Skip to main content
Racconti erotici sull'Incesto

Il gioco delle coppie

By 14 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

In Italia, agli inizi degli anni ottanta, c’erano più emittenti private che abitanti.
Molti di queste, sulla falsa riga di quelle nazionali, iniziarono a proporre trasmissioni che ospitavano dei concorrenti.
Per aumentare l’audience cominciarono a riempire lo schermo di splendide ragazze che si spogliavano davanti alle telecamere.
Un pò alla volta furono coinvolti anche i concorrenti e gli spettatori.
I quiz si trasformarono in veri e propri spettacoli erotici in cui i partecipanti senza pudori mettevano in mostra il loro aspetto più perverso.
Fra questi il gioco delle coppie divenne un vero e proprio culto, in cui le coppie si esibivano in performance erotiche estremi, confidando in pubblico i loro più intimi desideri.
Per il contenuto erotico, i programmi erano trasmessi rigorosamente dopo la mezzanotte.

Renato, un sessantaquattrenne, pensionato statale, un po’ alla volta iniziò a maturare l’idea di partecipare alle selezioni preliminari per la scelta dei concorrenti. Ne parlò con la moglie e lei ne fu subito entusiasta.
Un giorno il postino le recapitò una lettera inviata dalla dirigenza di ‘Telepesce’ (nome di fantasia), con la quale era invitato a Milano, negli studi televisivi, per un colloquio.
Lui e la moglie, Teresa, erano dei telespettatori appassionati delle trasmissioni calde di Telepesce, ogni tanto s’immedesimavano nei concorrenti divertendosi a rispondere ai quesiti più scabrosi che il presentatore rivolgeva alle coppie.
Renato e Teresa prima di sposarsi erano dei libertini. Non hanno mai nascosto il loro gusto godereccio della vita. Quando capitava l’occasione, con gli amici, si vantavano di aver scopato in tutti i posti possibili ed immaginabili, persino in ospedale durante una degenza di Teresa per un’appendicite.
Insomma era la coppia perfetta per quel tipo di trasmissioni. Teresa era una bella donna di 56 anni, mora, spregiudicata, avvenente, che vestiva in modo succinto, capace ancora di far girare la testa ai giovani.
Renato invece i suoi anni li portava tutti, ma aveva mantenuto lo spirito e la forza di un giovane. Quindi gli ingredienti c’erano tutti affinché fossero scelti come concorrenti.

Così un venerdì mattina presero il treno per Milano. Con loro c’era anche la nipote Chiara, una ragazzina di 20 anni, figlia del primogenito Carlo. Aveva insistito molto per seguirli, ma la verità era che voleva visitare Milano, la città più moderna d’Italia, la capitale morale ed economica che offriva alla vanità femminile le meravigliose vetrine di via Monte Napoleone.
Per cui i nonni, ingannati dall’amore immenso che nutrivano per la nipotina, hanno ceduto, ad una condizione, che si tenesse lontana dagli studi televisivi. Renato e Teresa non volevano che la loro nipotina fosse coinvolta in quelle trasmissioni spazzatura, che approfittava dei sogni di successo delle ragazzine per sfruttarle.

Il Taxi li portò fino all’entrata del padiglione ove avevano la sede gli studi televisivi e gli uffici di ‘Telepesce’.

‘bene! Chiara mi raccomando! Vai dritta all’Hotel ed aspettaci lì!
‘Non se ne parla! Voglio venire con voi!
‘Non è possibile! Ricordi abbiamo fatto un patto? Ti sei già dimenticata?
‘No! Solo che mi piacerebbe vedere uno studio televisivo!
‘Chiara! Quel posto non fa per te!
‘Ma nonno! E quando mi capiterà un occasione simile! Ti pregooo!

Teresa, commossa dallo sguardo di cane bastonato della nipotina, diede una gomitata a Renato!

‘Dai! Che c’è di male! Forse non ci prendono neanche in considerazione! Almeno abbiamo fatto qualcosa di buone per Chiara!

Renato borbottando assentì. Cosi il trio si diresse verso l’ingresso.
Appena varcarono l’entrata del grosso portone, il portiere li fermò chiedendo loro se erano autorizzati ad accedere. Renato mostrò subito l’invito.

