzi, non ci credo che non gli hai mai spiato almeno una volta il ‘pacco’.
‘ Beh si, certo che lo vedo che &egrave un gran bel ragazzo, anzi tutte le mie amiche se lo mangiano con gli occhi, e ne sono orgogliosa; ed &egrave vero che qualche volta glielo ho guardato di nascosto, e sono fiera di quello che ho fatto, ha un gran bel pezzo di arnese, però &egrave sempre mio figlio! E poi basta con questo discorso, mi dà fastidio.
Jenny si voltò dall’altra parte, continuando a fumare, però mi ero reso conto dalla veemenza della risposta che dovevo aver colpito nel bersaglio; la mia amata porcona qualche pensierino sul figliolo lo aveva fatto, probabilmente era anche stato oggetto di qualche suo ditalino.
Quand’&egrave che una fantasia viene agita e si realizza? Quando l’intuizione sposa l’azione!
Mi avvicinai a lei, cominciandola ad accarezzarle dolcemente il culo,
‘ Facciamo così amore, venerdì sera organizziamo una bella cena di compleanno a casa tua, sono due mesi che ci frequentiamo e non ci sono mai venuto; i tuoi uomini ti festeggiano, passiamo un po’ di tempo assieme, poi Andrea sicuramente avrà qualche impegno con i suoi amici, non so andare in disco oppure da qualche altra parte, ed io e te rimaniamo da soli; magari prendiamo la macchina ed andiamo a caccia di qualche altra coppia, non lo abbiamo mai fatto’..
‘ Mmmmh, si può fare, mi piace l’idea, però dopo cena decido io, magari cerchiamo un bel ragazzone e mi scopate in due!
‘ Certo cara, &egrave la tua festa, sarai tu la regina”
La cosa doveva averla soddisfatta, infatti allungo la mano e cominciò ad accarezzarmi il cazzo, sfregandone la cappella contro il culo. Dopo pochi minuti me la stavo inculando nuovamente, ma con la testa continuavo a pensare come organizzare un’orgia incestuosa. Inutile dire che la cosa mi eccitava a mille!!
Alla sera Jenny mi telefonò tutta contenta, confermandomi che Venerdì sera la cena da lei era confermata.
Arrivai a venerdì sera contando i minuti che non volevano passare mai, la mia testa era un vulcano, anche sul lavoro ero più che mai distratto. Sono sempre stato affascinato dal sesso fin da ragazzino, e da tutto ciò che era proibito; una situazione di questo genere non l’avevo mai considerata, però l’idea la trovavo veramente trasgressiva. Un po’ di dubbi li avevo, io non avrei mai potuto concepire una simile gesto con mia madre, mi ripugnava solo l’idea, vero però che Andrea aveva una madre completamente diversa, che già con suo marito praticava regolarmente lo scambio di coppia.
Il Venerdì sera mi presentai a casa di Jenny puntualissimo (anzi erano 10 minuti che aspettavo in macchina fumando una sigaretta dopo l’altra. Mazzo di fiori e pacchettino per lei, bottiglia di ca’assa per i drinks.
Mi aprì la porta il figlio; un ragazzo alto, almeno 1,90, occhi e capelli neri, un bel fisico atletico. Ci eravamo già incontrati un paio di volte, ma nulla più dei soliti convenevoli.
‘ Ciao Andrea, come và?
‘ Ciao Franco, bene bene, accomodati.
‘ La nostra festeggiata dov’&egrave? Ai fornelli?
‘ No, &egrave ancora in camera sua a farsi bella.
‘ Beh, non si deve sforzare molto, la tua mamma &egrave una gran bella donna.
‘ Lo so, glielo dico sempre anch’io, vieni, posso aiutarti?
Mi fece strada in sala, dove era già apparecchiato per la cena; tovaglia bianca, il servizio buono, fiori sul tavolo, candele, insomma quelle belle scenografie che tanto le donne amano.
‘ dammi la bottiglia, devo metterla in frigo?
‘ Si, assieme ai limoni, stasera faccio il barman, caipiriņa per tutti!!!
‘ Bella idea, io ne vado pazzo’.
‘ Cosa complottano i miei uomini??
Jenny era arrivata, era splendida : Minigonna a tubino nera, calze velate con la riga, scarpe con il tacco altissimo, forse 18 cm, camicetta bianca con il colletto alto, le sue belle tettone imprigionate in un reggiseno di cui spuntava dalla scollatura il bordo di pizzo nero, collana d’oro e orecchini a cerchio molto alti; labbra rosso fuoco ed occhi”’. un pozzo nero di sensualità.
