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Racconti erotici sull'Incesto

I dvd erotici di madre e figlia

By 26 Maggio 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Theodora è entrata quasi per caso nella stanza, cercando quella sua maglietta color porpora che già un paio di volte la madre aveva usato, avendo le due la stessa taglia. ‘Forse l’ha lavata e l’ha messa nei suoi cassetti per sbaglio, come aveva già fatto con i miei jeans’, ha pensato Theodora. Ed ha cominciato a cercare con calma nei cassetti dell’armadio della madre, uno ad uno. Nel terzo cassetto grande, sotto una gonna blu ben ripiegata, non ci sono però solo altri vestiti. Ci sono delle bustine di carta bianca, a forma quadrata, quelle dove si mettono i cd. Saranno almeno una ventina. Theodora prende in mano le bustine, ed in effetti contengono dei cd. Ne apre una, a questo punto presa dalla curiosità. Non sono cd ma dvd, senza nessuna indicazione o riferimento che possa far capire di cosa si tratti, solo dei numeri crescenti scritti a pennarello: 1, 2 e così via.
‘Se fossero cose di lavoro, cose dell’azienda, perché li ha messi qui? Perché nascosti sotto i vestiti, che mai può esserci dentro?’ si chiede la ragazza, dirigendosi verso il computer nella sua stanza e prendendone un paio con sé. Si siede e infila il primo. Il risultato è scioccante. Theodora quasi trema, nel vedere il contenuto del dvd. E’ un video della serie americana Mother Daughter Exchange Club, una collezione di video lesbo patinati che fanno leva sul gioco di ruolo madre e figlia, con madri che si scambiano le figlie tra loro. Sono video ad alto contenuto erotico, studiati più per un pubblico femminile, con una lenta ed elegante seduzione e dove le scene sono costruite in modo non volgare, giocando sempre sull’equivoco del sesso lesbo tra madre e figlia (anche se nei video nessuna madre va mai direttamente con la propria figlia, ma se le scambiano tra loro). Come in trance guarda tutta la prima scena, quasi 40 minuti. Poi cambia dvd. Stessa situazione, 4 scene. Ne guarda un’altra, dove le attrici sono non casualmente scelte con una forte rassomiglianza fisica, tanto da sembrare più che realisticamente mamma e figlia e giocare così su questa fantasia.
Estrae il dvd, torna nella stanza della madre e rimette tutto a posto com’era. Ma non riesce a riprendersi dallo sconcerto. Non tanto che la madre Vicky, 51 anni, rispettabile e qualificata dirigente d’azienda, passi il tempo a vedere video porno (anche se già questo basta e avanza), ma è il soggetto dei dvd che sconvolge Theodora. Sono tutti e solo dvd di quella serie, che a questo punto è chiaro ha colpito la mente e le fantasie della madre. E in qualche modo tira in campo anche lei, Theodora, 22 anni, giovane e sexy, castana, una
terza abbondante di seno. Non occorre molto sforzo per capire a chi pensa la madre nelle sue fantasie su madre e figlia. Theodora ha bisogno di parecchi giorni per metabolizzare, e non aiuta il fatto che essendo spesso a casa da sola, quando non va a lezione all’università e la madre è al lavoro, torna ad aprire quel cassetto e a vedere un dvd. Non aiuta neppure il fatto che dopo alcuni giorni Theodora inizia a masturbarsi con quei video, inizia a scoprire il contenuto erotico della seduzione tra una donna matura e una ragazza giovane, tra una madre e una figlia. E, infine, ancor meno aiuta quando, mentre si sta masturbando con uno dei video, nella sua mente appare la figura della madre anziché l’attrice che sta guardando. Una immagine che cerca di scacciare ma che accompagna la frenesia delle sue dita sul clitoride, fino all’orgasmo finale. E’ un turbamento che la ragazza non ha mai provato nella sua vita, il dover far fronte al fatto che si è masturbata pensando a sua madre. E sapendo quasi con certezza che la madre fa lo stesso con i dvd pensando a lei, altrimenti perché non semplici video lesbo? Altrimenti perché solo e soltanto video che simulano il sesso tra madri e figlie? Altrimenti perché proprio ieri la madre ne ha aggiunti altri due, appena scaricati e masterizzati?