‘Bene! Allora, dopo aver attraversato il cortile! entrate in quella porta rossa! la vedete laggiù?
‘Si!
‘Appena dentro, sulla sinistra, c’è un ufficio, dove dovreste trovare la Signorina Bianchi, lei vi accompagnerà dal direttore artistico, dottor Saverio Lingotto!
‘Grazie Molte! E buona giornata.

Seguirono le istruzioni del portiere. Trovarono la Signorina Oriana Bianchi che li accompagnò fino all’ufficio del Dottor Lingotto.
Lo trovarono, nel corridoio, davanti all’ingresso del suo ufficio, che stava parlando con alcuni tecnici di scena. Era un uomo di mezza età! Capelli brizzolati ed occhi azzurri. Appena la Signorina Oriana lo avvertì della presenza di una coppia aspirante a partecipare alla trasmissione ‘la coppia scoppia’, si avvicinò e salutò il trio in modo cordiale.

Dopo le presentazioni, Renato si accorse che il Dottor Lingotto insisteva a guardare sua nipote Chiara. La fissava con un’intensità tale che sembrava la stesse mangiando con gli occhi. Poi ad un certo punto:

‘Signor Renato posso farle i miei complimenti!
‘Per cosa?
‘Per sua nipote!

Renato reagì a quelle parole. Conosceva le lusinghe che ostentavano certi personaggi loschi per irretire le ragazzine. Così fece finta di non aver sentito. Ma il Dottor Lingotto era persona tenace e quando si metteva in testa una cosa non mollava.

‘Mi scusi se insisto! Vede, sua nipote è una bella ragazza, ed il mondo dello spettacolo, sensibile a tali argomenti, è in grado di offrirle molto!

Renato guardò sua nipote Chiara e si accorse che gli occhi le brillavano. Quelle parole l’avevano colpita ed affondata. Allora tirò fuori il petto e si pose di fronte al Dottor Lingotto.

‘Senta, se non sbaglio lei doveva incontrare me e Mia moglie?
‘Certo! Vi ho visto! Siete una coppia interessante!

Renato rimase sorpreso di quelle parole, che potevano significare una sola cosa: che lui e sua moglie forse erano stati scelti per partecipare alla trasmissione. Infatti:

‘Non ho bisogno di colloqui! Io le persone le peso appena le vedo! E voi andrete bene per il mio programma!

Poi rivolgendosi a Chiara:

‘Signorina Chiara! mi scusi! Ha mai visitato uno studio televisivo?
‘No!
‘Signor Renato, signora Teresa, vi prego di seguire la Signorina Oriana. Vi metterà al corrente di tutto. Se non le dispiace vorrei soddisfare la curiosità della Signorina Chiara. Le farò da cicerone mostrandole gli studi televisivi.

Mentre pronunciava il nome di Chiara sembrava che si leccasse i baffi. Il micione aveva messo gli occhi sullo zuccherino prelibato.

La nipote, con lo sguardo ammaliato dalla personalità di Saverio, si fece prendere dal braccio ed entusiasta lo seguì. Renato sbruffò come un vulcano in eruzione, mentre osservava la nipote che si allontanava a braccetto di quel damerino.

La Signorina Oriana:

‘Prima di tutto v’informo che la semplice partecipazione al programma televisivo da diritto ad un premio base di 5 milioni di lire! Comunque vadano le cose!
‘accidenti! Che bella notizia!
‘Non è tutto!
‘Cosa c’è ancora?
‘Il quiz non è lo scopo del programma!
‘Come?
‘Si la gara! non è lo scopo del programma!
‘Si spieghi?
‘Il programma, come sapete è principalmente volto ad offrire un show erotico e quindi riguarda le esibizioni eccitanti in cui dovrete cimentarvi!
‘Questo lo so, mi scusi, ma i soldi che si guadagnano nel corso del programma?
‘Tutto falso! Avrete un premio di 5 milioni di lire e poi 3 milioni per ogni puntata, sempre che l’audience vi premia, altrimenti vi fermerete alla prima puntata!
‘Lo sapevo che c’era la fregatura!
‘Ora conoscete le condizioni! Prendere o lasciare?