‘ tanti auguri amore, fiori per un bellissimo fiore’
‘ Caro, sono stupendi grazie!!
Mi diede un bacio lungo e mozzafiato di benvenuto, con Andrea che ci guardava, con la bottiglia in mano ed un sorrisetto un po’ imbarazzato.
‘ e questo pacchetto cos’&egrave, cos’&egrave???
‘ Nulla un pensierino per te, ma i regali dopo, al momento opportuno.
‘ Dai sono curiosa!
‘ Abbi pazienza, la festa &egrave appena cominciata, anzi, cominciamola con un bel brindisi! Andrea dammi una mano che prepariamo subito 3 bei drinks.
‘ Si però non esagerare, non voglio ubriacarmi stasera
Invece era proprio quella la mia intenzione! Aiutato da Andrea preparai due caraffe di caipirņa, belle cariche, ed iniziai la sarabanda dei brindisi, guardandomi bene però nell’esagerare dal bere, mentre invece continuavo a riempire i bicchieri di madre e figlio.
La cena andò avanti così, mangiando poco ma in compenso bevendo molto. L’atmosfera si era fatta più calda, Jenny continuava a ridere sempre più forte, aveva il volto arrossato e gli occhi che le splendevano, continuava a toccarsi il solco del seno. La gonna, da seduta, continuava ad alzarsi, mostrando generosamente l’attaccatura delle calze ed i gancetti del reggicalze.
Andrea si lasciava andare sempre un po’ di più, raccontandoci aneddoti ed avventure giovanili.
Insomma, un ambiente rilassato ed allegro, favorevole ai miei biechi fini.
‘ insomma Andrea, niente fidanzata, giustamente, alla tua età perché legarsi quando si può cambiare gusto tutte le sere?
‘ Beh, non proprio tutte le sere, però debbo riconoscere che le occasioni sono tante, ed ho anche un vantaggio”
‘ Quale vantaggio avresti?
‘ Beh, sai con la mamma che fa i turni, io che lavoro solo la mattina, non sono mica tanti i miei coetanei che hanno una casa a disposizione’
‘ Come sarebbe a dire brutto maialino ‘ scattò su Jenny ‘ mi vorresti dire che ti porti le tue amichette a casa mia quando non ci sono??
‘ Ha ragione il ragazzo Jenny, cosa vorresti, che andasse in giro per alberghetti, oppure alla sera ad imboscarsi con la Seicento?
‘ Me lo avrebbe per lo meno potuto dire; ho capito adesso come mai quando torno &egrave sempre a dormire, oppure trovo il divano tutto in disordine. Bel furbetto, tutto di nascosto eh?
Andrea sul momento rimase un po’ imbarazzato da quanto gli era sfuggito detto, però, vedendo che la madre lo rimproverava ridendo, si tranquillizzò subito, anzi incominciò a vantarsi
‘ non puoi certo dire che metto in disordine, c’&egrave chi ci pensa a riordinare tutto dopo, sai, sono donne che hanno una casa e ci tengono all’ordine
‘ Hanno una casa? ‘ chiese la madre ‘ in che senso? Se hanno una casa non potete andarvene a casa loro?
‘ Dai mà, sono amiche, diciamo, impegnate, mica posso presentarmi da un’altra parte e magari trovarmi in qualche casino”.
‘ Hai capito questo maiale, se la fa con quelle sposate! E chi sarebbero queste amichette impegnate? Qualcuna che conosco mica??
‘ Qualcuna si che la conosci, me l’hai presentata tu! Hai presente la tua amica Deborah’.
‘ La Deborah!!!! Brutta troia, ma ha la mia età e due figli di quasi vent’anni!!!!! E tu ti scopi le tardone?!?!?!?!
‘ Siete le migliori Mà, vi interessa solo divertirvi e non rompete i ciglioni come le ragazzine. E poi a letto siete”.. senza limiti!
‘ Sono totalmente d’accordo con Andrea, le ragazzine vanno bene per i vecchioni come me, per il gusto della carne giovane, però come tecnica una quarantenne &egrave impagabile.
‘ Senti un po’ l’altro porco, anche le ragazzine, poi ti aggiusto io. Invece il mio adorato figliolo adesso mi spiega per filo e per segno cosa combina con quella vacca della Deborah, che poi domani la vado a prendere io!!
Jenny aveva il viso infuocato e gli occhi più brillanti che mai. Andrea era un po’ intimorito dalla madre, però si vedeva che contava sul mio appoggio. Intervenni per evitare che il ragazzo si bloccasse.