Vicky torna a casa stanca, un venerdì sera, e trova la figlia nella sua camera. Theodora aveva appena riposto i dvd e richiuso l’armadio, ma non aveva fatto in tempo a lasciare la camera da letto. La madre, conoscendola, nota subito un forte e malcelato imbarazzo della figlia. ‘Cosa cercavi nella mia stanza?’, le chiede. ‘C’è qualcosa che potrei cercare?’. La risposta è apparentemente senza senso, e così la vede la madre. In realtà, in quei momenti, Theodora sta pensando se, come e in che modo affrontare la questione. ‘Scusa Theo, ma che risposta è? Lo chiedi a me cosa cerchi nella mia stanza?’, domanda con guardo fortemente interrogativo. La figlia si siede sul letto: ‘Mamma, noi abbiamo sempre parlato tra noi, allora inutile che inizio ad essere ipocrita con te ora che ho 22 anni. Io’Io’beh, allora, io’. Io ho trovato i tuoi dvd’. Cala il gelo nella stanza. Si sente solo il suono della bocca della madre che inghiotte saliva pensando cosa dire. La reazione è piuttosto banale e scontata: ‘Quindi tu via a rovistare nelle mie cose?’. ‘Mamma, cercavo una maglia, non rovistavo. In ogni caso li ho trovati e li ho visti, so di che si tratta, quindi il problema in tutta questa storia non credo sia io che cerco una maglietta nel tuo armadio, non pensi?’.
Anche la madre si siede sul letto: ‘Senti Theo, sei grande e non sei più una bambina. Allora parliamo da adulti. I dvd ci sono, è la mia vita privata”. ‘Ok mamma, io dico solo che si tratta di storie tra madre e figlia, nei giorni scorsi li ho visti tutti, sono fatti molto bene e hanno coinvolto anche me, quindi non ti devi giustificare’. Vicky realizza che il danno che ha fatto è più grande di quanto potesse lontanamente immaginare, la sua Theo, 22enne, ha visto i suoi dvd e ora è ‘coinvolta’ dal contenuto erotico che si ispira all’incesto tra madre e figlia.
Lo sguardo di Vicky è drammatico: ‘ Scusami, cosa vuoi dire ora col fatto che sei coinvolta? Hai voglia di giocare?’. ‘Voglio dire che’ io’ beh li ho visti, e sono coinvolgenti, a mano a mano che li ho guardati li ho trovati molto erotici. Scusa eh mamma, ma tu ne hai una collezione intera, e io non posso dire che sono d’accordo e che sono video intriganti? Ti sto dando ragione, non ti sto attaccando!’. Vicky ribatte subito: ‘Io capisco perfettamente, sei tu che non capisci, diamine! Preferisco che ti mi attacchi, piuttosto che tu dica che trovi intriganti quelle storie dei video. Io ho sbagliato a scaricarli e a vederli, ma questa non è una buona ragione perché debba sbagliare anche tu. Sono video che non dovremmo guardare, io per prima e lo ammetto, soprattutto non dovrebbero guardarli una madre e una figlia, quindi finiamola qui la discussione.’
‘Quindi non possiamo più neppure parlare? Proprio tu, mamma, che mi hai sempre detto che avremmo parlato di ogni cosa e che non ci sarebbe stata cosa che non può essere detta tra noi? Ho solo detto che ho le stesse fantasie che hai tu, tutto qui, che sarà mai? Tu poi averle e io no?’. Vicky è nell’angolo ora, e vuole uscirne. E’ il dialogo più difficile della sua vita, il più teso che abbia mai avuto con sua figlia. Theodora, la sua Theodora ha scoperto le sue fantasie di incesto tra madre e figlia, e le sta confessando di avere le stesse fantasie. Una cosa che scioccherebbe qualunque madre. Vicky decide di prendere la situazione in mano: ‘Senti, qui la cosa è molto grave e forse ora non te ne rendi e non ce ne rendiamo conto. Qui, Theo, è in gioco il nostro equilibrio famigliare e personale, è in gioco la nostra relazione affettiva, non sono cose su cui si può scherzare quello che c’è nei video. Loro li fanno con le attrici, noi siamo persone e questa è la vita vera, che non può essere rovinata così. Sai cosa facciamo?’. Theodora la guarda per cercare di capire cosa ha in mente la madre. ‘Facciamo che vai qualche settimana da tua cugina fuori Torino, e stiamo separate per un po’, così abbiamo tempo di riflettere, e poi quando saremo entrambe più serene ricominciamo dove eravamo rimaste. E nel frattempo spariscono tutti i dvd, ok?’. Non sono molti gli argomenti che potrebbe ribattere Theodora, che è costretta ad accettare: ‘Ok mamma, se è questo che vuoi, io non ho detto nulla di male, ma hai ragione tu che forse non siamo serene ora, io non credo esserlo, mi sento agitata. Va bene, domattina presto prendo la macchina. Forse hai ragione tu, se per qualche tempo non ci sentiamo e stiamo per conto nostro’. Vicky si alza senza dire una parola e va in cucina, mangia qualcosa da sola e va subito a dormire. Il giorno dopo, alle 9, quando si sveglia, scoprirà che Theodora è già partita.