Teresa:

‘Che ci frega! L’importante è partecipare! Poi mi piacerebbe far schiattare di rabbia quelle pettegole che si riuniscono ogni sabato sera da Piera!

Renato, dubbioso, fissò la segretaria:

‘Allora?
‘OK! Accettiamo!
‘Bene! Ora vi spiego come si svolgeranno i programmi! Per prima cosa prendete questo opuscolo! è un copione! Mi raccomando, studiatelo bene! Dentro ci sono tutte le domande che vi saranno rivolte nel corso dello spettacolo, compresi la descrizione degli show in cui dovrete partecipare e l’abbigliamento che indosserete!

Dopo un’ora abbondante.

Oriano salutò Renato e Teresa. Nel corridoio trovarono la Nipote, era ancora in compagnia di Saverio.

‘Nonno! è meraviglioso! Ho visto le scene, i costumi! Dio mi sembra un sogno!

S’intromette Saverio:

‘Ho detto alla signorina che, se vuole, potrà partecipare agli spettacoli come spettatrice!

Renato s’infuriò come una iena. Lui sapeva benissimo che lo spettacolo prevedeva anche il coinvolgimento degli spettatori negli show, soprattutto negli spogliarelli.

‘Non penso proprio!
‘Nonnooo! Perché ti comporti così! Io invece ci vengo! Anche se non vuoi!

Chiara era cocciuta. Quando si metteva in testa una cosa, andava fino in fondo.

Mentre stavano discutendo un forte rumore riempì la stanza, poi un urlo. Una donna giaceva dolorante a terra. Era Teresa. Aveva messo un piede su un cavo, perdendo l’equilibrio.
Urlava, mentre si teneva una gamba.

‘Dio santissimo che è successo!
‘La gamba! Dio che dolore!

Un’ambulanza la trasportò d’urgenza all’ospedale. Si era fratturo il femore. Per Renato fu la fine di un sogno.

Il dottor Lingotto, amareggiato per quanto era successo, si era prodigato per offrire il massimo aiuto possibile alla coppia. Li aveva accompagnati personalmente all’ospedale e si era intrattenuto con loro.

‘Signor Renato potrei parlarle un attimo in privato?

Renato lo seguì all’esterno dell’ospedale, nel verde cortile interno.

‘Senta Signor Renato, so che questo non è il momento, ma vorrei farle un’offerta!
‘Un’offerta? Oramai tutto è andato perso! Non capisco?
‘Se lei è d’accordo! Lo spettacolo potrà farsi comunque!
‘Ma lei è pazzo! E con chi lo faccio? Visto che mia moglie è immobilizzata!
‘Con sua nipote!
‘Mia Nipoteeee? Lei è veramente pazzo!
‘Senta le raddoppio il premio! 10 milioni di lire!
‘Ma non siamo una coppia credibile! Lei ha appena 20 anni ed io 64!
‘Appunto! è sconvolgente! Ma straordinariamente eccitante! L’audience salirà alle stelle!
‘Eccitante! Moderi le parole! Stiamo parlando di mia nipote!
‘Senta! Non rifiuti! Ne parli con sua nipote! La prego!
‘Ora se permette! Vada da mia moglie!

Appena Renato si girò per ritornare nel padiglione medico ove era stata ricoverata la moglie, si scontrò con lo sguardo di Chiara. Chissà da quanto tempo era lì, e chissà se ha ascoltato le parole del dottor Lingotto. Il dubbio si sciolse subito.

‘Nonno! Io accetto l’offerta del dottor Saverio!
‘Ma Chiara che cosa dici! Sei impazzita!
‘Nonno! Per me è una grand’occasione da cogliere al volo! Non vorrei perderla!
‘Ti rendi conto! I paesani ci guarderanno! Cosa penseranno di Noi?
‘Non me ne frega un cazzo di cosa pensano quegli stronzi dei paesani! Questa è la mia vita!

S’intromise il dottor Saverio:

‘Ma certo, se questo è il problema, è facilmente risolvibile!
‘Come?
‘il cambio di identità ed il trucco! Chiara diventerà una Bionda platino, e lei si farà crescere la barba, con occhiali e capelli tinti sfido chiunque a riconoscerla!