‘ si Andrea, adesso mi hai proprio incuriosito, prendiamoci i bicchieri, mettiamoci sul divano e raccontaci le tue prodezze. Non preoccuparti di tua madre, una mamma &egrave sempre orgogliosa delle conquiste del figlio maschio, anzi, secondo me un po’ la invidia la Deborah.
‘ Ma sei scemo?!?! Io invidiare quella brutta troia da quattro soldi?? ‘ disse Jenny venendosi a sedere tra noi due sul divano ‘ semmai mi preoccupo che mio figlio non si becchi qualche malattia, altro che!!!
‘ Mamma, per essere troia lo &egrave, anzi le piace molto, però non credo che faccia nulla di sbagliato, te e papà facevate le stesse cose.
‘ Cio&egrave ‘ chiese Jenny un po’ allarmata.
‘ Beh, cosa credi, che non mi fossi accorto dei giochi che facevate con i vostri amici, quando uscivate il sabato sera e ti vestivi da mignotta? E’ stata la curiosità di provare anch’io che mi ha spinto ad agganciare la Deborah, cosa che peraltro lei ha sicuramente favorito.
Jenny era rimasta di sasso. Seduta sul bordo del divano, con il bicchiere tra le mani, appoggiato sulle ginocchia guardando il figlio con la faccia stralunata. Si portò il bicchiere alle labbra e se lo scolò in un sol colpo.
Io mi avvicinai a lei e cominciai ad accarezzarle le spalle, come per tranquillizzarla.
‘ dunque ti eri accorto di tutto?
‘ Certo, mica sono stupido, non hai idea di quanto mi girassero i coglioni quando ve ne andavate a divertirvi ed io non potevo venire. Poi tu ti vestivi in una maniera che lo avresti fatto rizzare ad un morto
‘ Ma Andrea!!!!! Sono tua madre!!! ‘ Jenny non sapeva più dove guardare e cosa dire, mentre Andrea aveva perso ogni freno inibitorio ed aveva il coraggio classico dell’ubriaco.
‘ Tesoro, &egrave un uomo, mica un ragazzino, ed un uomo intelligente, di cui devi essere orgogliosa. Poi, a quanto ho capito, &egrave proprio tuo figlio, gli piacciono le stesse cose, giusto Andrea.
‘ E’ vero Franco, pensa che con Deborah siamo anche andati in un club prive!
‘ Confessalo, ti piace scopare con Deborah, nevvero? Io non la conosco, però mi hai fatto venire la curiosità”..
‘ Lascia perdere, una vacca qualunque, buona solo a scoparsi dei ragazzetti inesperti ‘ disse seccata Jenny.
‘ Com’&egrave? Assomiglia a tua madre?
‘ Noooooo!!!!! Mà &egrave molto meglio.
‘ Per fortuna!!! Ci mancava solo che preferissi quella culona con le tette molle!
‘ Cara, sicuramente le tue sono imbattibili ‘ dissi io mettendole una mano sul seno e stringendo.
‘ Beh, ti credo sulla parola Franco, anche a vederle le tette di mamma sono uno spettacolo.
‘ Perché non le hai mai toccate??
‘ Adesso cos’&egrave una tavola rotonda sulle mie tette?? ‘ disse Jenny sorridendo, lasciandosele strizzare da me senza protestare.
‘ Rompi tanto a tuo figlio, poi però se guarda le tette di una tua amica ti offendi. Senti Andrea come sono le tette di Deborah?
‘ Non sono mica male, Mà le ha un po’ più grosse, ma quelle di Deborah sono belle sode, per l’età che ha’.
‘ Cio&egrave le mie sarebbero molle??? Ma dimmi te, e per fortuna che &egrave anche la mia festa”.
‘ No Andrea, senti qui, sono un sogno””’.
Così dicendo allungai la mano e presi quella di Andrea mettendola sulla tetta di sua madre. Andrea non sapeva bene dove guardare, un po’ me un po’ sua madre, ma la mano non la levò, anzi, continuava a stringere il seno, che ormai fuoriusciva dalla camicetta; Jenny sembrava apprezzare molto quelle palpate, inarcava la schiena spingendo il petto in fuori, aveva gli occhi lucidi e la bocca semiaperta, con un lieve sorriso, e la punta della lingua che si muoveva veloce sulle labbra. Volendo battere il ferro fin che era caldo, intervenni di nuovo :
‘ Allora Andrea, raccontaci, nel club cosa avete combinato?