Passano le prime tre settimane, e le due donne non si sentono né si parlano. Theodora, studentessa universitaria di economia, trascorre il tempo nella casa di sua cugina a studiare a preparare i suoi esami, la madre continua la sua attività di dirigente in un’azienda dell’indotto Fiat. Entrambe avvertono il vuoto, la mancanza di un contatto, la casa senza la presenza della figlia. Ma pensano a lungo a quanto è accaduto. Vicky, invece di buttarli, guarda ancora quei dvd, e continua a masturbarsi. Ora pensando in modo diretto ed esplicito a quanto ha detto sua figlia, al fatto che anche lei si è sentita coinvolta in questa fantasia. E all’insaputa della madre anche Theodora continua a pensare a quei dvd, a rivedere nella sua testa le scene di passione. Una sera, prima di dormire, Theodora si masturba pensando a sua madre, senza intermediazioni di dvd o altro, pensando direttamente di fare sesso con lei. Il periodo di riflessione, che avrebbe dovuto rimettere le cose a posto, in realtà sta facendo peggiorare la cosa giorno per giorno. La distanza, la separazione, lasciano spazio alle menti al galoppo delle due donne, che scoprono passo dopo passo l’eccitazione in questa nuova trasgressione. Dopo quasi quattro settimane Theodora pensa in continuazione a quanto è successo, il tempo a disposizione l’ha fatta sì riflettere, ma nella direzione ‘sbagliata’. Invece di dimenticare tutto, come auspicava la madre, Theodora si trova ora ogni sera a masturbarsi sognando di fare l’amore con la propria madre, spogliandola, baciandola. E’ una cosa che la sconcerta, ma non può farci nulla, assolutamente nulla. E lo stesso accade a Vicky, che già aveva queste fantasie prima, ma dopo quel colloquio un po’ pazzo della sera prima della partenza pensa alla figlia in modo ancora più ardito. Tanto che un giorno, al computer, invece del solito dvd si mette a guardare le foto di Theodora mentre si masturba. E’ l’episodio che la sciocca maggiormente, ed a questo punto Vicky prega che la figlia non ritorni presto, che passi altro tempo, molto tempo, e che le cose cambino. ‘Come sarebbe possibile una convivenza con Theodora in queste condizioni? Assurdo, meglio stare separate” riflette una mattina Vicky, in silenzio davanti al pc della sua scrivania in azienda, con una foto della figlia a tutto schermo che sembra guardarla negli occhi.
Ma dopo quasi sei settimane è il compleanno di Theodora. Possibile che la madre non chiami neppure per farle gli auguri? Oppure potrebbe mandarli con un sms? Alla fine Vicky decide, prende il coraggio e chiama, non se la sente di abbandonare la figlia così, in fondo che saranno due minuti di telefonata per gli auguri? Lo smartphone di Theodora suona quando sta studiando, prima delle 10 del mattino. Guarda lo schermo, appare ‘mamma’ e la foto di Vicky, bionda con i suoi penetranti occhi chiari. Sente un colpo al cuore e non esita un attimo a rispondere: ‘Ciao!’. ‘Ciao Theo! E auguroni, oggi siamo vecchie eh?’. ‘Grazie mamma, grazie grazie grazie! Mi fa tanto piacere, per gli auguri e perché pensavo tanto di sentirti”. ‘Come va lì? Lo studio?’, le chiede la madre. ‘Guarda, benissimo, sto studiando tanto, ma mi manchi da impazzire, ti ho pensata così tanto mamma, è una vita che stiamo separate’. ‘Beh, sì, è tantino in effetti. Anche tu mi sei mancata tanto sai. Stai meglio ora?’. La domanda è molto diretta, entrambe sanno di che si tratta. ‘Uhmmm, devo dirti? Non lo so, so solo che mi manchi tanto, e poi’ io veramente stavo benissimo anche prima’ e ride al telefono. Ride anche Vicky: ‘Anch’io stavo benissimo, va beh, sai quel che è successo però”.