Quelle parole suscitarono la riflessione di Renato.

‘Ci devo pensare! Ora vado da Teresa! Vieni anche tu Chiara?
‘Si!

Saverio:
‘Allora ci vediamo oggi pomeriggio per rifinire i termini del contratto? Vi prego, pensateci e non chiudete la porta alla fortuna!

Renato e Chiara iniziarono una lunga e snervante discussione. Alla fine fu Teresa che decise per suo Marito.

‘Renato! Ora smettila! Al dottor Lingotto piace Chiara! Si capisce, altrimenti l’offerta non avrebbe senso! Io direi di accettare al volo la proposta!

Chiara abbraccio sua nonna, e con voce commossa:

‘Grazie nonna! Ti voglio bene!
‘Allora! Accettate l’offerta e sono sicura che vi divertirete! Dopo tutto è soltanto una recita, no! Cercate di essere veri, però, altrimenti non piacerete a nessuno!

Renato:
‘Spiegati! Cosa vuoi dire?
‘Sei il solito testone! è chiaro che davanti alle telecamere dovrete sembrare una coppia vera! Abbracciatevi! Baciatevi sulle labbra, senza andare oltre è chiaro! hahahahah

Vedere i nonni che litigavano faceva divertire Chiara, che rideva come una bambina.

Alla fine.

Renato:
‘Va bene! Accetto! Ma lo faccio solo per il bene di chiara!

Chiara e Teresa si guardarono con ironia, e risero per quell’ovvietà.

Dopo un mese arrivò il giorno della convocazione. Chiara e Renato furono sistemati in una stanza di Hotel, posto nelle vicinanze degli studi televisivi. Per non suscitare i sospetti della stampa, furono trattati come un coppia e messi in una stanza matrimoniale.

Una settimana prima dello spettacolo furono preparati dagli sceneggiatori.

Chiara divenne una superba bionda. Era irriconoscibile. I vestiti scelti per lei sembravano che fossero stati cuciti su misura, le calzavano perfettamente e mettevano in risalto le spaventose curve, le generose tette e le straordinarie gambe.
Renato non perdeva occasione per esprimere le sue riserve in merito, trovando che erano eccessivamente succinti, corti e troppo scollati.
Chiara, che non badava alle critiche di suo nonno, era entusiasta dei vestiti e, con un pizzico di malizia, sceglieva quelli più sexy.

Renato osservava con angoscia la trasformazione estetica di sua nipote. Seguiva il suo cambiamento giorno per giorno. Anche nell’intimità della propria camera spesso si soffermava a scrutarla, mentre dormiva. A volte aveva l’impressione di avere accanto una donna estranea. I trattamenti di bellezza avevano raffinato il suo corpo fino a renderla una donna attraente e desiderabile.
Renato, nonostante si sforzasse di non vedere il lato sensuale di suo nipote, alla fine finiva per restare incantato di fronte alla sua bellezza conturbante e, turbato da un desiderio incontrollato, si ritrovava con un’imbarazzante erezione.
Inoltre Renato soffriva per l’incessante interesse del Dottor Saverio nei confronti della nipote. Il damerino inventava mille scuse per intromettersi. Il camerino di Chiara era diventato il ricettacolo dei fiori che Saverio si preoccupava di farle recapitare ogni giorno. Il corteggiamento ossessivo di Saverio disturbava Renato, e l’atteggiamento compiacente di Chiara scatenava una gelosia ossessiva per lei.

Una sera, Chiara, dopo aver accettato un invito a cena del Dottor Saverio, rientrando alle due di notte, appena varcata la soglia della suite, senza le scarpe per non far rumore, all’improvviso la luce si accese e si trovò di fronte il volto adirato di suo nonno:

‘Chiara! Ma che cavolo combini! Ti rendi conto che ore sono?
‘Lo so è tardi! Mi dispiace!
‘Quel Saverio non mi piace! Non capisci che quello vuole solo una cosa da te?
‘Nonno! Adesso basta! Sono una donna adulta ed in grado di badare alla mia vita!
‘Io invece sono convinto che tu stia sbagliando tutto! E’ per colpa mia!
‘Si direbbe che tu sia geloso di Saverio?
‘Non dire cretinate! Ricordati che per tutti noi siamo marito e moglie, non mi piace passare per cornuto!
‘hahahahah! Nonno! Mi fai ridere! Vieni abbracciamo e facciamo la pace!

