Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Genesi reloaded

By 2 Febbraio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

Il terremoto era stato terribile, della città non aveva lasciato niente in piedi, pochi superstiti si aggiravano tra le rovine, era stata un vero castigo divino.
Luigi e le figlie Sara e Lara di 19 e 20 anni, osservavano il desolante panorama, che si parava davanti ai loro occhi, si erano salvati perché stavano andando in campeggio, il terremoto li aveva colti lontano dai centri abitati, anche loro avevano avuto una perdita nel sisma, la madre si era mentre stava guardando cosa succedeva era stata travolta da una frana.
Nella sfortuna loro si trovavano già organizzati, dovendo andare in campeggio avevano tutto quello che poteva servire per sopravvivere, montarono le tende in uno spiazzo lontano da cose che potevano cadere loro addosso, e adesso si accingevano a trascorrere la loro seconda notte all’addiaccio, una tenda era occupata dal padre, una dalle due sorelle.
Nella loro tenda le due sorelle si stringevano tra di loro, la paura aveva lasciato posto ad un senso di vuoto che non riuscivano a colmare, le loro mani presero a sfiorarsi, avevano bisogno di pensare ad altro, ormai avevano versato tutte le loro lacrime, avevano bisogno di sentirsi vive, il pensiero andò ai momenti di intimità che avevano trascorso nella loro casa, dapprima stettero guancia contro guancia, il passo successivo fu cosi naturale che nessuna delle due se ne accorse, adesso le loro labbra si stavano sfiorando, la loro lingua si faceva strada timidamente fino ad incontrare la lingua dell’altra, pian piano le loro lingue si cercavano sempre più freneticamente, le loro mani iniziarono a percorrere i loro corpi, soffermandosi sulle zone che davano più piacere, non erano nuove a quei giochi già altre volte si erano intrattenute dandosi reciproco piacere, quella volta si aggiungeva un senso di rivalsa verso ciò che era loro capitato, le mani di Sara si insinuarono a cercare i seni della sorella, tirandoli fuori dal reggiseno, i due seni sbucarono fuori con i capezzoli già dritti che miravano a lei, interruppe il bacio e si calo a leccarli delicatamente, Lara spinse indietro la testa e protese il petto verso la sorella per facilitarle il compito, piccoli gemiti le uscivano dalla bocca, Sara sempre leccando i suoi seni, spinse le sue mani dentro gli slip della sorella andando a toccarle il clitoride, adesso Lara si contorceva sotto il sapiente massaggio della sorella, il piacere cominciava a montarle dentro, con uno sforzo si stacco dalla sorella per liberarsi dei vestiti che la impacciavano, Sara fu lesta ad imitarla, adesso nient si frapponeva tra le loro mani e i loro corpi, le mani andarono a cercare i punti più sensibili dell’altra, la conoscenza reciproca del proprio corpo le facilitava. Lara andò a cercare i capezzoli della sorella, li trovò già turgidi, indugiò piano su di loro con la lingua, poi comincio a percorrere con la lingua il corpo della sorella, scivolò verso il basso, fino a portare la sua bocca sulla fica della sorella, adesso andava a cercare quella fessura con la lingua, penetrando dentro, Sara ormai si era abbandonata alle carezze della sorella, aveva divaricato le gambe e con le mani pressava la testa di Lara sulla sua fica, Lara intensifico i colpi di lingua, passava dal clitoride all’interno della fica velocemente, Sara sentì il piacere salire, ormai era prossima all’orgasmo, Lara se ne accorse e infilò due dita in quella fica bagnata, per Sara fu il colpo di grazia l’orgasmo la travolse strinse le gambe sul viso della sorella che accortasi del suo orgasmo continua a leccarla, continuò fino a che ebbe leccato il miele che colava dalla fica della sorella, Sara la tirò a se baciandola e infilandole la lingua in bocca per trovare il suo sapore.
Adesso toccava a Lara godere si sdraiò sulla sorella portando la sua fica sulla sua faccia, Sara inizio a leccarla, Lara non paga di averla fatta godere riprendeva a leccare la fica della sorella, stettero avvinte in quella posizione finché l’orgasmo non le colse entrambe, solo allora stremate dal piacere si abbracciarono e si addormentarono.
Il mattino le colse così, nude ed abbracciate, si alzarono si vestirono e uscirono.
Stettero qualche tempo in silenzio a contemplare la desolazione che vedevano, poi Sara parlò:
-Sai cosa mi manca più di tutto? Un uomo che mi faccia godere-
-Già. Pensi che ci vorrà molto prima che arrivi qualcuno?-
-Guardati intorno, ce ne vorrà di tempo. E noi resteremo da sole..-
-Ma noi non siamo sole, un uomo cè anche qui….-
-E cosa vorresti fare, andare da papà dirgli se ha voglia di scopare? Anche se come idea…-
-Non credere. Ti ricordo che abbiamo due bottiglie di acquavite nei bagagli, e che papà non regge l’alcool, gli bastano due bicchieri e parte.-
-E poi non combiniamo niente-
-Ti sbagli. Una volta ho beccato mamma e papà con una bottiglia quasi vuota, papà era già partito e si scopava la mamma, e la mamma diceva che non l’aveva mai scopata così bene-. Le due sorelle erano passate dalle ipotesi a delineare un piano di azione, erano state abituate a prendersi quello che volevano, e loro non si facevano scrupoli.