Theodora percepisce il feeling durante questi pochi minuti al telefono, un feeling che tra le due non si è mai interrotto neppure dopo tutte queste settimane. Anzi. E decide di provare a vedere cosa succede. La madre conosce bene le reazioni della figlia, e anche la figlia, però, conosce quelle della madre. E butta lì: ‘Mamma, me lo fai un regalo di compleanno? Posso portarti a cena al Capriccioli stasera, io e te sole?’. L’offerta di andare in uno dei migliori ristoranti di Torino, un posto di classe ideale per cene romantiche, uno di quelli preferiti da Vicky, spiazza un po’ la madre, che tentenna solo qualche secondo: ‘ehm’ Però, ma se sei lì’ Beh, certo, con la macchina in un’ora sei a Torino. Io avrei una cosa alle 6 di pomeriggio, ma sì’ sì, perché no, facciamo che sì!’. ‘Grande mamma! Ci vestiamo carine carine, eh? Passo da casa a cambiarmi nel pomeriggio quando non ci sei e poi esco e ci vediamo al ristorante alle 8, ok? Così sarà una sorpresa”. ‘D’accordo Theo, allora che dire? A stasera”. La telefonata si chiude con la stessa sensazione, per le due donne, che provano i fidanzatini adolescenti quando hanno fissato il loro primo incontro. Si sentono strane, confuse, ma tanto contente di rivedersi.
Theodora, quando arriva a casa, ha già scelto: sarà sexy come non mai. Non ha ancora deciso di sedurre sua madre, questo no, ma vuole mostrare la sua femminilità alla massima potenza. Sceglie lingerie nera di pizzo, un vestito rosso scuro, un miniabito sopra il ginocchio, senza maniche e con bretelline con strass, con una ampia scollatura, niente calze, capelli sciolti, scarpe rosse in pelle molto scollate e a punta tacco 12.
Vicky passa da casa prima di cena, una doccia veloce e opta anche lei per lingerie nera con reggiseno senza spalline, per una gonna nera al ginocchio con uno spacco piuttosto alto a sinistra, un top nero monospalla decorato con borchiette e perline, senza calze, sandali neri completamente aperti con tacco a spillo 10. Si guarda allo specchio, aggiusta i suoi capelli biondi molto corti, un po’ di trucco per valorizzare gli stupendi occhi chiari. ‘Non male per una cinquantenne”, pensa.
Tutte le due donne, seppure non rendendosene conto, stanno in un certo senso emulando, seguendo quello che spesso accade nei video che hanno guardato, dove madre e figlia si seducono durante cene eleganti di fronte ad un bicchiere di vino. Arriva al ristorante prima Vicky, che viene salutata da un cameriere e fatta accomodare. Quando entra Theodora la madre resta di sasso nel vederla. Sapeva che, tra loro, quando si dicono di vestire ‘carine carine’ significa essere in tiro più o meno come sono stasera, ma onestamente non si aspettava di vedere la figlia con un abito così provocante. Anche per Theodora è più l’imbarazzo che la felicità di rivedersi, entrambe sanno molto bene cosa era accaduto mesi prima e perché avevano decido di non parlarsi per proteggere il loro rapporto famigliare e le loro vite di un momento di confusione. Ma ora, vedendosi, capiscono all’istante che la confusione non è mai passata, forse è persino aumentata. Si abbracciano, si salutano, ridono. Il trucco leggero sul loro volto le rende ancora più belle.
La cena scorre piuttosto veloce, nessuna delle due ha il coraggio di parlare ora di quanto è successo, lo evitano volutamente, parlano di tutto un po’ ma non di quella serata e dei dvd. Alla fine della cena, dopo una intera bottiglia di spumante, sono più allegre del solito. ‘A casa ti ho preso una cosa, una stupidaggine per il compleanno’, dice la madre. ‘A casa?’, chiede Theodora. ‘Sì, perché, non andiamo a casa ora? Non vorrai mica ripartire adesso e tornare da tua cugina?’, ribatte la madre. ‘No, nooo, dicevo per dire, certo che andiamo a casa!’. Arrivano insieme, con le rispettive auto. Salgono, e Theodora propone: ‘Beviamo ancora un po’ di spumantino? C’è sempre in frigo?’. ‘Sì, c’è sempre, prendilo tu, e intanto’ questo è per te’, e le porge un pacchetto abbastanza grande. La figlia lo scarta, all’interno un paio di scarpe molto sexy di Ferragamo che avevano visto insieme mesi or sono, nere, tacco a spillo e un fiocchetto sulla parte anteriore, quelle scarpe che le aveva detto la facevano impazzire nella vetrina. ‘Mamma, grazie!’, esulta Theodora abbracciandola. Prende lo spumante e si siedono entrambe vicine sul divano del salone.