In quel momento Chiara indossava un vestitino rosso, cortissimo e scollato, che metteva in evidenza tutta la bellezza del suo magnifico corpo.
Renato, lo aveva notato, e durante la discussione, osservando quel particolare, nel suo intimo, fu turbato da un desiderio naturale. Di conseguenza, la rabbia che aveva palesato, in fondo, altro non era che una scena di gelosia accompagnata da una scarica di adrenalina eccitante, che, aimè, ebbe come effetto un’erezione inconscia incredibile.

Chiara cinse il collo del nonno, aderendo al suo corpo. Renato prese sua nipote tra le braccia e non poté evitare di spingere lo spessore del suo pacco contro il suo basso ventre. Il profumo e la fragranza di quel giovane corpo agirono da catalizzatore; così il cazzo iniziò, premuto contro il ventre della nipote, iniziò a palpitare come un cavallo imbizzarito.
Chiara, da parte sua, percepì quell’imprevisto ingombro, e ne fu turbata ed impacciata, perché era una reazione emotiva naturale di suo nonno verso di lei, che celava un desiderio sessuale inconscio, così, in un silenzio incredibile, restarono abbracciati con estremo imbarazzo di entrambi.

Chiara, che era reduce da una maratona sessuale con Saverio, aveva la figa ancora in subbuglio, reagì a quel contatto fugace con un abbondante bagnata. Avrebbe volentieri soddisfatto quel cazzo duro che premeva contro lo scoscio, ma era quello di suo nonno per cui dovette reprimere con forza il proprio istinto naturale.

Renato durante la convivenza forzata con la nipote, cerco in ogni modo di evitare situazioni complicate, ma l’ambiente era angusto e privo di privacy, per cui non poteva evitare di trovarsi di fronte la nipote nuda, mentre usciva dalla doccia o si cambiava d’abito. Il copione prevedeva un’assoluta promiscuità tra le coppie.

Fu una settimana terribile per Renato e la lontananza dalla moglie lo costrinse ad un’astinenza di sesso forzata, perciò nei momenti d’intimità, quando Chiara si aggirava in camera mezza nuda o provava i vestiti di scena, in cui erano previsti autoreggenti e reggicalze, gli ormoni cominciavano ad agitarsi e non poteva fare a meno di eccitarsi, provando un desiderio morboso nei confronti dell’unico esemplare di donna che si trovava nelle estreme vicinanze: la nipote.
Così quando la voglia raggiungeva il culmine della sopportazione, si chiudeva nel bagno e si masturbava. Nel momento in cui sborrava l’immagine di sua nipote le appariva in tutta la sua conturbante bellezza.

Alla vigilia dello spettacolo:

Chiara e Renato, dopo la cena, si erano ritirati come di consueto in Albergo. Mentre erano allungati sul letto a leggersi il copione:
‘Nonno!
‘Si!
‘Hai letto le domande?
‘Si! Ti dico che sento già un senso d’angoscia!
‘per esempio questa: ‘scrivi sulla lavagna un particolare anatomico eccezionale, anche intimo, del tuo compagno?’ che cosa vuol dire?
‘Non lo so! Forse la forma della mano, del naso o dei piedi?
‘Nonno! Per il tipo di trasmissione credo che intimo voglia dire qualcosa altro! A proposito l’altro giorno sono stata a colloquio con una dottoressa! Mi ha chiesto di spogliarmi e mi ha esaminato ogni centimetro quadrato del corpo! Persino lì!
‘Lì?
‘Si! Lì! La vagina!
‘A! Anche a me hanno fatto la stessa cosa! Anche se’
‘anche se?
‘Non so come dirlo!
‘Che cosa?
‘Insomma mi hanno mostrato un film porno per farmi eccitare!
‘E tu ti sei eccitato?
‘Be si!
‘ahahahah! Nonno sei terribile!
‘già! Hahahah
‘Nonno! Che scemi! Cazzo! Forse ho capito!
‘Che cosa?
‘E’ chiaro! Per il pubblico noi siamo una coppia! Quindi io dovrei conoscerti bene!
‘E già! Porca vacca ci siamo messi in un casino! Te l’avevo detto!