Iniziarono le loro manovre già nel preparare il pranzo, usarono molto vino per cucinare, quando servirono il pranzo, approfittarono della distrazione del padre per servirgli l’acquavite, il piano sembrava funzionare, il padre cominciò a ridacchiare e ad essere più espansivo, le due sorelle si guardarono con uno sguardo complice, e si portarono accanto al padre, iniziando ad abbracciarlo.
Le ragazze sapevano come condurre il gioco, le loro mani cominciarono a scendere lungo il petto dell’uomo, Sara fece proseguire la sua mano fino alla patta e inizio a carezzare, il pene ebbe un sussulto, l’omo cerco di sottrarsi a quel contatto, ma Lara prese la sue faccia e porto la bocca a contatto con la sua, la sua lingua trovo una debole resistenza e già stava intrecciandosi con quella del padre, l’uomo cessò ogni resistenza e e si abbandonò a quelle carezze lubriche.
Sara non perse tempo slacciò i pantaloni liberando il cazzo paterno che già dava segni di eccitazione, lo prese in mano e iniziò a segarlo, in breve l’uomo fu nudo, allora Sara si chino e prese quel cazzo in bocca iniziando a succhiare, la reazione non si fece attendere il cazzo diventava sempre più grosso e duro nella sua bocca, Lara lasciata la bocca del padre, era scesa a dare man forte alla sorella, adesso due lingue percorrevano quel cazzo fremente, Sara si stacco da quel cazzo e si porto sulla fica della sorella, voleva prepararla per accogliere quel cazzo duro, iniziò a leccare la fica della sorella penetrandola con due dita, quando fu pronta Lara si porto sopra il cazzo paterno e si impalò, il cazzo entrò interamente, non era come con gli altri uomini con cui era stata, questa volta al semplice piacere si univa il proibito, l’eccitazione era al massimo, iniziò a cavalcare il padre con frenesia, il volto stravolto dal piacere, la sorella se ne avvide e si chino a leccarle il clitoride per farla godere di più, il suo godimento era al massimo ancora poco e sarebbe venuta, un fatto inatteso anticipò il suo orgasmo, il padre senza freni per l’alcool se ne venne prima scaricando grandi bordate di sperma dentro la sua fica, Appena Lara senti il getto fu colta da un orgasmo violento, rivoli di sperma uscivano dalla sua fica ancora occupata dal cazzo che si stava ammosciando, Sara protese la lingua per raccoglierlo, gli umori della sorella e lo sperma del padre si mischiavano nella sua bocca, con la lingua impiastricciata si protese verso la sorella che avidamente la accolse in bocca succhiandola.
Adesso toccava Sara godere di quel cazzo, entrambe si dedicarono con le mani e con la bocca per ridargli vigore, il padre intanto si beava di quei maneggi, mentre una sorella si dedicava a succhiare l’altra percorreva con la lingua le parti rimaste fuori, questi sapienti maneggi diedero i loro frutto, dopo una decina di minuti il cazzo si ergeva di nuovo in tutto il suo splendore.
-Adesso tocca a te sorellina- Disse Lara massaggiando il cazzo.
-Non lo voglio nella fica, lo voglio nel culo- la situazione aveva fatto perdere ogni freno alle sorelle, Lara la guardò sorridendo e si protese ad insalivare il buchetto della sorella, lo insalivò abbondantemente, infilando dentro un dito per saggiare la lubrificazione, continuò a masturbarla nel culo aggiungendo un altro dito e poi un altro ancora, adesso le allargava il culo con tre dita, Sara non ce la faceva più, si posizionò sopra quel cazzo, la sorella lo tenne puntato verso il buchetto, e iniziò a sedercisi sopra, entrò con fatica in quel buco stretto, quando lo ebbe tutto dentro la sorella le infilò il medio nella fica mentre con il pollice le massaggiava il clitoride, il suo corpo iniziò a muoversi per l’effetto del trattamento ricevuto.
Le sorelle non erano le uniche a eccitarsi, anche il padre, benché annebbiato dall’alcool, si stava eccitando sotto quel lavorio, sorprese le due sorelle facendo togliere Sara e posizionandola a quattro zampe, si portò dietro di lei e le entrò di nuovo nel culo, adesso lui dava il ritmo di quell’inculata, Lara non si fece mettere da parte, si posizionò sotto la sorella iniziando a dare colpi di lingua alla sua fica e al cazzo paterno ogni volta che ne aveva l’occasione, gli umori della sorella le colavano sul volto, la situazione e i colpi che il padre le dava portarono Sara all’orgasmo, fu un orgasmo lungo, che la portò a sfilarsi da quel cazzo che le aveva dato piacere, accasciandosi per riprendersi, il padre restò li con il cazzo duro che puntava le due sorelle, le due porcelline non ne avevano abbastanza, volevano far godere quel cazzo, si posizionarono davanti e iniziarono a lavorarlo con la lingua, succhiandolo alternativamente, non ci volle molto, il padre eruppe in un orgasmo spruzzando in faccia alle due che protendevano le lingue, gli spruzzi furono copiosi, le due sorelle si strinsero in un abbracciò leccandosi reciprocamente lo sperma da viso, Lara parve ricordarsi del padre, e mentre la sorella continuava a leccarle lo sperma dal viso, prese in bocca quel cazzo succhiando gli ultimi umori, e passando la lingua per ripulirlo.
Alla fine stanchi e affaticati si accasciarono tutti e tre.

Inviate un commento per aiutarmi a migliorare la qualità dei racconti a
demos29@libero.it

Leave a Reply