A questo punto è difficile far finta che non sia successo nulla. E difficile continuare a parlare di tutto e di niente. La madre rompe il ghiaccio. ‘Allora, stai meglio dopo questo periodo? Te l’ho chiesto al telefono, ma forse sono cose di cui è meglio parlare guardandoci negli occhi’. ‘Sai, ti ho detto, io stavo benissimo anche prima mamma. Mi sei mancata da morire, questi sì. Io, quello che è successo, ti dico’ ci ho pensato tanto. Ma francamente non vedo nulla di male se entrambe abbiamo le stesse fantasie, in campo sessuale dico. In fondo se fanno dei video così, per un pubblico prevalentemente di donne, sarà perché se ne vendono tanti, non saremo solo noi”. ‘Lo so Theo, però pensa per me che sono una madre, io ti ho detto che era meglio capire cosa ci stava succedendo perché mi sono sentita in colpa, come madre per il fatto che guardavo quei video, come madre perché avevo coinvolto anche te in questa fantasia e avevo turbato anche te’. Ma la figlia la interrompe: ‘Ma perché, se mi hai turbato è una cosa brutta? I video mi hanno turbato nel senso che hanno eccitato anche me, è una cosa piacevole, ho ripensato tanto, anche adesso che eravamo separate, alle scene che avevo visto. Mi hai sempre detto tu che il sesso è una cosa piacevole in tutte le sue forme e chi non lo vive così è complessato’.
‘Sì, Theo, ho capito, ma sai a cosa ci riferiamo. Stiamo parlando’ stiamo discutendo di una cosa’ come dire?’, cerca le parole la madre, o meglio cerca il modo per evitare una parola, anche se alla fine capisce che deve dirla per rendere il senso della frase. ‘Theo, stiamo parlando di incesto, non di sesso tra due donne. E’ ok questo?’.
Theodora decide di scherzarci sopra, ma neanche tanto. Le viene naturale provocare: ‘E’ assolutamente ok, la cosa è talmente ok che mi eccita solo a pensarci” e ride. Ride anche Vicky. Poi diventa seria e guarda la figlia: ‘Theo, io sto parlando seriamente’. Ma lei continua a provocare la madre: ‘Anch’io parlo seriamente, non sono carina stasera? Non sono meglio delle ragazze dei video? Dai, scusa, hai una come me e ti metti a guardare quelle? Sono più sexy io, o no? E poi con me c’è la trasgressione che sono tua figlia”.
‘Senti Theo, sei uno schianto stasera, ma se noi continuiamo a stuzzicarci, io ho solo una paura sai, che prima o poi succede qualcosa di sbagliato tra noi”. ‘Ma perché continui a parlare di sbagliato, di errori, di problemi, se è una cosa che piace a tutte due cosa ci vedi di tanto sbagliato? La morale cattolica? Ho 22 anni, non è che se facessimo sesso io e te sarebbe sesso con una minorenne!’. Vicky scuote la testa nel rispondere: ‘No, non è questo, è che mi sembra tutto così irreale, che io e te stiamo parlando di questo, che siamo eccitate nel parlare di questo. Dobbiamo parlarci chiaro Theo, davvero. Se succede qualcosa tra noi la nostra vita sarà diversa, cerca di capire, la nostra relazione non sarà più la stessa, cambierà tutto. E’ una porta che una volta aperta non potrà mai più essere richiusa, è un qualcosa da cui non si torna più indietro, capisci cosa voglio dire? Capisci?’.