Sul volto di Renato apparve un’espressione di scoraggiamento.

‘Nonno! Non voglio mollare proprio adesso! Andrò avanti a qualunque costo! OK?
‘Mi dici che cazzo dobbiamo fare allora?
‘Spogliamoci!
‘Cosa? Sei impazzita?
‘Niente affatto! Cosi potrai osservare il mio corpo e ricordarti qualche particolare anatomico!

Dopo aver pronunciato quella frase, iniziò a spogliarsi. Man mano che i vestiti cadevano sul letto, Renato strabuzzava gli occhi ed il respiro diventava più affannoso.

Chiara era un gran pezzo di figa. Il suo corpo longilineo, dalle curve sinuose e dal seno abbondante, avrebbero fatto impazzire il 100% della fauna maschile, compreso suo nonno.

Quando fu completamente nuda si allungò sul letto con le gambe divaricate. Il pube, esaltato dalla luce dell’abatjour, si elevava sul piatto ventre come una collinetta. Un particolare attrasse l’attenzione di Renato. Chiara aveva le labbra interne della figa che sporgevano in un modo eccezionale. Quel particolare anatomico era senza altro rilevante.

Renato non smetteva di osservare il corpo stupendo della nipote. Nello stesso tempo sentiva il suo cazzo che cresceva nelle mutande fino a diventare duro come l’acciaio. Alla fine si era eccitato e nei suoi pensieri aleggiava un grande desiderio di quel giovane corpo. Ma anche il senso di colpa che lo faceva sentire un essere meschino.

‘Adesso tocca a te!

Renato riluttante, iniziò a togliersi i pantaloni, poi la camicia, la canottiera, le calze ed infine le mutande.

‘Accidenti Nonno! Ma sei eccitato?
‘Ti chiedo scusa Chiara! Ma è stato più forte di me! Non ho saputo resistere!
‘Nonno! Il tuo coso!
‘Cosa?
‘Si! Il tuo cazzo! Ha una forma strana! Ricorda un frutto!
‘Lo so! Ha una curva che lo fa sembrare simile ad una banana!
‘ahahahah! Già! E questo è un particolare anatomico rilevante! Hahahah

Gli occhi di Chiara non smettevano di osservare il cazzo di suo nonno; la sua curiosità turbava i sentimenti di Renato.

‘Nonno! Leggi la seconda domanda?
‘Dove lo avete fatto per la prima volta?
‘Cosa c’inventiamo?
‘Possiamo dire che lo abbiamo fatto in macchina?
‘Ma tu hai una 500!
‘si! Ma con i sedili ribaltabili!
‘ahahahah! Un po’ strettina, ma può andare!

Renato nel frattempo non smetteva di guardare il corpo di Chiara, mentre il suo cazzo restava costantemente duro e palpitante. Particolare che non era sfuggito alla nipote, che di sottocchio ogni tanto dava una sbirciatina.

‘Oddio queste domande! Sono terribili! ‘Il tuo compagno riesce a stimolare il punto G? Cosa fai, mentre fate l’amore? Praticate il petting? Quale posizione preferisce il patner? E altre ancora più scabrose!

Renato osservò la nipote e con tono di voce sconsolato:

‘Chiara! Mi rendo conto che verremmo a trovarci in una situazione imbarazzante! Mi dispiace, ma non me la sento di partecipare!

Chiara incasso quelle parole e si chiuse in un silenzio totale. Stava riflettendo. Ad un certo punto si gira verso suo nonno:

‘Nonno! Quello che sto per chiederti di fare, infrangerà tutte le barriere dell’etica e della morale; ma non potrei fare altrimenti perché è in gioco il mio avvenire! Il mondo dello spettacolo mi piace e non intendo arrendermi al primo ostacolo!

‘Non capisco quello che vuoi dirmi?

Non fece in tempo a finire la frase che una mano di chiara cinse il cazzo di suo nonno e cominciò a muoversi, lentamente, facendo scivolare la pelle lungo la massa spugnosa dura come la roccia.