‘ Beh, immagino quello che fanno tutti, insomma ‘ disse Andrea, quasi felice che io avessi rotto il silenzio, ma continuando a palpare il seno di Jenny ‘ alla fine abbiamo fatto sesso con due altre coppie, davanti a tutti”..
‘ Deborah come si &egrave comportata??
‘ Era la più scatenata, ad un certo punto eravamo in tre addosso a lei, io dietro , uno in bocca e la moglie di questo qui che la leccava, mai vista una cosa simile!
‘ E tu Jenny cosa ne dici? Anche a te piaceva andare nei club, facevi gli stessi giochetti?
Dicendo così avevo spostato la mia mano tra le cosce di Jenny, alzandole la gonna e cominciandola ad accarezzare
‘ Oh si, molto, adoro essere al centro dell’attenzione di tanti, sentirne le mani addosso ‘ disse la mia vaccona con la voce bassa e roca, cominciano ad ondeggiare lentamente, seguendo il ritmo delle nostre carezze.
‘ Allora direi che siete proprio madre e figlio, buon sangue non mente e non tradisce! Andrea a questo punto bisogna capire chi &egrave la più vacca, tra Deborah e Jenny e, mi dispiace, l’unico giudice in grado di dirlo sei tu, visto che io non conosco Deborah. E’ il suo compleanno, e dunque &egrave giusto farle la festa a questa troia!
Neanche il tempo di dirlo che Andrea si tirò fuori il cazzo dai pantaloni! Complimenti, pensai tra me e me, il ragazzo ha proprio tutti i doni della natura; misi la mano sulla nuca di Jenny e la spinsi sul cazzo di suo figlio.
La vacca non fece sicuramente resistenza, lo ingoiò in un solo boccone! Ad Andrea scappò un gemito di piacere e cominciò a muoversi, scopando la bocca di sua mamma.
Io le sollevai la gonna sui fianchi, la feci mettere alla pecorina e le cominciai a massaggiare la fica da dietro. Era completamente allagata! Le infilai subito due dita dentro e cominciai a spingere; lei assecondava le mie spinte, dopo poco le dita divennero tre, poi quattro e, in men che non si dica, la mia mano entrava ed usciva dalla caverna della puttana.
Jenny cominciò a mugolare e smaniare; s’infilava il cazzo del figlio tutto in gola per poi tirarlo fuori sputargli sopra e ricominciare a succhiarlo avidamente. Andrea era riverso sulla schiena, gli occhi socchiusi ed un’espressione goduta sul viso.
Presi Jenny per i fianchi, la sollevai, e la feci impalare sul cazzo del figlio. Era uno spettacolo magnifico, la gonna arrotolata sui fianchi, le tette ormai libere che uscivano dalla camicetta, le mani di Andrea che le artigliavano il culo e che le guidavano nel ritmo.
Io mi spogliai totalmente, salii sul divano e misi il mio cazzo in bocca a Jenny, che iniziò a succhiare voracemente.
‘ Visto che troia di mamma ti ritrovi Andrea?? &egrave uno spettacolo non pensi??
‘ E’ una gran troia, l’ho sempre saputo ‘ disse ansimando ‘ sono anni che mi spello il cazzo a furia di seghe, impazzivo quando la vedevo andare a scopare con papà ed io rimanevo a casa!!
‘ Allora devi rifarti, fargliela pagare! Sfondiamola in tutti i buchi questa vacca!
Levai il cazzo dalla bocca di Jenny, mi portai alle sue spalle e con un colpo deciso la inculai. Jenny lanciò un urlo di piacere, rovesciando la testa indietro:
‘ Siiiiiii! Sfondatemi!!!! Sono una vacca, una troia, fatemi di tutto!!
Ce la scopammo per tutta la sera, in tutte le maniere, sborrandole abbondantemente sulle faccia e sulle tette, cosa che Jenny adorava.
Alla fine, esausti, stesi sul tappeto chiazzato dai nostri umori, ci riposammo, fumandoci una sigaretta:
‘ allora signor giudice ‘ disse Jenny rivolta al figlio mentre distrattamente con una mano gli accarezzava il cazzo ‘ chi &egrave meglio, io oppure Deborah?
‘ Non lo so ‘ rispose il furbetto ‘ ero troppo eccitato, non ho capito bene, dovrei riprovare qualche volta; anzi, per essere sicuro del mio verdetto dovrò organizzare un interrogatorio all’americana, mettervi a confronto una contro l’altra!!!
By Pan

pan

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