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Racconti erotici sull'Incesto

I sentimenti romantici di un Padre

By 27 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Una delle gioie più grandi che la vita può dare a un uomo è quella di avere una figlia. Da ormai 19 anni Dio ci ha dato a me e a mia moglie questa grandissima benedizione. Si chiama Federica. Lei è il sole della nostra vita, la nostra figlia unica.
Dicono che il rapporto tra una figlia ed il suo padre è sempre molto stretto e speciale. Questo è senza dubbi il nostro caso. Ci adoriamo, e so che lei mi ama tantissimo. La confidenza e l’amore tra di noi è molto forte, e abbiamo sicuramente una grandissima intesa. Nonostante sia ormai una maggiorenne, ancora la vedo come la mia piccola bambina, e lei mi fa sentire ancora come il suo confidente, il suo miglior amico e punto di riferimento.
Ricordo quando era una preziosa ragazzina molto birichina, l’ho vista poi crescere nella sua adolescenza e diventare quella bellissima donnina che è ormai adesso, con i suoi capelli castani belli e voluminosi. In realtà non ci avevo fatto molto caso, ma quest’estate, quando siamo andati tutti insieme in vacanze al mare Argentario, mi sono reso conto quanto sia diventata bella, la bellezza non già di una bambina ma di una giovane femmina. Non nascondo quanto questo sentimento mi abbia messo sotto confusione. Come padre so che non le farò mai del male, ma come padre-uomo ho scoperto invece di essere segretamente attratto da lei e di desiderarla sessualmente.
Al mare rimasi di stucco quando la vidi indossare il costume da bagno, un piccolissimo bikini, il cui perizzoma s’inficava tra le sue meravigliose e giovanissime natiche. Mi vergogno nell’ammettere che mi sono eccitato al vederla. Lei invece rimase un po’ delusa perchè voleva giocare a wrestling con me sulla sabbia, come facevamo quando era piccolina. Ma per la prima volta il tocco della sua pelle mi dava dei brividi. Mi sentivo strano. Persino sentivo un po’ di gelosia da come i ragazzi la guardavano. Forse per la prima volta mi rese conto davvero che lei non era più la mia ragazzina, ma ormai una donnina mestruata, la cui passera poteva benissimo, ed anzi ormai SICURAMENTE desiderava, accogliere un bel fallo maschile… da quel momento, da padre protettivo, volevo che fosse solo il mio ad accontentare e sfamare la sua fica virginale.
Federica, mia figlia, è bellissima. Come detto, ha i capelli castani lunghi e abbondanti, i suoi seni sono piuttosto piccoli, ma il suo sedere e le sue gambe sono superbe. Ha un culetto da favola, che è tra l’altro la parte del corpo di una donna che più mi attira. Le sue natiche pallide sono piccole e sode, davvero perfette. Inoltre mi affascina il suo sguardo ancora pieno di innocenza. In questi giorni, quando faccio l’amore con mia moglie, penso solo a mia figlia. Mi sono masturbato già due volte pensandola. So che non dovrei, e so di certo che non la toccherò mai, per evitare di ferirla. Grazie a questo sito mi posso solo sfogare e confessarvi le mie fantasie. Sogno di trovarmi insieme a lei, in una specie di paradiso dell’Eden.
Immagino di essere in un luogo dove un padre e sua figlia possono amarsi sessualmente apertamente, senza remore morali o sociali di nessun tipo. Godendo e condividendo in tutta naturalità l’atto sessuale, sperimentando il loro amore fisicamente, i loro genitali infiammati che si toccano, che si cercano, che si accarezzano a vicenda l’uno all’altro con grandissimo affetto, il ying e yang che uniti diventano uno e perfette, il mio pene che entra nella sua passera bagnata e la massaggia, gentile, paternamente. Sogno di trovarmi in un luogo dove padre e figlia insieme possono condividere questo grandissimo piacere così intimo, unico e vero.
Siamo all’Argentario, in una spiaggia nudista. Una giornata di un sole bellissimo, in mezzo al mare, la spiaggia ed i pini. Naturalmente Federica ed io siamo completamente nudi, solo lei indossa un bellissimo cappello di paglia. Il suo viso leggermente abbronzato, con le sue guance arrossite dal sole, la fanno vedere bellissima. Dal suo corpicino risalta il monte di venere ricoperto da una bellissima folta di peli pubici scuri. è meravigliosa! Camminiamo sulla spiaggia in mezzo alla gente, presi dalla mano come due innamorati. Dopo un po’ ci fermiamo, mi abbasso e la bacio sulla guancia, le dico che vorrei amarla. Timidamente mi accenna di si col capo.
Camminiamo in un posto un po’ più isolato e lontano dal lungo mare, in mezzo ai pini. La bacio sulla bocca, e porto le sue mani sul mio cazzo. Accarezzo il suo viso paternamente mentre lei massaggia mio pene, che cresce splendidamente. L’avvicino ad un albero, e la faccio chinarsi verso di lui, tirando in fuori suo culetto. Mi metto in ginocchio ed inizio a baciarle il culo fanciullesco. Mi sento in paradiso…, poi divarico le preziose natiche. Godo dei profumi intimi di mia bambina, quell’odore di sudore e muschio dell’intimità di mia figlia, che tanto mi eccita. La bacio da per tutto, lecco il suo piccolo ano e la sua passera bagnatissima, coperta da abbondanti peli pubbici castani.
Mi alzo e le chiedo se vuole che la scopi. Ubbidiente e con dolcezza mi dice di si. La prendo dai fianchi e poi slitto il mio pene dentro di lei. Entra come un coltello caldo nel burro, la sua fica e bagnatissima. Mi muovo dentro di lei, condividiamo questo piacere incredibile.
La gente che passa ci guarda senza giudicarci, ammirano la bellezza di vedere un padre e sua figlia scopare. Approvano quest’atto così bello, felici di sapere la gioia immensa che i nostri cuori provano ogni volta che il pene di papà penetra alla sua amatissima bambina.
Mentre la scopo lenta e romanticamente, immagino di sentire una soave musica dolcissima, un pianoforte ed un flauto che magicamente accompagnano il nostro rapporto sessuale. è molto romantica e segue il dolce ritmo del mio bacino, mentre entro ed esco dal corpicino di mia figlia. Guardo il suo culetto, così prezioso! Quanto mi ha stregato quest’estate! Quanto mi ha eccitato il guardarlo! E poi la sua piccola schiena! Con grandissimo amore donavo alla mia principessina il mio scettro di carne, un bastone, una collona piena ed abbondante, la chiave con la quale scopre il suo piacere femminile. Che gioia! Sono il suo uomo, sono il suo padre! Mi trattengo di venire, cercando di rimanere duro il più possibile per farla godere.
La sento gemere delicatamente ad ogni mio colpo, si aggrappa più forte all’albero tirando in fuori ancora di più il suo sederino, offrendosi a me. Mentre scopiamo ci confessiamo tutto il nostro amore, parole dolcissime si abbinano a quelle oscene, amorose, infinitamente tabù tra un padre e sua figlia. ‘Pure io ti amo papà!… Ohh pappino mio! Siii!’ Dopo una quindicina di minuti, l’abbraccio attirandola al mio cuore, ed esplodo dentro di lei. Fiotti di sperma maschile che la bagnano, l’inondano con tutto il mio amore paterno.
Torniamo in spiaggia e ci sdraiamo sotto l’ombrellone. Di tanto in tanto mia figlia mi succhia i capezzoli… avvolte il mio cazzo. E poi ci addormentiamo abbracciati.

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