‘Ma Chiara! Cosa stai facendo?
Nonno! Ti prego! Rilassati e lasciami fare!

Renato, accettò il consiglio, ansante, si allungò sul letto, chiudendo gli occhi. Mentre Chiara in ginocchio, al suo fianco, con entrambe le mani, continuò a stimolare il suo cazzo, facendo scivolare delicatamente le dita tra i coglioni. Renato sperava che in quel modo, non vedendo la nipote maneggiare il suo cazzo, poteva fingere di essere con una donna estranea.

Ad un certo punto avvertì un tepore intorno al cazzo, aprì gli occhi e scorse la nipote che si stava cimentando in un pompino.

‘Nonno che ne diresti se partecipassi anche tu?
‘Ma’. Cosa’
‘Ho capito!

Finita la frase, Chiara si distese sopra suo nonno, assumendo la posizione del classico 69, facendo così combaciare la figa all’altezza della bocca di Renato.

Renato si trovò ad osservare da vicino le grossa labbra interne della figa di suo nipote. La brama di quel corpo lo aveva sempre stimolato ed ora che si stava offrendo generosamente, si era bloccato.

Ma dopo un attimo d’esitazione, in pieno delirio dei sensi, suscitato dal sublime pompino che Chiara gli stava facendo e sconvolta dalla brama per sua nipote:

‘Basta! Non ce la faccio più! Cha io sia dannato’..

Quindi, afferrò i glutei di sua nipote ed affondò la bocca nello scoscio. L’aroma della figa lo investi come una colata vulcanica. Non appena la sua lingua cominciò a muoversi nella vulva vaginale, Chiara iniziò ad ansimare.

‘Hoooooooo! Accipiacchiaaaaa mmmmm sei bravissimooo siiiiiiiiiiii!

Dopo una mezzora abbondante, Chiara si girò sul dorso, a fianco di suo nonno.
Intanto, Renato si era posto tra le cosce oscenamente spalancate di Chiara, e cingendo il proprio cazzo come una mazza di baseball, fece scorrere la cappella, grossa e sanguigna, tra le grosse labbra vaginali, che unte di umori secreti in abbondanza, lo avvolsero dolcemente accompagnandola, con il resto del corno, verso le profondità dell’inferno.

Appena Renato percepì il caldo avvolgente delle pareti, iniziò a muoversi velocemente.
Per favorire la penetrazione prese le gambe di sua nipote e se le posò sulle spalle, ed appoggiandosi con il corpo sulle braccia cominciò a muoversi chiavandola profondamente. Ogni affondo era devastante e provocava dei singulti che aleggiavano nella camere da letto come acuti di cantanti liriche.

‘hoooooooooo nonnoooooooooo è meravigliosoooo la forma del tuo cazzoooo oddioooooo godooooo

Finalmente il desiderio represso si stava realizzando in tutta la sua suprema estasi. Vedere il corpo di sua nipote che fremeva sotto di lui era come toccare il cielo con le dita.
Era stata una settimana di inferno, in cui ha dovuto convivere con il proprio senso di colpa per aver desiderato sessualmente la propria nipote.
Ma Chiara si era trasformata, non era più la ragazzina acqua e sapone, era diventata una donna, sensuale e conturbante, che lo aveva messo a disagio con le sue strabilianti forme, fino a ridursi alla pratica dell’autoerotismo, come i ragazzini.
Ora era lì che si agitava freneticamente ed ansimava come una cagna ad ogni suo affondo profondo e penetrante, e tutto avveniva in modo naturale.
Mentre la scopava selvaggiamente la osservò, era bellissima, giovane, dal corpo tonico e profumato, pelle liscia e vellutata come la superficie di una pesca, era meraviglioso stringerla tra le braccia e penetrarli profondamente.
A tale gioia contribuiva la visione delle sue tette abbondantì, in cui ogni tanto affondava il viso, che oscillavano impazzite ad ogni movimento del suo bacino, e tutto quel ben di Dio lo mandava in estasi ed aumentava il suo desiderio e la voglia di sfogarlo dentro quel corpo giovane e bello.