Lì per lì Theodora non risponde, si limita ad alzare il braccio e a cominciare a giocare con il suo dito indice intorno al collo della madre e sulla spalla lasciata nuda dal vestito. Il segnale non potrebbe essere più diretto, non è una carezza che può fare una figlia a una madre. La mano di Theodora trema per la tensione. Ma Vicky non la ferma, continua a parlare sempre più disperata: ‘Theo, ti prego, stai buona e ascoltami un attimo, io non dico che non dobbiamo o dobbiamo fare qualcosa, non ti sto dicendo sì o no, ti dico solo, perché sei una donna adulta, di valutare che se succede qualcosa tra noi la nostra relazione non sarà mai più la stessa, potremmo avere dei rimpianti per quella che è una decisione non ponderata. Potremmo rovinare tutto, distruggere 22 anni di vita insieme. Se già adesso non riusciamo a toglierci dalla testa quei dvd che abbiamo visto, pensa se succedesse qualcos’altro”.
‘Mamma, scusa, io’ io ti ho delusa tante volte, lo sai, per i problemi all’università, i ritardi nello studio, per i ragazzi con cui sono stata, e tante cose che sappiamo’ Ma se ti ho delusa come figlia voglio provare a non deluderti come donna. Ho capito quali sono i tuoi desideri, e coincidono con i miei. E non me ne frega un cazzo se si chiama incesto”, dice con voce tremolante, continuando con le carezze sempre più ardite sulle spalle e il collo della madre, notando che il corpo maturo della donna è cosparso da una pelle d’oca di piacere. Quindi la ragazza si piega e bacia la madre sulle labbra, per la prima volta nella loro vita.
E poi si guardano a lungo, uno sguardo che anche se dura alcuni secondi per loro sembra non finire mai e parla più di ogni discorso che si sono fatte negli anni. E’ uno sguardo, il loro, che si trasforma, passa pian piano dalla paura al desiderio, dall’inquietudine alla passione. Le due donne si avvicinano ancora, chiudono gli occhi e si baciano. La madre sussurra: ‘Theo, sai cosa stiamo facendo, vero? Io, io spero che tu” ma la figlia la zittisce baciandola nuovamente. Si baciano ancora, e ancora, si toccano l’una con l’altra le labbra, fino a quando le stesse labbra si schiudono e esplode un incontrollabile bacio di passione. Le lingue si intrecciano nel piacere della perversione finale, madre e figlia. Entrambe sanno ormai che vogliono spogliarsi, vogliono fare l’amore, vogliono il vero incesto, completo, e non solo un bacio. E sono le mani di Vicky che cominciano, abbassando le spalline del vestito della figlia e cercando la zip sulla parte posteriore. Poi Vicky sente le mani di Theodora lavorare sulla sua gonna e sul suo top. In due o tre minuti sono praticamente nude, si tolgono i reggiseni continuando quello che sicuramente è il bacio più appassionato della loro vita. Il respiro è veloce, affannato. Volano anche le mutandine in pizzo, e le scarpe, sono nude sul divano, avvinghiate, scoprendo per la prima volta il corpo dell’altra come in un sogno erotico che diviene reale. Si toccano la fica, Theodora tocca la madre e Vicky carezza la figlia, le loro mani avvertono quanto sono bagnate. Si baciano il collo. Le dita entrano nelle fiche e cominciano a muoversi, ma non vogliono venire così, vogliono sentire il sapore della depravazione nelle loro bocche.
Scende Theodora sulla pelle vellutata della madre, le succhia i capezzoli ed entrambe pensano a quando accadeva 22 anni prima, poi scende e comincia a leccarle e succhiarle il clitoride che svetta dalla fica bagnata, depilata, con solo un piccolo ciuffetto sul pube. Si tengono mano nella mano, con le dita intrecciate di entrambe le mani. Si guardano negli occhi, impazzendo di piacere. Vicky viene molto presto, non riesce a resistere, e il suo corpo si scuote e sobbalza sotto l’orgasmo. Poi sorride, si alza e cambia posizione, per restituire a sua figlia il piacere appena avuto, la fa distendere sul divano, scende su di lei, gioca a lungo con la lingua sulle sue tette e i suoi capezzoli turgidi, e alla fine comincia a leccarle la sua fichetta depilata. Anche Theodora non tarda ad essere sopraffatta dall’orgasmo che le fa arcuare la schiena e le strappa un urlo di piacere dalla bocca.
Sono sudate. Prendono fiato e si stendono a fianco l’una dell’altra sul divano. Si guardano a lungo, si sorridono. Vicky carezza il viso sudato della figlia. Sanno che ora non si separeranno più, non hanno più paura dell’incesto. Anzi, sanno che da questa sera nessuna delle due ne potrà più fare a meno.

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