‘Hooooooo nonnoooooooooo sei magnificoooooooo mmmmmmm

Le urla di sua nipote lo incitavano come un toro scatenato, e lui rispondeva con maggiore enfasi.
Le lunghissime gambe di Chiara, inoltre, le avevano serrato i fianchi, come se fosse stato risucchiata dalla forza di una sirena impazzita dalla voglia e dal desiderio di essere posseduta.

Il Cazzo di Renato aveva la forma che ricordava quella di una banana. Per cui quando penetrava dentro la figa di sua nipote la sollecitava in un modo straordinario.

‘Chiaraaaa mmmm sei bellissimaaaa! Mi hai fatto penare ma alla fineeeeee mmmm toooo!
‘Lo so! Mi sono accorta di come mi guardaviiiiiii mmmm! Per questo ero eccitata! Mmm stoo impazzendooooo mmmmm

In quella posizione gli affondi di Renato erano devastanti e Chiara godeva come una cagna in calore. Dopo alcuni minuti cambiò posizione, mettendosi a pecorina ed esibendo un culo borioso, rotondo come quello di un mandolino, ed un scoscio da infarto, da cui sporgevano oscenamente le lunghissime labbra interne della figa:

‘Dioooo mioooooooo! Hai un culo da favolaaaaaaa! Dio quando sei bonaaaaaaaaa!

Renato, incantato da quello stupendo panorama, senza esitare, in preda all’estrema libidine, si precipitò a ficcare il cazzo storto nella calda ed accogliente figa di sua nipote.
Il Nonno, in quella posizione, afferrandosi dai fianchi, cominciò a spingere forte ed in modo devastante, senza dare un attimo di tregua alla ragazzina, martellandole selvaggiamente quella figa imberbe ed affamata di cazzi.

‘Nonnooo!
‘mmmm siiiiii mmmm!
‘Alcune domande riguarderanno anche la sodomiaaaa mmmmmm siiiiiii!
‘Ho capito! Ma tu sei vergine li?
‘No! Vai tranquilloooooooooo mmmmm

Renato cominciò a lavorarsi il buco del culo della nipotina. Prima con un dito, poi gli altri. Quando il diametro era sufficientemente dilatato, puntò la grossa cappella contro l’orifizio anale. L’ano, lubrificato dalla saliva di Renato, cedette subito alla prima pressione del glande, la penetrazione avvenne facilmente, non appena il buco del culo si adattò alle dimensioni del cazzo, il vegliardo riprese a ficcare in profondità e velocemente, provocando le urla di gioia della giovane nipote.
Ad un certo punto Renato iniziò ad avvertire i primi conati di sborra, dalla durezza del cazzo Chiara capì che suo nonno era arrivato al culmine del godimento.

‘Nonnooooo mmmm Sborrami in boccaaaaaa siiiiiiii mmm!

Renato, dopo aver dato alcuni affondi penetranti, si alzò in piede e puntando il cazzo sulla faccia di Chiara, lo menò fino a quando non vide uscire i primi spruzzi di sperma, che finirono sulla lingua della nipotina. Continuò a menarlo spargendo il resto della sborra su tutto il volto. Poi esausto si lasciò cadere sul letto.

Andarono avanti per tutta la notte, godendosi tutte le posizioni possibili ed immaginabili.

Al mattino, prima di raggiungere lo studio televisivo.

‘Adesso nonno! Tra noi non ci sono più segreti! Possiamo affrontare il programma senza problemi e rispondere a tutte le domande scabrose che ci porranno! Ahahahahah
‘Già! Chiara vorrei che le trasmissioni durassero in eterno, così potremmo continuare a scopare! Ahhahah
‘Nonnoooo! Sei un mandrillo! Ma ti amo tantissimo! Ahahahah

Si abbracciarono scambiandosi un bacio appassionato.
Il programma ebbe un successone.

Alcuni mesi dopo furono contattati da un regista di film hard, che propose loro di girare alcuni filmini in cui avrebbero interpretato i ruoli del nonno e della nipotina.
Vittorio e Chiara, in considerazione del premio in denaro, accettarono subito l’offerta.

Chiara divenne un’attrice porno molto famosa.
Di tanto in tanto non disdegnava di incontrare il suo caro nonnino dal cazzo storto.

Leave a Reply